Capitolo 14: non riesco a guardarti negli occhi
Centosettantesimo anno del drago, ore 16.15. Luogo: periferia di Bazaropoli.
- FRATELLONEEEEEEEEEEEEEE! FEEEEEEEEEEEEERMOOOOOOO!
Prima che Draigen potesse spiegare ai pokémon del GIP il motivo della sua intrusione nel Teatro degli Orrori, un'elegante pokémon di tipo drago lanciò un urlo ammonitore da circa qualche decametro di distanza da loro, svolazzando sopra la sabbia rovente con delle ali angeliche sulla testa.
Tessarion, la sorella maggiore del pokémon Fiamma, arrivò con furore leggiadro, come se si stesse muovendo a passo di danza non sentendo la gravità, ma con una velocità che avrebbe fatto invidia ad un Aerodactyl.
Non appena era stata svegliata dallo svenimento procurato dal veleno di Galvantula, si era precipitata verso il luogo dove si trovava il fratello, preoccupata per la sua salute. Per sua fortuna, era giusto giusto arrivata ad una distanza da poter sentire le parole del suo amato fratellino, e quando aveva capito che il Charmeleon stava per infrangere un taboo, aveva accelerato il movimento nonostante la sua salute.
- Sorellona!
- C-COSA STAVI... f-fa...cen...do... anf... anf... uff...
https://youtu.be/jxjrcyS-r9c
Quando si unì al gruppo, cadde sulla sabbia appoggiando la testa sulla spalla del fratello minore, ansimando nervosamente.
- E-ehi! Calma! Perché ti sei agitata tanto? Non puoi sforzarti così se ti sei appena ripresa! Fai un bel respiro...
La Dragonair ascoltò il consiglio del pokémon Fiamma e fece dei lunghi respiri profondi, continuando a inalare ed esalare rimanendo appoggiato a lui. Piano piano, il respiro diminuì gradualmente d'intensità, permettendole dunque di avere una conversazione normale.
- Va meglio ora? - Chiese il Charmeleon.
- S-sì...
- Mon Dieu, Mademoiselle: ci ha fatto venire un colpo!
- E' successo qualcosa, Tessy?
Senza curarsi del resto del gruppo, Tessarion rimembrò al fratello l'ammonimento del suo popolo, bisbigliando nel suo orecchio.
- T-te l'ha detto l'anziano... La missione deve restare segreta! Ci ha anche raccomandato di non fare presente di questo, perché se no la nostra casa verrebbe attaccata! Era solo un sospettato: non sappiamo se sia stato lui a rubare... Tu sai cosa. Cosa ti è saltato in mente?
Nell'euforia del momento, Draigen si era completamente dimenticato di quel piccolo particolare. Il suo paese era famigerato, nella Terra della Nebbia, per essere uno dei pochi indipendenti e all'oscuro del mondo, talmente tanto che la sua esistenza si riteneva leggenda.
La causa di quell'improvvisa loquacità era colpa di Rukio: l'euforia di essere vicino al suo ispiratore lo portò a desiderare di aprirsi per quanto riguarda raccontargli la sua vita, visto che era la prima volta che incontrava qualcuno che avrebbe potuto capire il suo dolore.
Purtroppo, non era questione di fidarsi o meno: se si fosse saputo in giro anche solo per sbaglio che quel famoso oggetto era stato rubato, il villaggio segreto ne avrebbe subito le conseguenze, perdendo l'unico motivo della sua indipendenza. Il piccolo principe, una volta tornato in sé, si scusò immediatamente con la sorella.
- Hai ragione... Scusatemi, ragazzi: lo so che non è corretto, ma non posso dire del perché ero lì dentro né cosa stavamo cercando... È importante che rimanga segreto... lo è davvero.
Rukio lo guardò con sguardo inespressivo.
- Beh, hai appena detto che cercavate qualcosa!
- GWAH!
I due fratelli fecero una faccia spaventata.
- Ahahahah! Sto scherzando ragazzi, tranquilli! - disse poi tornando serio, - va tutto bene: se non ce ne volete parlare non è un problema. Dopotutto, noi abbiamo tenuto la nostra identità segreta a mezza Bazaropoli: non siete quelli da biasimare.
- Signore, - disse Noir III rivolgendosi a Nebra I, - se non sbaglio c'è una multa in caso dei turisti forniscano false informazioni...
I pokémon del GIP sbiancarono di colpo.
- Uff... Come sei fiscale Noirino... - Rispose il sultano, - hanno prevenuto una catastrofe in città! Non dovrebbero essere trattati in questo modo!
Come uno spaccato politico, o se preferite pensarla allo stesso modo di come Mosè divise le acque del Mar Rosso, le reazioni dei nostri protagonisti si divisero in due: chi fece un sospiro di sollievo per la mancata punizione, chi invece si trattenne dalle risate per il nomignolo affibbiato al gran visir.
- Sei sempre così imprudente... - continuò la Dragonair nei confronti del fratello, - sarai anche il nostro principe, ma se da sorella non ti riprendo sei sempre perso! Dovresti essere meno superficiale su questo, sai?
- E' adesso sappiamo che sei un principe! Mon Dieu: siete capaci di mantenere un segreto?!?!
I due abbassarono lo sguardo verso il suolo, riempiendo l'ambiente intorno alle loro teste di un'aura nera.
- E-ehi... Non c'è bisogno di demoralizzarsi così... - commentò il Grovyle.
La felina, invece, girò lo sguardo verso Rukio.
- Mi ricorda qualcuno...
- Non hanno niente in comune con me! - Rispose lui.
- Certo... E la mia pelliccia è bianca...
- Non sapevo fossi daltonica...
- TI PESTO A SANGUE!
Come se non fosse accaduto nulla, il principe di non si sa quale paese riprese a parlare, liberandosi all'improvviso dell'aura depressa.
- Ad ogni modo, Tessy: la colpa è anche tua...
- MON DIEU! SI RIPRENDE ANCHE CON LA STESSA VELOCITA'!
- Dovresti essere meno premurosa, ogni tanto... Almeno ti prenderei sul serio quando lo sei... E poi... Sei venuta qui tutta di fretta e non ti sei presentata nemmeno: quale guardiana sarebbe così maleducata?
Il licantropo gli interruppe una seconda volta.
- E adesso sappiamo che-
- LASCIACI FINIRE DI PARLARE!
- O-ok...
La Dragonair, accettando purtroppo la ragione del fratello, seguì le sue formalità e iniziò a presentarsi come si deve.
- Ciao a tutti! Io sono Tessarion, accompagnatrice di Draigen e sua sorella maggiore! Piacere di conoscervi! Sono profondamente dispiaciuta per non esservi stata di alcuna utilità nella tenda... Ma sono contenta che mio fratello abbia potuto contare sul vostro aiuto!
- Dovremmo ringraziare noi tuo fffffratello per averci dato manfffforte là sssotto nel tendone, - gli rispose Arbok, - Non c'è bissssogno di ringraziarci...
Kenji fece uno sbuffo di disapprovazione.
- Uff... solo perché io ero impegnato, altrimenti sarei stato io quello a dare spettacolo...
- Su questo non lo so... A me è sembrato più forte di te... - commentò il licantropo.
Il Grovyle lanciò un'occhiata rabbiosa nei confronti del capitano.
- Ahahahaha! Scherzavo amico mio!
- Mon dieu... Che testa calda...
Tessarion si confuse e allo stesso tempo si incuriosì di trovarsi davanti a tale pokémon scherzosi: se Pangoro e Victreebel non le avessero raccontato che questi non solo facevano parte del GIP e di due dei team più famosi, il team Skyraiders e il team AWD, ma anche che fosse stato merito loro della sconfitta di Yamiscilla, non ci avrebbe mai creduto. Si ricordava di loro dalla sfida con il braccio di ferro, in particolare del piccolo licantropo che aveva dato tanto filo da torcere a suo fratello, e quindi sapeva che non fossero proprio deboli, ma arrivare a tenere testa a 243 pokémon escludendo quelle tante Lopunny ingabbiate era fuori del senso comune. Senza contare lo stato del teatro: qualunque cosa fosse successa là dentro, sarebbe potuto diventare materiale di miti e leggende. In questo suo excursus mentale, però, si ricordò di un importante particolare.
- AH!
In realtà non era venuta solo per controllare se suo fratello fosse a posto: doveva rendere noto il leggendario eroe del tramonto di una notizia importante.
- S-scusate... Non vorrei interrompere la vostra conversazione...
I sei si girarono nella sua direzione, assieme a Noir III e Nebra I.
- Chi di voi è Rukio? E' una cosa urgente!
- Qualcuno ha bisogno di me? - Rispose con tranquillità il Riolu.
All'inizio lei rimase impassibile, non capendo che il Rakujitsu no Senshi lì davanti attendeva la sua parola, non prendendolo seriamente, ma quando il Legnogeco capì il suo dubbio e le fece un cenno con la testa, strabuzzò gli occhi di riflesso.
- EHHHHHH?!?! QUESTO PICCOLO RIOLU È RUKIO?!
Il pokémon Emanazione fece una faccia imbarazzata, cercando di trattenere la rabbia davanti ad una femmina, ridendo e chiudendo gli occhi all'insù.
- Eh.. eheh... eh... Già... (n-non riuscirò mai a farci l'abitudine...)
- Mon Dieu, capitano... Forse è arrivata l'ora di evolverti, sai? Di questo passo nessuno ti prenderà mai sul serio...
- Sigh... Se potessi l'avrei già fatto... - disse, mostrando una faccia rassegnata.
- Cos'è sta storia che non ti puoi evolvere, palla di pelo? - gli chiese Weavile.
Il pokémon Emanazione non rispose alla domanda, ignorandola e rispondendo invece alla Dragonair.
- Quindi... Cosa hai bisogno di dirmi, Tessarion-chan?
La Setsukō fece una faccia annoiata, ma rispettò la scelta del suo collega di non proferire parola sull'argomento per non avere grane, limitandosi ad uno sbuffo.
- Va bene Tessy, non mi faccio problemi! - rispose la pokémon Drago.
- Ok, Tessy. Dimmi tutto.
- Pangoro mi ha detto di riferirti che Yamiscilla si è svegliato. Aveva iniziato ad urlare e a lamentarsi, quindi la Guardia Reale del sultano è dovuta intervenire: hanno isolato lui e le Lopunny anche dal resto dei turisti... Beh, non che possa biasimarli, visto il trattamento ricevuto...
Il clima d'allegria portato dall'entrata improvvisa della sorella del Charmeleon si spense definitivamente: tutti si resero conto di doversi incamminare per tornare in città.
- Vedendo quei pochi di buono, mi sarei stupito del contrario... - commentò Kenji.
- Rhahahah! Dobbiamo tornare in città, dunque?
- Certo! Non c'è un minuto da perdere! - Rispose il licantropo.
- N-non c'è bisogno di agitarsi tanto, - intervenne il sultano, - Nessuno è in grado di rompere la difesa dei miei servitori! Prendiamocela comoda, finché possiamo...
- Mon Dieu, capo! Il signor Nebra ha ragione! Avevo detto di non sforzarti!
Il Riolu lo guardò con aria sorpresa.
- Non credevo che intendessi escludere anche la camminata. Sto bene! Non posso combattere, ma credo di riuscire a camminare da solo. Fammi strada, Tessy!
- Un momento, - disse Weavile mettendo davanti la mano destra in segno di stop.
- Qualcosa non va?
- Uhm...
La felina si avvicinò con calma al suo collega, guardandolo dritto negli occhi: sembrò avesse qualcosa da dire, ma i suoi passi nel silenzio crearono più domande che risposte.
- Se ti stai preoccupando per me, riesco a camminare, come ti ho detto.
