Capitolo 3
Grazie infinite a Alacalfalas per aver realizzato questa immagine meravigliosa. Il disegno non è fatto per questa fan fiction, ma gentilmente concesso da Alcalafalas per le mie storie. Puoi trovare Alca su Twitter e Tumbrl.
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L'altra notte durante il sonno mi hai chiesto: come stai? Chiuso fuori dalla vita, aspettando, piangendo.
(Rumi)
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La farfallina blu volava in cerchio. Girava e girava, come se cercasse la sua attenzione, e Rey continuò a domandarsi se quello fosse solo un sogno.
"Tutto è energia" le aveva detto la vecchina, sull'uscio della casa di Luke. "Tutto è interconnesso..." continuò a ripetere Rey, inseguendo la farfalla.
D'un tratto, un pesante odore di zolfo riempì le sue narici. Era di nuovo dentro la grotta. Non ricordava neanche di essersi addormentata, ma quello sembrava proprio lo stesso sogno della notte precedente.
L'unica cosa che ricordava con certezza era che aveva cominciato a leggere. Il libro che le aveva lasciato la vecchina sembrava senza senso. Parlava di elementi, di lune e dimensioni parallele. Di insiemi finiti di universi in cui la Forza poteva scomporsi. Di sicuro, troppo al di sopra delle sue conoscenze. E non era certa che le sarebbe bastata una sola lettura per capirne il significato.
Fece un passo nell'oscurità, cercando la farfalla. "Tutto è energia" ripeté dentro di sé e un piccolo puntino blu si fece strada nel buio. Era la sua farfallina colorata, era tornata per illuminare il suo sentiero. Allungò una mano verso di lei.
"Sei tornata?" fece in tempo a dirle, quando una corrente tiepida avvolse le sue gambe e la trascinò sul fondo. "Tutto è interconnesso" ripeté una voce interiore. "Interconnesso con che cosa?" si domandò, mentre entrava nell'acqua.
Si fermò per un istante, osservando nuvole di farfalle multicolore volare intorno alla fonte. La loro bellezza le dava come dei brividi. Fece un passo, scorgendo dei pesci luminosi venirle incontro. Chiuse gli occhi. Aspirò l'odore intenso di zolfo e andò avanti verso il centro del fiume. Prima una scarpa e poi l'altra e poi dentro, fino al collo.
Fece un grosso respiro, nuotando fino a toccare qualcosa. Sembrava un cristallo. Una grandissima lastra opaca, ma ancora in grado di riflettere la luce.
Un'immensa superficie calda e potente.
"La Forza" disse a voce alta, aprendo le mani per assorbire l'energia di quel materiale.
"Tutto è energia" le aveva detto la vecchia.
Guardò in alto il gioco di luci che le farfalle componevano sopra il pelo dell'acqua. Guardò i piccoli puntini luminosi andarle incontro dal fondo del fiume. Si avvicinavano piano piano, assumendo la forma di pesci una volta che le stavano intorno.
"Perché sto sognando questo posto?"
Poi, d'un tratto, vide un piccolissimo bagliore, oltre al vetro. "Tutto è interconnesso" le aveva detto la vecchia. E a quel punto, ebbe un sospetto. "Aspetta! C'è qualcosa qui dentro." Con un crescente senso d'angoscia, guardò attraverso il fondo e vide un grande spazio vuoto, come una stanza. E, in lontananza, una piccolissima luce accesa. Una scrivania, apparentemente vuota. Non era certa, ma ricordava di aver visto un uomo, dall'altra parte. Una figura intenta a sfogliare dei grandissimi libri. Con una spinta delle scarpe, si appoggiò con tutto il corpo sul cristallo per vedere meglio, per cercare l'uomo. Per sentire più energia. E, proprio in quel momento, si ricordò il suo nome.
"Ben!"
