Esistiamo, resistiamo, esitiamo.

James's PoV
Sono ritornato ad Hogwarts dopo tre giorni d'inferno, passati legato a delle macchine fastidiose e rumorose e bevendo schifezze verdi dal mattino alla sera. Vedo sulla torre più alta del castello una chioma rossa. Spero sia la mia chioma rossa preferita che mi sta aspettando e mi guarda da lassù e inizio a correre verso la scuola. Poi ad un certo punto vedo il puntino rosso cadere...
Non puó essere...forse non è Lily, forse è qualcun'altro...
Mi avvicino correndo e vedo una ragazza con una maglia nera talmente corta che le fa intravedere le mutande a terra. È rivolta a faccia in giù e non ho il coraggio di vedere chi sia. Mi abbasso tremando verso di lei e la giro. Vedo delle lacrime rigarle il viso perfetto e le labbra che non ho mai baciato ma ho tanto desiderato socchiuse come se dormisse. I suoi occhi verdi non si vedono e non ha espressioni sul volto. Un rivolo di sangue le esce dalle labbra. Mi avvicino a Lily piangendo e la scuoto. Sento il respiro mancarle e il cuore non le batte più nel petto. L'unica cosa che ricordo è che grido come un matto che sta morendo. Ma questo è peggio di qualsiasi cosa. La prendo tra le braccia a mo di sposa e la stringo a me rimanendo per terra. Sento delle mani calde prendermi le spalle e vedo altre mani toccare la mia amata. Ogni volta che la sfiorano urlo di più e li faccio allontanare da lei. Poi una voce tranquilla mi raggiunge e mi dice:
«Non è morta...»ma lo interrompo arrabbiato
«Si lei è rimasta nel mio cuore e bla bla bla! Io la rivoglio indietro!»urlo contro il mio preside. Vedo i miei amici sorprendersi nel vedermi ma quando notano il corpo che ho tra le braccia anche loro si disperano con me. Urlo sempre più forte e ogni secondo che passa fa più male del precedente.
«LILY!»urlo e scoppio in un pianto disperato. Solo ora mi rendo conto che la maglietta è la mia.
«Signor Potter, la signorina Evans si è buttata dalla torre per lei, pensava che foste morto. La voleva raggiungere.»mi spiega Silente ma ora le sue parole non contano.
Voglio rimanere qui con lei e disperarmi il più possibile.
Poi sento il preside allontanarsi e parlottare con Sirius. Cosa si staranno dicendo non me ne importa. Penso solo a lei e che non può essere possibile la sua morte. Saranno passati minui, o forse ore...non ho più la cognizione del tempo. Il suo colore pallido non l'ha ancora lasciata e il suo corpo ridiventa caldo lentamente. Forse è perchè è tra le mie braccia e si sta scaldando ma al momento non ci faccio caso. Sei lei è morta mi ammazzeró anch'io. Non posso vivere senza di lei proprio ora che iniziavamo a essere qualcosa di più di una semplice amicizia. Sirius mi mette la mano sulla spalla. Si avvicina a me e mi sussurra nell'orecchio:
«Amico...lei non è morta.»io mi giro e lo guardo negli occhi. Come puó dire una cosa del genere in un momento come questo e soprattutto sorridendo?
«Ora ti spiego. Mentre lei si buttava, Silente ha fatto l'incantesimo "arrestum momentum" tu sai cosa significa?»mi chiede. Io so cosa fa ma non sempre funziona come si vuole.
«Non se-sempre fu-funziona.»gli dico e lui mi risponde subito:
«In questo caso ha funzionato. Ha rallentato la caduta ed è come se fosse caduta da due metri. Certo è sempre un'altezza peró non è stata fatale. Ora se tu la lasci la portiamo in infermeria. Tu sei troppo debole e...aspetta!»mi dice ma io già sto correndo con Lily in braccio verso la mia meta. Lei è viva. La mia Lily è salva.
Con questi pensieri arrivo e la poso su un caldo lettino. Poi mi avvicino al suo petto con la testa e sento di nuovo il suo battito regolare sotto di me. Lascio la testa in quella posizione e le bacio il mento. Poi le prendo la mano e aspetto che si svegli.
Madama Pomfrei si avvicina e la controlla.
