CAPITOLO 13

Mati's POV

Alla fine ce la eravamo tutti cavata.

Era già il terzo giorno ad Hogwarts, ma nessuno di noi aveva partecipato alle lezioni, a causa del piccolo inconveniente del giorno prima. Grifondoro e Serpeverde avevano perso solo cinque punti casa, mentre Corvonero nessuno. In quanto alle ferite, io mi ero procurata solo qualche graffio sulle braccia e un taglio sulla guancia e gli altri la stessa cosa: piccole ferite di poco conto. Tutto sommato, ce l'eravamo cavata, quindi. A parte per il costante pedinamento da parte di Gazza e la sua gatta ovunque andassimo, per controllare che non combinassimo altri guai.

A scuola adesso eravamo conosciuti come "la banda del troll", ovvero: me, Ash, Eric, Nat, Azzurra, Miriam, Zoe, Harry, Ron e mia sorella. Ormai avevo imparato i loro nomi a forza di sentirceli ripetere dalla McGranitt.

Anche oggi eravamo esonerati dalle lezioni, avremmo ripreso l'indomani. L'unica a cui ci era stato permesso di partecipare era quella di Astronomia, che si sarebbe tenuta a mezzanotte sulla torre.

Per ammazzare il tempo decisi di scendere nei sotterranei per andare a trovare Ash e chiederle se aveva voglia di venire a fare una passeggiata al Lago Nero per parlare un po'. Avvisai Nat, che era accomodata su una delle poltrone di velluto blu della Sala Comune, intenta a leggere. Mi rispose con un distratto cenno del capo.

Uscii, stranita di non aver visto Eric. Chissà dove si era cacciato... Scossi la testa per cacciare quel pensiero. Da quando mi preoccupavo seriamente per lui?

Ormai ero arrivata vicino alla classe di Pozioni, che riconobbi grazie alla presenza di Piton all'interno. Svoltai l'angolo e mi ritrovai in un corridoio abbastanza cupo, dove però riconobbi Miriam che sembrava ammirare il muro davanti a lei. Mi avvicinai.

- Tutto ok?-.

Si girò verso di me - Abbastanza. E' solo che non mi ricordo la parola segreta per entrare...-.

-Oh, tranquilla. Io la so, me l'ha detta Ashley - .

Feci un passo in direzione del muro e sussurrai - Polisucco- .

La parete di mattoni si smontò letteralmente, aprendo un varco per la Sala comune. -Grazie mille!- esclamò lei. - Nulla- le risposi con un sorriso.

Entrò, seguita a ruota da me che le chiesi - Sono venuta qui per Ash. E' nel dormitorio?-

-Sì, dovrebbe essere con...-

-ZOE!- la Weasley piombò nella sala deserta rincorrendo la Grifondoro. - Ridammi il mio libro!- le urlò, poi si accorse di me. - Oh, ciao!- aveva i capelli fuori posto, probabilmente reduci di una sanguinosa battaglia.

-Volevo chiederti se vuoi fare un giro al Lago, ma credo che tu abbia di meglio da fare- le feci l'occhiolino e mi voltai, senza darle il tempo di darmi una risposta che probabilmente sarebbe stata un cosa del tipo "Cosa staresti insinuando?!".

Uscii per tornare nella mia Sala Comune, decisa ad aprire il libro di Astronomia almeno per sapere qualcosa.

Ashley's POV

Dopo colazione invitai Zoe nel mio dormitorio per continuare la conversazione della sera prima. Passammo la mattinata a chiacchierare del più e del meno, specialmente di libri, ma anche della scuola e dei nostri hobby. Mi venne l'impulso di rivelarle che mi piace scrivere, ma non ne ebbi il coraggio, avevo come sempre paura di essere giudicata. Sapevo che potevo fidarmi di Zoe, anche se la conoscevo da pochissimo, capivo che mi assomigliava. Eppure, il mio istinto mi impediva di dire qualsiasi cosa che potesse essere giudicata.

"E' troppo tardi per quello, una Weasley in Serpeverde, il danno mi sembra già fatto" pensai, riponendo nel comodino il mio amato quaderno dove scrivevo le mie storie.

- Quello che cos'è?- mi chiese Zoe, sporgendosi dal letto per osservare il quadernino che stavo riponendo. Divenni improvvisamente imbarazzata e arrossii all'istante. La ragazza se ne accorse e mi prese il quadernino dalle mani, cominciando a sfogliarlo.

Le saltai addosso e cominciammo a "lottare" per la conquista del mio prezioso tesoro. Lei ebbe la melio, scese dal letto e corse fuori dalla stanza.

-ZOE!- urlai e presi a rincorrerla. Lei si precipitò nella sala comune e io la seguii, trovando Miriam e Mati. - Ridammi il mio libro!- esclamai, prima di porre la mia attenzione alle mie amiche. - Oh, ciao- dissi, sistemandomi i capelli scomposti.

- Volevo chiederti se vuoi fare un giro al Lago, ma credo che tu abbia di meglio da fare- disse Mati, facendomi l'occhiolino e uscendo subito dalla Sala Comune senza darmi il tempo di sgridarla e di urlarle dietro.

Scrollai le spalle e vidi che Zoe era dietro uno dei divani verdi della Sala a fissarmi. Quando la beccai lei divenne rossa e io ne approfittai per riprendermi il quadernino.

-Non vuoi dirmi proprio perché sei così affezionata a quel quaderno, eh- commentò lei, seguendomi fino al dormitorio, dove riposi accuratamente il quaderno nel baule.

Scossi la testa e scrollai le spalle. - Sai da quanto conosco Mati? da tanto, è gli ho detto solo uno o due mesi fa il contenuto di quel quaderno, ci vorrà del tempo per svelarlo- dissi, sdraiandomi sul letto e cominciando a coccolare Ade che si era accoccolato sulle mie gambe in un attimo. Zoe si distese affianco a me e arrossii, sperando vivamente che non se ne accorgesse. - Capisco- disse semplicemente, fissando il soffitto al mio fianco.

Rimanemmo così per un po' e fu bello. Era riuscita a farmi stare bene anche senza dire una parola. Improvvisamente capii che cosa volesse dire Mati e mi arrabbiai non poco. Mi scusai con Zoe dicendole che avevo da fare e partii alla ricerca della mia migliore amica che presto avrebbe avuto una tomba tutta per se.

#spazioautrici

Scusate per il ritardo di pubblicazione, colpa mia (R), mi ero dimenticata di scrivere per qui, mi riscatto adesso, spero che il capitolo vi possa piacere anche se corto

M e R 💙🖤

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