Tana
Spine dorate fanno il mio sentiero
Conducono a un freddo buco nero
Lì attende il pio contadino cieco
E in quel buio chi gli farà da eco?
Soffrono le lunghe orecchie legate
Odono troppo e non rendono vate
La mia sciocca devozione letale
Per la salvezza di chi vive male
Eppure l'amante ben si conduce
Coltiva fede ove non vuole il sole:
La pallida pelle gli fa da luce
Oscura l'esterno e la vista duole
Nega il dolore di chi lo seduce
E ispira la tana a nuove parole
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