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Cosa avrà volute dire con non conosco bene Marco. Forse quella che indossa é una maschera? Sarà questo che voleva dirmi? Allora come farò stasera? Ma perchè adesso mi metto a credere le parole di uno sconosciuto e non a quelle di Marco? Che cosa orribile.

Quando arrivano Alice e Giulia iniziamo a prepararci essendo le 20:30. Indossiamo i nostri abiti, io quello nero che ho provato in negozio oggi, mentre Alice un abito rosso fuoco aderente, che le arriva alle ginocchia e con una scollatura a cuore. Molto SEXY.
Mentre Giulia indossa un abito blu elettrico che le arriva a metà conscia con due spacchi laterali ricoperti con il pizzetto nero. Molto TRASGRÉ.

Una volta pronte Alice ha deciso di voler pensare ai nostri occhi, mentre Giulia ai capelli.

Una volta pronte indossammo l' ultimo accessorio io delle decolté con il dodici tutte glitterate, mentre Giulia un paio in vernice bianca e Alice dei sandali con il tacco a spillo neri.

Io: come fai a camminare con quei trampoli?
Alice: ci fai l' abitudine dopo un po'.
Giulia: adesso che siamo pronte per essere ammirate questa sera. Una regola: STASERA NON CI SONO REGOLE.
Alice/ io: sii.

Usciamo di casa e troviamo i ragazzi che ci squadrano sbalorditi e noi orgogliose saliamo nella loro macchina.

Marco: ciao piccola.
Io: ciao.

Ci salutiamo con un bacio, che da bacio a stampo aumenta con foga, ma qualcuno tossisce e noi ci stacchiamo.

Luca: ragazzi un po' di contegno.
Io: scusate.
Alice: e lasciali stare.

Quanto sono carini loro due insieme, l' immagino e anche Giulia e Matteo starebbero bene insieme.

Matteo: ah ragazzi ho invitato un amico.
Luca: chi?
Matteo: Andrea.
Marco: proprio lui?
Io: cos'ha che non va?
Marco: tutte le ragazze gli vanno dietro, ma lui non vuole nessuno.
Io: mica é uno di quelli da niente relazione, ma che si porta tutte a letto?
Marco: in passato lo faceva, ma adesso non gli interessano. Lo sai che é anche nella nostra stessa classe?
Io: oddio.
Matteo: non é così male. É un tipo apposto adesso.
Marco: se lo dici tu.

Una volta arrivati scendiamo dalla macchina e un odore di alcool aspirano le mie narici, tanto forte da esserne attratta. Ma non mi sarei ubriacata.

Io: dai entriamo.

Io e gli altri entriamo e c'è anche un DJ che ha selezionato una canzone a tutto volume, ma orecchiabile.

Matteo: volete qualcosa?
Io: prendo solo un cocktail alla pesca.
Alice: anch'io.
Giulia: io un cocktail al limone.
Io: riuscirai a reggerlo?
Giulia: si io tengo bene l' alcool.

Quando abbiamo ciò che abbiamo ordinato facciamo cin cin noi ragazze per poi beverlo tutto d'un sorso.

Matteo: ragazze lui é Andrea. Andrea loro sono Martina, Alice e Giulia.
Io/ Alice/ Giulia: ciaoo.
Alice: oddio ragazze adoro questa canzone.
Io: tutte in pista.

Noi ragazze andiamo sulla pista da ballo e iniziamo a ballare, sotto le note della canzone di AronChupa - I' m an Albatraoz. Anch'io adoro la canzone e con l' alcool che mi scorre nelle vene mi riesco a muovere sensualmente insieme alle altre.

All' improvviso mi sento due mani sui fianchi, mi giro e trovo Marco dietro di me che balla. Mi fa girare verso di lui e lui fa unire le nostre labbra ed io ricambio.

Marco: sei bellissima stasera e mi stai provocando con quest'abito.
Io: questo era il mio intento.
Marco: basta adesso tu vieni con me.

Lo seguo in una stanza del locale e lui mi botta sul letto, con forza e si mette su di me. Inizia a baciarmi ed io ho paura.

Io: no Marco.
Marco: e dai ci divertiamo.
Io: Marco ho detto di no.
Marco: dai non mi rendere le cose più difficili.
Io: MARCO LASCIAMI HO DETTO.

Non ha neppure bevuto, lo so perchè altrimenti sentirei il sapore del liquido. Non ha nemmeno gli occhi rossi, questo vuol dire che Marco é consapevole di quello che fa. Quindi PS aveva ragione quella era solo una maschera, questo é il vero lui e sono stata così stupida da non capirlo subito.

Lui mi toglie il vestito con forza, anzi me lo strappa ed io rimangono in intimo.

Io: TI PREGO MARCO NO. SE MI AMI NON FARLO!
Marco: quanto sei stupido io non amo te, ma il tuo corpo.
Io: cosa?
Marco: il tuo corpo é di mia proprietà quindi adesso stai zitta.
Io: AIUTOOO AIUTOOOOOOO.

Lui iniziò a toccarmi il mio corpo nudo ed io non potei far altro che chiudere gli occhi da cui una lacrima mi riga il viso.

Dopo un po' non sento più le mani di Marco, apro gli occhi e mi trovo Andrea che appoggia sul mio corpo la sua camicia per coprirmi.

Io: cos'è successo?
Andrea: sono venuto appena in tempo.
Io: grazie.
Andrea: hai fatto male a fidarti subito facendoti portare in una stanza.
Io: lo so e mi dispiace.

Ripensare alle mani di quel mostro sul mio corpo, di come i suoi occhi da dolci si sono trasformati in due occhi senza dolce, senza emozioni. Ormai le lacrime scorrono copioso sul mio viso e non posso più fermarle.

Andrea di siede accanto a me e mi asciuga le lacrime, mentre io in tutta risposta cado fra le sue braccia, ma lui non fa storie e mi stringe a se.

Io: grazie.
Andrea: adesso sei libera.

Dopo un po' decido di farmi accompagnare a casa da Andrea con indosso solo la sua camicia che mi arrivava alle ginocchia.

Io: grazie per il passaggio e scusa per la tua camicia.
Andrea: l' importante é che adesso stai bene.
Io: io non so la tua camicia..
Andrea: me la riporterai domani.
Io: grazie ancora.
Andrea: prego.

Lo saluto con un bacio sulla guancia ed entro in casa senza far rumore. Altrimenti se mi vedessero in che stato ero.

Salii le scale ed entrai nella mia stanza, per poi chiudermi dentro e appoggiarmi di spalle.
All' improvviso il mio telefono iniziò a vibrare, ma io non lo presi e mi raggamitolai sotto le coperte con la paura di trovarmi Marco dietro le spalle che mi sta spogliando.
E adesso una domanda mi frulla per la testa e se PS fosse Marco?

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