Galateo
Dopo quella discussione, se è possibile definirla così, non ho avuto più modo di vedere Claudio.
Certo il mio concetto di discutere è notevolmente diverso,ci si confronta per trovare il modo per capirci,per dialogare senza prendere decisioni imposte, dettate dall'insicurezza o dalla paura di qualcosa che al momento io non riesco a capire,ma questo non vale per Claudio che urla i suoi ordini senza dare possibilità di replica.
Eravamo entrambi delusi e vederci ci avrebbe soltanto portato a ferirci ancora di più,quindi la sua scelta di starmi lontano non era del tutto sbagliata.
I primi pugni puoi prenderli in un combattimento corpo a corpo,ma poi devi imparare a schivare a proteggerti per evitare che l' avversario abbia la meglio,ed è quello che ho intenzione di fare con Claudio,non gli permetterò di affondare le sue paure su di me.
Per fortuna è ora di tornare a casa sono molto stanca emotivamente ma so che a casa mi aspetta un amica fidata a cui posso raccontare tutto.
Il mio entusiasmo di tornare a casa per essere coccolata e capita viene smorzato immediatamente, probabilmente oggi non deve essere la mia giornata fortunata infatti Margaret non si è mostrata per nulla comprensiva, anzi ha fatto di tutto per cercare di convincermi che quello che stavo per fare era una partita già prestabilita dove io ne uscivo sconfitta.
Sapevo che non mi diceva queste cose perché non credeva in me; ma aveva paura che io soffrissi.
Erano tutti contro una scelta,che io per prima non condividevo.
Ma non potevo tornare indietro,rimangiarmi la parola e dimostrare a Claudio che aveva ragione, quindi non mi rimane che convincere in "primis" me stessa e poi gli altri che questo percorso mi avrebbe visto come vincitrice.
Cerco di calmare Margaret dicendogli che sono preparata psicologicamente anche a non essere accettata,ma che questa scelta mi avrebbe dato modo di conoscere più dal vivo un mondo così lontano dal mio,e inoltre avrei capito molto di più l'infanzia e la vita della persona che ho scelto per starmi accanto.
Stavo creando un ponte per unire la ragazzina impaurita cresciuta in un piccolo borgo,al giovane ed esperto rampollo di una famosa e ricca famiglia.
Noto chiaramente che Margaret non crede a nessuna di queste bugie,per quanto io cerca di essere convincente e tendente al sentimentalismo.
Ma è chiaro che ha una paura insensata, forse anche esagerata che io possa farmi del male.
La cosa che però mi sorprende, e che è molto preoccupata anche per Claudio,continua a ripetermi che ci stiamo annientando con le nostre mani.
È stata davvero una giornata sfibrante quindi decido di rintanarmi nella mia stanza per trovare le energie necessarie per affrontare ciò che mi ero prefissata.
Di solito si dice che un buon riposo porta consiglio,ma con me non ha funzionato ed ora ho due occhiaie impressionanti avendo gironzolato per la casa tutta la notte, comunque oggi è il gran giorno e farò di tutto per cercare d'essere all'altezza della situazione.
Margaret è ancora molto preoccupata; ma il suo affetto non gli permette di rimanere arrabbiata troppo con me.
Infatti questa mattina la trovo seduta al tavolo con una colazione pazzesca ha preparato tutte le cose che io adoro.
Con un sospiro mi dice che non approva la mia scelta ma che farà di tutto per aiutarmi in questa impresa.
Sono rincuorata nel sapere che Margaret è dalla mia parte.
Questo non sarà un percorso facile ma avere delle persone che credono in me mi darà più forza.
Dopo essermi spazzolata l'intera colazione mi vesto e vado da Viola.
Quando arrivo al castello non posso credere ai miei occhi, Viola aveva già organizzato ogni cosa nei minimi dettagli e oggi mi sarebbe toccata la lezione di Galateo.
A rendere le cose ancora più interessanti ma allo stesso tempo inquietanti era la presenza di un docente di Galateo o di bon ton come ha precisato lui stesso nel presentarsi.
