43. Quando il Principe si risveglia - When the Prince awakens
Le dita serrate attorno al suo polso, il contatto freddo, tanto da farla rabbrividire. Roxen rimase per un attimo impietrita davanti all'essere, poi in un tentativo di ripresa della situazione, provò a chiudere comunque il bracciale, per sigillarlo.
Il Principe delle Tenebre spalancò gli occhi rossi di rabbia e la scaraventò sul letto, gettando il bracciale a terra. In un attimo fu su di lei, i canini puntati alla gola e le mani di lei strette in una morsa d'acciaio.
- Come osi voler sigillarmi? Te ne pentirai! - le unghie erano vicinissime al viso, pronte a graffiarla.
Roxen torse il collo più che poté per allontanarsi da quelle fauci. Veloce gli diede un calcio e si divincolò, facendosi poi scudo con la magia.
Il vampiro iniziò a ridere sguaiatamente – Credi seriamente di potermi sconfiggere così? Tu sei la mia donna, non hai scampo! -
Corde magiche afferrarono i polsi e le caviglie della strega. - Aiuto! Ragazzi aiuto! - urlò a gran voce.
Lionel e Sara udirono le grida e si precipitarono nella stanza allarmati. Sara fermò il ricciolino sulla porta e riconobbe subito l'aura maligna – Xander? -
Lo stregone si frappose coraggiosamente tra la vampira e il Principe delle Tenebre – Liberala! - ordinò facendo brillare nei palmi delle mani alcune sfere di luce. La risata tetra del Principe, però, fece accapponare la pelle a tutti i presenti. Lionel non perse tempo, lanciò le sfere magiche per distrarre il nemico, causando un gran boato e corse da Roxen per liberarla.
Con tutto quel frastuono accorsero anche Tricia e Lucy – Roxy che succede? -
Le due ragazze si affacciarono sull'uscio della stanza e non osarono mettervi piede dentro: l'attacco di Lionel aveva alzato un bel polverone facendo cadere una grande quantità di intonaco dalle pareti. Il Principe delle Tenebre era curvato verso il basso e aveva un braccio alzato come a proteggersi da una valanga.
Nonostante avessero visto il corpo di Alexander, avevano capito che qualcosa non quadrava, altrimenti lo stregone non avrebbe combinato tutto quel macello nella camera di Roxen. Lucy portò un braccio davanti a Tricia, tenendola dietro di sè con fare protettivo e insieme indietreggiarono, decisa ad andare a chiedere aiuto, ma il Principe, ripresosi, andò diritto verso di loro e afferrò entrambe per la gola, sollevandole in aria.
– Muahahah! Guarda qui chi ha appena trovato due schiave! - le ragazze si agitarono sentendo venir meno l'ossigeno.
Fortunatamente una frusta di fuoco colpì il Principe alle spalle, facendogli allentare la presa. Questo si voltò sorridendo sinistro – Oh tesoro, non essere gelosa, tu sarai sempre la mia prediletta – il volto paonazzo di Roxen e la rabbia nei suoi occhi non facevano altro che aumentare la sete di divertimento del Principe.
Sara si trasformò e in un baleno gli fu addosso, scaraventandolo a terra. Le due streghe caddero scompostamente facendosi male, ma almeno erano libere dalla morsa del vampiro.
Il Principe delle Tenebre si voltò furioso verso Sara e con un gesto della mano la schiacciò a terra. - Ancora tu! Ti ho già detto che non devi toccarmi! - urlò mettendole un piede sulla testa, e pressandole la faccia sul pavimento.
Lionel invocò la spada d'argento forgiata da Roxen e la puntò alle spalle del vampiro. - Ti prego continua, così trafiggerò la tua schiena fino a squarciarti il petto - lo sfidò impugnando l'arma e puntandogliela alla nuca.
Il Principe delle Tenebre non si fermò, continuando a premere il piede sul capo di Sara, voltò lentamente la testa al di sopra delle sue spalle, fino ad incrociare gli occhi fermi di Lionel e sfiorare la spada – Non lo farai, questo corpo è del tuo amico Xander. Io sono immortale, il mio spirito si reincarnerà in un altro vampiro, ma lui morirà. - affermò serafico.
Cogliendo l'attimo di distrazione Roxen lo legò con una frusta di fuoco e lo spinse brutalmente contro un muro.