Milioni di luci avanzarono. Ma non erano farfalle. L'ombra, dietro al vetro, le apparve di fronte, come un faro. Una Forza. Rey alzò gli occhi, facendo un balzo all'indietro. Il suo cuore iniziò a battere veloce. L'aria cominciò a mancarle. Piccoli bagliori colorati le ballarono intorno, alternando milioni di riflessi argentati con luccichii multicolori. Ma lei non si curò di loro. Cercando di trattenere il fiato, osservò il nervosismo con cui l'uomo spostava le mani sulla lastra che li separava, come se stesse tentando di vederla meglio. Come se potesse prendere più energia.
"Tutto è energia" le aveva detto la vecchia.
Si toccò le labbra in cerca di un lamento, una parola o una sola espressione per dire quello che provava.
"Tutto è interconnesso" sussurrò, senza sapere perché.
"Rey?" la chiamò l'immagine dall'altra parte della lastra, facendosi strada sulla condensa che appannava il suo lato.
Il bagliore delle farfalle si fuse con gli scintillii emanati dai pesci, come un caleidoscopio luminoso. Rey osservò il movimento di colori e luci vorticare tutto intorno, come se lei stessa fosse il fulcro del disegno.
"I sogni sono porte. Come pensi, così accade" le aveva detto ancora la nomade, ferma sull'uscio di casa.
Rey spostò lo sguardo sulle proprie mani. Quattro curve si diramavano dalle dita in direzioni opposte. E in quel momento capì che, forse, era davvero tutto interconnesso. Sogno o realtà non era importante ma, a quel punto, poteva di nuovo sperare. Come se percepisse i suoi pensieri o fosse veramente molto sorpreso, lui si mosse di scatto, cadendo all'indietro.
"Ben!" La voce di Rey uscì fioca e distorta, come quella di un incubo.
"Sono qui" le rispose, tornando da lei, come se galleggiasse nell'aria.
Rey lo osservò, mentre stava immobile, dall'altra parte del vetro. Alto, magro, con i capelli scuri, leggermente arricciati, appena sotto le orecchie. Gli occhi grandi e pieni di emozioni. Non parlava, ma era come se gridasse.
"Ben!" urlò ancora, attaccandosi al vetro. "Perché non sei tornato da me?" Le lacrime si affacciarono nei suoi occhi. Il cuore cominciò a perdersi e l'anima si espanse, cambiando forma. Il gioco di luci cessò all'improvviso.
"Rey?!" fu tutto quello che riuscì a rispondere Ben, spalancando gli occhi come se vedesse un fantasma.
Le farfalle cominciarono a volteggiare nello spazio oltre al pelo dell'acqua. I pesci spostavano interi flussi di correnti colorate.
Lui rimase immobile, fissandola con gli occhi spalancati, lo sguardo perso e senza fiato.
"Rey, sei tu?" le disse, incredulo, aggrappandosi al cristallo Kyber che lo teneva prigioniero. "Pensavo che non ti avrei più rivista."
"Per la Forza, Ben!? Perché sei qui? Che cos'è questo posto?"
Ben abbassò gli occhi. Ma lei lo incalzò, facendo altre domande, sempre più disperate, sempre più ansiose.
"Perché non mi sei mai apparso come fantasma? Perché mi hai lasciata sola?"
"Mi dispiace" sussurrò, facendo scorrere le unghie sullo spesso Kyber che li separava. Abbassò lo sguardo, con un'espressione colpevole. "Sono qui, non so da quanto tempo. Sono prigioniero."
"Tu sei...?" Rey inclinò il viso, trattenendo le parole.
Ma lui si affrettò a risponderle: "No, non sono morto. Per questo non sono stato in grado di venire da te. Ma potevo sentirti."
Una lacrima solcò il suo viso e, per un attimo, si allontanò dal vetro.
"Ben..." Rey colpì il Kyber con violenza, come per spaccarlo. "Ben!" ripeté ancora, perdendo il controllo. Voleva toccarlo e stringerlo tra le sue braccia. Voleva sentire il suo calore. Accarezzare le sue labbra morbide, i suoi capelli, le sue mani gentili.
Un riflesso di luce le danzò sul volto, illuminando i suoi occhi e costringendola ad alzare un braccio per ripararsi.