La pokémon Lamartigli rimase a scrutarlo con sguardo serio, analizzandolo da cima a fondo come se stesse facendo una perquisizione con gli occhi, mentre il piccolo licantropo rimase con quella faccia da beota noncurante dell'ambiente circostante, concentrato solamente sui dubbi che ipoteticamente la stavano punzecchiando.
Senza ulteriori ripensamenti o avvisi, Weavile gli fece un buffetto con l'artiglio medio della mano destra, colpendogli leggermente la testa fasciata. Ci fu qualche secondo di silenzio. La tensione curiosa del momento era tale che nessuno riuscì a proferire parola, talmente tante erano le domande che scorrevano nella testa del gruppo di pokémon.
In tutto questo frangente, i due capitani si continuarono a guardare negli occhi, senza cambio di espressione. Dopo dieci secondi, si aprì un taglio sulla testa del Riolu, il quale svenne sulla sabbia senza emettere fiato, provocando l'apertura del resto delle ferite.
- CRAAAAAAAAAAAAAAAA!!! CAPITANOOOOOOOO!
- Che seccatura... Lo stavo pensando anch'io... - disse il Legnogeco
- OH SANTO CIELO! - Esclamò lo Zoroark.
- PER TUTTI I KAKUNA! LE BENDE, SIGNOR SHINSO! PRESTO!
La Schiumorana e lo Scorpiaccio si mobilitarono immediatamente per soccorrere il pokémon Emanazione: lo scorpione rimosse le bende per permettere al Frogadier di ricucire le ferite aperte, per poi cambiare le bende ormai sporche con quelle pulite. La felina fece uno sbuffo di rassegnazione.
- Uff... lo immaginavo...
- C-C-C-C-CHE LE È SALTATO IN MENTE, MALEDETTA GATTA!!! - Esclamò il ninja.
- NON PARLARMI CON QUEL TONO, RANOCCHIA PIAGNUCOLONA! DOVRESTI DIRE AL TUO CAPITANO DI STARSENE BUONO QUANDO E' FUORI USO!
- GLIEL'HO DETTO, MON DIEU!
La crociata verso il dottore venne rimandata di qualche minuto, il tempo di lasciare a Rukio qualche momento per riprendersi dall'attacco a sorpresa. Quando fu di nuovo conscio, le prime parole non furono certo di gioia.
- M-maledet.. ta... - disse ancora indebolito.
- Come ho precedentemente appurato, non sei ancora nello stato di muoverti liberamente e da solo.
Il Riolu le rivolse per la prima volta uno sguardo arrabbiato, ma la sua debolezza in quel frangente non gli permise di lamentarsi a fiato pieno.
- E... c'era b-bisogno di quello?
- Ti ho dato un buffetto: solo un bambino si metterebbe a piangere per una cosa del genere!
- L-lasciamo perdere...
- Il punto è questo: nelle condizioni in cui ti trovi, non potrai fare un interrogatorio serio a quel calamaro arrogante. Sicuramente sverresti non appena ti farebbe innervosire con qualche considerazione fuori luogo.
- N-non è che ci vuole tutto questa forza per fare delle domande...
La felina gli rivolse uno sguardo sprezzante. Aveva capito fin troppo bene qual'era la pasta di cui era fatto il capitano del team Skyraiders: non sarebbe stato in grado di confrontare Yamiscilla, per quello che bisognava cercare.
- Tse! Non fare il finto tonto con me: come se non fossi dell'idea che quell'essere disgustoso non ci darà le risposte che vogliamo su un piatto d'argento.
Il Riolu distolse lo sguardo offeso, sapendo perfettamente che la sua collega avesse la ragione più totale.
- Se vogliamo farlo parlare, dobbiamo costringerlo... Dovremmo fare un interrogatorio come si deve... Qualcosa da fare invidia alla "Fauci del Seviper"... Eh eh eh...
Lo sguardo della felina divenne piccolo e maligno, accentuandone la pericolosità della sua posa sadica, dove mostrava l'artiglio destro proteso in avanti con il desiderio di sbriciolare qualcosa e un sorriso arrogante da fare invidia al Grovyle.
- Capitano... lo sa che quello sguardo è inquietante... - commentò Drapion.
- Ssssssolo? Potrebbe uccidere con quello sssssguardo...
- (E poi sono io quello spaventoso...) - pensò Rukio con una faccia inebetita, - Cosa avresti intenzione di fare?
- Cos'è quell'espressione? - Rispose lei, - ho diritto anch'io di divertirmi un po', no? Non siete curiosi di sapere come faccia ad assicurarmi le informazioni che mi servono?
- Monsieur Drapion? N-non è quello che penso, vero?
- Non pensare, Shinso, - gli consigliò dal cuore lo Scorpiaccio.
- Testa a pera, - disse rivolgendosi al Legnogeco, - porta il tuo capitano sulle tue spalle, visto che non può camminare da solo.
- E perchè dovrei farlo io, micet-
Weavile guardò con sguardo omicida Kenji mostrando gli artigli della mano destra.
- Obiezioni?
- N-nessuna...
- S-sei sicuro che sono questi quelli che ci hanno salvato? - Chiese sottovoce Tessarion al fratello, - F-fanno paura!
- S-sto avendo anch'io qualche dubbio, sorellona...
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https://youtu.be/GvEQE8pHH1U
Centosettantesimo anno del drago, ore 16.25. I nostro gruppo fuori di testa arrivò dalla periferia al centro della città senza problemi, facendosi largo tra mercanti e turisti per arrivare poi allo spazio recintato dai Volcarona. Nessuno dei curiosi osò rivolgere delle domande ai pokémon del GIP, poiché l'importanza e la regalità del sovrano crearono una sorta di barriera invisibile tra loro ed i nuovi eroi della città.
- E-ehi! L-lo vedi quel Riolu coperto di bende?
- Già... E' lo stesso che ha affrontato quella piovra gigante.
- Chi?! Quello?! Siete sicuri?
- Se ho ancora occhio per gli affari non mi manca certo per queste cose. Ho assistito a tutto il combattimento: dal suo pugno è uscito un drago grande quanto Rayquaza!
- Ehi ehi, vecchietto: non dovresti usare questi paroloni...
- Vi stupite di quello? Mio cugino era nella tenda e mi ha raccontato tutto! Ve lo dico io qualcosa di soprendente: quel mostro d'ombra era uno strano potere di Yamiscilla, mentre quel Riolu... E' il Rakujitsu no Senshi! Ōryugo Rukio!
- CHEEEEEEEEEE?
- I-IMPOSSIBILE!
- C-credevo fosse una leggenda...
- Invece non c'è alcun dubbio! Guarda quella sciarpa verde è blu: è la Sciarpa dell'Armonia consegnatali da Arceus in persona!
- O mio dio... Incredibile! Presto: voglio un suo autografo!
- E' ridotto male... Non credo te lo concederà. E guarda il visir del sultano: non credo abbia l'intenzione di farci fare qualcosa.
Infatti, Noir III era dietro a tutti subito dopo il sovrano per assicurarsi che nessun curioso o, peggio, guastafeste potesse creare problemi.
- NON E' GIUSTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
- Che seccatura... qual è il loro problema? - Disse il Grovyle, - è da quando siamo entrati in città che ci guardano tutti come degli alieni...
- Dovresti essere abituato, visto la notorietà del tuo capitano... - rispose la pokémon Lamartigli, - ehi, palla di pelo: adesso che farai? Sembra che qui non potremmo più mantenere la nostra identità segreta. Per me non è un problema, ma credo che tu non staresti più tranquillo ad andare in giro...
- N-non ci posso fare niente per il momento, purtroppo... - rispose il piccolo licantropo.
- State tranquilli, - rispose il sovrano, - ho già emesso un mandato al Centro di posta Pelliper del continente, inviandolo anche ad Arenilia e per tutta la città: per vie ufficiali, non verrà trapelata alcuna informazione!
La felina storse il naso.
- Uff... Purtroppo sono le vie non ufficiali che mi preoccupano...
Rukio girò il suo sguardo verso quella folla assetata di sangue: quella che leggeva in loro era una famelica ammirazione e felicità nei suoi confronti, portandolo sull'orlo dell'imbarazzo. Arrossì, coprendo il suo volto sulla schiena del compagno.
- Qualcosa non va, capitano?
- C-credevo di non dover provare più questa sensazione di imbarazzo... T-tutti questi occhi puntati su di me...
- Mon dieu... Dovresti essere contento... Non so cosa darei io per stare sotto i riflettori...
- Se non volessi evitare a tutti i costi i combattimenti, stai pur certo che ci staresti anche tu, Froggy fifone...
- Non ti preoccupare, sssssignor sssshinso... Sssssei perfetto e deliziosssso cosí come sssssei...
La ranocchia rabbrividì.
- (C-c'è un fo****to pokémon in questa banda di svitati che non mi faccia accapponare la pelle?!?)
- Spero che Yamiscilla sarà eloquente come lo siete voi adesso, - disse invece lo scorpione, - avrei voglia di mettere qualcosa sotto i denti...
Il capitano del team AWD fece uno sguardo perfido, provocando ancora in Tessarion quella sensazione d'inquietudine.
- Tranquillo... Lo sarà...
- Credo... Che siamo arrivati, - commentò il sovrano. Arrivarono alla grande piazza, la stessa dove Rukio e Nebra I si erano incontrati la prima volta. Tuttavia, in quel momento c'era poco e niente del clima festoso del giorno prima: al centro di essa si ergeva uno strano cubo di energia della grandezza di venti metri quadrati, il cui perimetro era circondato da tre Volcarona per lato e una guardia reale ad ogni angolo.
In particolare, Lucario, Blaziken, Ursaring e Audino erano le guardie fuori dal volume, ed erano intenti a controllare la situazione.
- Per tutti i Wailmer, - esclamò Drapion, - che succede qui?
- Cavoletti... penso che le mie guardie mi chiederanno un'extra dopo questo...
Attorno al cubo c'era una folla di pokémon che si stavano accanendo contro di loro a suon di rabbia, cercando in ogni modo di entrare nella figura geometrica. Lo "spettacolo" di Yamiscilla, il quale era all'interno di essa assieme alle sue cinquanta assistenti, non era stato dei più graditi, e sicuramente i suoi spettatori non si sarebbero accontentati di un semplice rimborso del biglietto.
Fortunatamente, nessuno osò attaccare il corpo di difesa, probabilmente per il rischio di finire in prigione, oltre per il fatto che per loro fosse virtualmente impossibile data la stanchezza e la mancanza di forze per eseguire degli attacchi. L'unico gruppo non interessato alla vendetta era quello di Geyser, il quale se ne stava tranquillamente seduto su un panno verde a fumare uno dei suoi sigari.
- Non scherzavi quando dicevi che avevano dovuto isolarlo... - fece Draigen a Tessarion.
- Adesso si sono calmati rispetto a prima, - disse la Dragonair, - hanno cominciato ad attaccare non appena aveva ripreso conoscenza! Però, non hanno potuto continuare a lungo, vista la loro condizione...
Infatti, tutti i pokémon all'interno di quella piazza avevano almeno una fasciatura su qualche parte del corpo.
- OH! SIETE TORNATI FINALMENTE!
Alla loro sinistra, Pangoro richiamò la loro attenzione, dirigendosi verso di loro assieme a Victreebel.
- Signor Pangoro, signor Victreebel! State bene, vedo, - fece il piccolo licantropo.
- Vi siete persi uno spettacolo! - Disse il pokémon Moschivoro, - appena recuperata un po' di energia, tutti quanti hanno cominciato ad assaltare quella barriera, lanciando anche parte delle medicazioni che avevate lasciato qui. Quelle guardie reali ci sanno fare: hanno respinto ogni attacco con Protezione e Riflesso. E poi hanno creato quel cubo dal nulla: non ho mai visto una roba del genere!
