2 Una missione suicida
"Non vorrai mica farlo!", urlò Markus, mentre seguiva Cassandra in un lungo corridoio della stazione.
La donna aveva tra le mani la radio con cui avevano ascoltato il messaggio di Ripley.
"Devo farlo".
"Ma non puoi piombare all'improvviso nella Sala di Comando senza un permesso speciale. È contro il regolamento!".
" E con questo?" si girò di scatto la tenente, fulminando Markus con lo sguardo "adesso che ho la conferma che mia madre è viva dovrei rinunciare alla sua ricerca? Neanche se dovessi essere cacciata!".
L'androide sospirò frustrato.
Anche se avrebbe continuato così per tutta la giornata, non sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea, quindi annuì, assecondandola.
Camminarono ancora un po' fino a giungere una porta di metallo; era argentata con sopra una lucina rossa:
ciò significava che vi era in corso una riunione e quindi nessuno poteva entrare.
Cassandra premette il bottone alla sua sinistra e la porta si aprì.
Entrarono.
Al centro c'era un tavolo rettangolare con seduti vicino a ogni lato uomini e donne vestiti in divisa, sia militare che non. Il generale Marshall Growis - un vecchietto sulla sessantina, il suo datore di lavoro - era seduto sull'estremità del tavolo, guardandola con occhio duro e severo.
"Lei non ha il permesso di entrare senza un permesso!", sbottò Christian Xavel - il vice generale - seduto affianco a Growis.
"Tel'avevo detto", disse Markus a Cassandra su un'orecchio.
Il generale zittì il vice con un gesto della mano.
"Che motivo ha lei per entrare qui?", chiese Growis a Ripley.
La donna degluti' e cominciò a parlare.
"Alcuni dei miei uomini hanno ritrovato questa vecchia radio, con cui ho potuto ascoltare un messaggio".
"E dimmi questo messaggio era così importante da interrompere questa riunione?", chiese il generale con arroganza, aggiungendo nel tono di voce un po' d'incazzatura.
Cassandra annuì decisa.
"Allora sentiamo sto' messaggio e facciamola finita", disse infine Growis, stanco e frustrato.
La donna girò la manopola della radio al volume massimo, facendo ascoltare a tutti i presenti il messaggio lanciato dalla madre.
Quando finì, i presenti cominciarono a borbottare tra loro, stupiti del messaggio.
"E quindi?", chiese il generale, una volta ascoltato il messaggio.
"Vorrei radunare i miei uomini migliori per trovare la Nostromo".
"E lei vorrebbe organizzare una spedizione seguendo le indicazioni di un messaggio vecchio di dieci anni?", chiese il generale scettico.
"Si", rispose, decisa e sicura.
"Allora scordatelo".
La donna rimase pietrificata dalla risposta, sbarrando gli occhi dallo stupore.
"Senta" cominciò a dire Growis "è la miglior tenente colonnello che questa compagnia abbia mai avuto, ma non possiamo sprecare degli uomini per questa stupidaggine. Per non parlare dei rischi e dei costi...".
"Ma se trovassimo la Nostromo, potremmo risolvere il mistero della sua scomparsa e della morte dell'equipaggio!" urlò Cassandra "è o no questo l'obiettivo della DECO?".
"Si saranno schiantati su qualche pianeta. Comunque sia, non intendo promuovere questa assurdità. Ci sono troppi rischi".
La rabbia era alle stelle; la donna avrebbe voluto dire molte altre cose, ma preferì non dire niente essendo in presenza di uomini più potenti di lei.
"Sei congedata ", disse Growis, secco.
Cassandra sospirò. Se l'era aspettata.
"Sissignore", disse con un tono deluso.
Premette il bottone vicino alla porta e fece per uscire quando udì un'ultima considerazione da parte del generale.
"In questa compagnia teniamo conto dei risultati, non dei sogni".
Cassandra uscì seguita da Markus.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top