Lui sollevò una mano all'altezza del suo viso, come se volesse proteggerla.
Senza pensare, posarono le mani agli estremi opposti del vetro.
Una nuova energia li fece tremare. Potevano percepire la Forza anche senza toccarsi. Si guardarono sorpresi, turbati e con il cuore in tumulto.
Una miriade di pesci cominciò a riempire il cristallo con la loro presenza, luce dopo luce.
Rey osservò gli occhi di Ben precipitare sulle sue labbra.
"Perché mi guardi in questo modo?"
Una corrente più forte la afferrò per le caviglie, costringendola a muovere le gambe nell'acqua.
"È che io..." le rispose, dolcemente.
Ma la corrente era sempre più forte. L'odore di zolfo più intenso.
"Vorrei..." continuò lui, senza fiato.
E lei si ricordò di come l'aveva baciato, quando si era risvegliata sul pavimento di Exegol. L'aveva fatto con impeto, seguendo un istinto. Cosa avrebbe fatto, adesso, se non ci fosse stato quel vetro? Lo guardò, muovendo gli occhi per studiarlo meglio. Era sempre bellissimo.
"Mi sei mancata" sussurrò lui, spezzando il silenzio.
Il cuore le balzò nel petto. Mosse le gambe per restare sul posto, finché una scarica di rabbia la spinse a dare pugni e calci contro al kyber.
"Fermati" le disse Ben, lasciando cadere la mano lungo il fianco. "Non serve a niente, Rey."
Ma lei si lanciò contro la lastra, con tutta la sua forza, venendo poi scagliata lontano, come se fosse un riflesso della sua stessa energia.
"Tutto è energia" le aveva detto la vecchia.
Rotolò nell'acqua fino a sentire che le mancava l'aria. Non le importava nulla. Sarebbe morta annegata, ma prima voleva toccarlo. Invece, dovette arrendersi all'improvvisa carenza d'ossigeno.
"Com'è possibile?" si domandò tra sé e sé. Ma, costretta dalla necessità, riemerse, prese aria, e tornò da Ben.
"Se si potesse spaccare con la Forza, tu credi che non ci avrei già provato?" le disse con urgenza, quando lei tornò contro il vetro.
"E, quindi, come facciamo a romperlo?"
"Non lo so, sono bloccato qui con tutti questi libri. Li studio e li studio, ma non ho trovato nessuna risposta."
"Che libri sono?"
"Sono dei libri sulla volontà della Forza Vivente e la Forza Cosmica e sulla necessità di trovare un equilibrio. Ma, per lo più, non hanno senso. È come se gli mancasse un pezzo."
"Tutto è interconnesso" le aveva detto la vecchia. E se fosse stato vero? "I sogni sono porte. Come pensi, così accade" si ricordò all'improvviso. E, con lo stesso istinto che l'aveva spinta a cercarlo sul fondo di un fiume sulfureo, gli disse:
"Ben, tra tutti i tuoi libri, ce n'è uno con un pesce sulla copertina?"
Lui si voltò a guardare i libri, come se cercasse una risposta, poi si voltò verso di lei.
"Perché mi fai questa domanda?"
Rey sbatté le palpebre, pensando alle parole giuste per spiegargli i suoi pensieri.
"Perché, quando ero sveglia, è venuta a trovarmi una vecchia e mi ha portato un libro con un pesce sulla copertina. Diceva cose strane. Era convinta che fossi la figlia di Luke e..."
"La figlia di Luke?" Ben sorrise, abbassando lo sguardo, come divertito. "Pensavo che avessi passato giusto qualche settimana con Luke. Come mai ti crede sua figlia?"
Rey spostò gli occhi, cercando di nascondere il rossore sulle sue guance.
"Ecco... dopo che sei morto, non me la sentivo più di stare con la Resistenza. Da un anno vivo su Tatooine, nella fattoria di tuo zio. Ho sistemato alcuni vaporatori e..."
"E?"
"Mi faccio chiamare Skywalker..."
