what I am doing?

È così triste che qui non si vedano tutte le stelle; dalla mia vecchia casa riuscivo a vederle ma ora non si vede nulla dalla finestra...Da piccola ero talmente fissata con il cielo che pregai i miei di regalarmi un telescopio ma dopo un po' il cielo perse importanza per me e in parte mi dispiace per questo...

-Evelyn...- la voce di Lewis mi riporta alla realtà

-Lewis...sto bene tranquillo.- gli dico vedendo il suo stato. Sa che sto mentendo e lo capisco dal sorriso tirato che ha. Nonostante le cure mediche a cui mi hanno sottoposta sento ancora il fumo nei miei polmoni. Se non fossero arrivati in tempo non ce l'avrei fatta ma lo avrei accettato per Alexa ma lei non era li, era tutto una trappola...

-Ivy ci sei?- domanda Lewis mentre si siede sul mio letto.

-Scusami ero in pensie...Ivy?- gli domando sorpresa; nessuno mi ha mai chiamato così.

-Evelyn mi sa di estraneo e dopo quello che è successo nelle ultime ventiquattro ore non credo possiamo più considerarci tali... e non parlo solo dell'incendio- mi guarda maliziosamente, subito un piccolo sorriso si forma sulle mie labbra.

-Finalmente un sorriso, avevo paura di non rivederlo- si avvicina me e posa un bacio sulla mia testa e rimaniamo in questa posizione per un po': lui con la mano che mi accarezza i capelli e io con la testa poggiata sul suo petto, cullata dal battito regolare del suo cuore.

-Le ragazze dove sono? Vorrei vederle, soprattutto Alexa...- gli domando mentre alzo la testa ma senza allontanarmi da lui.

-In centrale, dovevano farle delle domande; in realtà volevano anche te ma ho detto loro che ti avrei portato lì domani mattina così adesso puoi riposare.- e così dicendo si alza ed esce dalla stanza. Non appena si è allontanato ho sentito un brivido di freddo e i ricordi dell'incendio sono riaffiorati ma non ho detto niente, gli ho sorriso, mi sono sdraiata e ho pregato con tutto il cuore di riuscire a dormire.

-Scappa Evelyn! Corri - sento mio padre urlarmi mentre le fiamme lo avvolgono

-Non lasciarmi ti prego papà, ho bisogno di te.- urlo con tutte le forze. Cerco di correre nella sua direzione ma è come se i miei piedi fossero incollati al pavimento.

-Ho bisogno di te! No papà!- urlo con tutte le mie forze.

-Evelyn, svegliati ti prego- qualcuno mi sta scrollando e solo dopo aver aperto gli occhi capisco che è Lewis.

-Era un sogno, tranquilla- gli sento sussurrarmi all'orecchio mentre mi abbraccia ma è come se non fossi con lui nella mia camera. Le immagini sono vivide nella mia mente, il calore dell'incendio, le parole di mio padre...

-Era lì davanti a me, le fiamme lo avvolgevano e diceva di salvarmi ma io non potevo abbandonarlo, volevo aiutarlo ma non ci riuscivo- gli racconto mentre le lacrime scorrono senza fermarsi.

-Shhh...era solo un sogno, un brutto sogno. Adesso sono qui con te, sei al sicuro...- e mentre mi dice ciò mi culla. Dopo un po' inizio a tranquillizzarmi grazie anche alle carezze di Lewis. Alzo leggermente la testa dal suo petto e noto che ho lasciato una chiazza bagnato sul suo petto e glielo faccio notare.

-Sono sempre stato un ottimo fazzoletto- commenta mentre guarda la macchia.

-Adesso ti sciacqui un po' la faccia e andiamo a letto- alle sue parole scatto alzando la testa e lo guardo preoccupata.

-Tranquilla dormiremo e basta sciocchina- mi rimprovera mentre mi conduce nel mio bagno. Una volta lì accende la luce che si riflette sulle piastrelle azzurre. Lo spazio è grande, dovuto anche alla vasca enorme e all'ampio lavabo (?). Lewis apre l'acqua e con movimenti delicati mi lava il viso; bagna le mani e mi accarezza la faccia. I suoi movimenti sono così delicati e dolci che rimango sorpresa da ciò... Dopo essermi asciugata il viso Lewis si allontana da me, mi prende per mano e ci dirigiamo a letto. Una volta arrivati mi sdraio e dopo due minuti mi sposto lasciando lo spazio a Lewis il quale si volta per spegnere la luce e si sdraia affianco a me. Per un attimo rimaniamo a fissarci negl'occhi ma poi mi volto dandogli le spalle e cado addormentata.

-Evelyn!- e prima che possa aprire gli occhi vengo assalita da una mandria di bufali ma dopo un po' capisco che sono le mie amiche che si sono buttate di peso addosso a me.

