5- occultatori (parte seconda)
Per qualche secondo il corridoio rimane buio e silenzioso.
Irvan sente il cuore martellargli in petto e ha l'impressione che sia un suono troppo forte.
La schiena di Mirta è appoggiata alla sua e come lui sta respirando affannosamente, ma per il resto potrebbero essere soli.
Chiude gli occhi e ritorna alla visione dal calore.
Purtroppo gli occultatori possono controllare la propria temperatura corporea e individuarli è comunque molto difficile. Vede chiaramente Marvin e Irina. Hanno smesso di tentare di fuggire.
Dà le spalle a Noah, ma Mirta lo vede e in questo momento le menti dei gemelli sono così vicine che sembrano lavorare come una sola.
Poi, senza preavviso, una voce femminile e suadente che sembra venir fuori dal nulla chiede:
-Chi siete?-
Per qualche secondo nessuno dei due fiata.
Poi, cogliendo un gesto di incoraggiamento di Noah, Irvan si affretta a rispondere.
-Irvan e Mirta Suspirian.- costringe la propria voce a suonare risoluta -Figli di Dæmon Suspirian, il precedente capo della setta.-
Un brusio si diffonde velocemente tra gli occultatori. Irvan tende le orecchie, ma non capisce nulla.
Stanno parlando in un'altra lingua, una che non ha mai sentito.
È dolce, musicale e fatta di suoni semplici, ma armoniosi.
Per qualche istante rimane come incantato ad ascoltare. Poi la voce dell'occultatrice di poco prima sovrasta le altre. Parla in tono rosoluto e deciso, di chi ha ripreso coscienza di quello che sta succedendo.
Irvan intanto estende la propria energia e arriva a Noah.
Che succede? Conosci questa lingua?
-Non l'ho mai sentita in vita mia. Non ho mai visto queste persone in vita mia.-
Dopo qualche altro istante qualcuno preme un interruttore e la luce, dapprima bassa e poi sempre più forte, rischiara il corridoio.
Sente Marvin borbottare un -Alleluja!-
C'è meno gente di quanta ricordasse. Si chiede che fine abbiano fatto gli altri.
Gli occultaro che li circondano hanno tutti ripreso la loro vera forma di ibridi e la loro pelle liscia e nera nasconde la maggior parte dei tratti somatici. Ha l'impressione che indossino tutti delle maschere doetro cui si nascondono.
Chi sono questi occultatori? Cosa ci fanno qui?
Quella che deve essere una ragazza sui vent'anni si fa avanti.
-Siete dei Cacciatori?- chiede con un tono neutro che impedisce loro di capire le sue intenzioni.
-Preferiamo definirci Cercatori.-
-Già, Talia Skyles ce l'ha detto.-
-Dov'è?- chiede Noah di getto.
-Qui. Ha chiesto la protezione della setta. Ha dichiarato di essere vostra prigioniera.-
-Questo è assurdo!- esclama Marvin scattando in avanti.
Irina gli mette una mano sulla spalla per trattenerlo.
-In effetti, queste non sono state le sue esatte parole.-
-Cos'altro vi ha detto?- chiede ancora Noah divincolandosi dalla presa di un occultatore e facendo un passo in avanti.
-Molto e molto poco.- risponde la ragazza, enigmatica, spostando lo sguardo su Irina e Marvin -È stata lei ad avvertirci che sareste tornati, eravamo pronti. Siamo molto curiosi di sentire cosa avete da dire sulle Custodi, dev'essere qualcosa di importante, ma Talia non ha saputo essere molto chiara.-
Detto questo l'occultatrice si volta e con la.mano fa loro segno di seguirla.
I quattro occultatori rimasti si mettono ai lati del piccolo gruppo.
Irvan si guarda intorno.
Forse gli altri sono tornati a nascondersi nell'ombra. Sembrano spariti nel nulla.
-Voi non siete della setta, cosa ci fate qui?- domanda Noah velocizzando il passo per avvicinarsi alla ragazza.
-No, siamo solo di passaggio, ma siamo da sempre in buoni rapporti con la setta e abbiamo ritenuto opportuno fermarci qui.-
-Non ho mai sentito parlare di voi.- protesta Noah.