"Cosa?" Ben non riuscì a trattenere una risata. "Perché proprio Skywalker?" Cercò di non ridere mentre lo diceva. "Perché non..." Solo, pensò, senza riuscire a finire la frase. Poi lasciò cadere il discorso.
Lei sollevò gli occhi con aria interrogativa, cercando di non arrossire un'altra volta, ma l'acqua era tiepida e questo non aiutava. Così gli disse di aspettare e tornò in alto a prendere fiato.
Un respiro e poi un altro.
"Per le stelle" disse a voce alta, con la testa fuori dall'acqua. Respirò il forte odore di zolfo, ma non poteva nascondere il tumulto che provava dentro. Chiuse gli occhi, accarezzandosi le labbra, dolcemente, lentamente. Non aveva mai baciato nessuno, prima di Ben. Portò le mani alla testa, disperata. "No, non posso pensarci ancora! Non adesso!" Ma il pensiero era più forte. Quanto avrebbe voluto toccare ancora quelle labbra, quei capelli mossi e leggermente spettinati.
Se solo non ci fosse stato quel vetro...
Sospirò, allontanando quell'idea. Diede uno sguardo alle farfalle che continuavano a volteggiare sopra la sua testa e i pesci sul fondo. Tutto brillava e danzava intorno a quel muro di Kyber. Prese fiato e tornò contro il vetro, di fronte a Ben.
"Mi hai parlato di un libro con un pesce sulla copertina" le disse a bruciapelo, senza più il sorriso sul volto.
"Sì. La vecchia mi ha detto che un maestro Jedi le aveva rivelato una profezia."
"Che cosa ti ha detto?"
"Mi ha detto che sua madre era stata salvata da un Jedi e che questo le aveva chiesto un favore."
"Quale favore?"
"A quanto pare, sua madre promise al Maestro di portare un libro ad una sposa di cognome Skywalker e lei ha pensato che quella sposa fossi io." Arrossì di nuovo. Ma, questa volta, Ben non si fermò a valutare la sua emozione.
"Una sposa?" Ben abbassò gli occhi, facendo una faccia sconvolta. "Rey, forse, tu...?"
"No!" si affrettò a gridare lei, senza permettergli di finire la domanda; ma non poteva neanche dirgli che lo amava al punto da sognarlo tutte le notti e di restare in vita solo per quel sogno.
"Quindi sei..."
"Libera" si affrettò a dire. "Sola, come mi hai conosciuta..."
Il viso di Rey divampò e Ben non nascose un sorriso, addolcendo la sua espressione.
"Oh" esclamò con un sussurro, ma i suoi occhi tornarono alle sue labbra.
Rey sospirò rassegnata. "Maledetto vetro" pensò dentro di sé, lasciando andare le braccia. Sollevò il viso, percependo l'intensità dello sguardo di Ben e un timido sorriso di sollievo. Ma, quando i loro occhi si incontrarono, il suo cuore andò in fiamme e il fiato tornò a mancarle. Doveva dire qualcosa.
"La vecchia mi disse che, se il giovane Skywalker avesse fallito, la Forza si sarebbe rivelata un'altra volta e una giovane sposa avrebbe compiuto la profezia..."
"Una profezia? Quale profezia?"
Rey si toccò le ciocche che uscivano dai panini e galleggiavano verso l'alto.
"Non lo so, ma credo che la risposta sia in questi libri."
Ben si spostò, facendole segno di aspettarlo con una mano. Andò verso la pila di libri e cominciò a rovesciarli e a scaraventarli in tutte le direzioni; infine, ne afferrò uno molto, rovinato e, galleggiando nell'aria, tornò da lei.
Rey lo accolse con un sorriso, restando immobile a guardare i suoi occhi brillare. Lo osservò cambiare espressione, mentre la fissava con quel suo sguardo intenso e colmo di un mal celato desiderio.
Ah, quanto avrebbe voluto distruggere quella lastra...
"Con il simbolo di un pesce ho trovato questo" le disse, indicando la copertina consunta.
