Lo specchio dell'Emarb

James's PoV
Sono tornato in Sala Grande dopo aver accompagnato Lily al mio dormitorio e mi ritrovo davanti ad una guerra. Ci saranno una ventina di mangiamorte in tutto e i ragazzi del mio anno scarseggiano dato che i Serpeverde sono dalla loro parte. Siamo più o meno trenta contro trenta ma noi abbiamo i professori. Certo, loro hanno Voldemort ma noi abbiamo Silente...un momento! Voldemort. Non c'era quando sono passato per tornare qui e non c'è nemmeno per lottare. Torno di sopra per controllare dove sia e vedo i ragazzi dal primo al sesto anno che rientrano nelle proprie Sale Comuni. Manca solo il piano dei Grifondoro e quando arrivo vedo che sono tutti bloccati fuori il ritratto della Signora Grassa.
«Che succede?»chiedo facendomi largo tra gli studenti.
«La Signora Grassa non ci fa entrare!»mi dice un bambino.
«Non posso! Il Signore Oscuro è qui dentro e se entrate potreste morire! C'è solo una ragazza, fortunatamente, e spero che se la cavi...»mi spiega e so già chi è la ragazza.
«Che cosa?! Lily non è uscita? Mi faccia entrare!»ordino ma il ritratto fa il broncio e scuote la testa.
«Devo sfondarvi?»chiedo e lei apre gli occhi. Si apre subito e prima di entrare dico ai ragazzi:
«Andate nelle altre Sale comuni...i ragazzi del primo e secondo anno dai Tassorosso e quelli del terzo e il quarto dai Corvonero. Quelli del quinto vadano ad avvisare gli insegnanti che Voldemort è qui e quelli del sesto che sono maggiorenni ci aiutino. Quando i ragazzi del quinto e del sesto anno hanno fatto recatevi nelle altre Sale Comuni. Tutto chiaro?»i ragazzi annuiscono e si dividono.
Io entro nella stanza e vedo un lampo di luce verde sfiorarmi appena.
«James Potter...»dice la voce di Voldemort facendomi voltare. Ho paura. Ma non così tanta di quella che provo per Lily.
«Dov'è lei?!»gli urlo contro. Non posso credere di averlo fatto.
«Non si fa così James. Devi usare le buone maniere. Silente non sarebbe contento che tu ti riferisca ad un adulto in questo modo.»
«Daccordo! Mi scusi Signore Oscuro, mi puó indicare dove si trova la collocazione di Lily Evans?»gli chiedo schernendolo e lui fa un sorriso pazzoide che mi fa rabbrividire.
«La signorina Evans al momento è raggiungibile solo tramite la morte.»scatena una risata malvagia e dice:
«Crucio!»mi piego a terra e inizio a contorcermi in tutti i modi possibili. Urlo non dal dolore che provo fisicamente ma dal dolore del fatto della morte di Lily. Sento delle lame inappropriarsi della mia pelle ma non le ascolto. Lily è morta. Lily è morta. Non è possibile. Quante volte l'ho pensato quest'anno e non era vero? Magari è una di quelle volte...ma a chi voglio prendere in giro stiamo parlando del Signore Oscuro! Lei è morta e l'ultima volta che l'ho baciata rimarrà il giorno di San Valentino prima di litigare. L'ultima volta che le ho parlato è stata per litigarci e l'ultima volta che ho guardato quel suo volto ancora pieno di vita è stata quando era addormentata tra le mie braccia. Ma l'amore per lei non terminerà mai. Noi dovevamo avere un futuro insieme! Passare il resto della nostra vita con un anello d'oro al dito e con tre o quattro bambini che ci gironzolano in torno. Quello era il mio progetto con lei. Ma non è andato secondo i piani. Ma ora devo alzarmi e farmi valere. Basta dolore!
Lentamente le lame si infilzano ancora più violentemente mentre io mi alzo e poi smettono.
«Ma bravo Potter! Dieci punti a Grifondoro.»scoppia in una risata e poi riprende«Forse sei l'unico che sia riuscito a sopportare la mia maledizione Cruciatus...chissà se sai sopportare anche un bell'Avada Kedavra. Vogliamo provare?»mi chiede e scoppia di nuovo a ridere.
Alza la bacchetta e quando apre la bocca per far uscire la maledizione si blocca e cade a terra, rivelando dietro di lui una Lily Evans pallida e con l'aria di una che sta per svenire...
Infatti stava cadendo per terra ma grazie ai miei riflessi da cercatore riesco a prenderla in braccio.
«Expecto Patronum!»dico e dalla
mia bacchetta esce un cervo.
«Voldemort è nella Sala Comune Grifondoro. Venite a prendere il suo corpo.»do gli ordini al cervo di dire questa cosa e subito lui evapora.
Porto Lily in infermeria e durante il tragitto vedo i professori che si dirigono verso la mia Sala Comune. A quanto pare i Mangiamorte hanno sentito il messaggio e se ne sono andati e sicuramente hanno portato con loro Voldemort.

