Prologo


Scappavo. Da un destino che non mi era stato assegnato. Scappavo dall'uomo che mio padre,mi aveva fatto sposare. Ero solo un'innocua principessa. Non avevo fatto niente di male. Mio padre mi disse che qualsiasi marito mi fosse capitato sarei stata felice e invece...L'uomo che fui costretta a sposare era brutto,pelato,sudato e si vestiva con pelli di animali. La prima notte di nozze mi chiusi a chiave in camera. In modo che lui non potesse entrare e consumare il matrimonio. Rimasi chiusa in quella stanza per tre giorni. Preferivo mille volte morire di fame e di sete piuttosto che vivere una vita così umiliante. La notte del terzo giorno, sentii una chiave girare nella serratura. Appena la porta si aprii,vidi che l'individuo non era mio marito ma un ragazzo giovane di vent'anni. Il ragazzo portava i capelli neri fino alle spalle, aveva gli occhi dorati e un fisico atletico e muscoloso. Mi guardava sorridendo in maniera....perversa.

-oh povera luna,quale destino ti è stato imposto.-

-chi sei?come hai fatto ad entrare nelle mie stanze-

-Povera e ingenua Fiamma. Come ti senti ad aver sposato un uomo così rozzo?-

-rispondi alla mia domanda se non vuoi che chiami le guardie!!-

Il ragazzo sembró sorpreso dalla mia reazione. Si avvicinó a me molto lentamente e io di rimando mi allontanai sempre di più finché non mi ritrovai con le spalle sui vetri della finestra.

-Sono Lucifero. Il Diavolo,il principe delle tenebre. Sono qua perché mi ha mandato mio fratello che presumo tu sappia chi sia visto che ti ha salvato da morte certa quando eri ancora in fascia-

-Michele....cosa vuole?-

-Vuole salvarti da tuo marito...ora ascoltami bene. Lui stanotte butterà giù la porta. Costruisciti una fune con le lenzuola e calati giù dalla finestra io sarò li ad aspettarti per portarti al sicuro nel mio regno-

Io mi limitai ad annuire. Continuó a guardarmi finché non mi vide arrossire come un pomodoro

-Ti osservo da quando sei nata...e sei diventata una donna di diciotto anni davvero bellissima. È un peccato che tu sia nata umana-

-Preferivo nascere demone o angelo oppure non nascere affatto-

-Presto scoprirai molte cose che non sapevi,mia luna-

Con queste parole,il demone mi bació la guancia per poi scomparire. Nella stanza,si sentiva ancora il suo odore di rose rosse. Mi ripresi da quel torpore e inizia ad annodare le lenzuola per poi buttarle giù dalla finestra. All'improvviso sentii una lama che mi sfiorava la schiena.

-Dove pensi di andare Azzurrina?!-

-Il mio nome non è Azzurrina mettitelo in testa schifoso animale-

Mio marito mi chiamava spesso Azzurrina perché avevo i capelli di un bellissimo azzurro chiaro e molta gente era stranita del fatto che fossi stata chiamata Fiamma.

-Il matrimonio deve essere consumato e lo sai bene. Ora stenditi sul letto! Vedrai ti piacerà.-

Qualcosa si smosse dentro di me. Presi la lama della spada e la frantumai in piccoli pezzettini di ferro come se fosse stato un minuscolo foglio di carta. Presa da un impeto di rabbia,tirai un forte pugno sulla guancia di mio marito.

-Da oggi io non sono più la principessa Addio!-

Mi calai giù dalla finestra finché non mi sentii sollevare da due braccia possenti:Lucifero. Riconoscevo il suo odore di rose rosse.

-Salve,luna. Mi dispiace essere così scortese con una principessa appena evasa ma devo farti svenire-

Non ebbi il tempo di controbattere che all'improvviso,vidi tutto nero.

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