«Si sveglierà fra quattro giorni al massimo, ha avuto una bella caduta rallentata.»mi lascia una pacca sulla spalla e torna nel suo ufficio. Sento i miei amici arrivare e avvicinarsi al lettino. Io decido di sdraiarmi vicino a lei e mi metto su un fianco con un gomito poggiato per accarezzarla con una mano.

Sono passati tre giorni. Domani dovrebbe svegliarsi. Non sono uscito dall'infermeria nemmeno una volta, solo per andare in bagno. Questa sera peró andró a cena perchè devo ammettere che ho molta fame. Poi penso che mi andró a fare una doccia perchè puzzo di ospedale, di pianto, di infermeria e l'unico odore buono è quello di Lily.
Mi dirigo in Sala Grande e tutti i quadri mi salutano. Tutti conoscono James Potter per la sua "mania" per gli scherzi. Saluto con un cenno della mano e entro nella Sala. Tutti mi fissano ma non mi importa. Mi siedo tra Sirius e Remus e mangio in fretta tutto quello che ho davanti.
«Si puó dire che la fame non ti mancava Ramoso.»mi schernisce Sirius con un ghigno sul volto.
«Debo srigami per onare da ily.»dico con il cibo in bocca.
Continuo a mangiare in fretta e furia fino a quando i piatti non spariscono. Sono il primo che si alza dal tavolo e esce. Mi dirigo al bagno dei prefetti e mi spoglio per entrare nella vasca. Faccio uscire dal rubinetto il sapone di vaniglia, per profumare il più possibile.
Mi tranquillizzo nell'acqua calda che da tempo non sentivo più. Mi ricordo quando ho scontrato Lily qui dentro e lei si copriva sempre con le bollicine. Quanto è tenera. Mi fa sorridere il solo pensiero e poi sento un lamento.
«Chi è?»chiedo in allerta ma poi la vedo. Una ragazza perlacea che collego con l'essere fantasma. Mi si avvicina.
«Tu sei il mitico James Potter e bla bla bla. Io sono Mirtilla Malcontenta, che di solito sono nel bagno delle ragazze ma ho preferito questo oggi.»mi dice con voce lamentosa e acuta.
«Perchè sei qui?»mi chiede guardandomi e avvicinandosi a me.
«Mi faccio un bagno.»le specifico e lei annuisce.
«Ho saputo che tu sei cotto di una certa Layla Evans.»mi dice seria e io annuisco dicendo:
«Lily, si chiama Lily.»
«Beh ora so che è in infermeria perchè si è buttata dalla torre più alta di Hogwarts.»mi annuncia e io le faccio segno di sì.
«Beh ora dovrei andare. Se ti puoi girare...»le chiedo. Lei per risposta vola via dalla vasca verso un gabinetto e ci si tuffa dentro.
Io esco dall'acqua e mi metto una maglietta verde e i jeans.
Raggiungo l'infermeria e noto che la mia rossa non si è ancora svegliata. Mi avvicino e le prendo la mano con la mia giocando, con l'altra , con una sua ciocca di capelli attorcigliandomela all'indice.
«Evans, svegliati. Lily io ti amo ma ti devi svegliare. Fallo per Emmeline, fallo per i tuoi genitori, fallo per me.»le chiedo e poi appoggio la testa sulla sua pancia.
«Mmh...James?»sento una voce. Mi giro intorno per vedere se non l'ho immaginata e capire di chi sia. Vorrei fosse di Lily ma non voglio farmi troppe illusioni.
«James...»mi dice di nuovo e questa volta sono sicuro che sia la sua. La guardo e noto che i suoi occhi verdi smeraldo sono aperti e mi fissano. I miei occhi nocciola si incontrano con i suoi. Sicuramente ho un sorriso ebete sul viso perchè anche lei sorride. Quanto la amo quando mi sorride. Mi avvicino a lei e la abbraccio dalle spalle tirandomela a me.
«Lily! Oddio quanto mi sei mancata!»gli urlo nell'orecchio.
«Anche tu! Ma sono in paradiso?»mi chiede io mi stacco da quell'abbraccio e la guardo negli occhi.
«No. Come ti è venuto in mente di suicidarti?! Mi hai fatto morire! Per fortuna c'era Silente che ti ha salvata.»
«Volevo raggiungerti. La lettera diceva "mi dispiace dirle che il trattamento del signor Potter..."poi non lo so perchè sapevo già cosa voleva dire.»
