Bakugo guardava fisso il lavandino del bagno.

Erano le tre di notte.

Per quanto ci provasse e riprovasse non riusciva a prendere sonno.

Si sentiva stranamente agitato.

Forse era la vicinanza di Deku.

Magari se fosse tornato in camera sua, nel suo letto, sarebbe riuscito ad addormentarsi.

Però non voleva.

Perché non voleva?

Certo non per stare vicino a quel nerd di merda.

Assolutamente no.

Si pizzicò le guance frustrato.

Non c'era alcun motivo per...

Sentì un urlo.

Si precipitò immediatamente in salotto.

«Che succede?» domandò preoccupato.

Midoriya era seduto sul materasso, madido di sudore.

«K-Kacchan... I-io s-stavo p-precipitando. D-delle m-mani mi a-afferravano e...».

Bakugo si mise accanto a lui.

«Non è niente. Hai solo avuto un incubo» disse.

«Niente?» Izuku alzò la voce di colpo. «Niente? Mi stavano afferrando. Faceva male. E tu lo chiami niente?».

«Deku...».

«Hai capito? Ero lì da solo in mezzo a...».

«Deku!».

Gli prese il volto tra le mani.

«Non era reale. Era soltanto un brutto sogno. Ma se hai ancora paura non ti devi preoccupare, ci sono qua io».

L'aveva detto con un tono estremamente dolce.

Era così insolito per lui.

Midoriya però sembrò calmarsi.

«Me lo prometti?» sussurrò.

«Cosa?».

«Che non mi lascerai solo?».

«Non lo farò».

Izuku si avvinghiò a lui.

«C-che fai?» balbettò Bakugo.

«Hai detto che non mi avresti lasciato solo. Voglio rimanere così, abbracciato a te».

Katsuki quasi trattenne il respiro.

Uno strano calore aveva pervaso il suo corpo.

Si sentiva avvampare.

Che stava succedendo?

«Sei morbido, lo sai?».

Le parole di Midoriya lo risvegliarono dai suoi pensieri.

«Morbido?» ripeté.

«Si, come un gatto».

Senza volerlo Bakugo sorrise.

Appoggiò la testa tra i suoi capelli.

«Mi piacciono i gatti».

«Anche a me... piaci tu».

Angolo Autrice.

Eccomiiiii! Scusatemi per il ritardo, ma in questi mesi sono stata impegnata e non sono più riuscita ada andare avanti con la storia. Ma ora sono tornata, ahah. Spero che questo capitolo vi piaccia! ^^