Prima Prova: OS sui Malandrini

xviolah , ecco qui la mia prima prova.
Spero che piaccia a tutti i lettori, e ditemi se anche il mio disegno vi piace😉❤️

Luna malandrina

Remus guardava perplesso fuori dalla finestra del suo dormitorio. Era quasi Natale, ed aveva ormai passato più di tre mesi ad Hogwarts.
I suoi genitori erano stati così contenti quando avevano scoperto che era stato smistato in Grifondoro, e il ragazzino ne era altrettanto felice. Credeva che per lui quella fosse una piccola rivincita personale, dopo il terribile giorno in cui era stato morso e la sua vita era precipitata. A causa di quell'incidente, ogni mese era costretto a dolori atroci, allontanato da tutti per la sua diversità.
Ad Hogwarts si erano però dimostrati in molti gentili: il Preside aveva addirittura deciso di costruire per lui un passaggio segreto, necessario a Remus per rifugiarsi in un posto sicuro nelle notti di luna piena.
Nonostante tutto, il suo segreto continuava ad opprimerlo: se non l'avesse raccontato a qualcuno, non credeva di poter continuare una tale vita.

Sospirò, pensando alla montagna di compiti di Trasfigurazione per l'indomani, e si avviò a cena.
Mentre raggiungeva la Sala Grande, sentì una leggera fitta alla testa, ma non se ne preoccupò. Continuò il tragitto, convinto che fosse stata la sua immaginazione. Era quasi giunto al piano terra, quando provò un'altra fitta, questa volta più dolorosa, che si propagò per tutto il corpo. Spaventato, guardò prima le sue mani, dalle quali stavano spuntando lunghi artigli, e poi guardò fuori da delle alte finestre del corridoio: luna piena. Come aveva potuto dimenticarselo?
Corse più velocemente che poté in bagno, non sapendo in quale altro posto andare nè che cosa fare; recarsi al Salice Schiaffeggiante per entrare nel passaggio segreto sarebbe stato troppo pericoloso. Cercò di controllare il suo istinto, ma era difficile. Udì un rumore di passi che si stavano avvicinando al bagno. Il dolore aumentava sempre più, non pensava di poter ancora reprimere con la ragione la perdita di coscienza. I passi erano ormai vicinissimi, e tre ragazzini di Grifondoro entrarono nel bagno. Erano tre dei suoi compagni di dormitorio: James, un ragazzo occhialuto appassionato di Quidditch, Sirius, migliore amico di James, e Peter, il più timido ed impacciato della comitiva. Remus era riuscito a stringere con loro una bella amicizia, fatto di cui era molto stupito, ma non aveva ancora raccontato loro il suo segreto, e non voleva che un suo errore rovinasse tutto.
Quando i tre lo videro contorcersi a terra per il dolore, mentre il suo corpo si deformava, furono presi simultaneamente dall'orrore. Peter fece per fuggire, ma Sirius lo trattene.
James si avvicinò a Remus, e, con uno scintillio di coraggio e comprensione negli occhi, disse:
- Ti aiuteremo Rem, non so come, ma ti aiuteremo...- si rivolse ai compagni -Dobbiamo elaborare un piano-.
Peter parve riluttante all'idea, ma Sirius si mise a riflettere. In pochi secondi, ebbe un lampo di genio:- Okay, conosco un posto, se non sbaglio al settimo piano, dove potremmo nasconderlo per questa notte: è una stanza che si trasforma a seconda di cosa hai bisogno, potrebbe fare al caso nostro. Rimane un solo piccolo problema: come ce lo portiamo?-
-E ti pare un piccolo problema?- esclamò Peter scosso dai brividi. Guardò Remus.
-Remus, stai bene?- chiese.
Il ragazzo non poteva più rispondere, la sua trasformazione era ormai completa. Non era più controllato dalla ragione, ma dalla furia animale.
Remus tentò di attaccarli, ma i tre riuscirono a sfuggirgli rinchiudendosi in un gabinetto, che serrarono con la fragile porta di legno.
-Non resisterà molto- disse Sirius preoccupato - Ma abbastanza per pensare ad un piano.
-Per portarlo al settimo piano potremmo nasconderlo sotto il mio Mantello dell'Invisibilità- pensò in fretta James -Ma non posso lasciarvi qui ad affrontare un lupo mannaro da soli, mentre vado a prendere quello che ci serve. Prima cerchiamo di calmare Remus... Proposte?- nessuno disse nulla.
-Non tutti insieme, per favore-
Forti colpi provenivano da dietro la porta; Remus stava per sfondarla.
-Ti pare il momento di scherzare?- urlò Peter -Non potremmo semplicemente avvisare un insegnante?-
-Ma certo, nessuno si insospettirebbe sulla natura di Rem se chiamassimo un insegnante nel bel mezzo della cena, dicendogli che c'è un lupo mannaro in bagno. Peter, pensi a quello che dici?- esclamò infuriato Sirius.
Peter, offeso, evitò il suo sguardo, e bofonchiò qualcosa riguardo alla 'grandissima' intelligenza di Sirius.
I colpi erano sempre più forti, un cardine aveva già ceduto.
-Allora rimane una sola cosa da fare, ma non so se funzionerà- Peter estrasse la sua bacchetta, e tremando aprì la porta quel poco che bastava per consentirgli di puntarla contro il lupo mannaro -Petrificus totalus!-
Remus si immobilizzò con un'espressione confusa sul viso, per quanto un lupo mannaro potesse avere un'espressione confusa.
James e Sirius erano sbalorditi:-Peter, sei un genio!- dissero all'unisono.
-Non esagerate... Non abbiamo ancora finito. James, andresti a prendere il tuo Mantello?-
James annuì entusiasta, e corse verso il dormitorio di Grifondoro.
-E ora? Lo portiamo là in braccio?- azzardò perplesso Sirius.
-Beh sì, credo di sì- rispose Peter sorridendo fiducioso.

