Filo rosso
La magia di quella sera mi ha accompagnato per istanti interminabili,non riuscivo a concepire che un ragazzo intelligente bellissimo e con una meravigliosa anima volesse proprio un imbranata come me.
Quella ragazza che non aveva ancora realizzato un solo progetto della sua vita,quella che ancora rimaneva ancorata ai sogni per paura che la realtà le facesse male, eppure come per magia era diventata il centro del suo mondo.
La bestia colta,intelligente e ricca si stava innamorando della povera Belle,una ragazza come tante di un piccolo villaggio qualunque,questa potrebbe essere davvero la mia storia con un unica nota diversa quella bestia è un ragazzo bellissimo che mi tratta come qualcosa di veramente prezioso.
Da quella sera non riesco a concepire me e Claudio come due persone distinte, ma in ogni istante sento il bisogno di stargli accanto,di guardare i suoi occhi e di sentire il calore delle sue mani,che mi sfiorano ogni volta che può.
Per godermi davvero questo momento però avevo bisogno di parlare con Manuel, sembrava che volessi giocare con i suoi sentimenti ma fondamentalmente ero solo molto confusa, era la prima volta che provavo qualcosa di cosi forte per qualcuno ed ero molto spaventata, inoltre il carattere di Claudio che non mi dava sicurezze mi faceva sballottare in quelli che erano le mie effimere certezze .
Manuel rappresentava la stabilità il ragazzo perfetto e tutto ciò che per anni ho concluso fosse l'amore,ma io volevo l'avventura, l'incertezza, il brivido di non avere un destino prestabilito.
Ho scoperto che il cuore cammina lontano dalla razionalità e dai sogni,percorrendo spesso strade impervie e scegliendo l'infinito a qualcosa di stabilito.
Manuel è molto comprensivo con me e sorridendo mi avverte che se Claudio mi facesse soffrire gli romperà la faccia, poi mi stringe in un forte abbraccio e mi sussurra che a prescindere dalla mia decisione lui ci sarà sempre.
Un abbraccio che va al di la della scelta o del rifiuto,ma credo sia stato l' attimo in cui i nostri cuori si sono fatti una promessa che era quella che ci saremo sempre stati entrambi l'uno per l'altro a prescindere se il nostro legame era fatto della sostanza dell' amicizia o di quella dell' amore.
Adesso non mi resta che parlare con Viola, ma devo scegliere le parole giuste non voglio che urli dalla gioia facendo capire tutto alla nonna.
Quindi la vado a prendere e la porto in giardino lontano da occhi indiscreti, scelta molto saggia perché appena gli accenno che io e Claudio stiamo insieme inizia a urlare e abbracciarmi.
"Credevo fosse Manuel il prescelto ma credo che tu e Claudio abbiate la stessa anima, entrambi cercate di colmare qualcosa e forse ora il vostro amore, riporterà la serenità."
Suonano strane queste parole dette da una ragazza che mi conosce solo da qualche mese ma capisco l'essenza di quelle parole perché il legame che unisce me e Claudio va al di la di piacersi o avere qualcosa in comune.
Esiste una filo non visibile ad occhio umano che tiene legato il nostro cuore, forse la sensibilità di Viola lo percepisce.
In un libro lessi una volta di una leggenda cinese che mi colpì molto quella che viene chiamata il filo rosso.
Narra di un ragazzo di nome Wei a cui morirono i genitori quando era ancora un bambino e che crescendo non desiderava altro che crearsi una sua famiglia,ma purtroppo, per quanto la cercasse, non riusciva a trovare una moglie.
Un giorno incontro un vecchio intento a leggere un libro molto strano e attanagliato dalla curiosità gli chiese:
"Mi scusi gentile Signore se la disturbo ma stavo guardando il libro che ha tra le mani e non mi sembra di conoscerlo.Fin da piccolo ho studiato parecchie lingue e conosco molte scritture, ma in vita mia non ho mai visto un libro simile a questo."
l'omino sorridendo gli disse: "Hai ragione figliolo,questo libro è davvero speciale viene dal mondo dei nostri defunti".
"E come fai ad averlo tu ?
Se tu vieni da un altro mondo, che ci fai qua?" chiese Wei.
