Clandestine race pt.2
-Io.-
Non è vero, è impossibile che sia così stupido. Vedo Lewis mettersi di fronte a me in modo che Mark lo veda. Tutti gli sguardi sono puntati su di lui mentre iniziano a valutare quanto la sua presenza possa incidere sulla gara.
-Mi dispiace per te novellino...alle macchine signori!- urla James mentre raggiunge il fratello.
-Andiamocene, ora!- prendo la mano di Lewis e lo tiro ma lui è molto più forte di me e non riesco nemmeno a fargli perdere l'equilibrio.
-Amico anche se è bassa ha ragione, non lo conosci e credimi non è per niente leale-ignoro il commento sulla mia altezza di Elijah nella speranza che Lewis rinsavisca e capisca la gravità della cosa.
-Voglio farlo.- al che Elijah gli mette davanti la mano chiusa a pugno e Lewis la colpisce a sua volta con un pugno. James passa vicino a noi ma Ethan lo tira per la maglia e gli mette un paio di banconote in mano.
-Punto sullo spagnolo!- gli dice mentre sulle sue labbra si forma un piccolo sorriso, lo stesso sulle quelle di Lewis.
-Non farlo ti prego...- gli dico anche se so che lo farà lo stesso. Lui mi sorride e inizia a dirigersi verso la macchina assegnatagli. Dopo essersi allontanato di poco ritorna sui suoi passi e mi tira verso di lui. Quando pensavo ad un possibile bacio tra me e Lewis lo immaginavo dolce ma questo è tutto tranne che dolce. Le sue braccia mi stringono possessivamente come il bacio che mi sta dando, come se stesse marchiando le mia labbra le quali appena toccate dalle sue, si sono dischiuse per accogliere la sua lingua. Avvolgo le braccia intorno al suo collo mentre rispondo con più passione al suo assalto, le sue mani mi stringono possessivamente i fianchi.
-Su Romeo andiamo!- urla qualcuno ma la sua voce è sovrastata dai fischi e commenti degli altri.
-Sarà meglio per te che torni vivo...- gli dico mentre in punta di piedi gli accarezzo le guance e gli do un piccolo bacio. Lui mi sorride per poi allontanarsi ed entrare in auto.
-Al mio segnale!- urla Mark e dopo due secondi dà il via. Entrambe le macchine sgommano e partono iniziando il percorso. Ma dopo due secondi scompaiono dalla mia vista e inizio ad seguirle ma Elijah mi tira per il braccio.
-Non puoi andarci, potrebbe succederti qualcosa- mi dice serio mentre i suoi occhi mi ghiacciano sul posto, se non fosse per la situazione mi soffermerei ad osservarli.
-Vi conoscete solo da una serata, non gli devi niente.-
-Non è solo per lui.- il suo sguardo scivola via dalla mia figura e si sofferma su Courtney a pochi metri da noi mentre cerca di intravedere le macchine. Non posso far altro che aspettare e stare in ansia... se non lo avessi portato qui dannazione!
-Cazzo!- impreco mentre inizio a tormentare le mie mani. Non riesco nemmeno a pensare al bacio, ha rovinato il nostro primo bacio. Se torna vivo io lo ammazzo! Dio non ha senso tutto questo...
-Eccoli- urla qualcuno. Scanso la gente ed inizio ad avvicinarmi di più alla vista. La macchina di Matt è danneggiata anche se non al livello di quella di Lewis il quale è indietro di un paio di metri. Ormai è chiaro che Matt vincerà ma quando mancano una decina di metri dal traguardo Lewis accelera sorpassandolo e tagliando il traguardo.
-Si!- urliamo io e le mia amiche insieme ad altri mentre coloro che hanno puntato su Matt imprecano pensando alle somme perse.
Lewis ferma la macchina ed esce fuori pronto a prendermi quando gli salto addosso.
-Non farlo mai più- gli sussurro all'orecchio mentre il mio cuore acquista un battito normale.
-Se mi abbracci così ogni volta che voglio allora non lo faccio più.-
Lo osservo e sprizza gioia da tutti i pori. I suoi occhi verdi sono così vividi, non smette di sorridere e mi viene in mente che la sua passione è correre solo che per motivi a me ignari non poteva. Sono abbagliata dalla sua gioia e felicità che dimentico la rabbia e l'ansia che ho avuto per tutto il tempo. Lewis affonda il viso nel mio collo e mi fa ruotare mentre ridiamo di gusto.
-Voglio i miei soldi pivello.- all'improvviso cade il silenzio intorno a noi. Lentamente Lewis mi poggia giù e si gira facendomi scudo con il proprio corpo.