-Nessuno che ci conosca parla di noi.- risponde la rahazza e il suo tono indica che non risponderà a nessun'altra domanda.
Scendono di due piani e poi entrano in quella che sembra una sola comune.
Ci sono solo Lucifer, Talia, Adrian, Edgar e un ragazzo e una ragazza che Irvan non conosce.
Appena entrano, tutti scattano in piedi tranne Talia che solleva a mala pena lo sguardo.
-Non hanno opposto molta resistenza, suppongo che dovremo ascoltare ciò che hanno da dire.- annuncia l'occultatrice.
Lucifer annuisce, poi fa un cenno di saluto a loro due e a Noah.
-Irvan, Mirta, Noah, dovreste aspettare fuori.- dice Lucifer -Amche tu Talia.- aggiunge girando lo sguardo verso di lei.
Talia gli rivolge uno sguardo di protesta, ma poi si alza e si incammina per prima verso la porta.
-I ragazzi...- comincia l'occultatrice guardando Mirta e Irvan.
-No!- esclama con decisione e forse un po' di rabbia Lucifer. -Aspettate fuori.- ripete poi, rivolto a loro.
Di mala voglia, tornano tutti e quattro sui propri passi. Uno dei quattro che li hanno scortati fin lì li segue, un altro rimane dentro.
Gli altri due sembrano spariti.
Talia si va a sedere a terra a gambe incrociate.
Noah le cammina intorno, ma non si guardano e non si dicono niente.
-Chi erano quei due ragazzi?- chiede intanto Mirta.
-Arianna e François. Arianna era persona normale, dopo morta è diventata un fantasma ed è entrata nel corpo di una illuminatrice. È un disastro praticamente in tutto quello che fa ed è piuttosto impacciata perché lei e il suo nuovo corpo non vanno affatto d'accordo; non riesce nemmno ad usare i poteri di un'illuminatrice, ma papà insoste per tenerla con noi. O forse insiste Adrian, credo che gli piaccia. Proprio a lui che è una mezza sirena! Gli opposti si attraggono... scusate, sto divagando. François era un licantropo che è morto per difendere il branco, lo hanno rianimato ed è diventato un vampiro. Ora è entrambe le cose. Lui sì che è un soggetto interessante.-
Irvan appoggia la schiena al muro.
Darebbe qualcunque cosa per sapere cosa si stanno dicendo in questo momento Lucifer e gli altri. Per sapere chi sono questi occultatori misteriosi.
Estende la propria energia per cercare di entrare nelle menti di chi è dentro la stanza, ma una runa la protegge.
E se Irina e Marvin non riuscissero a convincerli? Se continuassero a credere che sono i malvagi Cacciatori che tutti temono? Per qualche motivo sente che dovrebbero essere loro ad evere più paura dei Suspirian che il contrario
Si dà dello stupido. Hanno superato momenti peggiori. Si sono intrufolati nel territorio di un branco di licantropi. I Suspirian, però, si direbbero ancora più attaccati al loro covo. Ripensa al museo pieno di angeli. Lì però il pericolo era visibile. Si poteva comunque sospettare di ogni statua, ma si può temere ogni singola ombra?
Lucifer è suo zio, ma sembra aver creduto a Talia che diceva che Noah era diventato un Cacciatore.
Si ritrova a pensare al peggio.
Cosa farebbe la setta se li ritenesse pericolosi?
La risposta è semplice: li porterebbero nella prigione degli specchi all'ultimo piano. E a quel punto cosa succederebbe?
Una persona perfettamente equilibrata sarebbe sostituita da un riflesso in tutto e per tutto identico. Ma loro sono perfettamente equilibrati?
E anche se lo fossero, rimarrebbero comunque intrappolati nello specchio, costretti a seguire il proprio riflesso?
Un nuovo pensiero gli attraversa la mente, se un uomo molto buono vi fosse intrappolato, ne uscirebbe un riflesso molto cattivo.
Forse l'equilibrio sta nel non essere né l'uno né l'altro. Nell'essere neutrali.
Come lui.
Come il Tempo.
L'Elemento che non può permettersi di avere alti e bassi.
O sì?
Comincia a contorcersi le mani.
È così nervoso che ha l'impressione di sentire le anime dei Cacciatori, anzi Cercatori, intrappolati agitarsi diversi piani sotto di lui.
