Parte quarta
Lilian Luna Potter si diresse eccitata verso il punto che Lysander le aveva diligentemente indicato nella sua lettera.
Finalmente il suo sogno si avverava.
Era tutto così perfetto, non aveva manco dovuto usare la pozione!
Ora niente sarebbe potuto andare storto.
Per quella serata aveva deciso di essere il più bella possibile, così da lasciare il suo prossimo fidanzato senza fiato.
Infatti indossava un abito seducente molto scollato e si era pesantemente truccata.
Certo, doveva ammettere che per le temperature di Dicembre il suo abbigliamento non era dei più appropriati, ma sapeva che avrebbe colpito nel segno.
Nessuno avrebbe saputo resisterle.
Arrivata sul luogo del suo incontro romantico, sospirò di piacere portandosi le mani al petto, affascinata.
Lysander aveva pensato proprio a tutto, di certo non avrebbe potuto creare un’atmosfera migliore.
Dopo essersi guardata attorno alla ricerca del suo Corvonero, si sedette sulla coperta, in attesa.
***
Scorpius Malfoy aveva la fama di far aspettare le sue conquiste.
Per questo si era presentato con un buon quarto d’ora di ritardo sul luogo dell’incontro.
Non l’aveva sorpreso l’aver ricevuto quell’invito, non per vantarsi, ma gli capitava abbastanza spesso. Solo che non gli era mai accaduto di non conoscere il mittente, come quella sera.
Rilesse il biglietto per vedere se si stava dirigendo verso il punto giusto.
Kate Haplis, settimo anno, Corvonero.
Strano, non l’aveva mai sentita nominare. Eppure era del suo stesso anno. Bah, ormai era inutile preoccuparsi per quelle cose, sperava solo che non fosse brutta.
Arrivato sul luogo dell’incontro scorse una giovane con i riccioli legati in una coda alta, di cui il buio non consentiva di capire il colore, con solo un abito succinto addosso.
Proprio come piacevano a lui: subito pronte ad arrivare al sodo!
Purtroppo non riusciva a vederne il volto, ma non poteva essere tanto male, no?
Inoltre aveva creato una bella atmosfera, la ragazza.
Decisamente gli piaceva come si stava prospettando la sua serata, soprattutto dopo il brutto inizio che aveva avuto grazie alla Potter.
«Ciao.» affermò con il suo solito tono freddo, per attirare l’attenzione della studentessa su di sé.
***
«Ciao.» dichiarò una voce distaccata -che non assomigliava proprio a quella di Lysander-, ma sul momento la Grifondoro non si preoccupò più di tanto di quel particolare.
Per questo si voltò raggiante, mentre un sorriso inizia a dipingersi sulle sue labbra.
«Lys-»
Ma improvvisamente si bloccò, pietrificata.
Che cosa ci faceva lui lì?
«Malfoy?» chiese stupita, completamente incredula di esserselo trovata davanti in una situazione del genere.
Che avesse intenzione di farle qualche scherzo per rovinare il suo appuntamento perfetto?
«Potter? Che ci fai qui?» replicò lui, incrociando le braccia al petto e aggrottando le sopracciglia con aria perplessa.
Lily si alzò in piedi e, mentre si osservava attorno, preoccupata che Lysander arrivasse, si avvicinò al giovane Serpeverde intimandogli -con gesti abbastanza espliciti- di andarsene.
«Malfoy, ora non ho tempo da perdere. Vattene. Sto aspettando qualcuno.» dichiarò infastidita, incominciando a spingere via il ragazzo.
Ma Malfoy, naturalmente, piuttosto che darle retta, si sedette sulla coperta.
«Ah si? E con chi dovresti vederti? Con Scamandro?» chiese, ridacchiando divertito. «Anche senza pozione si è convinto a chiederti di uscire?»
Lily alzò le sue iridi nocciola al cielo, infastidita dal comportamento del Serpeverde.
