-"Bucky!"
-"Dimmi Steve, no, non ti ci porto da Stark!"
-"Devo chiedergli un favore"
-"Sei impazzito?"
-"Credo di si, ma più che un favore è una proposta"
-"Lo vuoi sposare?"
-"Cretino"

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I suoi occhi erano profondi e stanchi, mi liberò e mi diede dei vestiti.
-"Posso sapere il tuo nome?"
-"Non ho un nome e tu?"
-"Non ha più valore se una persona che vuoi al tuo fianco non può pronunciarlo"
-"So chi sei, ora che ci penso, dicono che tu sia James Barnes, il capo ti tiene come ostaggio"
-"Vogliono Steve, lo so"
-"Purtroppo ti devo ammanettare ancora"
-"Stai facendo molto, grazie"
-"Avrai fame, ma non ho cibo con me, forse dopo passano le guardie, ti devono tener in vita per un bel po'"
Rimanemmo in silenzio, amavo il silenzio e mi inquietava al tempo stesso.
-"Grazie comunque", biascicai.
-"Non ringraziarmi, non serve"
-"Sei un alleata?"
-"No, non proprio"
-"Lo S.H.I.E.L.D. può aiutarti"
-"Dai troppa fiducia mio caro soldatino, quelle persone che ora ti accolgono sono le stesse che prima ti davano la caccia e ti volevano morto o sbaglio?"
-"Ho fatto i miei errori"
-"Tu non hai colpe"
-"Curioso, oltre a Steve sei l'unica persona che me lo dice"
-"E' la verità", disse rimettendomi le manette, poi se ne andò.
Il suono della voce di quella ragazza era famigliare e nostalgico, anche troppo.
-"Dove l'ho già sentita?"
Quella visita mi aveva fatto solo bene, ero più sereno:
Chiusi gli occhi cercando di riposare la vista ma non aiutò per niente. Intanto l'incubò tornò: Rumlow.
-"Oh, tesoro come siamo carini, ti han dato degli stracci per coprirti?"
-"Rumlow.."
-"Non mi piace vederti sereno!", mi tirò un calcio in faccia.
-"Non riuscirai ad ottenere quello che vuoi!"
-"Perché James? Tu sai cosa voglio?", mi disse con un ghigno.
Non risposi, volevo solo scappare e sentirmi al sicuro.
-"Sai James, eri così forte, così impenetrabile quando eri il soldato d'inverno. Ora invece, sei una palla al piede"
-"Steve verrà a salvarmi!"
-"Non contarci!"
-"Vi ho sentiti quando sono scappato avete lo S.H.I.E.L.D. attaccato al culo, ecco perché ci spostiamo spesso"
-"Puttanella!", mi diede un altro calcio in faccia ferendomi l'occhio destro.
-"Guai a te se provi ancora a scappare, o la punizione di prima ti è piaciuta così tanto?"
Dall'occhio ci vedevo male, deglutii al pensiero delle violenze che Rumlow mi aveva fatto.
-"Ora vado ma quando torno ti voglio trovare qua!"