Ha l'impressione che la loro energia, fluida e potente, possa giungere fino a lui e entrargli nelle vene.
Può quasi sentirla nell'aria che respira, nel sapore agro, ma caldo e pastoso e non del tutto sgradevole che sente sulla lingua.
Ha l'impressione che l'aria si tinga di dorato, quasi fosse l'aura di una persona molto potente.
Cosa rappresenta il dorato? Cosa significa questo sapore?
Non ha mai sentito nulla del genere.
Non può essere solo suggestione.
Questo peso sul petto è così reale, così schiacciante. Si sente soffocare.
Chiude gli occhi.
L'aria è immobile, ma in certi momenti è calda, in altri fredda, come se due energie diverse si contendessero silenziosamente in dominio.
Il caldo gli risveglia i muscoli e li rende pronti ed elastici. Il freddo gli congela le ossa e lo fa rabbrividire.
Un suono, come di vento tra i rami degli alberi, cattura la sua attenzione.
Tenendo gli occhi chiusi, rimane in ascolto.
È qualcosa che non c'era l'ultima.volta o, se c'era, era molto più debole.
Si fa leggermente più acuto e vagamente più limpido.
Non è semplice vento. È energia viva e vibrante. Foglie che si muovono le une contro le altre, che si strusciano. È qualcosa che striscia, come un serpente che si nasconde nell'erba alta.
Declutisce e torna a concentrarsi.
Schegge di vetro che urtano le une sulle altre. Unghie che sdridono su una lavagna.
Voci che si lamentano. Che vagano.
Sussurri. Mormorii.
Canti.
Canti incorporei fatti di vetro, foglie e vento.
Voci che ha già sentito, che una parte di lui ricorda con terrore e nostalgia. Ad un'altra parte di lui, invece, queste melodie sono nuove.
Le palpebre gli si fanno pesanti.
Lascia che la schiena gli scivoli contro la parete. Si siede a terra.
Ascolta.
E si lascia stregare.
-...gocce d'estate, le gioie sono state...-
-...i ricordi abbandona, il passato imprigiona...-
-...negli abissi profondi, i ricordi nascondi...-
-...sangue dorato, inutilmente versato...-
-...buio sugli occhi, per salvare gli sciocchi...-
-...argentata è la luce, del destino più truce...-
-Dolorosa è la sorte, per chi sfugge alla Morte.-
Un grido gli esce dalle labbra.
Attonito, spalanca gli occhi.
Il cuore gli martella in petto.
Non si era reso conto di essere balzato in piedi.
Talia e Noah spistano lo sguardo allibito da lui a Mirta che se ne sta con le spalle premute contro il muro e le braccia leggermente allargate.
Capisce dove ha già sentito quei versi. Era quasi morto in quel momento, poco prima che Marvin, appena ritornato nel proprio corpo, lo riportasse indietro nel tempo salvandolo.
Erano le voci che c'erano... dall'altra parte.
E prima ancora l'aveva canticchiata Chiara, a casa della Cooper.
Solo che non aveva mai sentito l'ultimo verso.
-Tutto bene?- chiede cautamente Noah.
Entrambi annuiscono senza guardarlo.
Non è la loro immaginazione.
Questa energia è reale. È viva.
Chiude di nuovo gli occhi, ma questa volta tutto ciò che vuole è distrarsi.
Si concentra.
Ora che ci pensa, potrebbe usare i suoi poteri per sapere cosa stanno dicendo dentro la stanza, ma a cosa servirebbe?
Non potrebbe comunque intervenire e scappare è fuori discussione.
Sospira. Meglio qualcos'altro.
Pensa a Lucy e si ritrova con la mente nel marcipiede buio.
Amos sta facendo avanti e indietro davanti al cancello della palestra, nervoso.
Lucy è seduta sul bordo del marciapiede e Blake le si è accovacciato accanto.
-...più stupida che tu abbia mai fatto Lucy!- sta dicendo Blake.
-E perché mai?-
-Perché? Stai dicendo sul serio? Lucy non può funzionare! Ancora due anni e tu dimostrerai ventidue anni e lui a mala pena diciassette.-
-Due anni sono tanti.- si limita a rispondere, testardamente, Lucy.
