Capodanno
Lily's PoV
Oggi è il giorno di Capodanno e lo passerò insieme a James, Sirius, Remus, Peter, Ninphadora, Marlene, Alice e Frank nella Londra babbana. Per fortuna Harry non fa i capricci ma la pancia inizia a ingrossarsi, sono aumentata di una taglia di pantaloni. L'Ordine della Fenice ci ha dato questa festività libera così ce la possiamo godere per bene.
Ora io e James stiamo preparando le valige per la partenza e siamo in ritardo...indovinate di chi è la colpa?
«James per Merlino esci da quel bagno! Ho capito che i tuoi capelli vengono prima di tutto ma tanto ce li hai sempre in disordine come se ti fossi alzato dal letto! Non li devi mica modellare!»appena finisco di parlare inizio a sbattere la mano sulla porta e il piede per terra. La porta si apre e ne esce un James Potter con solo i boxer in dosso.
«E per la cronaca i miei capelli non vengono prima di tutto!»mi rimprovera.
«Si grazie amore, so che io vengo prima di loro ma...»mi interrompe per dirmi:
«Non intendevo te...dicevo il Quidditch...»si gratta la nuca con una mano e so che sto diventando rossa come un pomodoro perchè lui fa un sorriso ebete.
«JAMES POTTER ORA TU TI VESTI ED USCIAMO CON LA NOSTRA BENEDETTA MACCHINA O SENNÓ TI GIURO CHE DIVORZIO!»gli grido furiosa e lui si sposta subito dirigendosi alla camera da letto mentre io entro nel bagno per sistemarmi il viso.
Passo una sottile linea di matita sugli occhi e il mascara sulle ciglia, un po' di rossetto rosa e sono pronta. Alla faccia di James che impiega un'ora e mezza solo per una ciocca di capelli. Esco e vado subito al piano di sotto per sistemare il mio beauty-case dentro la valigia e aspetto mio marito. Dopo cinque minuti si presenta mentre impreca nell'allacciarsi la zip dei pantaloni...ma perchè l'ho sposato?
«Ci deve pensare Lillina ad allacciarti la zip?»gli chiedo ironicamente e lui fa un ghigno divertito.
«No grazie, Lillina.»
«Non chiamarmi Lillina!»lo riprendo ma lui non mi da retta e dice quel nomignolo assurdo per una dozzina di volte fino a quando prendo la bacchetta e lo azzittisco con un incantesimo.
«Muoviti, Harry è più veloce di te...»gli dico interrompendo l'incantesimo e prendendolo per il polso trascinando fuori lui e le valige.
«Ma Harry non puó camminare...»mi dice con sguardo perso.
«Appunto, pensa quanto sei lento!»sbuffa e si dirige alla macchina. Sì, ha preso la patente. Fortunatamente lui i diciott'anni già li aveva fatti a luglio. Mettiamo le valige nel portabagagli ed entriamo in macchina, diretti a Londra. Il viaggio da quì a lì è abbastanza lungo, così posso recuperare un po' del sonno che ho perso stanotte nel fare le valige.
«Verso che ora arriveremo?»gli chiedo. Sono le sette e abbiamo appuntamento con i nostri amici alle otto.
«Ci dovremmo mettere quarantacinque minuti circa...se non troviamo traffico.»sbuffo e guardo fuori dal finestrino mentre lui mi accarezza la coscia con la mano libera dal volante. Questo nostro contatto mi ha sempre tranquillizzato e lui lo sa.
Decidiamo di fermarci in un bar per fare una colazione veloce e al primo che vediamo facciamo sosta. Scendiamo dall'auto ed entriamo subito dentro, dato che fa molto freddo.
«Un caffè macchiato.»chiedo al ragazzo che sta dietro il bancone che poi mi guarda sorridendo e annuendo.
«Fanne due»dice scorbutico James e il barista continua ad annuire sorridendomi.
«Ve li porto al tavolo?»ci chiede ma guardando sempre verso di me.