Sono le tre di notte e sono rimasto in infemeria con Lily tutto il tempo. Sono ancora sveglio e la guardo in adorazione. La amo talmente tanto. Quando ho pensato che fosse morta non potevo sopportarlo. Non potrei mai andare avanti con questo dolore.
«Lily ti amo tanto. Voglio che tu lo sappia. Non mi interessa se stai dormento o sei sveglia, se mi senti o mi ignori, se mi guardi o no. Voglio solo dirtelo. Non puoi capire cosa ho provato quando pensavo che Voldemort ti aveva uccisa. Non posso sopportare una tale perdita. Vorrei che mi perdonasti ma so che non lo farai mai...voglio solo spiegarti come è andata veramente. Chang mi ha messo una boccetta di filtro d'amore nella burrobirra e sai che non ci si puó ribellare da quello. Ma stranamente quando ti ho vista mi sono ricordato di te, cosa che non sarebbe dovuta succedere. Questo vorrà dire qualcosa no? Ti amo e ti prego di perdonarmi.»le prendo la mano e prima di alzarmi si stringe intorno alla mia.
«Lily!»la vedo aprire gli occhi e sorridere alla mia vista.
«James...ciao»mi saluta e non posso fare a meno di sorridere.
«Dio Lily...io...io...mi dispiace così tanto! Se non avessimo litigato in Sala Grande non avresti incontrato Voldemort e non ti avrei portata nel mio dormitorio, e lui non ti avrebbe trovata e ora no saresti qui...è tutta colpa mia!»
Le spiego e lei mi sfiora il viso con la mano.
«Va tutto bene.»la guardo e le vedo gli ochi illuminarsi come non lo facevano da dieci giorni.

Lily's PoV
Sono passati venti giorni dal mio risveglio e tra me e Potter va tutto molto meglio. Ci parliamo e scherziamo anche. Voldemort non è più tornato da quella sera e sono molto contenta di questo. Non so come possa essere possibile il fatto che lui mi ha lanciato diverse maledizioni mortali e che sia viva ma non mi importa. Ringrazio qualsiasi Santo mi abbia fatto sopravvivere quella sera.
Ora sono in Sala Grande e sto mangiando il dolce quando James mi dice:
«Lils?»
«Si?»gli rispondo. Cosa ha in mente?
«Tu hai sentito quello che ti ho detto quando eri in infermeria?»la risposta? Si. Ho sentito tutto quello che mi ha detto. Il fatto del filtro d'amore, cosa ha provato quando pensava che fossi morta, quanto mi ama e cosa farebbe per me, per avermi e per farmi tornare da lui. Glielo devo dire? No*sono così crudele?* si *sono così ingenua?* Se gli dico no potrei perderlo e se gli dico si potrei riaverlo e chi voglio prendere in giro? Io lo rivoglio mio.
«Si»
«Allora sai perchè stavo baciando Chang vero?»
«Si»
«Sai cosa ho provato quando ho visto te e Voldemort combattere o quando mi ha detto che l'unico modo per raggiungerti era la morte?»
«Si»
«Allora mi perdoni?»
Cosa gli rispondo?
«Si»non posso crederci che queste siano le mie parole e che siano uscite dalle mie labbra.
«Cosa hai detto?»mi chiede con occhi sognanti. So che me lo chiede solo per sentirselo ripetere.
«Ho detto di si»gli rispondo ridendo e lui sorride ebetemente.
«Allora torniamo insieme?»
«No»perchè ho detto no? Io vorrei di nuovo baciare le sue labbra e fare anche l'amore con lui!
«Perchè no?»mi chiede facendomi il labbruccio. Lo sa benissimo che quando mi fa questa faccia mi sciolgo.
«Perchè hai sbagliato a non dirmelo.»
«Ma ci ho provato!»mi dice ridendo.
«Giusto...»che scema che sono!
«Allora stiamo insieme?»mi richiede.
«Facciamo così. Se stasera mentre facciamo la ronda non troviamo nessuno torniamo insieme se invece troviamo qualcuno in giro aspettiamo un po. Ci stai?»gli tendo la mano e lui l'afferra.
«Si ci sto, piccola.»mi lascia un bacio sulla guancia e esce dalla Sala Grande.
Inizio a fare i compiti. Molto presto dovró affrontare i M.A.G.O. e sono abbastanza tesa.
Non manca nemmeno molto alla fine della scuola. Oggi è il diciassette marzo e la scuola finirà il quindici giugno. Io e James, dopo la fine della scuola, non ci vedremo più. Solo se ci sposeremo o se continueremo a frequentarci rimarremo insieme. Per non parlare delle mie migliori amiche, di Remus, Sirius e Peter. Come faró senza di loro? Ho passato i miei sette anni di scuola con loro e lasciarli sarà dura. Ormai siamo diventati una famiglia. Tutti noi vogliamo intraprendere lo stesso lavoro di Auror e quindi molto probabilmente lavoreremo insieme. Puó anche darsi che verremo presi per l'Ordine della Fenice. La McGonagall ce l'aveva accennato, dato che siamo ingamba e potremmo diventare dei membri.