«Nella lettera c'era scritto "mi dispiace dirle che il trattamento del signor Potter è stato interrotto a causa di problemi. Comunque il ragazzo sta tornando a scuola."»le informo e lei spalanca la bocca.
«Oh»è l'unica parola che le esce dalle labbra. Poi aggiunge«Mi dispiace.»
Io come risposta mi avvicino e le dico:
«Sto per baciarti Evans.»lei sorride e mi risponde:
«Allora fallo Potter.»le rispondo al sorriso, mi avvicino e sento i nostri nasi sfiorarsi quando entra Emmeline dalla porta e grida:
«LILY!»le corre incontro e l'abbraccia.
«Ho interrotto qualcosa?»poi chiede vedendomi più che furioso. Entrambi rispondiamo:
«Si!»e scoppiamo a ridere.
«Beh allora continuate.»ci dice ma Lily la ignora e si alza.
«Ce la fai?»le chiedo e lei annuisce ma mentre lo fa, barcolla e casca fra le mie braccia.
«Devo andare al dormitorio.»l'infermiera ci fa segno che va bene e per una volta nella vita gli sono grato. Prendo in braccio la rossa a mo di sposa e le dico:
«Andiamo piccola.»lei arrossisce dopo tanto tempo e io non riesco a trattenere un sorriso. Mi si accoccola al petto e mi stringe l'orlo della maglietta con due dita.
«Mi piace la tua maglietta.»mi informa e poi continua sussurrando all'orecchio:
«Ma mi piaci di più senza.»io la guardo e lei diventa paonazza.
«Lo so Evans.»le rispondo e lei continua a giocherellare con la mia maglietta.
Arrivati in Sala Comune tutti salutano Lily e mi danno pacche sulle spalle dicendo:
«L'hai scelta bene eh.»io sorrido ogni volta e poi la poggio sul divano. Mentre mi giro per andarmene lei mi prende per il polso e mi prega di restare e sedermi. Non posso resisterle e quindi mi sdraio. Mi metto dietro di lei e l'abbraccio. Me lo lascia fare e io inizio a darle teneri baci sul collo facendola rabbrividire ogni volta che le mie labbra toccano la sua pelle.

Lily's PoV
Sono passati cinque giorni da quando mi sono risvegliata. Non so se io e Potter stiamo insieme o no. Comunque mi sono resa conto di amarlo. Ma non è una stupida cottarella. Potrei anche sposarmelo.
Questa sera c'è il Lumaclub e passeró la maggior parte del tempo con Remus e Sirius, come sempre. Mi sto vestendo quando entra Marlene.
«Lily per stasera vestiti un po più...emh...bella del solito. Dovrai fare una bella impressione no?»mi dice e io annuisco.
«Metterai un vestito, come dico io, delle scarpe col tacco, come dico io, ti truccheró, come dico io e ti acconceró i capelli, come dico io.»
«Va bene, va bene, basta che ti sbrighi. Non voglio fare tardi.»
Mi fa un sorrisetto malizioso e si avvicina all'armadio. Tira fuori un vestito celeste stretto sopra, senza spalline, e con la gonna larga sotto e me lo passa.
«Non credo che abbiamo la stessa taglia Lene...»le dico vedendo quanto sia stretto il corpetto.
«Zitta e mettilo sarai perfetta.»mi dice.
Lo sento molto stretto sul seno e guardando allo specchio è proprio così. Lei mi guarda tutta sorridente e mi passa delle scarpe nere col tacco a spillo.
Le indosso e faccio delle prove per la stanza per abituarmi.
«Siediti qui sulla sedia che ora ti trucco!»mi annuncia tutta emozionata come se mi sto per sposare e poi faccio quello che mi dice.
Inizia mettendomi un leggero fondotinta e subito dopo arrossandomi le guance di un rosa chiaro. Le lentiggini si vedono a malapena sotto lo strato color carne e di rossore. Poi inizia con gli occhi e come prima cosa passa un ombretto della stessa sfumatura celeste del mio vestito, poi mi disegna una sottile linea di matita sulla palbebra e infine il mascara sulle ciglia.
Infine mi fa decidere quale rossetto mettere fra quello rosa, rosso fiamma e rosso scuro.
«Questa è l'unica cosa che mi fai scegliere sul mio look? Davvero?»le chiedo scherzando e lei annuisce sorridendo. Scelgo quello rosso chiaro e me lo faccio passare sulle labbra.
