IV. UN BAULE PIENO - 1. Danza tribale
... vecchi stracci,
che si accumulano per terra ai suoi piedi
e non finiscono mai...
(Ph: Baule, Daniela Troncacci © 2021)
Eccoli! Eccoli! Stanno arrivando! Avanzano battendo i piedi per terra e i mazzuoli su pelli di renna tese a coprire cilindri di legno. Arretro d'un passo e sono dietro di me: i tam tam il cui suono rimbomba tra le costole di Myriam.
Un archetto fa vibrare corde sensibili, simulando un lento formicolio. Acuti scampanellii annunciano crampi intermittenti in muscoli che non era conscia d'avere.
La sua richiesta d'aiuto prende forma di danza tribale: donne d'ogni etnia compiono passi che hanno imparato da bambine, intrecciandosi e imitandosi l'una con l'altra fino ad arrivare a definire un unico schema che non è proprio di nessuna cultura, eppure appartiene a ognuna di esse.
Sono sul palco con me, a pochi decimetri da me!
Mi prendo il viso tra le mani, i palmi premono sulle guance e scendono verso il basso tirando in giù gli angoli delle labbra. Sbavo. Torno in me e me ne vergogno, ma Norina non sembra farci caso; non dorme, lo capisco dal respiro.
Indietreggio sul fondo e continuo il mio viaggio in quella porzione di passato, neanche tanto remoto, che s'è talmente radicato nelle strutture interne del mio cervello che mi sembra essere ieri; se compio salti all'indietro, più o meno ampi, è per aiutarvi a comprendere quel che per me è così chiaro!
Riuscite a scorgerla, ora, la più grande delle mie ragazze, con la testa, il collo, le spalle e le braccia dentro quel grande baule verde, da cui tira fuori vecchi stracci, che s'accumulano per terra ai suoi piedi e non finiscono mai?
* Noticina*
Tam tam in questo caso ha il significato di "tamburi"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top