Il Riolu rivolse lo sguardo a quella difesa: quel cubo rosato dai riflessi bianchi sembrava un enorme blocco di sale dell'Himalaya, dalla superficie dura ed immutabile. Da essa si poteva percepire un Meisoku fuori dal comune, che provocò in lui un po' di timore.
- In effetti... me lo stavo chiedendo... - disse lui, - Non credo sia una semplice barriera.
- Ovviamente, - disse pieno d'orgoglio lo Zoroark, - le mie guardie sono degne di questo appellativo, e possono applicare le conoscenze di cui disponiamo alla perfezione. Vero Noir?
Il visir accennò ad un semplice cenno con la testa, accompagnato da un semplice suono a bocca chiusa.
- Mmh.
- Dovete sapere che io e il mio visir abbiamo una grande sete di conoscenza: io sono un appassionato di miti e leggende antiche, mentre lui si interessa di mosse speciali dei vari clan segreti esistiti! Dico esistiti perché così dicono, ma io rifiuto di crederci. Credo, però, che il resto voglia raccontarlo lui personalmente.
- La ringrazio per concedermi questo onore, - disse il Dusknoir, inchinandosi.
Nebra I fischiettò in modo arruffianante, sentendosi bene per il favore concesso.
- Fufu... lo so che ti piace. Non ti priverei di questo piacere.
- Come vi ha già detto il mio signore, - esordì il visir, - la conoscenza per me è tutto. Questa tecnica appartiene al clan delle Shirotsutsuji (*), che comprende Gardevoir dal lignaggio puro da generazioni. Coloro che fanno parte di questa famiglia tramandano la loro conoscenza solo tra di loro e, per mantenere la loro purezza, si accoppiano solo tra membri del clan, anche tra fratelli e sorelle, se necessario. In principio si diceva che il clan fosse stato formato da un fratello e una sorella Gardevoir che si amavano alla follia, ma per poter stare in pace fu necessario scappare dalla propria famiglia, perché, ovviamente, non era ben accetto all'epoca.
- Non credo cambi la situazione ai giorni nostri... - commentò Draigen.
Noir III continuò a parlare come se nulla fosse.
- Il loro primo figlio ebbe una curiosa mutazione genetica, rendendo bianco latte anche le parti che dovrebbero essere verdi. Si scoprì successivamente che questo era più un difetto, diminuendo le aspettative di vita del medesimo. Nonostante questo, non rinunciarono. Anzi: proprio per questo motivo cercarono di avere una prole più numerosa. Lo so che volevate sapere delle tecniche ma, come dico sempre, un po' di cultura generale non ha mai fatto male a nessuno...
- Va tutto bene, monsieur Noir, - disse Shinso entusiasta, - era tutto molto interessante!
- Parla per te, Froggy viscido...
- Il cubo che vedete si chiama Rikudō no Kekkai (*), ed è una barriera fatta di pura energia psichica. Sfruttiamo spesso questa per creare scudi contro le tempeste di sabbia o semplicemente confinamenti temporanei. Se è da quando la signorina Tessarion che stanno mantenendo questa... devo fargli i miei complimenti, sarò sincero.
- Di solito non si riesce a mantenere per più di dieci minuti... - riprese il sultano, - sono orgoglioso delle mie guardie! Non voglio che qualcuna di loro collassi, quindi taglierò un po' di formalismi. SIGNORI! - Urlò il sovrano nei confronti della folla in rivolta, - FATECI PASSARE PER FAVORE!
I pokémon si girarono con sguardo assassino.
- CHE VUOI, BRUTT- S-s-sua maestà!
- E' NEBRA I!
A quel nome sparato al vento con violenza, gli ex spettatori si girarono tutti verso lo Zoroark che aveva chiesto il passaggio libero spaventati, mentre le guardie tirarono un sospiro di sollievo, facendo poi un leggero inchino per salutarlo.
- M-mi scusi! P- prego.
La Volcarona lì davanti andò ad accogliere il sovrano con ali vibranti di gioia.
- Sua maestà! Finalmente è tornato! Non ha idea di quanto io e le mie sorelle abbiamo dovuto impegnarci per tenerli a bada...
- Va tutto bene, Tertia (*)! Adesso ci penseremo noi d'ora in avanti. Chiameresti Lothar II? (*) Avremmo bisogno di entrare nel cubo.
- Subito!
La barriera non permetteva di essere colpita da niente, ed isolava completamente certe frequenze dal mondo esterno: per farsi aprire, i nostri compagni dovettero attendere che Tertia chiamasse con i suoi ultrasuoni la sorella Decima all'interno dell'impianto psichico. Senza attendere più di cinque secondi, dal lato del cubo si manifestò una porta rettangolare abbastanza grande da far passare due pokémon alla volta, probabilmente perché la guardia si aspettava di dover far passare solo i suoi superiori. Da quella apparì uno Slowbro con un turbante giallo ocra, al cui centro vi era quella che, molto probabilmente, poteva essere identificata come una Pietralbore.
https://youtu.be/D5O_W8yDig4
- Suuua Maestà! - disse chinandosi al rallentatore, - sooono cooontento di vederla!
- Ottimo lavoro, Lothar! Non mi aspettavo saresti riuscito a tenere così a lungo la barriera delle Shirotsutsuji così a lungo!
- Nooon è sooolo merito mio... Naranja IV (*) è dentro a mantenere il cuooore. Io gli ho dato sooolo il sooostegno.
- Non lasciatevi ingannare dalla sua parlata lenta, - bisbigliò il sovrano ai pokémon del GIP, - è secondo solo a Noir in fatto di potenza.
Durante il commento sottovoce, lo Slowbro notò in ritardo la nuova compagnia del sovrano, scambiandoli per pochi di buono.
- Noooir... Chi sooono questi plebei? - Disse indicando il Riolu pieno di ferite, - i tuoooi sensi si sooono addooormentati e nooon gli hai noootati?
Kenji corrucciò la fronte.
- Ehi ehi: ha detto plebei?
- Non mi interessa se sei una guardia reale, - intervenne la felina, con tono velatamente iracondo, - ti consigli di moderare i termini grassone, se non vuoi congelare per il resto dei tuoi giorni...
- M-mon dieu gente! Moderate le parole! Vi ricordo che siamo i buoni, noi!
- (Certo che rispetto al sovrano hanno tutti le loro...) - Pensò invece il licantropo.
Il sultano si sentì in imbarazzo per i modi del suo stesso sottoposto. Con il suo solito fare da amorevole madre, cercò di riprendere la seconda guardia
- Santo cielo, Lothar! E' il modo di trattare degli ospiti?!
- Ooospiti, suuua maestà?
- Certamente! Questi "plebei", come tu li hai chiamati, mi hanno aiutato a fermare quello scienziato pazzo che ora tenete in custodia, ingenuo d'una guardia!
- Loooro?!
Rukio fece uno sbuffo di rassegnazione.
- (So già come finirà questa conversazione...)
- Esatto! Sono sicuro che quando ti dirò chi sono chiederai scusa per la tua maleducazione! Hai davanti a te il team AWD e il team Skyraiders del Gruppo Investigativo Pokémon. E quello che hai indicato prima è Ōryugo Rukio.
Dopo quell'affermazione, non uscì nessuna risposta dalla bocca del pokémon Paguro, rimanendo con la stessa faccia piatta e priva d'espressione solita della sua specie. Dopo qualche secondo, fece capire di aver memorizzato in testa le informazioni ricevute.
- Team... AWD? Team... Skyraiders?
Non ebbe alcuna reazione da quei nomi, ma quando passò al secondo input la sua faccia cominciò a cambiare espressione a rallentatore, con la stessa velocità di video da fotofinish dove si cerca di capire chi fosse arrivato primo nella grande corsa.
- Ruuu... Ruuu... Ru... Ru... RU. RU. RU. RU. RU. RU-
Lothar II rimase shockato: il misto di stupore e di imbarazzo fu tale che la bocca si spalancò fino a che la mascella inferiore toccò il suolo e i suoi bulbi oculari trascesero il limite della forma sferica fino ad evolversi in razzi pronti a decollare dalla faccia.
- RU. RU. RU. R-
- Ehi ehi... Non abbiamo tutto il giorno... - disse il Grovyle, - Non ho intenzione di far appassire le mie foglie al sole...
Il pokémon Emanazione alzò lo sguardo al cielo, in vista della reazione che sapeva già sarebbe avvenuta.
- (Ecco... Ci siamo...)
- RUUUKIO!?!?!?!?!?!?!?!? Q-Q-Q-QUELLO VERO?!?!?! IL GRANDE E SOLO ŌRYUGO RUKIO!?!?!?!
Da che il suo modo di parlare era lento e soporifero, diventò tutto ad un tratto veloce e fluido.
- (Questo però non me l'aspettavo: che cambiamento radicale! G-gli faccio tutto questo effetto?)
Notando la sorpresa negli occhi del licantropo, Nebra I cercò di dargli qualche spiegazione.
- Il povero Lothar, oltre ad essere terribilmente preciso nel suo lavoro, lo è anche nel suo fanatismo: sa tutto e di tutti dei più grandi team d'esplorazione. Non immaginate la mia sorpresa quando mi ha chiesto un cuscino a grandezza naturale con Lopunny del team Malia stampato sopra.
- COSA COSA COSA COSA?!?!?! L'EDIZIONE LIMITATA PER CASO?!?!?! - Esclamò super interessato Shinso, la cui reazione mascherò al resto del team l'espressione gelosa e spaventosamente irritata di Weavile, mentre Lothar II si mise ad urlare dall'imbarazzo.
- VOSTRA MAESTA'! MI AVEVA PROMESSO DI NON DIRLO A NESSUNO!
- Ops.
- NON MI DICA OPS!
Draigen pensò tra sé e sé, vedendo nello Slowbro la reazione che lui aveva avuto precedentemente nel Teatro degli Orrori.
- (S-spero di non essere sembrato così in tenda...)
- Signor Lothar, la prego... - Cercò di portarlo sulla retta via Noir III, - Purtroppo abbiamo degli impegni: prima finiamo prima potrà dimostrare la sua devozione nei confronti del suo eroe.
- Mi hai tolto le parole di bocca, Noir.
- Vivo per servirla, sire.
Senza perdere altro tempo e più per togliersi da quella situazione d'imbarazzo, il pokémon Paguro intimò con insistenza gli esploratori ad entrare nel cubo.
- P-P-P-PREGO! ENTRATE PURE! FATE COME SE FOSTE A CASA VOSTRA! EHEHEH...
I pokémon del GIP e il sovrano accettarono l'invito della fedele guardia nella prigione improvvisata: verso il centro le Lopunny erano completamente legate per impedirne i movimenti da corde di paglia molto strette, mentre al collo avevano tutte quante un anello di Tenma no Kusari. In alto, sopra le loro teste, c'era una sfera rosa del diametro di un metro, la quale era sorvegliata da un Sigilyph cromatico.
- Ben arrivato sua maestà, - disse quello, - Beh... non che stia partecipando ad una bella mostra, come può vedere...
Da sotto di lui, la coniglietta Bluetta ebbe da ridire dopo quell'affermazione.
- Cosa stai dicendo? Siamo cinquanta sorelle ammaglianti ed aggraziate! Stai dicendo... che siamo brutte?
- Non credo... intendesse quello... sorellona... - fece Purpurea, con la solita gioia di vivere.
- BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! SONO STUFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! QUESTE CORDE MI FANNO MALE E LA SABBIA E' CALDA!!! VOGLIO TORNARE A CASA!!
- Amarilla... For god sake! - Rispose alla sorella gialla Viridia, - piangere non ti farà uscire di qui...
- Purtroppo devi guardare in faccia alla realtà, sorellina. - fece Nerona, la sorella dai batuffoli neri, - oggettivamente abbiamo creato scompiglio e disordine: dobbiamo aspettarci la nostra punizione.