Rey abbassò la testa per vedere oltre al vetro. Poi la rialzò di scatto, sorpresa.
"Allora è vero!"
"Che cosa?" incalzò lui, cercando un senso sul simbolo del libro.
"Nel libro che mi è stato donato ho trovato scritte queste parole:
Per questo i maestri Je'daii, prima del loro tramonto, divisero le loro conoscenze in più libri e li nascosero nei luoghi più dimenticati della Galassia. E, se questo non fosse bastato, usarono la Forza per celare un'antica profezia e un ultimo libro accessibile solo ad un eletto: la profezia della sposa Skywalker."
"La sposa Skywalker?" ripeté Ben, portando una mano al mento. "Tu pensi che abbia a che fare con noi? Che altro ti ha detto la vecchia?"
Rey si staccò dal vetro.
"Mi ha fatto discorsi assurdi su un principio di indeterminazione o qualcosa del genere. Tu ne hai mai sentito parlare?"
Ben mosse le labbra in una smorfia. "Da quel che so,il principio di indeterminazione è una teoria scientifica usata per il teletrasporto da un sistema all'altro, ma i danni molecolari che si avevano nella trasposizione delle molecole, diventavano sempre più gravi dopo ogni viaggio. E, per questo, non è stata più usata."
Rey mosse le mani nell'acqua.
"Non è di questo che mi ha parlato la vecchia. Lei mi ha detto che, secondo la sua teoria, tutto ciò che esiste può variare cambiando il punto di osservazione. Poi ha detto che, quando si osserva qualcosa, essa muta in base a chi la osserva e l'atto dell'osservare modifica la realtà osservata."
Ben strinse gli occhi, concentrandosi a pensare.
"Tu credi che abbia a che fare con noi? Con il fatto che io sono bloccato qui? E con l'evidenza che ci incontriamo solo nei sogni?"
"Cosa?" Rey scosse il viso, facendo un'espressione sorpresa.
"Ben, come sai che questo è un sogno?"
Il ragazzo spostò i capelli che gli erano caduti sul viso, i suoi occhi si riempirono di lacrime.
"Non so dove sono, né come ci sono arrivato, ma ho spesso fame, come quando ero vivo... In questo posto è pieno di cibo e di libri, così l'unica cosa che posso fare è leggere e nutrirmi, ma a volte mi addormento. E, quando sono sul punto di svegliarmi, io..."
Respirò a bocca aperta, come se stesse per rivelare un segreto. La voce divenne più bassa. " Io ti sogno e..."
"Ti sogno anche io!"rispose Rey, senza aspettare che finisse di parlare.
I due si fissarono per un istante, poi Rey risalì a prendere ossigeno. Gli aveva solo detto che lo sognava, ma lei si sentiva nuda, come se gli avesse detto che lo amava. Ripensò ai suoi occhi, al movimento delle sue labbra, mentre le confidava i suoi pensieri. Ripensò al profumo della sua pelle e a quel leggero tocco di barba. Baciarlo su Exegol era stata un'emozione fortissima. E, adesso, se solo non ci fosse stato quel vetro, forse, avrebbe trovato l'audacia di sfiorare la sue labbra e...
Il suo cuore perse un colpo, un nodo allo stomaco la strinse fino a farle sentire i brividi e... e lei fu certa di esser viva.
Quando ritornò, Ben era fermo con il libro in mano, apparentemente concentrato nella lettura.
Rey accavallò le gambe, sedendosi sul fondo, restando sorpresa del fatto che Ben non si girasse a guardarla.
"Ben?" lo chiamò, portando una mano sul vetro all'altezza del suo viso.
L'energia cominciò a scorrere, passando attraverso il kyber e rendendo la lastra luminosa. I pesci colorati ripresero a danzarle intorno e milioni di luci coprirono il vetro.
Ben percepì la sua Forza e mosse una guancia intorno all'ombra della sua mano, come se potesse percepire una lieve carezza. Entrambi chiusero gli occhi, godendo di quel breve scambio di energia.
"Energia... Tutto è energia, tutto è interconnesso..." le aveva detto la vecchia, e a questo ricordo spalancò gli occhi.
