I mesi trascorrevano lenti, e di Elena non avevo più nessuna notizia. Ogni tanto continuavo a tornare al salice con la speranza di vederla. Nel frattempo dal mio mondo osservavo Emerald crescere. Era nata una vera e propria città ricca e pullulante di gente palpitante come un cuore.

Passavo il tempo crogiolandomi nel dolore, rimpiangendo la mia natura.

Fu dopo due anni che la vidi seduta sotto il salice.
Capì che era giunto il momento di affrontarla.

<<Ciao Elena>>

<<Dobbiamo parlare>>

Mi sedetti accanto a lei, sapendo inconsciamente che cosa mi avrebbe detto.

<<Credo che sia ora si smettere di vederci. Mi dispiace>>

Sentì una fitta lancinante al cuore.

<<Credevo che provassi qualcosa per me come io lo provo per te. Andava tutto bene fino a quando non ti ho detto realmente chi ero. Perché?>>

<<Stephen mi ha chiesto di sposarlo. La mattina che tu mi hai detto di essere un dio, lui mi ha fatto la proposta. Ero confusa, e lo ero ancora di più dopo la tua rivelazione. Ho preso la decisione poco prima di venire qui, spero che tu capisca>>

<<Scegli un amore falso per scappare da una cosa che ti terrorizza>>

<<NON È VERO, SEMPLICEMENTE NON PROVO CIÒ CHE PROVI TU. Siamo solo amici...>>

<<Cosa ti offre lui?>> Avevo le lacrime che mi rigavano il viso.

<<Mi conosce da tanti anni, fin da piccola, mi offre protezione e prestigio per la mia famiglia, diventerò importante>>

<<Lui può darti qualcosa di terreno, io posso renderti immortale, sii mia, e diverrai una dea>>

<<Non posso...lui, lui è umano>>

<<Capisco. Hai fatto la tua scelta Elena, io ho fatto la mia>>

Il dio se ne andò e non vide mai più quella ragazza.

___

Il dolore che provava era sempre più forte finché il suo cuore non resse più.
Si divise in tre parti, e queste tre parti divennero tre chiavi che vennero abbandonate in una caverna.
Da quel giorno Chronos divenne carico di odio e rancore, arrabbiato con il genere umano, spinto a cercare vendetta. E l'avrebbe ottenuta. Attraverso un piano infido e ingegnoso li avrebbe portati ad ammazzarsi tra di loro, li avrebbe visti cadere uno ad uno a partire da colei che gli aveva voltato le spalle e lo aveva abbandonato.

Fu così che per Emerald iniziò un continuo periodo di guerre e rinascite, che portavano nel dio del tempo gioia e divertimento in grado di scacciare la noia che lo affliggeva così tanto.

O almeno... così credeva.