Profanata da ripugnanti carezze
Adorna di civettuola innocenza,
cigno dalle ali dischiuse al mondo,
sorriso che si apriva
al desiderio di chi ammirava la tua grazia,
sei stata strappata
alla tua serenità
da un verme
che osa fregiarsi della parola "uomo".
Profanata da ripugnanti carezze,
ogni singola parte di te,
segnata per sempre
dal passaggio di chi ha osato feriti.
Violata da un animale,
Violata da un branco di sciacalli
che dicono sia colpa
la tua bellezza,
certi della loro decerebrata banalità
che chiamano "benpensare ".
Di te
é rimasta carne ferita,
distrutta,
umiliata
da una fredda morsa ,
e la sensazione di non avere più anima.
Ma ti prego, sorella,
abbi ancora la voglia
di aprire le tue ali:
vola sopra le nostre teste
e lasciaci ammirare la tua fierezza!
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