"Ben, e se dopo la tua morte qualcosa ti avesse portato in un'altra dimensione?"
Il ragazzo non rispose, ma spostò il vecchio libro contro il vetro, mostrando a Rey cosa aveva trovato.
"Questo libro si intitola :Il libro di Bogan: La luna di zolfo."
Rey inclinò il viso, seguendo il movimento delle dita di Ben.
"Leggi anche tu" le disse, con gli occhi spalancati, indicando una frase.
"17
Si narra, infatti, che se un giovane Skywalker fallirà, una giovane sposa la Forza riunirà.
Per liberare il suo amato, attraverserà il tempo e lo spazio, chiudendo le crepe tra le dimensioni e riunendo tutte le fazioni. Ma, per risolvere la primordiale indeterminazione, Ahsla e Bogan dovrà portare in collisione."
Angolo della scrittrice:
Ciao a tutti,
Sono incredibilmente lusingata, onorata e riconoscente verso tutti coloro che hanno letto, commentato, aggiunto questa storia in libreria. I commenti, visibili o privati o i messaggi che mi scrivete, sono il motore che mi spinge a continuare a scrivere, e per questo vi sono e sarò per sempre grata e riconoscente. Il mio cuore è vostro!
Vi ringrazio per essere passati di qua e aver letto le follie che scrivo.
Un grazie di cuore anche a @AlessandroM5 (lo trovate su EFP - IndianaJones_25 - con delle storie bellissime) che ha riletto e corretto questo capitolo con la sua immancabile attenzione. Senza di lui non credo che sarei mai riuscita ad arrivare fino a questo punto. Grazie mille @AlessandroM5 . Non so come potrei fare senza di te.
Per favore, andate a mostrare il vostro amore anche per le sue storie che sono scritte benissimo, ricche di fantasia e talento.
Ricordo a chi mi segue che, continuerò a pubblicare un capitolo di questa storia ogni settimana.
Un caro saluto a tutti, grazie di aver letto le mie storie e a presto.
Shaara
Appunti e spiegazioni
Ciao a tutti, come avete letto fin dal primo capitolo, questa storia è ispirata agli antichi Je'daii. Per chi non ha molta voglia di leggere tutti i riferimenti che ho allegato, ecco qui una breve sintesi:
Secondo la letteratura di Star Wars, in seguito ad una manifestazione della Forza, il pianeta Tython partorì, dal suo interno, due lune: Ashla e Bogan.
Queste lune rappresentavano il lato chiaro e il lato oscuro della Forza. Tython divenne così l'elemento equilibratore tra queste lune e Forze. In seguito, nove sensibili alla Forza fecero un sogno, si recarono sul pianeta, e cominciarono a studiare la Forza nella sua interezza. Questi nove individui, con il tempo, divennero il primi maestri Je'daii.
Per tanto tempo ci fu la pace, perché la Forza influenzava fortemente il pianeta. Quando un sensibile alla Forza perdeva l'equilibrio veniva mandato sulla luna relativa al lato più debole, in modo che, questa esposizione, lo riportasse in equilibrio.
Dopo molto tempo, altri individui (i Rakata sensibili al lato oscuro) invasero Tython per incrementare il loro potere e da quel momento si scatenò una Guerra della Forza. In seguito alla violenza di questa guerra, un maestro usò il lato oscuro e le Forcesabers per sconfiggere i nemici, ma, poi, lui stesso venne corrotto dal lato oscuro. Alcuni allievi lo seguirono e cominciarono a combattere contro gli Je'daii. Alla fine, i devoti al lato chiaro vinsero la guerra, lasciarono Tython per trasferirsi a Ossus e fondaro l'ordine Jedi, ispirato solo al lato chiaro (Ashla). Da allora, il lato chiaro e il lato scuro, e i loro relativi ordini, non furono mai più in pace.
Per arricchire questa storia, le due lune con Tython mi hanno fatto pensare agli elementi alchemici elementari e ho pensato di fare una trasposizione tra gli elementi alchemici e la Forza che in questo caso è rappresentata da Tython e le sue lune.