-Altri cinque minuti e mi alzo- mi lamento ma poi mi ricordo di Lewis e mi volto ma il posto è vuoto e capisco che deve essersene andato prima. Dopo una serie di abbracci e baci racconto loro cosa è successo e nonostante facciano di tutto per risollevarmi l'umore non ce la fanno. Le nostre chiacchere vengono interrotte da qualcuno che bussa e dopo due secondi Lewis entra in camera. Ha ancora i pantaloni con cui ha dormito con me ma invece di essere a petto nudo indossa una maglietta. Evito il suo sguardo poiché una parte di me non è fiera di avergli mostrato in quel modo la mia debolezza e anche perché non sopporterei di vedere pietà nei suoi occhi.

-Scusate ragazze ma devo portare Evelyn in centrale ed è già tardi.-

-Il tempo di preparami e scendo.- la mia voce giunge alle mie orecchie fredda e distaccata e mi chiedo se sia giusto farlo. Sento lo sguardo di Lewis su di me ma mi costringo a non guardarlo finché non sento il rumore della porta chiudersi.

- È successo qualcosa?- domanda Stephanie

-Non devi essere fredda con lui insomma è da un po' che vivete insieme perciò non capisco il tuo comportamento- afferma Alexa

-Non starà qui per sempre è solo una cosa provvisoria finché non trova un altro appartamento... devo andare a prepararmi okay? Va bene se ci vediamo domani?- le ragazze non se la bevono e capiscono che c'è qualcosa ma capiscono anche che questo non è il migliore dei momenti e che quando sarò pronta parlerò con loro. Dopo averle salutate vado in bagno ed inizio a prepararmi ma il cervello non smette di pensare alla notte passata. Cosa penserà Lewis di me? Penserà che basti due coccole e già lo lascio dormire nel mio letto, penserà che tu sia una ragazza facile e indifesa e che tra non molto andrai a letto con lui. La mia coscienza per quanto possa essere stronza ha ragione ho incasinato tutto ma una parte di me non riesce a dimenticare i suoi modi dolci, quando mi ha chiamato piccola e la sua costante preoccupazione e non credo di potercela fare...Deve trovare un altro posto prima che io inizi a provare dei sentimenti per lui anche se credo sia troppo tardi

Dopo esser stati due ore in centrale a rispondere alle domande degli agenti io e Lewis torniamo a casa con un'auto spedita da Robert per scusarsi della presenza di Lewis in casa con me o almeno è questo che ha detto Lewis quando sono rimasta a guardare sorpresa l'auto. Per tutto il viaggio di ritorno rimaniamo in silenzio e una volta entrati in casa mi dirigo in cucina per bere un bicchiere di succo e leggere il giornale. Ovviamente la prima pagina parla dell'incendio doloso con cui qualcuno, che la polizia sta cercando, ha cercato di farmi fuori; giro le pagine e mi ritrovo al lato sinistro l'oroscopo e dall'altro alcune case e appartamenti in affitto. Rimango a fissare la pagina destra domandandomi come dovrei dirlo al mio coinquilino quando Lewis poggia il mento sulla mia spalla e guarda il giornale

-Non mi sembravi una tipa da oroscopo- mormora al mio orecchio ma con molta fretta mi allontano da lui. Vedo il suo sguardo incupirsi e decido di voltarmi per non guardarlo negli occhi.

-Mi vuoi spiegare che sta succedendo Evelyn?- mi domanda mentre mi raggiunge e mi fa voltare ma sfuggo alla sua preso e gli rispondo che non sta succedendo niente ma lui mi afferra il mento e mi costringe a guardarlo.

-Non ho niente Lewis!-sbotto arrabbiata con me stessa

-Bene allora! Io esco...- afferra la giacca da sopra l'isola della cucina e esce sbattendo la porta.

Che cosa sto facendo? Perché prendermela con lui? Non è colpa sua se io ho la brutta abitudine ad affezionarmi alle persone in fretta. Adesso mi crederà anche una bambina lunatica: prima dolce con lui e ora incavolata...

Le ore passano e Lewis non ancora non torna; il senso di colpa aumenta sempre di più finché non sto per esplodere e decido di chiamarlo ma ho lasciato il cellulare in camera e così salgo a prenderlo. Proprio quando sto per digitare il suo numero sento la porta di casa aprirsi e felice corro per andargli in contro ma quando sono in cima alle scale noto che non è solo: con lui c'è una ragazza. Sento i loro risolini e per non farmi vedere mi accovaccio ma continuo ad osservarli: si baciano, si toccano e dal loro incespicare nei propri passi capisco che sono ubriachi. Le mani di Lewis scorrono sul corpo della ragazza avidamente, le stringe possessivamente un seno al che lei geme forte.

-Shh... non svegliamo la coinquilina- biascica ubriaco Lewis e le sue parole mi feriscono più di quanto quello che vedono i miei occhi non facciano già. Ma la cosa che mi ferisce di più e che quello che sta accadendo è giusto, io stessa volevo che io e Lewis ci allontanassimo, ritornassimo ad essere dei coinquilini normali. E allora perché vedere ciò mi ferisce? Perché ho sentito una stretta al cuore quando ho sentito il gemito di Lewis mentre la ragazza gli infilava la mano nei pantaloni?

Lewis solleva la ragazza e inizia a salire le scale così senza farmi notare corro in camera mia e chiudo la porta a chiave. Sento i loro passi nel corridoio e la porta della sua stanza aprirsi per poi chiudersi con un tonfo.

s8

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