-Perfetto, quindi non è una cosa seria.-
-Non ho detto questo! Però in due anni possono cambiare molte cose! Per allora potremmo essere anche morti.-
Blake spalanca gli occhi per un secondo.
-Ah, sarebbero questi i tuoi progetti? Ti diverti finché puoi tanto poi potresti morire? Hai pensato che qualcuno potrebbe considerarla una presa in giro?-
-Blake sei insopportabile! Come puoi ribaltare ogni cpsa che dico?-
-Io non ribalto proprio nulla, te la faccio solo vedere dal mio punto di vista. Io al posto suo mi sentirei preso in giro.-
Lucy scatta in piedi.
-Io non prendo in giro proprio nessuno!- esclama ad alta voce, trattenendosi dall'urlare.
Amos si ferma e li guarda.
-Ah no? Allora lo ami? Pensi seriamente che sia possibile? Pensi seriamente di avere scelta?-
-Certo che posso scegliere!-
-E lo ami?- la incalza Blake.
Lucy distoglie lo sguardo, offesa.
-Non si può parlare di amore a sedici anni.-
Blake la fissa, soddisfatto.
-E allora non illuderlo.-
-Io non illudo nessuno.-
-Certo che no: "scusa, ti ho baciato, ma questo non vuol dire che ti amo". Davvero carino.-
Lucy, gonfia di rabbia, gli dà una forte spinta per allontanarlo, ma lui le afferra i polsi e la attira a sé.
Lei si divincola, lui stringe la presa. Lei ringhia. Lui la bacia.
Per qualche secondo la sorpresa è tale che Lucy resta impalata, gli occhi spalancati.
Poi si riscuote, si allontana e gli dà uno schiaffo.
-È questo che vuoi, eh?- strilla -Be', scusa, ti ho baciato, ma non ti amo. Non ti amo affatto.-
Blake le rivolge un'espressione offesa.
Lei non si muove e, se possibile, il suo sguardo si fa ancora più affilato.
Poi, quasi all'improvviso, Blake comincia a ridere di gusto.
Lei lo fissa, stupita e ancora più arrabbiata.
-Tu sei pazzo Blake.- sibila.
A quel punto anche Amos comincia a ridere.
Irvan ritorna alla realtà.
Si sente offeso, ma non tradito.
Perché in qualche modo le parole di Blake sono vere.
Erano indirizzate a Lucy, ma sono un avvertimento anche per lui.
La porta si apre e ne escono Marvin, Irina, Lucifer e l'occultatrice straniera che ancora non ha preso forma umana.
Quest'ultima scruta lui e Mirta con fin troppo interesse, ma rimane in silenzio.
Irvan guarda Irina e le chiede con lo sguardo se è tutto a posto.
Lei annuisce con decisione.
-Sono stati facilissima da convimcere, non hanno dubitato per un solo istante delle nostre parole.-
Forse lo sapevano già.
-No, non credo. Non del tutto almeno, forse sospettavano già qualcosa o si fidavano talmente poco delle Custodi da crederci facilmente.-
L'importante è il risultato.
-mmm...-
Cosa c'è?
-Non lo so, c'è qualcosa che non mi piace. È come se fossero convinti che loro, da soli, possano fermare le Custodi, se lo volessero.-
Assurdo.
-Lo so. Ma non può essere un caso che da poco prima dell'inizio dell'ultima guerra a oggi il Portavoce degli occultatori sia sempre stato il capo della setta.-
Non so.
-Qualcuno deve pur saperlo. Ci sono troppe cosa che non mi convincono. Persino i licantropi sono stati troppo facili da convincere. Insomma, come si fa, con poche parole e ancora meno fatti, a portare qualcuno a ribellarsi contro le Custodi?-
Ma questa non è una ribellione.
-Non mi piace Irvan. Non mi piace.-
L'occultatrice stramiera, intanto, ha detto qualcosa all'uomo che era con loro.
Si rivolge al Lucifer.
-Noi non abbiamo più motivo di rimanere qui.- Lucifer deve trattenere un'espressione di sollievo -Abbiamo avuto quello che volevamo.- aggiunge guardando Irvan e Mirta.
I due occultatori si scambiano un cenno di saluto con il capo, poi lei e l'altro uomo si voltano e si incamminano lungo il corridoio.