Riferimenti degli elementi nell'alchimia:
Zolfo = maschile = spirito
Mercurio = femminile = anima
Sale = Elemento equilibratore = corpo/materia
Trasposizione degli elementi alchemici, dei personaggi e dei simboli in questa storia:
Ashla = luna di Tython legata al lato chiaro della Forza = mercurio = anima = emozione rappresentata in questa storia: amore = personaggio: Rey
Bogan = luna di Tython legata al lato oscuro della Forza = zolfo = spirito = emozione rappresentata in questa storia: paura = personaggio: Ben Solo
Tython = Pianeta della Forza = Elemento equilibratore delle due lune = sale = corpo = emozione rappresentata in questa storia: equilibrio = personaggio Finn
Nell'alchimia classica gli elementi mercurio, zolfo e sale rappresentano rispettivamente anima, spirito e materia.
Per risolvere questa storia ho immaginato l'esistenza di tre libri legati alla Forza:
Il libro di Ashla. La luna di mercurio.
Il libro di Bogan. La luna di zolfo.
Il libro di Tython. Il sale della libertà.
Come nell'alchimia la somma degli elementi dà vita alla pietra filosofale, nella mia storia esisterà un quarto libro che rivelerà la profezia della sposa Skywalker.
Carissimi lettori, so che questa storia è un minestrone della mia fantasia, leggetelo come un puro e, forse, stupido sfogo contro la mancanza di fantasia dell'Episodio IX.
Ps: non vi spaventate se mischio alchimia, elementi di meccanica quantistica, elementi di psicologia, letteratura Star Wars e poesie di Rumi. Sono solo le fonti da cui prendo spunto per le mie idee, ma la storia è, e resterà, una favola a lieto fine ambientata in una Galassia molto, molto lontana.
Bibliografia:
Odine Je'daii - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/it/wiki/Ordine_Je%27dai
Guerra della Forza - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/it/wiki/Guerra_della_Forza
Spiegazione sulla fine dell'ordine Je'daii - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga scifi.stackexchange.com/questions/128787/why-did-the-jedi-turn-totally-light-side
Primi Jedi - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/wiki/Prime_Jedi
Tython - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/wiki/Tython/Legends
Luna di Bogan - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/wiki/Bogan
Luna di Ashla - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga starwars.fandom.com/wiki/Ashla_(moon)
Psicologia e Alchimia: Carl Gustav Jung Opere vol. 12: Psicologia e alchimia
Eugène Canseliet e altri 1: Alchimia. Nuovi studi di simbolismo ermetico e di pratica filosofale
Articolo che lega il pensiero di Jung con l'alchimia. https://www.google.it/amp/s/www.parsifal.info/mercurio-alchemico-confronto-tra-alchimia-astrologia-e-mito/amp/
Zolfo - spiegazione alchemica - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga it.m.wikipedia.org/wiki/Zolfo_(alchimia)
Mercurio - spiegazione alchemica - Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga it.m.wikipedia.org/wiki/Mercurio_(alchimia)
Sale - spiegazione alchemica- Qui su Wattpad non riesco ad incollare i link, per vedere il riferimento (o forse sono io che non li so inserire perciò...) aggiungete https : // alla riga it.m.wikipedia.org/wiki/Sale_(alchimia)
Significato della sillaba Om (Questo articolo mi è servito per immaginare come far riunire le dimensioni e i pianeti) - https://www.supernaturalcafe.it/articoli/qual-e-il-vero-significato-della-sillaba-om/
Ps: Ogni personaggio descritto tranne quelli inventati da me, sono di proprietà della STAR WARS - LUCASFILM, ora Disney. Ogni onore e gloria è di proprietà del suo creatore George Lucas e degli autori del nuovo Canon Disney. Questa Fan Fiction è stata creata a scopo ludico, senza fini di lucro ed è il mio personale e misero dono per questo meraviglioso Fandom. Che la Forza sia con voi :)
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