Tricia e Lucy corsero a sollevare Sara, che aveva il volto sanguinante e pieno di lividi. Lionel lanciò un'occhiata a Roxen e lei annuì.
Lo stregone, spinse fuori dalla stanza le ragazze e fece per dirigersi in camera di Samuel.
- Lio, non possiamo lasciarla da sola, è pericoloso! - Sara si aggrappò disperata al suo braccio.
- Dobbiamo prendere Sam e andare alla Congrega, lì sarete al sicuro! Dopo tornerò a darle una mano - spiegò tentando di calmarla.
- No! No non vi lascio da soli! - si oppose la vampira.
– Sara, non costringermi a usare la magia su di te! Fa come ti dico e basta! Roxen è in grado di tenerlo a bada! -
Vlacu, sentendo quelle voci concitate, si alzò dalla sedia agitato e aprì la porta della camera di Samuel, a cui stava facendo la veglia – Si è risvegliato, vero? Non è riuscita a mettergli il sigillo! Signor Samuel, presto, dobbiamo aiutare la strega! - l'anziano tentò di rianimare il ragazzo e questo, sentendosi scuotere, aprì finalmente gli occhi.
- No, Sam è troppo debole per combattere! Dovete andare alla Congrega, alla svelta! Qui siamo tutti in pericolo! - li incitò Lionel, mettendo un braccio sotto le spalle di Samuel per sollevarlo dal letto.
- Abbiamo fatto tutti quegli scudi per stare al sicuro, e poi il pericolo è proprio qua dentro? - Tricia scosse la testa sull'orlo di una crisi di pianto.
- Trish, riprenditi! Dobbiamo aiutarli! Forza andiamo! - Lucy soccorse Lionel nel sollevare Samuel, che man mano stava riprendendosi.
Il Principe delle Tenebre aveva iniziato a ridere sbracatamente, senza smettere un attimo, da quando Roxen lo aveva imprigionato. - Sai, mia Signora, credo sia giunto il momento di farti provare il controllo mentale di un vampiro –
La rossa sgranò gli occhi terrorizzata e strinse ancora più forte la frusta attorno al busto del Principe, che smise di ridere e puntò le sue iridi rosse su di lei – Non hai scampo, mia Signora. -
Roxen si sentì invadere la mente da una presenza esterna, potente e sgradevole. Fu come un mal di testa perforante e, senza che potesse controllarlo, fece sparire la frusta di fuoco.
La disperazione prese possesso del suo corpo – No! -
Un sorriso tirannico si allargò soddisfatto sul viso del Principe delle Tenebre. La strega era alla sua mercé.
***
Erano giunti all'esterno della villa, quando Vlacu si voltò col panico dipinto in faccia. - La morderà, lo sento! La sete che ha è dirompente. –
Samuel annuì – La sento anche io. -
- Lio, ti prego! Non lasciamola qui! - Sara lo implorò gettandoglisi al collo. - La macellerà! Il Principe delle Tenebre lo divora il Sangue di Rosa! - gli occhi dorati le si inumidirono, ma scrollando la testa cercò di trattenersi, sapeva che non era il momento di farsi prendere dal panico, ma era più facile a dirsi che a farsi.
Lionel serrò la mascella e sollevando Sara in braccio proseguì oltre il cancello. - Tornerò indietro a salvarla, te lo prometto. Ma prima devo mettere voi al riparo, me lo ha chiesto lei. -
Samuel si sentì l'essere più impotente sulla faccia della Terra: la sua amica d'infanzia disperata, il suo caro amico disperso in un mondo di tenebra e lui che si era fatto sovrastare da un Grus diventando così solo una palla al piede.
- Se per aiutarli hai bisogno di sangue, puoi mordermi – gli sussurrò Lucy, che ancora lo sosteneva.
Il ragazzo si voltò di scatto verso di lei – Come? -
Lucy guardò dritta davanti a sé senza vacillare – Voglio essere d'aiuto, lo voglio per davvero. Non ho paura delle conseguenze. -
Lo affermò sicura. Quella era la sua occasione, quella che stava aspettando. Il suo cuore batteva a mille e la sua faccia si era imporporata per il sangue che era affluito alle guance repentinamente. Ma era decisa a farsi mordere, se fosse servito davvero ad aiutare i suoi amici, non aveva alcun dubbio.