Continuano a camminare finché non vengono inghiottiti dall'ombra e spariscono alla vista.
Immediatamente Lucifer si rilassa.
-Si può sare chi erano?- lo incalza subito Noah.
Lucifer ci pensa. -Conoscenti.- dice infine, come se non avesse trovato un termine migliore. -Nulla di cui tu ti debba preoccupare, si spera.-
Noah grugnisce.
-Tornando a noi.- si riscuote Lucider -I vostri progetti mi sembrano ragionevoli...-
-COSA?- Talia scatta in piedi -No! Anche voi? Si può sapere cosa vi passa per la testa?-
-Forse dovresti fidarti di più, Talia Skyler, di chi ne sa più di te.- la zittisce Lucifer, con tono conciliante, ma autoritario.
Lei rimane interdetta.
-Credo che sia opportuno- continua Lucifer -che un nostro membro rimanga insieme a voi.- guarda il figlio.
Noah sorride.
-Puoi scommetterci papà!-
-No!- protesta di nuovo Talia -Io lì non ci torno!- la sua voce si abbassa, è quasi una supplica -non voglio-
Tutti la guardano.
E non tanto perché si sia opposta, per l'ennesima volta, ma perché ha detto di non volerci tornare quando Lucifer parlava solo di Noah.
All'inizio lui sorride, poi la fissa, combattuto.
-Immagino che abbiate bisogno di chiarirvi un po' le idee.- dice Lucifer -Qualche piccolo locale dovrebbe già essere aperto, sono quasi le sei del mattino, perché non vi fate un giro?-
Si guardano tra di loro.
-Ottima idea!- esclama Marvin per tutti, senza confrontarsi con nessuno.
Talia sospira, o sbuffa, ma li segue.
Con loro vengono anche Adrian, Edgar e Arianna.
Devono girare almeno mezz'ora prima di trovare un bar aperto.
A giudicare dall'aspetto insolito del barista e del locale, non deve essere un posto frequentato da molti umani.
Riescono a trovare un tavolo abbastanza grande per tutti e abbastanza appartato.
-Allora, che novità ci sono?- chiede Noah agli amici.
-A settembre inizia la scuola.- sbotta Edgar. -E se tu non vieni rischi di essere bocciato.-
-Questa non è una novità. E comumque anche Adrian rischia di essere bocciato, ogni anno e le assenze non c'entrano.-
-Io ho i miei buoni motivi ribatte tranquillamente Adrian a Arianna ridacchia.-
-Ovvero?- chiede invece Mirta.
Adrian la guarda per qualche istante. -Sono una sirena, be', un tritone.- risponde come se questo bastasse -Un tritone d'acqua dolce e allo stesso tempo un occultatore, ma pur sempre un tritone, un vampiro d'acqua.-
Mirta inarca un sopracciglio e guarda Irvan.
Lui sorride ripensando alle lezioni sulle creature.
-I vampiri, o sirene che siano, sono... corpi che continuano a vivere senza anima. E i nostri piteri sono legati all'anima, perciò lui non può più usare i suoi.-
Mirta si volta subito verso Adrian. -E ti hanno ammesso lo stesso, com'è possibile?-
-È uno dei vantaggi dell'essere un Suspirian, raramente le Custodi ti contraddicono, però in due anni ce l'hanno messa tutta per farmi passare la voglia di frequentare la scuola. Invano ovviamente.-
-E come fai senza poteri?- lo incalza Marvin -Hanno bocciato mia sorella perché "non si applicava abbastanza" e non te?-
-Sarò anche un senza-anima, ma sono pur sempre un occultatore. Ho scelto il fuoco apposta. La termologia è il mio forte. E nell'Esagono vinco quasi sempre e tanto bassa a recuperare le insufficenze che mi mette Viky.-
-Come fai a vedere il calore se non puoi più usare i tuoi poteri?- osserva Irvan.
-Non è un potere. Occultare suoni, odori, immagini, quello è un potere.-
-E puoi ancora frugare nel passato delle persone?- chiede Mirta.
-Sì, ma ovviamente non posso più nutrirmi di ricordi. È come un vampiro che sa cucinare, ma non mangia.-
Edagar ridacchia, ma poi comincia a tossire nuvole di fumo.