«Si, esatto. Adesso potresti gentilmente andartene? Lysander arriverà da un momento all’altro.»
Scorpius sbuffò, leggermente innervosito.
«Potter, rilassati. Appena vedremo in lontananza Scamandro, sparirò. Ora ti puoi sedere?» affermò, indicando con una mano il posto accanto a sé. «In fondo, cinque minuti me li devi, no?»
La studentessa alla fine acconsentì e, con un sospiro, si accomodò a fianco di Malfoy, mentre si ravviava un ricciolo ramato da davanti al volto.
«Come mai anche tu qui?» chiese stringendo gli occhi in un’espressione sospettosa, mentre il ragazzo le versava in un bicchiere lo champagne.
«Appuntamento. Ma sembra che la mia ammiratrice non si sia presentata. Probabilmente vedendoti si deve essere spaventata.» replicò atono il Serpeverde, porgendo il calice a Lily, per poi prepararne un altro per sé.
«Grazie…» mormorò lei, improvvisamente imbarazzata da quella strana situazione.
Era insolito trovarsi da sola con Malfoy in un posto così romantico. Molto insolito. E, tra l’altro, non era ancora del tutto convinta che lui non avesse organizzato tutto per farle dispetto.
Infatti si poteva sapere dove cavolo fosse finito Lysander?
Proprio in quel momento una melodia familiare iniziò a spargersi sulla riva del Lago, quasi per magia.
***
Hugo e Rose aveva seguito tutti i movimenti dei due studenti con attenzione, quest’ultima estremamente divertita dalla situazione: quei due avevano una complicità quasi inquietante; non lo avrebbe mai detto, ma sembravano perfetti insieme.
Non riuscivano a sentire le voci da quella distanza, ma dai movimenti dei due ragazzi era chiaro quello che stava accadendo.
Forse, però, stava sottovalutato i sentimenti di Lily per Lysander, visto che la giovane Potter continuava ad osservare il suo interlocutore con aria sospettosa, come se non si fidasse del tutto.
Quando entrambi i giovani ebbero i calici di champagne in mano e, soprattutto, quando si accorse che era calato uno strano e imbarazzante silenzio, la Caposcuola si decise ad accendere lo stereo incantato, facendo partire la canzone che aveva scelto per quella occasione.
***
Lei ti è accanto,
Se ne sta seduta lì,
Non sa cosa dire ma,
I suoi occhi ti parlano.
E tu lo sai che vorresti darle un bacio,
Allora, baciala.
Lily sgranò le sue iridi nocciola sorpresa. Ma quella non era una canzone de La Sirenetta, il cartone che vedeva sempre insieme a Rose?
«Ma che è sta roba?» chiese Scorpius al suo fianco, osservandosi attorno come alla ricerca della fonte della musica. «È così che Scamandro pensava di conquistarti? Con una canzone particolarmente brutta e non presentandosi?»
Lei ti piace,
Tanto tanto da morir,
Forse tu le piaci ma,
Lei non sa come dirlo.
Ma non servono le parole,
Coraggio, baciala.
Lily e Scorpius iniziarono ad osservarsi negli occhi ascoltando la canzone, una strana luce che era improvvisamente nata nelle iridi di entrambi.
***
Osservando la scena, Rose sorrise compiaciuta.
«Vedi, te l’avevo detto che avrebbe funzionato! Questa canzone è perfetta! Guardali!» esclamò contenta, indicando con un dito la coppia a Hugo, che in quel momento si osservava intensamente.
«Preferisco non vedere…» supplicò il giovane Weasley, con le mani davanti agli occhi e con nessuna intenzione di scoprirli.
«Oh, andiamo Hugo, non fare il bambino! Se Lily si metterà con Malfoy, queste cose dovrai vederle tutti i giorni!» replicò leggermente infastidita la studentessa, liberando la vista del ragazzo con un gesto non troppo gentile.
