๐—จ๐˜€๐—ต๐—ถ๐—ท๐—ถ๐—บ๐—ฎ-๐—ฆ๐˜‚๐—ด๐—ฎ๐˜„๐—ฎ๐—ฟ๐—ฎ, ๐˜‚๐—ป ๐—ถ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ผ/๐˜€๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ผ ๐—ถ๐—ป๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฒ


"Mi scusi!" la voce sembrava conosciuta, ma estranea al tempo stesso, come un ricordo distante.

Alzรฒ lo sguardo per aiutare la persona che aveva urtato e si ritrovรฒ di fronte un ragazzo basso e magro, con folti capelli bianchi.

"Il vice del Karasuno" disse, monocorde.
"Ushijima, scusami per beh, lo scontro..."

"Cosa ci fai da queste parti?" chiese, pervaso da una curiositร  inspiegata.

"I-io ci lavoro." rispose Sugawara, sorpreso.
"Sono un insegnante di questa scuola, tu invece?" chiese piรน per cortesia che per curiositร  reale.
Fu cosรฌ che scoprรฌ che Ushijima era il cugino che Kaito, uno dei suoi studenti, aveva invitato per il giorno della carriera.

Fu cosรฌ che si ritrovรฒ a prendere il caffรจ in un bar di periferia, con un vecchio avversario del liceo.

Non sapeva bene da dove derivasse quella curiositร  reciproca, nรฉ dove avrebbe portato, ma quell'incontro scontro era stato di certo interessante...

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