- Nerona cara... Potresti dirlo in un altro modo! - fece Bianca, - lei è ancora piccola per capire certe cose...
- Ha quattordici anni, sorella Bianca: dovrebbe riuscire a comprendere almeno questo...
- COUGH COUGH!
Il sovrano tossì nervosamente nei confronti delle conigliette, cercando di interrompere la loro conversazione.
- Non mi piace interrompere le discussioni tra consanguinei, ma gradirei che faceste un po' di silenzio in questo momento. Io e i miei amici dovremo fare quattro chiacchiere con il vostro capo. Fate spazio per favore.
- Ohohoh... Zanto zielo... non z'è bizogno di ezzere kozi zeveri kon le mie azziztenti... Kredevo ke lei fozze una perzona kon un zerto garbo...
https://youtu.be/Em1RAS1AEDQ
Al suono della voce di Yamiscilla, le sorelle si allontanarono dal gruppo di pokémon creando un passaggio verso il dottore, il quale stava al centro immerso in Tenma no Kusari, mentre i tentacoli sulla testa erano legati insieme da un anello dello stesso materiale.
- Mon dieu... non hanno avuto alcun riguardo, eh?
- Si riferizze a kuezte, zignor Mizukage Zinzo? Beh... può biazimarli? Kiunkue avrebbe paura di un enorme piovra nera.
Dopo aver concluso quella frase, si girò verso il Riolu tenuto sulla schiena dal Grovyle.
- Kuindi zei vivo anke tu, Ōryugo Rukio...
Un brivido scorse lungo la schiena del pokémon Emanazione per la pronuncia orribile del Malamar.
- Ke pekkato... Zi direbbe proprio ke abbia fallito mizeramente...
- Se devo essere sincero sono amareggiato anch'io: pensavo di averti ridotto peggio, - rispose quello, con un pizzico di provocazione.
- Beh... Zu kuezto non zaprei kome rizponderti: tutte kvezte katene mi impedizkono di kapire zul zevio se non zento il mio korpo per kolpa loro o per i tuoi attakki.
- Possiamo concludere qui con la riunione di famiglia? - disse Weavile mettendosi davanti al gruppo, - è il momento di passare alle questioni serie.
- Oh? Non mi interroghevà il Rakujitsu no Zenzi?
La faccia del licantropo divenne un limbo tra la rabbia e la disperazione.
- (Ma quale interrogatorio! Chiudetegli la bocca...Porca miseria...)
- Tsè! Ti piacerebbe! La palla di pelo qui al momento non è nelle condizioni di sforzarsi troppo. E poi... Anche dopo tutto quello che hai fatto, non ti alzerebbe un dito se questo significherebbe ucciderti.
- Oh? - Rispose incuriosito, - kuezto implikerebbe ke tu ne zarezti kapaze?
La pokémon Lamartigli si stampò un ghigno sulla faccia.
- Chi lo sa...
Il Grovyle si coprì la bocca, bisbigliando allo scorpione.
- Ehi, Drapion: siamo sicuri che il tuo capitano non creerà problemi?
- La lasci fare, - rispose anch'egli sottovoce, - è il suo "modus operandi".
- Ohohohohohoh! Hai il mio interezze, zignorina... Zono tutt'orekki! Rizponderò ad ogni tua domanda!
La felina storse il naso.
- Dici sul serio? Guarda che non sopporto i bugiardi...
- Oh? Allora kiederò zkuza in anticipo...
Prima che potesse rispondere alla sua provocazione, il capitano del team AWD fu bloccata all'improvviso, come se fosse stata colpita da un attacco paralizzante.
- C-c-che...
I suoi compagni non si accorsero immediatamente della sua situazione, anche perché il cambiamento risultò impercettibile ai loro occhi.
- S-signora Weavile? Tutto bene? - Gli chiese Drapion, mentre questa cominciò a girarsi verso di loro. Il suo occhio sinistro aveva la sclera nera e l'iride rossa, come se il suo occhio fosse stato tagliato.
- M-MA CHE-
- L'ha trasformata in uno zombie?!
Shinso preparò nella sua mano sinistra un Mizu Kunai per attaccare il Malamar indifeso e liberare la felina, ma Rukio alla sua sinistra fece cenno con la mano destra di non intervenire.
- Non c'è bisogno.
- C-che stai dicendo, capitano?!
- Che idiota... - commentò il pokémon Emanazione.
- OHOHOHOH! Idiota davvero... Zono un zenio ke non zi fa mettere i piedi in tezta da nezzuno! La voztra amika è ztata un inzenua a non kredere ke avezzi un azzo nella manika. Ora... Ze non volete ke la voztra mizetta-
- L'idiota era riferito a te, signor Yamiscilla. - gli rispose Rukio.
- Eh?
- N-non chiamarmi...
Il dottore rivolse lo sguardo verso la Lamartigli: dal corpo di questa leggere strisce azzurre fluirono come il fumo d'un braciere.
- NON CHIAMARMI MICETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Utilizzando la forza bruta del suo Meisoku, la felina si liberò dalla morsa, congelando parte della sabbia ai suoi piedi, lasciando tutti, dottore compreso, a bocca aperta.
- KOZAAA?!?!?
Nello stesso stato di furia, afferrò i tentacoli sulla sua testa per poi fissarlo con istinto omicida negli occhi.
- POTEVI AVERE VITA FACILE E LASCIARTI GRAFFIARE UN PO', MA ADESSO HO TUTTA L'INTENZIONE DI TORTURARTI FIN DALLE VISCERE!
- NONONO! PIETA'!
- UH? PIETA' DICI?! DOV'ERA LA TUA PIETA' QUANDO HAI FRUSTATO QUELLA PICCOLA, EH?
- Sicuro che non dobbiamo fermarla, monsieur Drapion? - Chiese preoccupato Shinso.
- C-comincio ad avere dei dubbi anch'io, per tutti i Wailmer...
- Sssssignora Weavile... capisssssco la ssssua fffrustazione, ma le ricordo che ci ssssserve vivo....
- E-EZATTO! DEVO R-RIMANERE VIVO, ZE NO K-KOME FAZIO A PARLARE?!?!
Kenji fece uno sguardo attonito.
- Ehi... Lo sta proprio chiedendo...
- Per essere un "genio" si sta firmando la condanna da solo, mon dieu...
- Fermati Weavile! - le fece il capitano del team Skyraiders, - davvero... prima le domande...
- Grrrr!
Rimase con lo sguardo infuocato nei confronti della piovra per qualche secondo, per poi sbattere all'indietro il Malamar verso la sabbia.
- Tch! Che merda...
Il gruppo di pokémon dietro di lei tirò un sospiro di sollievo, quando la pokémon di tipo Ghiaccio raffreddò i bollenti spiriti.
- Comincia a cantare: vogliamo sapere cosa sai a riguardo del Veloscuro.
Yamiscilla si rimise seduto, cercando di recuperare la calma e i pezzi persi di pensiero per gestire la situazione in cui si trovava in quel momento. Dire tutto e subito? Oltre che ad una mancanza di divertimento, non sapeva se fosse la soluzione ideale per risolvere i suoi problemi. Francamente, si sarebbe liberato in fretta e furia dei capricci di quel signor nessuno che un mese fa era entrato nel suo laboratorio, costringendolo a sottostare ai suoi voleri, ma purtroppo per lui non era l'unico in quella situazione.
- Koza volete zapere?
- Chi te lo ha dato?
Il dottore fece una faccia emulante lo stupore, come se non sapesse di cosa stessero parlando.
- K-kome ki? L'ho trovato in una delle mie ezkurzioni.
Persino le Lopunny, che sapevano della bugia, smisero quasi di respirare in risposta alla menzogna del loro capo.
- Oh? Partiamo con le risposte sbagliate?
Il Malamar non si lasciò scoraggiare: continuò con la sua versione dei fatti, aggiungendo particolari.
- E' lei ke parte con le domande zbagliate, zignorina Veavile: ho trovato kuel meravigliozo ozzetto nel Prato dei Mazigni, in un piano zegreto. * E' ztato diffizile: una banda di Banette lo teneva come tezoro perzonale. Un vero pekkato ke dizponga di fedeli azziztenti e di un Neropulzav... Non immazinate la mia zorpresa kuando uno di kuelli zi mize addozzo la ziarpa per manifeztare una zua verzione ombroza!
Weavile e Rukio, quasi in sincronia, sorrisero sotto i baffi.
- Interessante... Quindi hai dovuto affrontare lo stesso mostro che tu hai manifestato qualche ora fa? - Chiese l'inquisitrice.
- Ovviamente! Zparava Ipev Vaggio a deztra e a manka! Ma non è ztato un problema per noi: lo abbiamo zkonfitto in un batter d'occhio!
- Davvero? Dunque è vero quello che si dice in giro! E' davvero un genio senza limiti!
- Ohohohoh! Zertamente...
- E dunque... Una volta capite le potenzialità della sciarpa...
- Ho organizzato il piano ke voi avete bellamente rovinato... - Disse con un velo di rancore, - zpero ke ziate kontenti di ziò.
- Un piano complicato per accumulare potere ed avere un esercito personale pronto per conquistare il mondo, giusto?
- Almeno kvezta parte avreste dovuta kapirla: perzino un Dunzparze lo potre-
- Con chi credi di parlare, schifoso Malamar? - lo interruppe brutalmente, con un tono crudele e maligno.
- Uh?
- Forse non mi sono spiegata...
Con la mano destra, la felina creò un Ghiacciartigli, per poi appoggiarla sul lato sinistro del viso di Yamiscilla. Nel giro di qualche secondo, quella zona facciale fu dipinta di freddo ghiaccio azzurro, talmente gelido che avrebbe potuto penetrare nelle sue ossa. Il dolore e lo spavento provocato dal freddo glaciale lo fecero urlare come un neonato.
- KIAAAAAAAAAAAAAAAA! KOZA ZTAI FAZENDO?! ZTO DIZENDO-
- La verità? Dubito seriamente. - disse dura, - hai avuto tutto il tempo per inventarti una bugia per poi cadere sotto i colpi del tuo stesso ego... Mi fai quasi pena.
La paura in quel momento cavalcò il viso del pokémon scienziato come un innocente puledro in prateria.
- Se voi e le vostre Lopunny eravate così forti da battere uno di quei mostri, perché perdere tempo a tramare nell'ombra per assoggettare un pugno di pokémon? In un dungeon non conviene portarsi tutto il team o si rallentano i movimenti, senza contare il fatto che, non essendo questa città casa tua, tu debba avere un qualche nascondiglio segreto dove hai progettato quelle armi, e dove poter vivere con queste cinquanta sgualdrine.
Bluetta ebbe qualcosa da ridire.
- E-EHI!
- SILENZIO!
- U-urgh...
- In un'escursione del genere, avresti dovuto lasciare a casa qualcuno per proteggere la tua base, riducendo drasticamente i tuoi alleati. Quindi, se avessi usato tutte le assistenti, non avresti avuto problemi a prendere con la forza questa città. Non so tu chi stia proteggendo, ma ti conviene sputare il rospo, se non vuoi vedere le sbarre di una prigione da dietro una teca di vetro, se capisci che intendo...
Concludendo quelle parole, l'area del ghiaccio aumentò fino a quasi coprirli l'occhio sinistro.
- VA BENE VA BENE VA BENE! HO CAPITO! DIRO' KVELLO KE ZO! TOGLIMI IL GHIAZZIO! TOGLIMELO DI DOZZO!
- Inizia a parlare, invece. Ogni frase inutile che dirai è un centimetro in più che il mio ghiaccio occuperà sul tuo corpo.