«Lily si metterà con Malfoy? E questo chi l’ha deciso?» strillò Hugo, la voce che era diventata improvvisamente acuta.
«Ma se dobbiamo farli innamorare, poi cosa pensi? Che dopo il bacio decideranno che non è più il caso di vedersi?»
«Dopo il bacio ci penserò io a far cambiare idea alla mia cuginetta, non ho nessuna intenzione di permetterle di rovinarci a tutti la reputazione in questo modo!» dichiarò convinto il ragazzo, battendosi una mano sul petto con aria da duro.
«Certo Hugo, certo.» gli rispose la sorella, iniziando ad accarezzagli amorevolmente il capo, compatendo la sua ingenuità.
***
Shalalalà,
Il ragazzo è troppo timido,
Coraggio, baciala.
Shalalalà,
Ma non lo fa, ma che peccato,
Se insiste, lui la perderà.
A quel punto Lily non riuscì più a trattenersi e scoppiò improvvisamente in una allegra risata, seguita subito a ruota da Scorpius.
«Oddio, spero che Scamandro abbia sbagliato canzone.»
«Lo spero anch’io…» replicò lei, continuando a ridere.
Improvvisamente lo studente ammutolì, inaspettatamente serio.
Probabilmente per colpa dello champagne che aveva bevuto, o forse per quel vestito scollato, ma la Potter quella sera gli sembrava incredibilmente bella.
La ragazza, sentendosi osservata dalle sue iridi argentee, interruppe anche lei la sua risata.
Malfoy non la convinceva per niente. Perché la stava guardando in quel modo? Quale maledetto scherzo stava progettando?
È il momento,
Guarda che la luna è blu,
Ora devi muoverti,
E questo è il momento tuo.
Non ti parlerà,
finchè tu non l’abbraccerai e bacerai.*
«Forse è meglio che vada.» affermò Lily alzandosi in piedi, le braccia che andarono ad abbracciarsi fra di loro cercando di infondersi un po’ di calore. «Inizia a fare freddo e penso che Lysander ormai non si farà vedere.»
Il suo sguardo si perse per un momento oltre Scorpius, verso il castello, come sperando che in quel momento il suo amore potesse comparire magicamente davanti a lei.
Il Serpeverde imitò la studentessa, alzandosi anche lui da terra.
«E così stasera a tutti e due hanno dato buca.» continuò poco dopo la giovane Potter, il tono che voleva essere divertito, ma nel quale invece si leggeva solo una profonda tristezza. «Arrivederci, Malfoy.»
Dopo averlo salutato Lily si incamminò lentamente verso Hogwarts, ma una mano che le afferrò il polso la costrinse a voltarsi, obbligandola così a incontrare due profondi occhi argentei.
«Potter, Scamandro è un cretino.» sostenne lui, prima di lasciarla libera dalla sua presa.
E lei, con il cuore che le batteva forte in petto, senza dire una parola, si allontanò.
Scorpius, intanto, la osservò fino a quando non entrò dentro al portone d’ingresso, scomparendo dalla sua vista.
Nel frattempo la canzone alle sue spalle terminava.
Quella era stata una serata veramente strana, ma non per questo poco piacevole.
***
«Te l’avevo detto che quella canzone non era adatta a loro due!» dichiarò raggiante Hugo, mentre rincorreva Rose che si stava dirigendo verso il castello.
«Beh, sai com’è, visto la sua maturità, avevo pensato che per Lily fosse perfetta!» rispose lei, particolarmente offesa da quello che era successo, visto che quella era una delle sue canzoni preferite.
«Ma a me non sembra mica una canzone da persone mature, quella! È quella di un cartone!» affermò il giovane Weasley, perplesso, dopo aver raggiunto sua sorella.
«Oh Hugo, lascia perdere!» replicò Rose, non pretendendo che lui potesse capire l’ironia che aveva usato nella frase precedente. «E comunque era perfetta per loro due!»
*-Baciala (da La Sirenetta)
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