Alla parola docente per un attimo l' ansia mi è salita nel cuore,ma sentire il suo perfetto italiano mi fa sorridere.
" Oggi signorina Samira parleremo del Bon Ton che è l'armonia del vivere bene, del relazionarsi con gli altri in modo sereno e coretto."
Rispondo in maniera gentile anche se sono davvero preoccupata di quello che dovrò imparare.
La prima lezione è sul relazionarsi col proprio corpo anche senza dover parlare.
Ogni gesto ogni movimento fa parte di una conversazione non verbale ma che spiega chi siamo e come ci sentiamo in quel dato momento.
Un argomento interessante anche se credo che il mio corpo grida una sola cosa:
"Samyra scappa finché puoi"
Ma la mia testardaggine mi costringe a rimanere lì e imparare tutto quello che mi dice il mio mentore.
Sono davvero tante informazioni Ma per fortuna la mia memoria fotografica mi permette di ricordare ogni singolo passaggio di quello che mi viene spiegato.
Manuel e viola sono al mio fianco ma anche oggi Claudio non si è fatto vedere ne mi ha chiamato.
So che quando è arrabbiato fa così ma questa cosa mi ferisce.
Inoltre la mia insicurezza mi fa pensare sempre al peggio.
Vorrei tanto chiamarlo digli che mi manca che non vedo l'ora di sentire le sue braccia che mi stringono ma il mio orgoglio non me lo permette sto facendo tutto questo per lui per fargli capire che sono alla sua altezza.
E lui mi ripaga facendosi negare.
Non so a cosa porterà questa storia, ma forse come dice Margaret, finiremo per annullarci l'un l'altro.
Dopo quasi cinque ore di lezione finalmente il mio insegnante,va via ma purtroppo Viola non è abbastanza stanca e decide che Manuel deve insegnarmi a ballare.
" Una damigella che si rispetti deve saper ballare" continua a ripetermi.
Nonostante la mia insistenza a non voler ballare trovandolo una cosa inutile visto che non ballerò mai davanti agli altri,per Viola questa è una cosa super necessaria e quindi costringe me e Manuel a fare le prove.
Sono imbarazzata non solo perché non ho il dono di saper ballare ma anche stare a stretto contatto con un corpo maschile che non sia il mio Claudio mi infastidisce.
Manuel è davvero un galantuomo cerca in tutti i modi di togliermi dall'imbarazzo facendomi ridere, e in effetti è una buona tattica perché riesco a sentirmi meno sotto pressione.
Ridere, ascoltare la musica e ballare mi fa dimenticare per un attimo la mia frustrazione di non sentire Claudio e mentre volteggio tra le mani esperte di Manuel che continua a farmi ballare,credo per un istante di aver dimenticato la rabbia che provo per Claudio e mi riprometto che appena finito lo cercherò.
Ma proprio in quel momento in cui la mia mente ha accettato di fare il primo passo,entra nella stanza e trova me e Manuel abbracciati.
Lo vedo irrigidirsi e Istintivamente allontano Manuel da me.
So che non stiamo facendo nulla di male ma vedere gli occhi di Claudio fissarmi come se lo stessi tradendo, mi fa davvero male e cerco di giustificarmi in qualche modo.
Le sue parole sprezzanti mi fanno ancora più male forse parla per rabbia o forse davvero pensa quelle cose ma non capisco il suo gioco.
Rimango calma e non rispondo.
Anche se dentro di me c'è un vulcano in eruzione, vorrei dirgliene di tutti i colori,ferirlo fargli davvero male, ma poi penso a cosa servirebbe?
L'aria è davvero tesa, quindi decido di salutare e ringraziare Viola e Manuel per tutto quello che hanno fatto per me in questo giorno.
Inoltre aggiungo che anche se mi sono divertita tantissimo, questa cosa di farmi diventare una lady era ormai un discorso chiuso tanto non mi sarebbe servita non mi sarei mai fidanzata con un nobile.
Volevo ferirlo e probabilmente con queste parole ci sono riuscita ma ora era giusto che mi prendessi la mia dignità.
