School

Le note di Stuck in your head dei Prevail mi svegliano di colpo. Controvoglia apro gli occhi e noto con dispiacere che sono le sette del mattino. Credevo che non mi sarei addormentata per l'ansia invece sono crollata mentre vedevamo io e Lewis un film. È il mio primo giorno dopo un anno intero di assenza. Le mie amiche non sono cambiate molto durante la mia assenza ma il liceo...è diverso. Mi sembra di essere tornata una matricola mentre in realtà sono all'ultimo anno. Mi perdo nei miei pensieri per un altro po', osservo i raggi di sole che entrano nella stanza, illuminando quelle pareti ancore bianche. Con molta forza di volontà mi alzo e vado in bagno per farmi una doccia veloce e prepararmi. Rimango più del necessario in bagno e una volta finito opto per un look semplice: jeans e maglietta, l'ultima cosa che voglio è attirare l'attenzione. Una volta uscita dalla mia camera compio quei pochi passi che mi separano dalla porta di Lewis e lentamente la apro. Noto che le tapparelle sono abbassate di conseguenza la stanza è immersa nel buio, l'unica fonte di luce arriva dalle mie spalle. Alcuni dei suoi vestiti sono sul pavimento e altri sopra una sedia. Al centro della stanza c'è il letto e in posizione trasversale ci sta dormendo Lewis. Dorme di pancia in giù quindi non riesco a vedergli il viso eppure riesco a vederlo bene nella mia mente. Senza far rumore richiudo la porta e scendo al piano di sotto. Entro in cucina scalza e mi preparo del caffè ma poco prima che possa berlo qualcuno suona alla porta. Non capisco chi possa essere a quest'ora, Dolores arriva sempre per le nove e sono solo le otto. Apro la porta e sono sorpresa nel vedere Courtney davanti a me.

-Cosa ci fai qui?-

-Buongiorno anche a te- mi risponde mentre mi sorpassa, entra in casa e va in cucina. Ancora mezza addormentata, nonostante la doccia, chiudo la porta e la seguo. La trovo in cucina mentre apre ante a caso alla ricerca di qualcosa. I suoi pantaloni elasticizzati beige fanno risaltare le sue curve, la camicetta azzurra le dona molto creando un contrasto con i suoi capelli neri come la notte. Noto con piacere che indossa delle scarpe basse rendendo meno imbarazzante il mio metro e cinquanta. Finalmente trova due bicchieri e vi versa il caffè e senza sporcare niente lo mette sopra l'isola.

-Su, siediti.-

-Assurdo, invitata a sedermi in casa mia- brontolo ma alla fine mi siedo e bevo il mio caffè.

-Allora noto con piacere che non sei andata in crisi, questo è un buon segno; quello che non noto è il tuo attuale ragazzo. Dov'è?-domanda mentre lo cerca con gli occhi.

-Dorme e non è il mio ragazzo...ancora non abbiamo parlato dell'argomento. E poi io non vado in crisi- le rispondo mentre finisco di bere la mia tazza.

-Evelyn, andavi nel panico quando dovevamo ordinare dal Mcdonalds...e c'erano i tablet...-

Okay lo ammetto, sono una persona che si fa prendere facilmente dall'ansia ma tutti abbiamo qualche disturbo no?

-Muovi quel culo- le rispondo acida mentre prendo la mia borsa. Dopo un quarto d'ora siamo immerse nel traffico di S. Barbara.

-Quindi tu e Elijah...- le dico mentre siamo ferme al semaforo.

-Siamo solo amici- mi risponde mentre suona con impazienza il clacson. Non è il tipo che risponde semplicemente così quindi capisco che c'è molto di più.

-Vuoi dirmelo o vuoi che inizi a torturarti?-

-Niente ci siamo conosciuti su un social e poi per caso, non so come, abbiamo iniziato ad uscire con il suo gruppo di amici. Lui però non mi ha riconosciuta e io non ho detto nulla. Poi ho scoperto che è fidanzato con una che è alta la sua metà, capisci? Già i ragazzi alti non sono tanti poi si vanno a mettere con quelle basse buonanotte allora!- approfitto della sua pausa per parlare ma lei ricomincia subito.

-Poi una sera mentre siamo in giro morde su una guancia Alexa, la cosa mi ha fatto capire che in realtà lui non è fedele a Elisabeth. Certo Alexa è una ragazza bellissima ma perché farlo se stai già con un'altra? Allora ho capito che lui sta con lei solo per paura di restare da solo.-

Sono sorpresa che lui sia fidanzato, ho visto il suo sguardo mentre guardava Courtney e non sembra il tipico sguardo da ragazzo innamorato di un'altra.

-Beh probabilmente è come dici tu, forse la paura di restare solo lo terrorizza e di conseguenza si accontenta di lei. Lei alla festa infatti non c'er...- mi interrompo.

Davanti ai miei occhi osservo il mio vecchio liceo. L'edificio è grande e nonostante sia uno dei più nuovi in circolazione ricordo che all'interno delle aule vi erano alcuni problemi. Il murales al lato della struttura fa pensare che sia una gioia venirci a studiare ma in realtà sappiamo tutti che l'aspetto non conta: uno studente non sarà quasi mai felice di venire la mattina qui. Chissà come sarà ritornare alla vecchia routine, se i professori sono gli stessi e come cambierà il loro atteggiamento nei miei confronti...