Dopo aver accompagnato Remus nella Stanza delle Necessità sotto il mantello di James, i tre amici rimasero con il lupo tutta la notte, trascorsa tra dolcetti sgraffignati in cucina da James e tante risate. La mattina, Peter liberò dall'incantesimo Remus, che era già tornato normale.
Quando Remus si svegliò dal sonno profondo nel quale era caduto quella notte, si sentì un po' spaesato. Si ricordava solo di essersi trasformato in bagno, dove erano giunti i suoi compagni. Temendo di averli feriti, si guardò intorno per capire dove fosse e se avesse morso qualcuno.
Vide che stavano tutti bene: James, Sirius e Peter accolsero il suo risveglio con un abbraccio fraterno, e gli dissero di sbrigarsi, quella mattina non dovevano tardare alla lezione di Incantesimi, come erano soliti fare.
Mentre tornavano al dormitorio per prendere i libri necessari per quel giorno di scuola, Remus iniziò a parlare, mortificato per l'accaduto:
-Ehm... Ragazzi, io non volevo che tutto questo accadesse... Avrei dovuto dirvi prima di questo mio problema, vi capisco se ora decideste di non rivolgermi più la parola...-
Gli amici lo guardarono solidali.
-Stai per caso scherzando Rem? La tua trasformazione è una cosa fortissima! Wow, straordinario!- a Sirius brillavano gli occhi.
James lo guardò con un misto di rimprovero e divertimento: -Mi dispiace amico mio, ma devo dire che il tatto non è il tuo forte- esclamò, mentre tutti scoppiavano a ridere.
Poi si rivolse a Remus: -Ascolta, io, anzi, mi correggo, noi, non stringiamo amicizie per poi scioglierle alla prima difficoltà, e so che anche tu non lo faresti. Sei un lupo mannaro, e allora? Ci hai per caso fatto del male? No. Hai per caso rovinato la nostra carriera scolastica facendoci espellere da Hogwarts? No, e anche se fosse successo questo non avrebbe cambiato nulla. Remus, tu sei molto meglio di ciò che pensi. Tu non ti trasformi perché hai voglia di fare del male alle persone, tu ti trasformi a causa della crudeltà di chi ti ha morso. Tu non hai colpa. Devi sopportare dolore ogni mese, sei stato rifiutato da molti per la tua natura, hai già sofferto a sufficienza. A noi non interessa se sei diverso, a noi piaci per questo. E che amici saremmo se ti abbandonassimo proprio adesso?-
Sirius, James e Peter sorrisero con calore a Remus, che ricambiò un po' impacciato.
-Siamo una squadra, quindi?- chiese timidamente Remus.
-Ma certo!- disse Sirius -Dovremmo trovarci un nome...-
-Che ne dite di 'Malandrini'?- propose Peter.
Gli altri tre approvarono vivacemente, e tutti insieme incominciarono a pianificare un modo per accompagnare ogni mese Remus nei suoi viaggi notturni.
Sirius rifletté: - Un po' di tempo fa ho sentito parlare di certi Animagus, credo che la McGranitt sia una di loro... Ecco, hanno la capacità di trasformarsi in animali, se imparassimo come fare forse potremmo...
Ma Remus non li stava più ascoltando: era assorto nei suoi pensieri, mentre fissava il Salice Schiaffeggiante, le cui foglie brillavano argentee sotto un bellissimo sole invernale. "Questo sarà l'inizio di tante avventure", pensò tra sé e sé, felice.

-Lily

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