Non aveva la minima idea di con chi aveva a che fare: la Lamartigli si dimostrò spietata come si diceva, severa nella punizione per avere provato a fregarla. Rimpianse amaramente che non fosse Rukio ad interrogarlo, con cui probabilmente avrebbe potuto rilassarsi di più e magari divertirsi.
Con lei, la musica era diversa, ed il giradischi era già arrivato all'ultima traccia. Niente più trucchetti: iniziò a dire tutto quello che poteva dire, preparato anche a dire i più minuscoli dettagli insignificanti, pur di farla calmare.
- L-la ziarpa... Il V-velozkuvo... N-non ha il potere in zè di kreare il golem... O, p-per dire meglio... Non è il zuo prinzipale potere...
- Cosa vuoi dire? - Disse la felina.
- In realtà... è un amplifikatore: zrfutta un potere ozkuro latente in un pokémon e lo moltiplika zentinaia o migliaia di volte... N-non zo i dettagli, anke ze zi ho provato a zkoprirli, ma zono zicuro zentri kon la kattiveria.
- In poche parole... è amplificata da pensieri malvagi?
- Ezzattamente! E' molto zimile ad un Congiura, zolo che non potenzia zolo la kapazità delle mozze zpeziali. P-Prima k-kuando... zerkato di kontollarti...
Il ghiaccio aumentò di qualche millimetro, segno che alla gatta ladra non era proprio andato giù quell'affronto.
- M-MI DIZPIAZE! NON LO FARO' PIU'!
- Weavile, calma... - disse Rukio, - adesso sta parlando sul serio...
- Tch!
La felina interruppe l'avanzata del gelo, lasciando finire al dottore il suo discorso.
- K-kome ztavo d-dizendo... Non erano rimazugli del potere del velo... E' il mio... perzonale potere...
Queste parole riuscirono ad attirare la curiosità della felina.
- Tuo?
- Z-zì... zi kiama... Blak Kat (*) Pozzo entrare kon nel kovpo di kiunkve tramite la mia ombra e azzozettavlo al mio voleve... O almeno... kozi dovvebbe fave... Zenza la ziavpa non zono nemmeno in gvado di kontvollave un Kombee...
- Che abilità è? Non ne ho mai sentito parlare...
- N-nemmeno io in vevità zo tanto: l'ho pvovata tante volte, e non ho mai kapito pevkè fozzi il zolo a potevla fave... zo zolo ke zono in gvado di zoziogave kompletamente kvalkuno zolo ze kvezto è in uno ztato di pvofonda negatività, e zolo pev zinkve mizevi zekondi... Kon negatività z'intende kattivevia, depvezione, tviztezza, vabbia, violenza, avavizia ed ogni koza ke ti povti a fare del male...
- (Capisco... Ecco perché tutta quella messa in scena nel teatro...) - Pensò Rukio.
- Zempve tvamite ezpevimenti ho zkopevto ke è in gvado di zupevave le bavvieve delle Tenma no Kuzavi, ma vedendo ke non viuzzivo a vendevla più fovte, ho zmezzo di ztudiavla, tenendomela kome azzo nella manika.
- Comunque, non ti ho chiesto questo, - disse Weavile aumentando leggermente il ghiaccio, - ti ho chiesto chi ti ha dato quel velo.
- I-Il Velozkuvo è kvalkoza di ztaovdinavio: è kompozto da zellule ovganike mizto a zan-
Il Ghiaccio penetrò nella parte inferiore del suo corpo e nei tentacoli del viso anteriore, lasciandogli libero il lato destro della faccia, l'occhio, il naso e la bocca.
- KIAAAAAAAAAAAAAAAA!
- LO SAPPIAMO GIA'! DICCI CHI TI HA DATO QUELLA FO****A SCIARPA!
- E' abbastanza, Weavile. - intervenne il piccolo licantropo.
- CHE C***O STAI DICENDO?!?! NON CI STA DICENDO-
- E non lo dirà mai. Non lo capisci? Non può dirlo.
Il gruppo del GIP, assieme a Nebra e le guardie reali all'interno del cubo, guardarono il pokémon Emanazione con uno sguardo interrogativo.
- Non si tratta di protezione o altro. Yamiscilla è intelligente: se non credesse di essere in pericolo, ci direbbe tutto quello che sa.
- Che cosa stai dicendo, capitano? - Gli chiese il Grovyle.
- Kenji, fammi un favore: avvicinami a Yamiscilla.
La Lamartigli lo guardò con sguardo severo.
- Vorresti fare tu l'interrogatorio? Ti ricordo le tue condizioni.
- Scongelagli il viso: non avrò bisogno dei tuoi metodi.
- Stai dicendo che tu potrai farlo parlare? Ridotto come sei?
- Ne sono certo.
Il Riolu aveva negli occhi la scintilla decisa solita della sua sicurezza: era chiaro che aveva in mente qualcosa, ma la felina faceva fatica a comprendere i suoi gesti. Tuttavia, non si poteva dire di no allo sguardo risoluto del capitano del team Skyraiders. Fece come gli aveva chiesto la palla di pelo blu e scongelò il viso del calamaro, lasciando spazio ai brividi di scorrere lungo la pelle per il freddo antartico provato.
- Bvvvv...
- Sono proprio curiosa di come farai...
- Non ci vorrà molto. Kenji: fai in modo che possa toccarlo.
Capendo dunque le sue intenzioni, la pokémon Lamartigli si lamentò.
- Uh? Vuoi usare lo Shinkutsu? Sei cretino o cosa? Pensi davvero di trovare qualcosa di emotivo in questo egocentrico imbecille? Pensavo fossi più intelligente.
Il capitano del team Skyraiders non diede retta alle parole di lei e toccò la guancia destra del calamaro sporgendosi in avanti, cercando di mantenere il contatto.
- K-koza mi ztai fazendo?!
Il Legnogeco fece un sorriso dispettoso.
- Tranquillo: sfortunatamente, il capitano non ha le brutte abitudini di questa micetta.
Weavile caricò un Nottesferza con il pugno destro.
- Ehi ehi: ho il capitano sulle spalle, - disse lo spadaccino, con un sorrisetto sarcastico, - non vuoi che le sue ferite si riaprano di nuovo, vero?
Interruppe iraconda l'attacco, lasciando al Legnogeco la libertà di fargli una linguaccia.
- (Sei un cretino...) - Pensò nella sua testa Rukio, mentre era all'opera con il dottore.
Non ci volle molto per attivare quel potere empatico: nel giro dei soliti sette secondi, il Riolu si ritrovò in perfetta sintonia con le emozioni nascoste di Yamiscilla.
Arrivò la visione: evidentemente, il dottore aveva provato qualcosa di veramente forte, e forse sarebbe potuta essere la chiave per risolvere il dilemma che stava assillando gli esploratori del GIP.
Quello che però il pokémon Emanazione non potette prevedere, fu l'emozione stessa legata a quei ricordi di tanto tempo fa, qualcosa che avrebbe faticato a comprendere e a cui non avrebbe mai e poi mai creduto, se glie l'avessero raccontato.
***********************************************
- (Uff... zerto ke la vita di un zenio inkomprezo è dura... mi zi zono voluti tre mezi per koztuire kuezto laboratoio, e a momenti perdero i tentakoli! Ora i miei bambini non viezkono ad avere zuzzezzo! Perkè kuella Zilda kadaverika non rikonozze le mie kapazità?!?! Potrei vendere ogni ezploratore kapaze di kompiere ogni impreza, diminuendo le loro zpeze e triplikando i rizultati! Ma no... Kuella palla di pelo roza preferizze fave le koze alla vekkia manieva. Avventura... appagamento uzando i propri zforzi e bla bla bla... Pozzibile ke in kuezto mondo nezzuno kapizka il mio intelletto?!?! Zenza kontare ke pozzo zolo fare kuezti pikkoli ziokattoli da zolo: mi zi vorrebbe un eternità per realizzare i miei zogni! Non ho abbaztanza tempo! Ma ze non guadagno denaro con kuezte non potrò fave niente... Per fortuna ke non muoio di fame grazie ai miei campetti di Bakkazedro e Bakkaranzia. Ohohohoh! Il bello è ke nezzuno me le può rubare! La mia zerra al kiuzo è ztata un kolpo di zenio... e non hanno voluto nemmeno kuella! Pikkoli ztupidi infimi ezzeri di terza kategoria...)
https://youtu.be/TXFsaj6amF4
*KNOCK KNOCK!
- (Uh? Zta piovendo? Il mio Prevedi-meteo ztarà fazendo i kaprizzi, ze non mi ha avvizato...Oh beh! Gli darò un'aziuztata prima di andare a letto. )
*KNOCK KNOCK!
- (Uhm... Una tempezta? Zava meglio ke attivi l'inzonorizzazione...)
*KNOCK KNOCK KNOCK KNOCK!
- C'E' QUALCUNO QUI?!?!
- (Oh? Non è la piozia allora... Guaztafezte, eh?)
- VI PREGO! SE C'E' QUALCUNO RISPONDETECI!
- (Kaziarli kon uno dei miei lazer? Zprekerei le pietre... Kualkoza mi dize ke dovrò dare un okkiata...)
[...]
- Non ho niente da manziare, ze... Oh? Ziete... Buneary? M-M-M-MA KUANTI ZIETE?!?! (Uno-due-tre-kuattro-diezi-trenta... Das ist bescheuert!) KOZA VOLETE DA ME?!?!
- L-le chiedo scusa per il disturbo... N-non era nostra intenzione...
- (Batuffoli... Rozzi? La loro zpezie kromatika ha kuezta partikolarità? No... Verde, blu, bianko, viola... Ma ke diavolo...)
- A-abbiamo sentito che da queste parti vive un pokémon inventore dalle idee strampalate... è lei?
- Viridia! Non dire così! Si offenderà!
- Bluetta... Non credo... Facci differenza...
- E invece sì, Purpurea!
- VI PREGO! STATE ZITTE!
- S-scusa... Sorellona Rossella...
- Deduko zia tu il loro kapo, dunkue...
- Beh... Non che mi definisca tale, però... sono le mie sorelle minori... Quindi per forza di cose...
- A-anke le altre?
- Tutte quante.
- Zi zono divertiti i voztri zenitori!
- ...
- Ke z'è? Non vi piaziono le battute?
- Sono morti...
- Oh...
- Non fa niente...Non poteva saperlo... Ma non siamo qui per questo!
- Uff... Ze volete da manziare non pozzo kondividere le mie zkorte, e anke ze vi dezzi kualkoza, non kredo bazterebbe per tutti... o tutte. E non penzo neanke ke zi pozza ztare in kuella pikkola borza ke tieni in man- oh?
- N-non è una b-borsa... E'... lei è...
- Ora kapizko... è per uezto ke ziete kui?
- PER FAVORE! LA AIUTI! NON SAPPIAMO PIU' A CHI RIVOLGERCI! NON RIESCE A MANGIARE PER QUANTO E' FERITA! D-di questo passo... di questo passo...
- Lei movirà... Fatezi l'abitudine. Ziete una zinquantina, no? Una zorella in meno-
- RAGAZZE!
- M-ma ke...
- Sono... sono gli averi dei nostri genitori! Erano le cose più preziose per loro! Velopesca, Galadoro... e 5.000 poké! La prego...
- N-non bazta per.
- LA PREGO! FAREMO TUTTO CIO' CHE VUOLE! RUBEREMO PER RIPAGARLA SE NECESSARIO, MA LA PREGO LA AIUTI!
- (K-ke razza di okki zono kuezti?! Non ho mai vizto un fuoko del zenere...) M-ma ztai zentendo kuello ke-
- LA PREGO!
- PER FAVORE!
- LA SUPPLICHIAMO!
- (Kuezti okki... Du lieber Gott (*)!)
[...]
- NON VI AZZARDATE A TOKKARE NIENTE MENTRE LAVORO! KIARO?
