Anteprima

Salve a tutti! So che è da un po' che non pubblico, sono stata molto impegnata con la scuola ma giuro che entro questa settimana farò uscire il prossimo capitolo. Intanto godetevi quest'anteprima, spero desti la vostra curiosità!


             ~~[...]Tutto il palazzo cominciò a tremare, le colonne cominciarono a muoversi come ramoscelli mossi dal vento. Gli dei olimpici iniziarono a correre da una parte all'altra trasformando il Palazzo Celeste in un mercato della Persia. Io cercai mio marito con lo sguardo ma fui immediatamente trascinata via da Hypnos, evitando un grosso masso che atterrò poco lontano da me. Respiravo pesantemente mentre tentavo di spingere nuovamente il mio cuore nel petto mentre continuavo a cercare disperatamente mio marito nella ressa. Una mano si posò sul mio ventre mentre tentavo in ogni modo di rimanere calma.
"Hypnos, dov'è mio marito?"
"Sta cercando di dare una mano agli altri!"
"Vuoi dire che sta combattendo?"
Sentii un groppo in gola che mi impedì di far sentire le ultime lettere della parola mentre Hypnos mi tirava su e mi trascinava nelle stanze assegnate a me e mio marito.
"Andiamo! Ho l'ordine di tenerti al sicuro!"
Mi prese la mano e sparimmo nei corridoio prima che una colonna corinzia potesse caderci addosso. [...]~~


             ~~[...]Strinsi i pugni furiosa, sentendo ogni mio muscolo del mio corpo tremare mentre lo osservavo avanzare con la donna tra le braccia. Il suo viso si aprì immediatamente in un luminoso sorriso vedendo che io e il bambino fossimo incolumi ma io non riuscivo a concentrarmi se non che sulla donna che portava in braccio. Vedevo che la caviglia della ragazza era violacee e dedussi che fosse rotta ma il modo in cui sorrideva con lui, come se fosse la persona più importante su questo pianeta, il modo in cui arrossiva imbarazzata mentre lui le rivolgeva la parola, avrei volentieri staccato la sua testa dal collo.
"Persefone, sono così felice che tu stia bene!"
Io misi su un sorriso falso, devo ammettere, a tratti inquietante ma non riuscivo a calmarmi mentre la donna manteneva ancora le braccia ben salde attaccate a collo di mio marito.
"Sì, sì amore mio, sto bene, se vieni nella nostra camera con me, posso medicarti le ferite!"
Infatti Ade aveva un enorme squarcio sulla guancia sinistra, la sua armatura era lacerata in prossimità del petto e l'icore scorreva come un fiume in piena.
"Va bene aspettami in camera, arrivo non appena ho portato nella sua stanz..."
"No, no vi accompagno."
La vidi deglutire mentre ci incamminavamo verso le sue stanze. Incrociai le braccia al petto accigliata, ripensando al discorso che avevamo fatto su mio marito. In quel momento, non mi sembravano più parole innocenti![...]~~

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