Fastidio?


Bakugo atterrò il nemico che stava cercando di scappare.

«Dove credi di andare?» sorrise con fare canzonatorio.

Circa mezz'ora prima una banda di villain aveva attaccato una banca del centro città. Aizawa aveva mandato lui e Midoriya a dare supporto agli eroi professionisti.

In realtà non c'era stato bisogno dell'intervento di questi ultimi.

Lui aveva provveduto a mandare al tappeto i nemici e a fermare il loro complice che si stava dando alla fuga.

«Kacchan» lo raggiunse Midoriya.

Teneva tra le braccia una ragazza.

Per qualche strano motivo ciò gli diede fastidio.

«Ottimo lavoro! Adesso però ci pensiamo noi» disse Shinrin Kamui prendendo in consegna l'uomo che Bakugo aveva fermato.

«Tornate pure a casa» annuì Mount Lady. «E siate fieri per quello che avete fatto».

Dopo che i due eroi si furono allontanati, Katsuki sgarbatamente urlò ad Izuku: «Vuoi tenertela tra le braccia ancora per molto?».

Midoriya sussultò e subito fece scendere la ragazza.

«Grazie per avermi salvata».

«L'incolumità delle persone è sempre la cosa più importante».

«Certo. Spero di incontrarti di nuovo...?».

«Deku. Il mio nome da eroe è Deku».

«Deku. Non lo dimenticherò».

Detto questo gli diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò.

Bakugo tirò un pugno contro il muro.

Cos'era quella strana sensazione che lo stava divorando?

Era tutta colpa di quella ragazza.

Come aveva osato baciare il suo Deku?

Avrebbe voluto farla esplodere per ciò che aveva fatto.

«C-che ti p-prende?» balbettò Izuku.

«È per questo che preferisci salvare le persone anziché attaccare subito i nemici? Perché ti ringrazino in quel modo?».

«Che stai dicendo?».

«Non fare il finto tonto, so benissimo che ti è piaciuto».

«Ti sbagli!».

«Davvero?».

Percorse la poca distanza che li separava e poi si fermò a pochi centimetri dal volto di Midoriya.

Si tirò giù il collo del costume da eroe e gli sussurrò: «Ora vediamo se hai detto o meno la verità».

«Che vuoi fare?».

Le gote di Deku si erano imporporate all'improvviso.

Sorrise.

Avvicinò il viso al suo.

Sentì il suo respiro sulle sue labbra.

«Kacchan...».

Izuku aveva chiuso gli occhi.

Si avvicinò ancora un po' facendo toccare leggermente i loro nasi, poi scoppiò a ridere.

«Vedi che avevo ragione, stupido nerd?».

«...».

«Non ti sei mosso di un millimetro. Pensavi davvero che ti avrei baciato?».

Midoriya lo spinse via.

«Sei un idiota» gli urlò. «Non capisci proprio niente!».

Detto ciò corse via.

Bakugo rimase immobile, silente.

Un leggero venticello gli scompigliò i capelli.

«Hai ragione» sussurrò. «Non capisco proprio niente».

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