-Scusate... gola infiammata... non nel vero senso della parola ovviamente.-
-Lui- commenta Adrian -non corre nessun rischio di essere bocciato. Un drago occultatore, Viky lo adora, specialmente quando durante l'allenamento libera una delle sue fiammate. Una volta, per sbaglio, ha preso fuoco durante una lezione. Dopo era ringiovanito di un anno.-
-Ed ero ancora più basso di così, non è stato affatto divertente.- afferma Edgar, ma sorride.
-Quest'anno però- continua Noah rivolto ad Adrian -ti stava per bocciare davvero.-
-Già, prima che Lucifer si presentasse ai colloqui con i professori. Non che per me sia un problema, quando sia ha tutto il tempo del mondo, cosa saranno mai cinque o dieci anni?-
-Sei immortale?- la voce di Lucy suona in modo strano e il suo sguardo è ammirato e terrorizzato allo stesso tempo.
-Sono un tritone! Se non muoio di fame non muoio affatto. A meno che non mi facciano a pezzi ovviamente o che so io. Non sono certo invulnerabile. Solo gli amici del Tempo lo sono.-
-Davvero?- esclama Blake -Nel senso che se gli spari i proiettili rimbalzano?-
Per un attimo Irvan si immagina la scena. E rivede Lisandro sparare a Miranda.
-No.- risponde intano Adrian -Sentono dolore, ma sanguinano appena e guariscono solo poco più in fretta del normale.-
-Quindi- osserva Lucy -loro non possono morire?- la sue espressione è indecifrabile.
-No.- conferma Adrian.
-Neanche se li fai a fette?- chiede Blake.
Irina risponde con un'espressione contrariata e disgustata.
-No.- ripete Adrian -Non l'ho mai visto, ma credo che si ricompongano, oppure non si riesce ad affettarli.-
-E dai!- protesta Irina.
-È orribile.- dichiara Lucy, e per qualche motivo è chiaro che non si riferisce al fare a fette qualcuno. -L'immortalità.- si affretta comunque ad aggiungere.
-A me piace.- dice invece Adrian -Non ho idea di come se la passi la mia anima, ma questa immortalità mi piace.-
-È solo perché tu sei solo corpo!- ribatte Lucy -E pensi poco.-
-Non è vero!-
-Lo è. Non dipende da te. Forse pensi davvero che ti piaccia, ma solo perché eri di questa opinione quando sei morto e ora sei incapace di cambiare.-
-Pensala come vuoi, ma a me piace.-
-Per te è diverso. Tu potresti morire in ogni caso. Ma loro no. Neanche se lo volessero.-
-E perché dovrebbero volerlo?- osserva Marvin.
-Perché a tutto c'è un limite, nulla può essere eterno. Nemmeno la voglia di vivere.-
-Parla per te. Non morire mai. Cosa si potrebbe desiderare di meglio?-
-Lo dici solo perché temi la morte.- ribatte lei, decisa -E non mi riferisco a Marta, ma alla morte fisica.-
-E se anche fosse? Se esiste una via di fuga perché non dovrei desiderarla?-
-Tu in ogni caso non moriresti del tutto,- ricorda Irvan -i figli del Tempo diventano fantasmi.-
Marvin non sembra molto d'accordo.
-Nostro padre è in circolazione praticamente da sempre e avrà avuto chissà quante amanti e quanti figli eppure non ho incontrato un solo fantasma che dicesse di essere un Times. E nessuna donna immortale che avesse l'aria di aver vissuto più di un secolo e mezzo, ovvero più di mia madre. Secondo me un modo per uccidere anche loro c'è e per quanto riguarda i fantasmi i vampiri possono ucciderli.-
-Davvero?- Noah guarda Adrian.
Lui annuisce lentamente, senza parlare. -Spesso non li distinguiamo nemmona dagli esseri umani.-
-E come fate a... nutrirvi di loro, non hanno corpo!-
-Noi...- non sembra molto felice di parlarne -possiamo nutrirci anche di anime. Si dice che se ne prendiamo abbastanza possiamo recuperare la nostra e tornare mortali, anche se io non ci credo. È per questo che a volte cacciamo i vivi anche se possiamo nutrirci dei corpi morti.-
-E tu- chiede Arianna parlando per la prima volta -l'hai mai fatto?-
-Io... una volta sola. Una delle mie... prede è diventata un fantasma appena l'ho uccisa. Lì per lì non ho capito bene cosa fosse successo.-
Cala il silenzio.