Samuel aveva promesso ad Alexander che mai avrebbe bevuto sangue umano, fatta eccezione per il suo Sangue di Rosa, e Lucy non lo era di certo. Ma quella era un'emergenza, era il vampiro più forte di Bran, dopo Alexander. Avevano affrontato novantasette prove su cento insieme, fino alla novantottesima in cui si erano dovuti sfidare a duello, dove Alexander aveva dimostrato tutta la sua forza e la sua determinazione, spinto dal desiderio di portare le idee rivoluzionarie del padre in auge.
Probabilmente sarebbe riuscito a dar del filo da torcere al Principe delle Tenebre, ma per colpa del veleno del Grus era ancora piuttosto debole. Alexander era un mestizio, il suo sangue agiva più lentamente rispetto a quello di un vero stregone.
In un attimo Samuel decise, afferrò Lucy per le spalle e senza esitazione affondò i canini sul suo collo. - Ah! - la ragazza si fece avvolgere dalle braccia del vampiro, mentre sensazioni miste di calore e debolezza la invasero.
- Lucy! - urlò Tricia spaventata, portandosi le mani alla bocca.
– Sam, ma che diamine fai? - Sara si gettò su lui nel tentativo di separarlo dalla strega, ma Samuel strinse ancora di più la presa e gustò con tutto sé stesso quel dolce sapore di sangue, che tanto gli era mancato.
- Signor Samuel! Cosa le è preso? - anche Vlacu si unì a Sara nel dividerli, ma niente da fare.
Il vampiro dagli occhi di ghiaccio lasciò andare Lucy solo quando la sentì venir meno. La sorresse come lei aveva fatto con lui e avvertì le forze tornare, anzi duplicarsi. La strega lo fissò pallida – Grazie – le sussurrò, affidandola a Sara e Vlacu, ancora increduli per ciò a cui avevano assistito.
Samuel si voltò verso la villa e lanciò uno sguardo d'intesa a Lionel, l'unico che aveva capito subito le sue intenzioni – Ci penso io! -
Lo stregone alzò gli occhi al cielo sbuffando – Non fare il supereroe... - afferrò Sara per un braccio e la trascinò verso la Congrega.
Senza perdere tempo, Samuel irruppe nella camera di Roxen, mentre questa era in ginocchio ai piedi del Principe delle Tenebre, che per un attimo concentrò la sua attenzione su un possibile soggetto fastidioso, lui.
La strega colse l'attimo di distrazione e riuscì a districarsi dal controllo mentale, quindi come un ariete puntò le gambe del Principe e lo fece cadere a terra. Rapida si rialzò e corse accanto a Samuel, ma il Principe la riacciuffò per i capelli e la fece scivolare all'indietro.
Roxen sbatté col fianco contro uno spigolo, Samuel saltò oltre di lei e con un colpo deciso penetrò lo stomaco del Principe con le unghie affilate.
Il nemico urlò dal dolore, ma con un'immensa forza estrasse la mano di Samuel dal suo ventre e lo lanciò contro la libreria, rompendola in mille pezzi.
Roxen si trascinò verso l'amico e, prima che il Principe potesse riagguantarla, prese un pezzo di mensola scheggiato e lo strinse tra le mani. - Firaga! - urlò e la camera si trasformò in un forno pieno di fiamme alte.
Il Principe delle Tenebre aveva una strana smorfia sul viso, a metà tra il divertito e l'infuriato.
- Oh il nipote del Conte è un po' deboluccio, nonostante si sia appena rifocillato con una strega! -
Roxen guardò confusa Samuel, ma questo ignorò la provocazione, si rialzò, caricò verso il Principe e lo spinse verso le fiamme, sferrandogli artigliate e calci. Quello però sembrava essere immune a qualsiasi colpo.
Quando Samuel gli fu abbastanza vicino da assestargli un pugno, il Principe si abbassò di scatto facendolo cadere sopra di lui, poi sollevandosi lo gettò nel fuoco.
Roxen interruppe immediatamente l'incantesimo ed invocò la spada incandescente – D'accordo, se mi sconfiggerai senza l'uso del controllo mentale... sarò la tua donna – la punta contro il petto del vampiro.
Il Principe scansò la spada con due dita e afferrò Roxen per la vita, avvicinandola al suo viso – E perché mai dovrei farlo? -
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