- B-bluetta, Purpurea... Pensateci voi! Devo aiutare anch'io!
- Sei in buone mani, sorellona!
- Conta... su di noi...
[...]
- FUAAAAH! E' ztato uno ztrazio...
- F-fantastico! L-le ha cucite tutte!
- Ovviamente! Per un zenio kome me, neanke la kirurzia è un zegreto! Zerto ke vi è andata bene ke fozzi nei parazzi: ankora kualke minuto e non zaprei ze avezzi potuto fave kualkoza...
- Purtroppo Amarilla non è come le altre... Quando non gli sta bene una cosa, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno... Invece di scappare con tutte quante, ha voluto affrontare quegli Houndoom... Nemmeno i nostri genitori hanno potuto fare niente...
- (Ora kapizko...)
- Starà meglio?
- Non zono ferite ke una Bakkazedro o due guariranno: le brazia rotte e il fegato perforato non zono zerto robette pazzezzere... Ma ze la kaverà...
- Menomale... sono... content-
*thump! Rossella cade sul pavimento.
- Oh? Tutto ben- Uh? (Zangue? N-non mi dive ke...) TOGLITI KUEL MANTELLO!
- V-va bene... Non è grave....
- NON E' GRAVE?!?!? HAI LA ZKIENA PRATIKAMENTE APERTA! KOZA TI E' ZALTATO IN TEZTA?!?! (Adezzo ke vedo... i piedi... il pavimento è kompletamente rozzo! Kome ho fatto a non akkorzemene?!? E' mezza pezio della zorella! Du lieber Gott!)
[...]
- D-dove?
- Zei una ztupida...
- C-cosa...
- Ti ho trattata, ovviamente, ekko koza! Ztupida marmokkia... Zkommetto ke hai kamminato kilometri con kuelle zampe ridotte kozi! Hai idea dei fiumi di zangue ke hai perzo?!? Zei riuzita a zporkarmi kuezta intera ztanza! Kual'è il tuo problema?
- I-io...
- IO UN CORNO! PERKE' NON HAI KIEZTO ALLE TUE ZORELLE DI AIUTARTI, EH!?!? NON ZIETE APPUNTO ZORELLE?!?!
- I-io... Io sono la sorella maggiore...
- KOZA ZENTRA?!?! TI HO DET-
- I nostri genitori sono morti...
- ...
- Io sono la sorella maggiore... Devo prendermi cura delle mie sorelle...
- ...
- E' il mio compito... il mio dovere...
- Kuezto non ti autorizza a-
- E INVECE SI' ! LO DEVO FARE!
- U-urgh!
- S-se non mi mostro forte io... Loro perderanno un altro punto di riferimento... Ho 15 anni, io... Ora che non hanno più mamma e papà... se la più grande non li guida... Sono l'unica "famiglia" che è rimasta a loro! NON POTRA' FARLO PIU' NESSUNO!
- (K-koza ha kuezta ragazza ke non va?! Rizkiare la vita per le zorelle?!?! Per la famiglia?! Famiglia...)
- S-sto bene ora! Le sono riconoscente... Grazie... Vado... dalle mie sorel- OOOF!
- Ztupida... Ho appena finito di operarti: mi kiedero kuando avrezti perzo konozenza...
- D-devo fare vedere che sto bene...
- BRUTTA ZUKKONA! TI HO DETTO KE ZEI TROPPO DEBOLE ANKORA!
- M-ma-
- CI PENZERO' IO ALLE TUE ZORELLE!
- Eh?
- (Koza? Koza ho detto?) MI PRENDERO' IO KURA DI VOI! PERKUI, NON PREOKKUPARTI! (Koza...Koza zto dizendo?)
- S-sul serio?
- ...
- Lo farai... lo farai davvero?
- (Ke mi prende? Prendermi kura di loro? Ke k***o mi è prezo?!)
- S-signor Malamar-
- Dottore.
- Uh?
- Dottor Yamazi Yamizilla. Kuezto è il mio nome.
- Yami...zilla?
- "Zilla" è kome "shiiru" (*), io non lo zo pronunziare.
- Yami...scilla...
- Puoi kiamarmi anke zolo dottore, non mi kambia la vita... Da ozzi in poi kuezta zarà la tua nuova kaza.
- ...
- Koza è kvuello zguardo?!?! Guarda che mi dovrai ripagare!
- ...
- Kredevi ke fazezzi i miei zerizzi gratiz? Nozzignore! Ora ke non avete i zenitovi ,vi dovrete rimbokkare le manike! In kvuezto mondo non ti regalano niente! Vizto ke mi dovete la vita... Dovrete dedikarla a me! Ventikuattro ore zu ventikuattro! Ehm... No, forze è troppo... non zopravviverezte. Ad ogni modo, ti konviene rimetterti infretta ze- UH?
- Sniff...
- NONONONONO! NON TI METTERE A PIANZERE ZU DI ME! NON ZI PROVARE NEANKE!
- S-sniff... U-umf!
- LAZIAMI! DEVO RIMETTEMI A LAVORO!
- Grazie... Grazie...
- HO DETTO LAZIAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!
*****************************************
Quella fu l'unica immagine significativa che riuscì a vedere nella vita di Yamiscilla: un gesto spontaneo nei confronti di quelle piccole trovatelle senza un genitore. Il tassello della "lealtà" nei confronti del dottore aveva trovato posto, ma ancora nulla per quanto riguardava la figura con il mantello nero raccontata da Rokujo. Bastò quello, però, per permettere al piccolo licantropo di poter fare un'affermazione sentita sulla propria abilità, talmente forte che persino nel suo stato di trance il suo corpo rispose al suo cuore. Sul suo volto, si potettero vedere gli angoli della sua bocca rialzati in un sorriso.
- (Questo potere... è fantastico.)
Per il resto trovò anche altre grandi emozioni, ma che si tradussero tutte nella prima volta in cui era riuscito a creare una nuova invenzione. Momenti di frustrazione, momenti di felicità: sebbene al limite della stravaganza e del controverso, la vita del calamaro aveva subito alti e bassi.
Dopo innumerevoli visioni arrivò finalmente quel giorno, quel maledetto evento avvenuto nel laboratorio un mese fa, in quella giornata di pioggia. La tremenda rabbia e umiliazione subita, unita al fatto che il dottore stesso avesse riconosciuto l'unilateralità di quella situazione, apparve così come l'aveva vissuta il pokémon Giravolta: un tizio completamente coperto e indistinguibile, se non per gli stivali e il braccio destro metallici, aveva fatto irruzione nel suo laboratorio senza far scattare l'allarme, immobilizzando le sette sorelle più forti e lo stesso dottore.
Anche in quel frangente, egli aveva provato ad utilizzare il Black Cat, ma senza successo. Dopo che il calamaro aveva accettato le condizioni del misterioso essere, questo gli aveva donato il Veloscuro e aveva rilasciato nella stanza tante piccole palline oscure, che erano penetrate nel corpo suo e in quello delle Lopunny.
- Sarei uno sciocco se vi facessi fare quello che vi pare. Questo mi assicurerà che non rivelerete alcuna informazione d'importanza sul mio conto, né di come ci siamo incontrati. Dirai che hai agito così perché sei stufo che nessun pokémon noti la tua genialità e non comprenda quanto possano essere utili le tue creazioni. Beh... Non che questo si allontani tanto dalla realtà...
Bastarono quelle parole per convincere Rukio: non ebbe più bisogno di scrutare nell'animo del dottore.
- Ehi, palla blu: hai finito? - Gli chiese Weavile, stufa di aspettare.
- Appena adesso.
Senza dare altre spiegazioni, dalla mano che prima teneva la guancia del dottore creò una palla bianca da leggere sfumature azzurre.
- C-che stai...
- GOD GIFT!
La palla si divise in tanti piccoli pezzetti la cui forma richiamava quella dei petali di ciliegio, che si andarono a posare sulla testa di ognuna delle Lopunny e del dottore compreso. Dopo qualche secondo, le prigioniere cominciarono a sentirsi male e a contorcersi su se stesse.
- E-ehi... C-che hai fatto capitano? - Chiese stupito Kenji.
- Le ho aiutate.
Dai loro corpi uscirono delle palline nere che caddero sulla sabbia, per poi dissolversi nel vento come un cumulo di polvere secca, facendo terminare le loro convulsioni. Una volta che tutte e il dottore ebbero recuperato le forze, il Riolu riprese il Meisoku donato per non lasciarlo disperso. La felina rivolse subito uno sguardo interrogatore al pokémon Emanazione.
- Erano... controllati?
- No: tutto questo lo hanno fatto di propria volontà. Ho visto in un suo ricordo che il nostro cattivone ha donato parte del suo Meisoku a loro per "monitorarli", anche se ho un'idea ben chiara di cosa avesse realmente intenzione di fare.
Il calamaro squadrò shockato il pokémon Emanazione, incredulo davanti a quello che aveva sentito e che aveva capito.
- Tu H-hai... vizto?
- Uhm... Si direbbe che questo non lo sapevi, signor Yamiscilla, - rispose quello, - si chiama Shinkutsu: è una mia abilità che mi permette, mantenendo un contatto fisico di sette secondi, di leggere il "cuore" di chi tocco. Se questo ha avuto una grande emozione nei confronti di un evento, posso anche vederne il ricordo ad esso collegato tramite visione.
Quando comprese la natura delle sue azioni, il dottore fece un sorriso arrogante.
- Ho kapito... Zikkè la tua aura è kome veleno per il Velozkuro, hai penzato ke donandozi parte del tuo potere, potevi diztruzzere il potere ozkuro donatomi da kuell'individuo...
- Esattamente.
La pokémon Lamartigli si infastidì.
- Vuoi dire... che ci stava spiando?
- Non credo: penso invece che avesse intenzione di fare quello che aveva fatto con Rokujo e i suoi compagni.
- Parbleu! Quando sono spariti ad un tratto?!
- Nel sogno del dottore il tizio con il mantello era apparso dal nulla, e Yamiscilla stesso si era stupito di come non avesse fatto scattare l'allarme. Così come si era manifestato sparì, e il dottore si era messo subito a rilevare l'ambiente: aveva trovato traccie di Meisoku nero sparso per il laboratorio.
Il Grovyle fece uno sbuffo di noia.
- Che seccatura... un tipo Spettro?
- Non credo che uno così bravo nello svanire se ne andrebbe in giro con qualcosa di materiale come un braccio metallico o simili. Con la versione di Rokujo direi che possiamo darli senza dubbio questi attributi.
Ancora quella sensazione: un altro dei brividi di prima scorse lungo la schiena del Legnogeco, rendendo noto al piccolo licantropo la sua inquietudine.
- Qualcosa non va, Kenji?
- S-sto benissimo, capitano. Perché? (Comincia a darmi fastidio questa sensazione...)
- Chiedevo... Comunque, dobbiamo assumere che si tratti di qualcosa simile alla mossa Teletrasporto, solo che a quanto pare è in grado di indurla anche in altri individui.
- Ohohohohohoh! Applaudirei ze avezzi i tentakoli liberi... Ze non fozze per kuello zuzzezzo a teatro, direi ke hai delle ottime kapazità deduttive. Ze hai zià vizto tutto, non abbiamo nient'altro da dirzi.
- Sbagliato. Non te la caverai così facilmente.
Il Malamar fece un'espressione sorpresa.
- Ho ancora delle domande che con la mia abilità non sono riuscito a risolvere: la prima è le informazioni sul mio conto. Della mia abilità Rakujitsudō Blue Dusk avresti potuto saperne qualcosa chiedendo in giro, ma il resto? Come sapevi del mio passato? Della mia specie? Come sapevi che sarei venuto all'asta? Come sapevi che l'unico vero ostacolo del Meisoku della sciarpa nera era la mia aura? Queste non sono cose che sono successe davanti ad un pubblico, e non ci credo che tutte queste informazioni ti sono state reperite dalle tue assistenti, soprattutto quest'ultima che ti ho detto. E poi voglio sapere quali test tu abbia effettuato sul velo: scommetto che uno di questi esperimenti ti ha dato come risultato il fatto che il Meisoku nero sia immune all'effetto delle Tenma no Kusari.