A nessuno piace sentire un amico parlare dei suoi omicidi.
-È stata anche l'unica volta che ho ucciso.- si affretta a precisare Adrian che tra tutti sembra quello più a disagio.
Ma è altro a far fremere Irvan.
Un vampiro può uccidere un fantasma. E il fantasma, l'anima, che fine fa? Sparisce del tutto? Sparisce per sempre?
I fantasmi sono solo anime che sono rimaste in questo mondo, o le uniche che sono sopravvissute alla morte del corpo? C'è qualcosa dopo o solo il nulla?
Ripensa al luogo misterioso che ha intravisto solo una volta. Alle voci che cantano.
Sono solo illusioni della mente?
Uno strano pesa gli blocca il respiro. Il peso di una paura indefinita e sconosciuta alla quale non si può sfuggire.
La paura dell'ignoto.
Sente il cuore battergli a mille e il desiderio di distrarsi, ma non ci riesce.
Lucy forse ha ragione, la paura della morte è qualcosa di molto potente. Tanto da far desiderare di sottrarvisi piuttosto che affrontarla per poi, magari, superarla.
Ma ha ragione anche Marvin. Se esiste una via di fuga, perché non cercarla?
Sia gli occultatori che gli illuminatori, volendo, possono non invecchiare e quindi vivere per sempre. Quindi anche lui dovrebbe esserne capace.
Basterebbe smettere di nutrirsi come un umano e cibarsi di ricordi e emozioni.
Ma basterebbe?
-Voi però- dice ad un certo punto Irina, aprendo bocca per la prima volta da quando è iniziata la discussione e catturando l'attenzione di tutti -Presupponete che all'immortalità sia legata l'eterna giovinezza.-
Tutti la guardano, pendono dalle sue labbra.
Lei guarda Marvin.
-Hai ragione, non conosciamo donne immrtali che abbiano più di un secolo e mezzo. Io ci avevo già pensato, molto tempo fa, e l'ho chiesto a nostro padre, quell'unica volta che l'abbiamo conosciuto. Lui mi disse che fino a poco tempo prima, le donne, o gli uomini, che rendeva immortali avevano un problema: non morivano, ma invecchiavano. Arrivavano al punto da non essere quasi più coscienti. Mi disse che lui e Dafne trovarono il modo di spazzare il suo incantesimo, di permettere a quelle persone di morire. Non credo che se ne siano mai lamentate.-
Tutti rimangono in silenzio, rapiti.
-Ho letto una cosa molto simile ne I viaggi di Gulliver.- dice infine Arianna, forse per spezzare il silenzio.
Irina annuisce. -Anch'io.- afferma.
-Ma ora... nostra madre, Devonne, loro non invecchiano.- osserva Marvin.
Irina annuisce di nuovo.
-Qualsiasi energia si evolve. E come lo fanno gli altri Elementi lo fa anche il Tempo. Mi disse solo che aveva trovato il modo di risolvere il problema.-
Di nuovo silenzio.
Questa volta è Lucy a romperlo.
-Volete ancora essere immortali?-
All'inizio nessuno risponde.
Sì, vorrebbe dire subito Irvan, pensando che anche invecchiare in eterno sarebbe meglio di morire, ma è davvero così? Si può arrivare a stancarsi di vivere? Per lui, allievo della Vita, è inconcepibile.
Ancora combattuto, si distrae pensando che, nel suo caso, l'immortalità è strettamente legata all'eterna giovinezza. Ma sarà vero? Ci sono mezzosangue vissuti quanto Miranda? E perché mai dovrebbero avere questo privilegio? Gratuitamente, inoltre senza pagarne il prezzo. Ne dubita fortemente.
Forse possono vivere molto a lungo, Talia ha mantenuto i suoi sedici anni fisici e potrebbe continuare a farlo, ma lo vorrà?
Forse ha ragione Lucy. Forse l'immortalità è più innaturale di quanto credono.