«Mi sento un manichino.»le dico e lei inizia a ridere.
«Noooo tu sei semplicemente la mia prova trucco.»mi risponde con un tono di voce scherzoso.
Poi inizia a pettinarmi i capelli e con un incatesimo me li rende boccolosi e non ricci come al solito.
«Ci vediamo verso le undici...»la informo e lei mi rimprovera.
«Ma torna anche all'una di notte! Vai da James quando esci dalla cena e divertitevi!»io arrossisco e lei mi da una sculacciata per farmi uscire. Scendo le scale e vedo che davanti alla porta ci sono Remus, con i capelli color caramello pettinati, come al solito, alla perfezione, in smoking, Sirius accanto a lui, sempre in smocking con i capelli lisci e pettinati che gli ricadono sulla fronte e affianco a lui c'è...James?! Come è possibile che ci sia anche lui?!
«Ciao ragazzi!»li saluto e poi chiedo:
«Che ci fai tu qui?»James mi guarda e mi risponde:
«Non mi vuoi Evans?»
«Si certo che ti voglio...cioè...non mi aspettavo di vederti qui.»gli dico arrossendo più che mai.
«L'ho chiesto a Lumacorno e lui ha accettato. Andiamo?»
Io annuisco e lui mi prende sottobraccio. Ha una camicia bianca e dei pantaloni neri *lui si deve differenziare da tutti*e i capelli perfettamente in disordine.
«Sei troppo sexy Evans. Così mi ingelosisco.»mi sussurra all'orecchio e poi mi morde il lobo. Io divento paonazza e lui mi intreccia le dita della mano con le sue.
Appena arrivati nell'ufficio del professor Lumacorno lo salutiamo e prendiamo posto al tavolo. Remus si mette alla mia sinistra e James alla mia destra con Sirius a fianco.
«Signorina Evans come sta?»mi chiede Lumacorno.
«Sto molto meglio grazie.»gli rispondo e lui riprende a parlare.
«Ho saputo che il motivo della caduta è stato l'amore per il signor Potter...»io per poco non mi strozzo con l'acqua e vedo James di fianco a me con un ghigno sul viso.
«Emh...»comincio a dire diventando più rossa che mai ma vengo interrotta.
«Non si preoccupi signorina Evans, non è un male la vostra relazione»mi cerca di tranquillizzare il professore ma è l'esatto contrario. Mi alzo dal tavolo dicendo «con permesso»e mi dirigo al bagno.
*Lo amo? Si. Voglio mettermi insieme a lui? Probabile. Voglio fare sapere il mio amore per lui? No. Prevale sempre il mio orgoglio? Assolutamente si.*
Finisco il monologo cenebrale e torno alla cena.
«Scusatemi ho avuto un urgente mal di stomaco...»e mi risiedo.
«Non si preoccupi. Allora signor Finnigan...»poi non ascolto più. Continuo a mangiare il dolce giocandoci e mischiando la panna col cioccolato ma non ho voglia di mangiarlo.
«Fra dieci giorni c'è la partita Lils...»mi sussurra Potter all'orecchio.
«Hai deciso cosa vuoi fare?»mi chiede e io scuoto la testa.
«Fai bene la tua scelta.»e torna a mangiare il dolce.
Alla fine della cena ci dirigiamo alla Sala Comune. Sirius va da Marlene e Remus esce con Emmeline. Hanno fatto pace dopo l'imprevisto "mannaro". James mi prende per mano e mi porta nel suo dormitorio. Appena entriamo sbatte la porta e mi fa sdraiare sul letto. Mi metto davanti a lui, che incomincia a passarmi il dito sotto il mento e sul collo. Poi mi si avvicina e quando le nostre labbra sono a due millimetri di distanza, e il mio cuore esce dal petto, si ferma e mi sussurra:
«Aspetteró fino alla partita.»
«E se io non ci riuscissi?»gli chiedo seriamente e lui mi guarda negli occhi.
«Ho resistito per sei anni. Ora tocca a te resistere per dieci giorni, piccola.»detto questo mi lascia un tenero bacio sulla fronte e si siede sempre accarezzandomi il fianco e facendomi addormentare.

*Spazio autrice*
Holaaaa!
Questo capitolo è lunghino. Spero vi basti. Molto presto Lily deciderà se far vincere il suo orgoglio o il suo amore per James.
Se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina⭐️e un commento💬
Al prossimo capitolooo!
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