Abbraccio Manuel e Viola e vado via neanche girandomi per un istante a guardare verso i suoi occhi.
La mia favola è finita prima di cominciare mi ero illusa di poter diventare qualcun altro per compiacere l'uomo che amavo.
"L'amore non è questo" mi ripeto.
"Amare significa vedere i difetti dell'altro ma anche capire che le nostre carenze sono la forza dell'altro."
Ma con Claudio questo non è successo la nostra storia non è mai partita del tutto.
Prima di tornare a casa faccio due passi verso il lago e senza rendermene conto sono proprio nel posto in cui mi ha dichiarato il suo amore.
Ironia della sorte sono qui tutta sola a rimpiangere qualcosa che non è mai iniziato.
Quanti pensieri affollano la mia testa e soffocano la mia pace.
Come si può soffrire per la mancanza di qualcuno che non ti è mai appartenuto veramente ?
Perché vivo nel mondo dei sogni?
Come posso pensare che questa storia potesse avere un seguito?
Il mio cuore si pone tutte queste domande ma ancora adesso non so dare risposta e mentre ci penso mi accorgo che si è fatto davvero molto tardi.
Ho girato per tutto il borgo ma è ora di tornare a casa Margaret sarà molto preoccupata.
Al mio arrivo trovo Claudio seduto sulle scale.
Cerco di non far vedere la mia emozione nel vederlo e asciugo le lacrime che ho versato fino a qualche istante prima.
Con tono stridulo; ma è il migliore che mi sia potuto uscire dopo aver pianto un intera serata gli chiedo cosa fosse venuto a fare a casa mia.
Alzo lo sguardo per vedere la sua risposta e mi accorgo che anche lui ha pianto ha un viso irriconoscibile.
Il mio istinto mi porterebbe ad abbracciarlo subito ma se adesso lo abbraccio tutto ritornerebbe come prima e lui si sentirebbe in diritto di trattarmi così.
Lo lascio parlare senza interrompere conoscendo il suo orgoglio, so che per lui non è stato facile venire sotto casa.
Mi chiede scusa mi dice che la gelosia ha annebbiato la sua facoltà di giudizio.
"So che non stavi facendo nulla di male ma vederti felice sorridente tra le braccia di un'altra persona mi ha fatto impazzire.
Ho capito che avrei potuto perderti,e questa cosa mi ha fatto uscire di testa. Sei troppo speciale per stare con uno come me, abbandonato anche dalla propria madre,ma io non posso pensare di stare senza te.
Non riesco a sopportare di perdere un'altra persona che amo."
A queste parole il mio cuore si è sciolto è la mia volontà ha agito di conseguenza spingendomi verso Claudio per abbracciarlo.
Stretta tra le sue braccia anche io gli chiedo scusa per aver accettato la proposta di Viola.
Cerco di spiegargli che è stata una reazione al suo comportamento.
" Avevo paura che per te non ero all'altezza e volevo dimostrarti che sarei riuscita in questa impresa,volevo che tu fossi fiero di me"
" Principessa io non volevo che tu accettassi questa cosa, perché non voglio che tu cambi, ti ho scelto perché per me rappresenti tutto ciò che voglio e non mi serve che qualcun altro deve accettarti al mio posto."
"Però ora vedendoti così felice mentre ballavi con Manuel ho capito che non c'è nulla di male se vuoi continuare in questo gioco, a patto che sarò io il tuo mentore e che da ora in poi ballerai solo con me.
Ma deve rimanere un gioco e non devi fare questa cosa per compiacere altri o per sentirti all'altezza perché tu sei molto di più e vali oltre ciò che tu stessa pensi di te.
Quindi questo rimane un gioco e nulla di più"
Accetto con un sorriso perché le sue parole hanno fasciato come aloe le mie ferite, inoltre sapere che in questo percorso ci sarà lui ad aiutarmi mi rende davvero felice.
Ma ora voglio solo pensare a noi e baciarlo più che posso per cercare di colmare il vuoto che ho provato in questi giorni senza lui.
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