-Evelyn...puoi farcela, non sei sola.-

La guardo in faccia e il suo sguardo mi trasmette sicurezza così decido di annuirle e dopo aver parcheggiato nell'area riservata agli studenti ci incamminiamo verso l'ingresso. Durante il tragitto rischio di essere investita da un paio di ragazzi su degli skateboard e dal gruppo delle cheerleader. Una volta entrate nel corridoio aspettiamo le altre affinché possiamo prendere il modulo con le lezioni e il numero degli armadietti. Dopo una decina di minuti le ragazze ci raggiungono e insieme a loro c'è anche Grace; dimenticavo che anche lei frequenta questa scuola. Ci dirigiamo verso gli armadietti e prendiamo le nostre cose. Alla prima ora abbiamo tutte matematica così senza perdere tempo ci dirigiamo verso l'aula. Una volta entrate prendiamo posto verso un lato dell'aula al centro.

-Vi prego ditemi che è cambiato il professore...- dico alle mie amiche ma prima che una di loro possa dire qualcosa entra in classe Mr. Crooked. Non è cambiato per niente: stessi abiti larghi, stesso modo di portare i capelli, tutti sparati da un lato, e stesso broncio. Le poche volte in cui l'abbiamo visto ridere è stato quando ci portava i risultati dei compiti e quando la sua squadra di football vinceva sconfiggendo quella che tifavano i miei compagni di classe. Senza dire una parola si siede sulla sedia e dopo aver appoggiato la borsa sulla scrivania fa scorrere lo sguardo su di noi finché non mi nota.

-Signorina Young, vedo che le vacanze sono finite- mi dice mentre sorride maleficamente.

-A quanto pare...- mormoro mentre prendo il mio quaderno per prendere appunti. Dopo aver continuato a sorridere in quello strano modo inizia a spiegare. È sempre stato così fin dal primo giorno: non perdere nemmeno un minuto delle lezioni. Ed è così che alla fine dell'ora siamo ormai tutti stanchi per la vagonata di informazioni sulla matematica e intontiti dalla voce monotona del prof. Ed è per questo che appena la campana suona tutti si fiondano davanti alla porta per uscire dall'aula.

-Perciò sei tornata veramente...- mi giro e davanti a me trovo Francis. Ci conosciamo dal primo anno di liceo e per un periodo ero anche attratta da lui. Le mie amiche non capivano visto che non era chissà quanto bello ma io ero attratta dal suo umorismo il quale però col tempo è scemato rendendolo più superficiale. Diceva di provare anche lui attrazione nei miei confronti ma ha voluto sempre nascondere tutto davanti agli altri, evidentemente si vergognava di me: non ero né alta e né magra e tutt'ora non lo sono ma se inizialmente questo mi metteva a disagio ora la cosa mi è indifferente.

-No, sono solo una proiezione della tua mente- gli rispondo mentre metto la borsa in spalla e raggiungo le mie amiche. Vedo che sta per aggiungere altro ma un gruppo di ragazzi e ragazze lo chiama e riconosco tra di loro le cheerleader che mi stavano investendo oggi.

-Francis è tornato all'attacco?- mi domanda Courtney mentre mette i libri nel suo armadietto il quale è affianco al mio e a quello di Alexa mentre quelli di Stephanie, Grace e Audrey sono di fronte ai nostri.

-No e anche se fosse non ho intenzione di farci niente, basta e avanza quel bacio in secondo.- controllo il mio orario e vedo che ora ho storia così prendo i libri e insieme ad Alexa, poiché abbiamo questo corso in comune, andiamo in classe. Le lezioni passano sempre più lente e l'ansia che avevo è completamente scomparsa, sostituita dal sonno e la noia, ed è solo il primo giorno. Finalmente la giornata è finita e possiamo fare con più calma mentre mettiamo i libri nei nostri armadietti.

-Ma quindi tu e Lewis siete una coppia fissa ora?- domanda Audrey

-Non abbiamo parlato dell'argomento, lui non ha detto niente e stamattina dormiva. Non so come comportarmi con lui...-

Tutte espongono la loro teoria e il modo in cui dovrei comportarmi con lui una volta a casa ma una volta uscite dalla scuola lo noto. Davanti a me ci sono tantissime persone eppure l'ho subito notato. Non ci vediamo da ieri sera ed è la prima volta che trascorriamo così tanto tempo separati. Vederlo lì ad aspettarmi è stato come una boccata d'aria fresca. Mormoro alle mie amiche un devo andare e mi allontano da loro. Indossa una giacca di pelle insieme ad una maglietta blu con lo scollo a V e dei jeans. Lo vedo guardarsi intorno, alla mia ricerca molto probabilmente, e quando finalmente mi vede entrambi sorridiamo. Mi avvicino a lui e con molta naturalezza ci baciamo. Un bacio delicato che cancella la mia stanchezza.

-Adesso va molto meglio...-sussurra mentre poggia la sua fronte sopra la mia. Gli sorrido e con la coda dell'occhio noto Francis osservarci. Lo saluto con la mano e un sorriso quando sento il braccio di Lewis scivolarmi e stringermi in vita. Francis risponde con un cenno e sale nella sua macchina.

-Su andiamo, dobbiamo recuperare le ore perse!- e dicendo questo mi tira per la mano.

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