Canzoni- Olivia Romano

Il giorno dopo l'arrivo di Giada, la ragazza pretese (si pretese, non me la chiese gentilmente, ci mancava anche che mi minacciasse con un coltello) delle lezioni di italiano. Così raggiungemmo il tavolo di Atena, lei col suo libretto degli appunti e quell'aria imbarazzata che aveva la prima volta. Era proprio carina quando era imbarazzata.

Ok era carina in generale, ma non mi soffermerò su questo punto.

-Allora, so che dopo questo mi odierai, ma non mi importa.- mi importava eccome, ma non mi avrebbe odiato per una cosa del genere, giusto? -Oddei, che devo fare?- si sbatté la mano in fronte, lo faceva spesso quando tiravo fuori le mie idee geniali.

-Ma devo proprio?!- di lamentò per la terza volta, rossa in viso. -Si mi serve per la pronuncia!- le ripetei io. -E no, non puoi semplicemente parlare, la musica aiuta a essere più sciolti.- la precedetti. Sbuffò e io sorrisi.

D'accordo, d'accordo, chiamatemi pure approfittatrice, ma non mi importa, non sentivo la sua voce da un'anno, e dovevo rifarmi del tempo passato.

Misi su una base, per essere precisi, l'ultima notte, e Giada cominciò a cantare.

La sua voce era... non c'è modo di descriverla. In una parola? Angelica.
Fantastica.
In quel momento volevo tanto, tanto, tanto baciarla, lì, nel mezzo del padiglione.

Fortunatamente riuscii a trattenermi e rimasi a guardarla mentre cantava, tutta rossa in viso mentre mi lanciava occhiatacce assassine, ma comunque bellissima.

A fine canzone le feci un'applauso, un po' per prenderla in giro, un po' perché era stata veramente brava. Lei sorrise -Come sono andata prof?- marcò l'ultima parola con uno strano accento, e solo dopo mi accorsi che aveva parlato italiano. -Benissimo cara.- le risposi, ma fui troppo veloce, e mi mangiai la metà delle parole, perciò la ragazza non capì molto. -Bene- tradussi. Parlammo per un po', e poi mi fece la seconda minaccia della giornata.
-Vieni al lago a fare il bagno o ti ci butto di peso.- -Ok ok. Dammi il tempo di cambiarmi.-

La raggiunsi in spiaggia dieci minuti dopo, e la trovai già lì. "Non è che avevi escogitato tutto Price?" Mi chiesi. Io avevo rubato un costume a uno dei miei fratelli, perciò avevo un paio di pantaloncini bordò che mi andavano grandi, e un pezzo sopra nero. La cicatrice spuntava minacciosa dal bordo del costume, e pensai che quasi un anno prima, da quella spiaggia, mi ero ritrovata a combattere contro tre anemoi, con Giada in costume. Sorrisi e storsi il naso al ricordo, sia felice (non chiedetemi perché) che doloroso.

A quanto pare per la signorina ci avevo messo troppo, perciò mi prese e mi buttò nell'acqua comunque. Quando riemersi la attaccai da dietro, facendola cadere. -Vendetta!- gridai, tra le risate generali.

Dopo un po' a noi si aggiunsero Aurora e Luca. La ragazza non fece il bagno, e non si spogliò neanche. Conoscevo fin troppo bene quello sguardo, quello che usavo io per nascondere a Giada, lei e Will quando mi facevo male, ma decisi di non indagare. Se aveva realmente fatto qualcosa me lo avrebbe detto lei, quando sarebbe stata pronta.

A cena, Amber mi disse- Maa, tu e Giada? Siete fidanzate?-

Quasi non mi strozzai con la coca che stavo bevendo. Diventai peggio rossa di pomodoro man.

-No! Che ti viene in mente?- le risposi. -Allora perché continua a guardarti?- rispose maliziosa.

Non ci avevo fatto caso. Liquidai la conversazione con un gesto, e tornai a concentrarmi sul mio cibo.

Andai a letto dopo l'una. Mi stesi nel letto con gli auricolari, pensando all'inverno passato, alla mia "rappacificazione" con Chiara... si avete sentito bene.

Un giorno o l'altro ne avrei dovuto parlare con gli altri, dovevano sapere che Chiara Romano non era tanto male.

Si è il secondo capitolo con tanta giadivia. La settimana è stata dura.
Cassie_Wayland ti invoco! Buonanotte

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top