Quando rialza lo sguardo, si rende conto che gli altri hanno già ripreso a discutere.
Marvin continua ad affermare di volere l'immortalità. Adrian e Edgar, che in qualche modo ce l'hanno già, stanno zitti e annuiscono ogni tanto dando ragione ora a uno ora ad un altro. Irina ritorna ad essere silenziosa e neutrale. Mirta è anche più distatta di lui. Talia invece sembra interessatissima, ma ostinata a mantenere il suo silenzio di protesta. Noah non fa che cambiare idea. Lucy invece difende caparbiamente la morte.
Irvan si chiede se non stia cercando di convivere se stessa.
Amos sembra più che altro confuso mentre Blake la fissa con insolita serietà.
Dafne sarebbe orgogliosa di questo discorso.
Irvan ricorda bene la sua espressione quando succedevano cose del genere in classe.
Li lasciava parlare tra loro, confrontarsi e alzare la voce, purché usassero solo quella.
Confrontarsi è come tentare di lavorare come un unico cervello e prendere una decisione.
Ma anche parlandone, cosa possono decidere loro?
Quando Noah alza le mani rivolto a Lucy, dichiarandosi sconfitto anche se non convinto, la conversazione torna alla scuola.
Lucy, Mirta e Talia cominciano a parlare allegramente delle lezioni di Marta, anche se Irvan le trova tutt'altro che allegre.
Lui vorrebbe che ci fosse Jared.
La prima volta che l'ha visto si era perso nell edificio della Vita. Aveva fatto praticamente i salti di gioia per essersi imbattuto in un ragazzo più grande.
Lui l'aveva fissato intensamente per tutto il tragitto e alla fine gli aveva chiesto se aveva una sorella di nome Mirta.
Per un attimo si era spaventato. Nella palude, mentre Mirta era alla locanda di Andrea, lui aveva sognato la scena. Rivedere Jared, che fino a poco prima era solo un sogno, e scoprire che era reale gli aveva fatto prendere un colpo.
Guarda Mirta.
È riuscita a far parlare Talia, anche se lei sembra ancora fare di tutto per non guardare Noah.
Marvin sta chiedendo a tutti che film ci sono in programma in questi giorni, Blake e Amos sono molto informati. A quanto pare condividono la stessa stanza e ogni sera fanno a gara per il controllo del telecomando.
Irvan si massaggia la nuca sentendo uno strano formicolio.
Si guarda intorno.
Il bar ha cominciato a riempirsi e le creature hanno ceduto il posto a normali umani.
Tutto sembra normale.
-Sai chi erano quegli occultatori?- sta chiedenso intanto Noah ad Arianna.
Irvan si volta per ascoltare la risposta.
-No. So solo che un giono sono rientrata e c'erano. Hanno parlato quasi sempre tra loro in quella strana lingua e non hanno mai abbandonato la loro forma.si occultatori. Da umani non li ho mai visti.-
Mirta, Talia e Lucy cominciano a fare le supposizioni più disparate e lui smette di scoltare.
Di nuovo quel formicolio.
Si guarda intorno.
Non c'è nulla di strano.
Eppure si sente inquieto come ovunque ci fossero occhi pronti ad osservarlo appena si gira.
Come se qualcuno li stessi spiando.
________________
spazio me
non avete idea delle disgrazie che sono capitate a questo capitolo e tutte per colpa di questa dannata connessione! L'ho perso interamente ben 3 volte (parzialmente molte di più) e ogni volta che lo riscrivevo era più corto così ho dovuto aggiungere la parte al bar che non era prevista.
Nonostante tutto, questo non E affatto uno dei miei capitoli migliori (è inutile che mi dite il contrario, lo so da me che è così). La parte discorsiva sull'immortalità potrebbe essere stata piuttosto noiosa, ma ci tenevo a metterla.
Ma... sono già passate due settimane? Nooooooo... oddio oddio oddio qualcuno mi ridia il mese di agosto per favore! In cambio scrivo un capitolo bonus, o qualcosa del genere (tanto non è possibile xD). L'unica cosa positiva è che tra una settimana avrò di nuovo il wiifii!!!
Okay, ora la smetto di scrivere cavolate solo per dare l'impressione che il capitolo sia più lungo.
A domenica prossima,
votate e commentate
Artemide
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