Sono in Sala Comune e sto aspettando Potter per la ronda. Sono sempre in anticipo ma ora sono le 00:07 e doveva essere già qui.
«Eccomi. Scusa il ritardo piccola»si presenta venendomi incontro e si abbassa fino al mio viso per darmi un bacio sulla guancia. Arrossisco a quel contatto perchè non succedeva da tempo e lui sembra accorgersene perchè ha un ghigno malandrino sul viso.
Siamo nel corridoio del settimo piano e ad un certo punto vedo una porta.
«La Stanza delle Necessità»dice James e io annuisco. Spalanco la porta e dentro c'è solo uno specchio.
C'è una scritta sulla cornice "Emarb eutel amosi vout linon ortsom"
«Lo specchio dell'Emarb!»grido sorpresa.
«Lo specchio delle cosa?»mi chiede James con un sorriso ebete. *davvero non capisce?*
«Lo specchio dell'Emarb! È uno specchio che ti fa vedere la cosa che desideri di più al mondo! L'uomo più felice del mondo vede solamente il proprio riflesso.»
Mi ci metto davanti e James fa la stessa cosa.
Lo specchio ci riflette e dopo un po noi invecchiamo di qualche anno e in mezzo a noi si forma un bambino di più o meno undici anni che ci guarda. È tale e quale a James a quell'età ma ha gli occhi uguali ai miei.
Indossa una felpa rossa e dei pantaloni grigi. Ha gli stessi occhiali tondi del mio ragazzo e ha uno sguardo adorante. Dopo un po una luce verde invade lo specchio e la mia immagine e quella di James scompaiono lasciando solo quella del bambino con una cicatrice a forma di saetta sulla parte destra della fronte.
«James?»lo richiamo e noto che lui ha la mia stessa espressione.«questo è il nostro futuro?»gli chiedo. Lui non mi risponde ma mi guarda.
«Moriremo?»lui annuisce e poi spezza il silenzio.
«Avremo un figlio e poi moriremo. Lo lasceremo da solo.»
«Si...»riesco a dire solo questo.
«Mi dispiace tanto Lily...io ho un'idea per farti sopravvivere...»lo guardo e so già cosa ha in mente.«non ci dobbiamo sposare, non dobbiamo avere un figlio e non morirai ok?»
Scuoto la testa e lo abbraccio.
«Non posso vivere senza di te James.»
Lui mi stringe e mi rincuora.
«Lo so piccola, ma non voglio vederti morire.»
Ha ragione. Se avremo un figlio lui morirà e non posso permettere che questa cosa succeda.
«Allora...non potremo più stare insieme? Senza un figlio non saremo una coppia vera...»lui annuisce e poi aggiungo:
«Me lo dai un bacio?»lui mi sorride e mi dice:
«Sto per baciarti Evans.»mi viene da sorridere.
«Allora fa-fallo Potter.»poggia le sue labbra sulle mie e la sua lingua invade la mia bocca. Quanto mi è mancato quel suo sapore su di me. Mi mancherà per sempre qualcosa e non penso di riuscire a sopravvivere senza di lui. Ora che mi sono resa conto di amarlo lo devo lasciare? Per uno stupido destino che è già stato segnato. Mi mancherà moltissimo...

*Spazio autrice*
Ciaooo!
Hanno scoperto il loro destino e non vogliono più vedersi. Si amano e lo sanno ma sanno anche il loro destino. Continueranno a frequentarsi? Ovviamente! Non voglio rovinare il capolavoro della Rowling.
Se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina⭐️ e un commento💬.Al prossimo capitolo!
Siamo arrivati alle 100 stellineeee! Oh mio Merlinooo. Ma. Io. Vi. Amo. Punto.😍. Eh si caspioooo😍
2110

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