- Kvante domande! Penzi ke riezka a tenere trazia di tutte?!
- Non è un genio lei? Non è in grado di fare questo?
Il pokémon Giravolta non rispose, ma si limitò ad uno sbuffo di rassegnazione.
- Azzipikkia... Kuezta era una bella rizpozta... Le altre domande un po' meno. Perkè dovrei rizpondere alle tue domande? Ze non zbaglio hai zià kapito ke non ho trovato kuell'ozzetto a kazo. Per di più, ora non ho nulla da temere! Avevo paura che mi potesse kapitare kualcosa da parte di mister mantello, ma adesso sono libero... koza zi guadagno dal rezto?
- MA SEI SCEMO?! - Intervenne la pokémon Lamartigli, - NON SEI NELLA POSIZIONE DI-
Fu interrotta dalla mano sinistra del Riolu.
- La mia collega ha ragione: non sei nella posizione di negoziare. Ti hanno visto tutti là dentro: come hai giocato con loro, come hai trattato quella Fennekin, come hai minacciato i tre pokémon con un laser, chiedendo alle tue assistenti di sparare in caso se qualche spettatore avesse fatto un movimento di troppo. Hai tutte le carte in regola per finire nelle Fauci del Seviper, altro che Terra dei Deserti. Dubito che chiunque accetterebbe nel vederti in una prigione più comoda. Però... però qualcosa si può fare. Sua maestà.
Lo Zoroark rimase un attimo spaesato nell'essere stato chiamato all'appello.
- S-sì?
Il Riolu guardò negli occhi il Malamar, con lo sguardo di chi volesse sottintendere qualcosa senza parlare. Durò qualche secondo, prima di rivolgersi di nuovo al sultano.
- Se le Lopunny venissero liberate e lei dichiarasse che in realtà erano state costrette dal dottore ad agire contro la propria volontà, nessuno avrebbe da ridire?
Per quanto ci tenga ad essere molto chiaro in quello che scrivo, non mi è stato possibile, nella stesura, descrivere le reazioni di stupore e scandalo che tutti i pokémon presenti nel cubo, le sorelle comprese, ebbero alle parole di Rukio.
In cambio delle informazioni, egli stava chiedendo di lasciare libere le cinquanta assistenti, in modo da assicurarsi la completa collaborazione del dottore. Inutile dire che ciò non era fattibile: le Lopunny erano carine e capaci, ma tutto fuorché innocenti.
- N-non posso farlo... - rispose il sultano, - e' impossibile che io lo faccia, mi dispiace! Anche uno stupido capirebbe che sarebbe un trattamento di favore in cambio di informazioni! E poi... anche loro hanno fatto macello! Le hanno viste tutti!
Il viso del piccolo licantropo, invece, non mostrò turbamento, ma si limitò a comprendere le ragioni di Nebra I.
- Capisco...
- Tuttavia... - continuò, distogliendo lo sguardo, - nulla mi impedisce di fare qualcosa all'insaputa degli altri.
- Uh?
Lo Zoroark alzò le mani al cielo, mantenendo con lo sguardo il contatto visivo con il Riolu.
- Potrei arruolarle nel mio palazzo e farli fare lavori domestici! Purtroppo posseggo solo cinque domestiche: le altre hanno rinunciato per la troppa mole di lavoro...
C'era un limite a quanto un sovrano poteva permettersi di fare favori ed essere magnanimo. In poche parole, egli stava proponendo la disponibilità a farle lavorare nel suo palazzo, come una sorta di pagamento in servizi pubblici per lo sconto della pena.
Dopo questo, nemmeno il visir potette astenersi.
- Sono desolato, sire, ma questa è un'affermazione ben più incredibile di quella detta dal signor Rukio, - rispose fermamente.
Un rapido movimento di occhi alla Jim Carrey portarono Nebra I a guardare il Dusknoir.
- Sono estranee, per lo più criminali. Arriverebbe a fidarsi di cinquanta estranee tutte in una volta?
- Cosa sentono le mie orecchie? - Disse il sultano, stendendo la mano sull'orecchio destro, - qualcuna delle mie guardie prova paura?
- Cosa... intende dire?
- Che peccato... Credevo di potermi fidare del mio gran visir, il mio occhio vigile che non fa sì che nessuna cosa che accada a mio palazzo non sia sconosciuta al suo sguardo... Non credevo dubitassi delle tue stesse capacità...
Il Dusknoir ringhiò nervosamente nella sua anima, lasciando trasparire solo un occhio iracondo.
- E poi... Io mi fido di questo piccolo amico: se ha proposto qualcosa del genere ci deve essere un motivo! Considerando il fatto che dovrebbe essere risultato di un patto... Supponi che Yamiscilla tenga alle sue assistenti quasi quanto la sua stessa vita. Ho ragione?
- Das ist bescheuert!
Il gruppo di pokémon rivolse il loro sguardo verso il calamaro.
- Affetto? Io? Non provo affetto se non per i miei cari zioielli, per i miei bambini! Non provo niente per nezzuno, ze non ammirazione per la mia zeniale perzona! Loro... Zono zolo delle trovatelle zenza zenitori che ho accolto per aiutarmi nei miei ezperimenti! Delle zerve! Ekko koza zono! Le fazio lavorare tutti i ziorni! Le do da manziare zolo perkè le voglio in forma!
Non si seppe il motivo di quelle parole. Probabilmente, pensarono gli altri, Yamiscilla non voleva essere ricattato con la non galera delle sue assistenti. Forse voleva cercare un altro compenso, o forse si rifiutava, dal fondo del suo orgoglio, ammettere una semplice e vergognosa affermazione, che avrebbe messo al buio la sua forza e la sua spietatezza. Purtroppo per lui, non gli era più concesso mentire a colui dotato dello Shinkutsu.
- Oh, certo! E le hai allenate personalmente e insegnato come usare le tue armi solo per creare un corpo scelto di fedeli guardie, giusto? - Disse Rukio con tono ironico.
- Ovviamente! Non zapevano kome difenderzi da zole e kuindi...
Rendendosi conto delle parole del piccolo licantropo, si spaventò di colpo, strabuzzando gli occhi.
- K-K-K-KOME FA A ZAPERE KUEZTE KOZE?!?!
- E' vero... sono proprio delle stupide stolte.
Il Malamar si congelò sul posto, non capendo le intenzioni del pokémon Emanazione.
- Soprattutto la sorella maggiore, Rossella, - disse poi girandosi verso di lei, - portarsi sulle spalle il peso di quarantanove deboli sorellucce, rischiando quasi di morire per loro. Solo una stupida lo farebbe.
I suoi compagni rimasero in silenzio alle parole dell'essere umano: il tono severo e le parole meschine non stavano per niente bene in bocca all'eroe di Borgo Quieto.
- Come buttare la propria vita... sacrificarsi per qualcun altro... Un'idiota che non sa cosa fare della propria esistenza. Patetica... Inutil-
Accadde qualcosa d'imprevedibile, qualcosa che scosse dal profondo sia gli esploratori che le guardie reali. Dal fondo della sua anima, un grido dirompente uscì dalla bocca del dottore.
- HO ZENTITO ABBAZTANZA!
https://youtu.be/k6LCykRfXL8
L'urlo fu talmente forte che per un attimo il volo di Naranja IV si destabilizzò, rischiando quasi di far collassare il cubo psichico.
- HA PORTATO KON ZE' AMARILLA PER OLTRE OTTO KILOMETRI PER KIEDERE AIUTO, MENTRE LEI AVEVA I PIEDI LAZERATI E LA ZKIENA TAGLIATA! EROE DEL MONDO?!?! ZEI UN INZULZO VERME! NON ZAI NIENTE... NON ZAI NIENTE DI LEI!
Gli esploratori, Draigen, Tessarioni e i reali, rimasero di sasso davanti a tale grido di rabbia. Nessuno si sarebbe mai aspettato una scenata del genere, soprattutto da un tipo come Yamiscilla, subdolo e calcolatore come il più perfido dei malvagi.
- Invece te l'ho detto: so tutto. - rispose il piccolo licantropo.
Yamachi Yamiscilla si paralizzò di nuovo, rimanendo a bocca aperta.
- Di come hai corso per tutto il laboratorio in cerca delle medicazioni per trattare la sorellina, e di come poi per tre giorni filati sei stato a controllare il recupero di Rossella, senza dormire e senza riposarti.
La Lopunny con i batuffoli rossi guardò con il cuore in gola il suo padrone, spalancando gli occhi, incredula. Mai una volta, nel laboratorio, era uscito quel particolare dalla bocca del Malamar.
- Di come le hai concesso di rimanere nel tuo laboratorio, e di come le hai insegnato tutto quello che sapevi. Se non avessi usato lo Shinkutsu, mai avrei immaginato che qualcuno disposto a tutto pur di appagare la sua sete di celebrità fosse capace di provare affetto, e di come qualcuno in grado di infliggere dolore gratuito si sia preoccupato più volte della salute della sua prima assistente durante lo scontro nel teatro. Sì, ho visto anche quello: hai detto delle parole semplici come "sarebbe un peccato perdere una valida assistente", ma se davvero non ci avessi tenuto, io non l'avrei mai visto con i miei poteri...
Il viso del calamaro era oscurato dall'ombra dei suoi tentacoli sulla testa: per la prima volta, in tutti quegli anni passati tra aggeggi metallici e idee rivoluzionarie, dove le uniche idee rinfacciategli erano le sue, qualcuno aveva rimosso qualche scheggia della maschera di pietra che si era costruito in quegli anni di solitudine autoindotta, per via delle sue idee non apprezzate nemmeno dalla sua stessa famiglia. Non ebbe bisogno di piangere: le sue assistenti, appresa la verità su Rossella, ebbero tutti gli occhi umidi dopo le parole del licantropo.
- S-s-sorellona...
Amarilla abbracciò la sorella maggiore cercando conforto.
- E'... è vero quello che ha detto? Q-quel giorno? M-ma... Il dottore... aveva detto che eri solo stanca...
Rossella, sebbene fosse stata colta in quel momento di commozione, cercò in ogni modo di trattenere le lacrime per mostrarsi forte davanti alle altre, accarezzando con delicatezza la testa della sua sorellina.
- Non ti preoccupare... Questo è solo il mio dovere... Non devi piangere per me...
- M-m-m-m-ma...
- E' passato: l'importante e che voi adesso stiate bene.
La vivace Lopunny non disse altro: affogò nel grembo della sorella maggiore il suo viso graffiato da gocce terse cristalline in silenzio, reprimendo persino la sua solita espressività nel mostrare sé stessa. Cercarono tutte di trattenersi, ma non vi riuscirono. Le cinquanta assistenti erano come immerse in un unico coro piangente, creando una sinfonia di profonda tristezza.
Anche un personaggio che io e te conosciamo molto bene, con la nomea di re dei piagnistei, non poté fare a meno di versare fiumi e fiumi di lacrime.
- CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! C-CHE CUORE NOBILEEEEEEEEE!
Il Grovyle si voltò di netto verso il suo collega, quasi arrabbiato per l'ingenuità del ninja.
- Ehi ehi.... Sei impazzito? Hai dimenticato cosa ha fatto a quella marmocchia?
- Lascialo fare, Kenji, - lo fermò il licantropo.
- Ma capitano...
- Hai tutte le ragioni per avere dei dubbi. Infatti, io nel mio cuore non l'ho ancora perdonato, e se crede di avere una qualche speranza di farmi commuovere, si sbaglia di grosso.