Noi dell'Aldilà, CI occupiamo spesso delle faccende umane, andando qua e là tra gli uomini, e spesso lo facciamo nella luce crepuscolare dell'alba"
"E di cosa ti occupi nello specifico?"
"Di trovare l'anima gemella" replicò l'altro.
Allora Wei gli aprì il suo cuore: "Sono solo al mondo fino dall'infanzia, e da molto tempo avrei voluto sposarmi e avere una famiglia. Per dieci anni ho cercato invano una sposa,ed ora ti prego dimmi se la mia sposa e già sul mio cammino"
Il vecchio guardò il libro e rispose: "No caro ragazzo!
In questo momento quella che sarà tua moglie ha solo tre anni, e la sposerai quando ne avrà diciassette."
Deluso dall'idea di dover aspettare tanto, Wei notò il sacco cui il vecchio si appoggiava e gli chiese cosa contenesse.
"Filo rosso per legare i piedi di mariti e mogli. Non lo si può vedere, ma una volta che sono legati non li si puo' più separare. Sono già legati quando nascono, e non conta la distanza che li separa, né l'accordo delle famiglie, né la posizione sociale: prima o poi si uniranno come marito e moglie. Impossibile tagliare il filo.
quindi ragazzo non essere triste visto che sei già legato alla tua futura moglie, non c'è niente da fare" rispose il vecchio.
E alla nuova domanda di Wei il vecchio replicò che la futura sposa non viveva lontana da lì, e che era la figlia della vecchia Chen,che aveva un banco sul mercato.
"Posso vederla?"
"Se davvero lo desideri, te la mostrerò, ma ricordati che il tuo futuro non cambierà."
Ormai l'alba era spuntata e, visto che l'uomo che attendeva non si vedeva, Wei tutto eccitato seguì il vecchio al mercato.
Dietro la bancarella di frutta e verdura stava una povera vecchia cieca da un occhio, con una bambinetta al collo di circa tre anni, tutte e due vestivano di stracci.
"Ecco la tua anima gemella" fece il vecchio indicando la piccina, e Wei replicò in preda alla delusione: "E se io la uccidessi?"
"E' destinata a portare ricchezze, onori e rispetto alla tua famiglia. Qualsiasi cosa tu faccia, non puoi cambiare il destino" e così dicendo il vecchio scomparve.
Profondamente deluso , Wei ordino ad un suo servo di uccidere quella bambina
Il giorno dopo il servo, nascosto il coltello nella manica, andò al mercato e, celato tra la folla, si fece strada fino alla vecchia e alla bambina. Di colpo cavò il coltello, colpì la piccola, si voltò e scappò via, confondendosi con la folla strillante in preda al panico.
"Ci sei riuscito?" gli chiese Wei quando il servo si presentò.
"Ho cercato di colpirla al cuore, ma invece l'ho colpita tra gli occhi"
Il ragazzo ricevette il compenso pattuito e Wei, sollevato all'idea di essere libero di sposare chi volesse, continuò la sua solita vita, e col tempo si scordò dell'intera faccenda.
Tuttavia i suoi tentativi di trovare moglie furono vani, e così trascorsero quattordici anni. A quell'epoca lavorava in una località chiamata Shiangzhou, e le cose gli andavano molto bene, tanto che il suo superiore, il governatore locale, gli offrì in moglie la propria figlia. Così finalmente Wei ebbe una moglie bella e di ottima nascita, una diciassettenne che amava moltissimo.
Non appena la vide Wei notò che la ragazza portava sulla fronte una pezzuola che non si toglieva mai, neppure per lavarsi e dormire,incuriosito le chiese perché indossasse sempre quel copricapo
Piangendo lei gli rispose: "Non sono la figlia del governatore di Shiangzhou, bensì sua nipote. Un tempo mio padre era il governatore di una città di nome Song, e là morì. Ero ancora piccola quando morirono anche mia madre e mio fratello. Allora la mia governante, la signora Chen, ebbe pietà di me e mi prese con sé. Avevo tre anni quando mi porto con sé al mercato, dove un pazzo mi accoltellò. La cicatrice non è scomparsa, e per questo la copro con una pezzuola. Circa sette od otto anni fa, mio zio ritornò dal Sud e mi prese con sé, per poi maritarmi come se fossi stata sua figlia."