-Se non sai perdere non è colpa mia.-
-Voglio i miei soldi.- sbraita Matt mentre si avvicina noi. So che Matt è campione di lotta a corpo libero e per quanto possa allenarsi Lewis non credo possa farcela in un corpo a corpo con lui. Matt ormai è a pochi centimetri da noi quando si volta facendoci credere che abbia cambiato idea ma poi assesta un pugno alla mascella di Lewis.
-Lewis!- cerco di mettermi davanti per proteggerlo nonostante sappia di non aver speranze contro un ragazzo alto e robusto il doppio di me ma prima che possa fare qualcosa Lewis colpisce velocemente Matt all'addome e alla mascella, il quale cade in ginocchio stordito dai pugni. Ne ha ricevuti parecchi di pugni Matt nella sua vita eppure questi sembrano diversi dai soliti pugni dei ragazzi, avevano un qualcosa di professionale, perfino migliori di quelli da lottatore, come se Lewis avesse fatto pratica di anni di combattimento affinando i suoi colpi. Prima che Matt reagisca James si mette in mezzo dichiarando vincitore Lewis e dandogli in mano le banconote. Noto che Matt gli ha spaccato un labbro e molto probabilmente domani avrà un livido sulla mascella. La festa ormai è finita e la gente inizia ad andare via, fortunatamente Ethan propone di accompagnare le mie amiche a casa così che io e Lewis possiamo tornare direttamente a casa. Per tutto il viaggio è stato in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto. Forse pensa che la colpa sia mia, insomma se non fossimo andati a questa festa non avrebbe quell'ematoma sulla faccia. I pensieri negativi mi accompagnano per tutto il viaggio e il suo silenzio non fa che peggiorare la situazione ma una volta arrivata a casa invece di andare in camera decido di uscire fuori nella terrazza. Faccio scorrere la porta di vetro e a piedi scalzi esco all'aria aperta. Lewis è andato direttamente sopra senza dire nulla. Io non capisco il suo atteggiamento; si è divertito, ha corso e so che la cosa gli è piaciuta. Mi poggio sull'altalena a dondolo di legno che si trova al lato e poggio la fronte sulla corda. Chiudo gli occhi per cercare di metabolizzare la giornata e lentamente scivolo nel sonno. Mi sveglio di colpo quando sento qualcosa posarsi sulle mie spalle nude.
-Tranquilla sono io...- sussurra Lewis mentre si siede al mio fianco. Noto che non si è cambiato e mi domando quanto tempo sia passato ma i ricordi dell'accaduto tornano alla mente e senza lasciar trasparire le emozioni mi stringo alla coperta.
-Mi dispiace per quello che è successo Ivy, prometto che non accadrà di nuovo. Mi sono lasciato prendere dalle emozioni e non dovevo...spero di non aver rovinato tutto- mi dice mentre fissa i grattacieli davanti a noi. Sapevo che non avrei dovuto farmi film mentali su quel bacio e che probabilmente era stato una cosa da nulla per lui, però sentirglielo dire non fa di certo bene.
-Capita a tutti di baciare la persona sbagliata, tranquillo farò finta di nulla- gli rispondo mentre mi alzo dalla sedia prima che perda il controllo e gli dica che erano settimane che agognavo quel bacio.
-Aspetta, di cosa parli?-
-Sul serio vuoi che ripeta che per te quel bacio è stato una cosa del momento? Okay, ti sei lasciato prendere dalle emozioni e...-
-No, calma- si affretta ad interrompermi mentre mi tira leggermente il polso affinché ritorni affianco a lui.
-Io non parlavo del bacio. Parlo del fatto che ti ho messo in pericolo, mi mancava da matti correre e appena ho avuto l'occasione l'ho colta senza pensare alle conseguenze. Ehi guardami- mi afferra le guance e avvicina il viso al mio.
-Ivy, guardami...-
Alzo gli occhi e osservo le sue iridi che in questo momento non sono del solito verde allegro che le caratterizza, sono di un verde più scuro, molto più scuro eppure con la poca luce artificiale vedo me stessa riflessa in quelle iridi. Lentamente il mio sguardo scivola alle sue labbra, le sue labbra sensuali deturpate da quel pugno; senza esitare faccio scorrere l'indice sul taglio.
-Fa male?- gli domando
-Scopriamolo...- mormora mentre le posa sulle mie, delicate anche se percepisco la loro pressione.
-Non sono sicuro, devo riprovare- e sento le sue labbra sopra le mie formarsi in un sorriso. Questa volta schiudiamo entrambi le labbra, le nostre lingue si incontrano dapprima esitanti per poi accarezzarsi dolcemente.
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