Il Legnogeco rimase in silenzio, ad ascoltare le parole del suo capo.
- Tuttavia... E' giusto che gli siano riconosciuti anche i meriti. Siamo dei comuni mortali. Commettiamo sbagli, errori, così come bene e atti di gentilezza. I veri mostri senza anima non sono quelli che compiono azioni malvagie: sono quelli che percorrono la propria strada senza discernere il bene dal male, non preoccupandosi di fare uno o di fare l'altro. Coloro che fanno il bene a convenienza e per un secondo fine; coloro che fanno del male perché lo trovano divertente. Se vuoi un mostro da condannare, puoi scegliere gente come Slade. Rokujo... Rokujo è solo un'idiota.
La faccia di Kenji, Weavile e Shinso divenne inebetita, rendendosi conto che il loro collega aveva buttato nel cesso l'epicità del suo discorso.
- Yamiscilla... E' uno che farebbe di tutto per cercare di perseguire i suoi obiettivi. Persino colui che stiamo cercando ha riconosciuto questo e l'ha sfruttato per i suoi comodi. Però... non è un completo mostro. Qualcuno capace di provare affetto nei confronti dei propri sottoposti non può essere considerato tale.
Al dottore si sciolse il cuore: la maschera di pietra costruita nella sua lunga esistenza cadde nell'oblio sconfinato, per poi riemergere dall'abisso cangiata in un bianco puro. Anche lui si lasciò andare nelle lacrime: dopo che il cinquantunesimo pokémon nella sua vita che aveva riconosciuto in lui qualcosa terminò il discorso, si mise ad urlare a squarcia gola tutto il suo apprezzamento nei confronti dell'eroe di Borgo Quieto, cercando di avvicinare il viso a lui come una donzella salvata dalle grinfie di un tiranno.
- ZIGNOR RUK-
- Ossoraffica.
Dal palmo della mano destra, il Riolu formò la mossa di tipo terra puntandola alla sua testa, con uno sguardo severo nei confronti del Malamar. Questo interruppe il suo movimento, pietrificandosi sul posto.
- Se hai ascoltato bene il mio discorso, - disse Rukio, - saprai che non ti ho perdonato per quello che hai fatto a quella Fennekin. Ho tutta l'intenzione di fartela pagare.
Il calamaro si calmò con un respiro profondo, tornando alla realtà.
- Il fatto che abbia riconosciuto qualcosa di buono in te, non significa che abbia accettato le tue scuse, cosa che non hai ancora fatto. Per il momento, dovrai dirmi il resto che sai sul Veloscuro e sull'uomo con il mantello. Se lo farai, le tue ragazze avranno un trattamento di riguardo. Per la tua punizione... Dipende da quanto dirai.
- N-non ha giurisdizione su questo, Rukio-chan... - Commentò Nebra I, - n-non ho intenzione di... alleggerire la pena a lui. H-ha fatto troppo casino...
Di tutta risposta, il pokémon Emanazione si girò verso di lui con un sorriso a trentadue denti.
- E' un'idea che gli piacerà sicuramente: non si preoccupi!
Spaventoso: questo era l'aggettivo che si era guadagnato per i suoi sbalzi d'umore improvviso. Dopo aver fatto quel discorso convincente e serio, per poi fare quella che suonava come una minaccia, nel giro di un secondo aveva infine fatto una considerazione con un'espressione allegra in maniera sincera, come se non fosse successo nulla.
Si guadagnò un nuovo appellativo che risuonò nelle menti del team AWD e del team Skyraiders, qualcosa che avrebbe fatto fatica a togliersi.
- (D-demonio...) - pensarono all'unisono gli esploratori.
- Dunque... Signor Yamiscilla. Puoi rispondere alle mie domande di prima? (*)
Il dottore non aveva più motivo di rifiutare le sue domande: sapere che le sue ragazze avrebbero avuto un trattamento di riguardo era più che sufficiente per farlo collaborare. Non poteva tirarsi indietro: ormai era stato messo a nudo davanti a tutti.
- (Tzh! Das ist bescheuert...) E va bene... ti dirò anke il rezto.
Fece un altro respiro profondo, per poi continuare la sua confessione.
https://youtu.be/fZpHlkIehqE
- Andiamo kon ordine. Innanzittutto, hai avuto un'intuizione ezatta: è stato kvel verme dal mantello nero a dirmi tutto di voi. Tre ziorni prima dell'azta ztavamo portando la merze a teatro, ed è zbukato dal nulla per zapere kome avezzi intenzione di uzare il zuo dono. Gli dizzi di kome volevo aumentare le emozioni negative dei prezenti per poter uzare il mio potere, per poi azzozettare la Terra della Zabbia al mio volere nel ziro di kualke meze. Fu in kuel momento ke mi prezentò la pozzibilità ke tu venizzi all'azta azieme al tuo team, delle informazioni zulla tua razza, dei tuoi punti deboli e del fatto ke fozzi l'unico in grado di contraztare il potere della ziarpa. Mi dizze kuella koza di Amelia, e mi zono rikordato ke una Fennekin aveva kiezto il mio aiuto: voleva fave di tutto, ma non ne aveva la forza, kuindi rifiutai. Le kure di zuo padre rikiedono ben oltre kuello ke ho dovuto fare per Rozzella. L'ho vizto io ztezzo: zi kiama "buzenji no seppuku", il "zuizidio del bimbo lunatiko". E' un viruz a memoria: zi moltiplika inzerendo il zuo RNA nella zellula e akuizendo da ezza un akkoppiamento di bazi kazuale. Inveze di kreare zemplizemente altre zellule virali, i figli duplikano kuell'akkoppiamento per predizporzi a non kollezionare una zekuenza zimile. Dopo un zerto numero di bazi kreano nuove zellule ke zerkano di zoztituive le orizinale, diztruzzendo l'organizmo dall'interno. La koza brutta di kuezta malattia è ke porta ad una morte zerta al 100%, ma lenta e interminabile. Zappiate ke zuo padre zopravvive da tre mezi, perkè la figlia ztappa dalla karne del padre le zellule in ezzezzo, rallentando la riproduzione... Kozì, mizi in atto anke kuella mezza in zena zfruttando la zua rizolutezza per il zuo vekkio. Mi è dizpiaziuto? Non kredo debba dirlo a voi kuezto o meno...
Morale della favola, i dubbi del licantropo furono in parte risolti: le informazioni su di lui e la sua squadra erano state fornite dal personaggio misterioso, e il fatto che fosse stato lui stesso a fornire il particolare sul Meisoku di Rukio voleva dire che aveva un metodo per monitorare le loro azioni, poiché l'unico momento in cui avrebbe potuto sapere questo sarebbe stato durante lo scontro di Slade. Un nuovo tarlo penetrò nella testa del piccolo licantropo.
- (Quindi... vuole studiarci? - Pensò tra sé e sé, - deve avere un metodo per farlo molto particolare: se fosse standard, avrebbe nascosto come ha fatto con Rokujo tutte queste Lopunny e Yamiscilla non appena ci fossimo avvicinati per le domande. Da quello che era successo al Monte delle Rivelazioni, non è una questione di non voler mostrare il trucco o meno, visto che non abbiamo percepito niente... Che siano le sciarpe? No: ne basterebbe una, se questa fosse la ragione per farcele raccogliere... Intanto...) Per caso hai analizzato la sciarpa?
- Ovviamente, - disse, assumendo un aria saccente, - con chi credi di parlare? E' stata la prima cosa che ho fatto.
Si girò di nuovo verso il piccolo licantropo, guardandolo dritto negli occhi.
- Ho trovato... trazze di cellule organike emananti Meizoku.
- Come ci aveva detto Mawile... - commentò Rukio, sospirando, - nulla di nuovo, alla fine. Ma adesso sappiamo due cose, - disse rivolgendosi al resto del gruppo, - abbiamo la conferma che il nostro obiettivo è un pokémon che indossa un mantello nero, un braccio metallico e degli stivali sempre artificiali. Poi sappiamo che ha un metodo per spiarci, anche se ancora mi sfugge. Le due possibilità sono o che ci spii da lontano, o che stia sfruttando un potere. Di quest'ultima parte non sono sicuro, quindi potremo andare solo a supposizioni. Però, è importante che consideriamo vero questo: è in grado di teletrasportarsi senza lasciare traccia, ed è in grado di forzare questo teletrasporto anche in altri individui.
Nonostante sembrasse distratto, anche Shinso aveva fatto le sue considerazioni. Non avevano ottenuto nulla di veramente utile per avvicinarsi a quello. Il loro scopo era concentrarsi su piste per scoprire la sua prossima mossa e come aveva intenzione di muoversi.
- è in grado di teletrasportarsi senza lasciare traccia.
Un particolare lampante venne in mente al ninja, che gli fece interrompere di getto il discorso del Riolu.
- Aspetta capitano!
- Uh?
Il piccolo licantropo si girò verso di lui, curioso.
- Cosa c'è, Shinso?
- Ci siamo dimenticati di una cosa importante! Le bruciature! Dove c'erano Rokujo e i suoi scagnozzi, c'erano delle bruciature sull'erba! Quindi non è in grado di mascherare completamente i suoi movimenti!
A sentire di quell'elemento, anche i neuroni del dottore cominciarono a saltellare.
- OH? Zeriamente? Viridia!
- D-dottore?
- Kuando hai lavato gli zpalti... C'erano delle zeneri nere sulle tribune, vero?
- E'-E' VERO!
- E questo conferma la parte delle tracce... Ottimo, Shinso! - Concluse il licantropo, - in questo modo, possiamo sapere se è passato da qualche parte, se sappiamo di questo. Può lasciare il suo Meisoku ad altri individui, ma non è in grado di lasciare le tracce di teletrasporto. Ora che so questo, se percepisco qualche anomalia nell'aura di qualcuno lo scoverò e lo interrogheremo a seconda della situazione. In più... sappiamo che l'aura "ombra", se vogliamo chiamarla così, è immune alle Tenma no Kusari. Non so come ci potrà essere utile in futuro, ma almeno sapremo che, dopo catturato, non dovremo abbassare la guardia.
- Se questo è vero dovremmo riusare l'Intrasfera, - disse Weavile, - dobbiamo chiedere di controllare se, nella vecchia cella di Slade, sono state lasciate queste bruciature. Inoltre... Prima Ampharos ci ha detto che il bestione di metallo era stato rispedito nelle Fauci del Seviper. Dobbiamo dirgli di stare attenti e raddoppiare la sicurezza, se è vero che quelle catene non funzionano su questi poteri.
- Per quello... Non ce ne sarà bisogno...
Dalla borsa del Frogadier, una voce bambinesca dal tono basso irruppe dall'Intrasfera, interrompendo il discorso dei due capitani.
*******************************NOTE DELL'AUTORE*******************************
- Explaining:
1) Naranja significa letteralmente arancione dallo spagnolo e si pronuncia naranha;
2) Il piano segreto è una meccanica presa da "i portali dell'infinito: scale segrete che ti portano in un piano diverso da quelli soliti;
- Legenda:
Shirotsutsuji (白躑躅) : Azalea Bianca, White azalea.
Rikudō no Kekkai (六道の結界): Barriera delle sei vie, Six Paths Barrier.
Du lieber Gott: O mio dio!
Blak Kat (Black Cat): gatto nero.
- F.A.Q.
- Curiosità:
Lothar è un nome germanico che vuol dire il più forte dei guerrieri. Intorno al '700, a causa di un noto romanzo, assunse anche il significato di seduttore. Tutte le Volcarona hanno nomi latini, con relativa pronuncia. Tertia si pronuncia terzia, ad esempio.
Il nome Black Cat è riferito al racconto omonimo di Edgar Allan Poe, autore di storie e romanzi dell'orrore.
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