"La signora Chen era per caso cieca da un occhio?" chiese Wei.
E la moglie stupita: "Sì, ma come lo sai?"
"Sono stato io a cercare di ucciderti" spiegò Wei profondamente commosso "Com'è strano il destino!"
Dopodiché raccontò l'intera storia alla moglie, e adesso che entrambi sapevano tutta la verità, si amarono più di prima.
"Chi sa se esiste questo filo rosso. " sospiro
"Ma di certo ora che ho trovato Claudio non lo lascio andare".
Viola è ancora molto eccitata della notizia ma le ricordo che la nonna non deve scoprire nulla altrimenti non ci permetterà di vederci ed io sarò licenziata di colpo.
Il suo sguardo si incupisce e capisco di avergli fatto ricordare la mamma di Claudio a cui anche lei era molto legata.
Mi viene voglia di abbracciarla e rassicurarla sul fatto che io non andrò via per paura e lo faccio.
Il sorriso gli ritorna di colpo sul suo bellissimo faccino e urlando dice che farà di me una vera principessa così la nonna non può obbiettare a questa unione.
Sorrido e la ringrazio di cuore so che le sue azioni sono solo spinte da generosità e amore ma gli dico che non è il caso, non posso trasformarmi in qualcosa che non sono solo per compiacere qualcun altro e inoltre per quanto potessi adeguarmi alla loro vita non sarei mai all'altezza della situazione per la nonna.
Alle mie spalle sento arrivare Manuel che sussurra che forse non è una cattiva idea, infondo ci saremo divertiti e che probabilmente sarei stata io a far diventare più femminile Viola.
Scoppiamo a ridere perché entrambi sappiamo il caratterino di Viola.
Comunque li ringrazio e declino l'offerta non potrei fare nulla per ammorbidire la capostipite di quella famiglia.
Claudio arriva giusto in tempo per sentire il mio rifiuto ma invece di ridere a questa notizia si incupisce e inizia a sbraitare contro Viola e Manuel.
Rimango allibita per la sua reazione, per quanto provi a capire i suoi sentimenti non capisco perché se la prendi così tanto con loro.
Cerco di mitigare la situazione ma non faccio altro che peggiorarla infatti Claudio con tono autoritario mi impone di non fare una cosa del genere
Come al solito il mio orgoglio mi fa pensare che per Claudio non sono all'altezza della situazione perciò non vuole che lo faccio, o semplicemente perché non vuole che io appaia in alta società magari la sua ex potrebbe scoprirlo, e lui con me vuole solo giocare.
Le idee corrono veloci nei miei pensieri e quindi non riesco a trattenere la mia insicurezza.
Lo guardo con aria di sfida e gli dico con rabbia che accetto l'offerta di Viola e Manuel e che non mi interessa di ciò che pensa.
Leggo il disappunto nei suoi occhi ma ora il dado è tratto e non posso tornare indietro anche se ho agito spinta come al solito dalla mia innata voglia di dimostrare qualcosa agli altri.
La mia forza d'animo mi rassicura dicendomi:
" Vedrai che anche se non sei di nobile nascita puoi imparare."
Ma la mia insicurezza rispondeva a tono:" Non sarai mai alla sua altezza,ma una copia sbiadita della sua ex fidanzata"
È così il mio percorso inizia con una piega inimmaginabile e una confusione senza pari;Fino a qualche mese fa, ho avuto il coraggio di litigare con i miei genitori perché non volevo omologarmi alle scelte che già avevano prestabilito per me, ed ora ho realizzato alla perfezione i loro sogni trovandomi un lavoro permanente, mi adeguerò ai canoni delle signorine di alto rango entrando in società e infine se ancora posso definirlo tale ho un fidanzato che mi piace tanto
Certo che la vita si prende gioco di noi e lo fa in modi davvero bizzarri.
Ora sono la Samira che loro hanno sempre voluto,ma chi sa se questo percorso mi piacerà e sopratutto se mi riconoscerò come la persona che ho sempre sognato di diventare.
C'è una nuova versione di me,quando non avevo ben consolidato la prima me stessa,ma la vita è anche questo evolversi per non rimanere indietro.
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