«No ce ne andiamo subito»informa James prendendomi per il braccio e facendomi voltare. Mi trascina verso un angolo del bar e subito gli chiedo spiegazioni.
«Tirati su la felpa.»mi ordina. Io guardo verso il basso e non noto niente di strano, ho sempre indossato questa felpa.
«E per quale motivo, di grazia, dovrei farlo?»gli chiedo incrociando le braccia al petto, la mia solita posizione da battaglia, posizione che lui conosce fin troppo bene.
«Ti evidenzia il seno! E solo io posso guardartelo!»mi dice a bassa voce chinandosi verso di me per non farlo sentire ad una vecchietta che sta proprio dietro di me.
«Emh...non credo che mi sorridesse per questo...»invento una scusa quando alla fine so per certo che è quello il motivo. Lui come risposta mi prende la cucitura del collo della felpa e la tira su fino ad arrivarmi sotto il mento.
«Stai fermo!»lo rimprovero ridendo. Lui ride a sua volta ma veniamo interrotti da quel ragazzo che ci dice che i caffè sono pronti. Ci avviciniamo al bancone e io rispondo in un grazie e James con un cenno con la testa. Mentre apro lo zucchero che mi ha posato sul piattino di coccio noto dei numeri scritti con una penna nera:1618.
Guardo il ragazzo che mi sorride e che poi si avvicina al mio orecchio e mi dice:
«Questo è il mio numero di casa e dietro c'è la via. Vienimi a trov...»ma viene interrotto da James che mi prende in vita e ringhia:
«Non ci sperare amico»lascia dei soldi babbani sul bancone e ci avviamo verso la macchina.
Durante il tragitto parliamo molto di quel tizio fino a quando arriviamo al Paiolo Magico, luogo in cui ci siamo dati appuntamento con gli altri. Entriamo nel locale e subito noto la sfumatura rosea della capigliatura di Ninphadora seduta ad un tavolo vicino a Remus. Ci avviciniamo a loro e ci salutiamo sedendoci.
«Bei capelli!»le dico appena mi siedo e lei mi sorride scuotendoli come fa un cane bagnato. Parli dei cani...
«Eih Sirius!»lo salutiamo appena lo vediamo entrare nel locale con la mano legata a quella di Marlene. Si siedono vicino a noi e ordiniamo le burrobirre. Poco dopo arrivano anche Alice, Frank e Peter e quindi, dopo aver bevuto e pagato, usciamo dal locale e ci dirigiamo all'albergo in cui alloggeremo per questi due giorni nella Londra babbana.
James's PoV
Ieri sera è stata fantastica. Quando siamo arrivati all'albergo babbano io e Lily abbiamo sistemato le nostre cose e poi abbiamo fatto un giro per tutta la città. Siamo andati a mangiare ad un locale di Diagon Alley che è aperto venti ore su ventiquattro e siamo rimasti li fino alle tre di notte a bere e ad ubriacarsi con il risultato di un giramento di testa. Alice e Lily non hanno bevuto dato che sono incinte e Tonks si è fatta solo qualche bicchiere dato che è piccola. Sirius mi ha detto che lui e Marlene ieri notte, dopo essere tornati all'hotel, hanno fatto scintille mentre noi altri siamo rimasti al chioschetto che sta a fianco alle nostre camere. Quando Tonks si è addormentata Remus l'ha portata nella loro stanza e scommetto tutto quello che ho che si sono dati qualche bacio. Sicuramente nascerà qualcosa fra quei due, ne sono certo. Io, Lily, Peter, Frank e Alice siamo rimasti un'oretta a parlare del più e del meno e di Neville ed Harry, i nostri figli. Verso le quattro siamo tornati tutti nelle nostre camere, stanchi come non mai, e io e Lily siamo crollati appena sdraiati sul letto matrimoniale nella piccola stanza affittata.
Mi sveglio e so che è molto tardi dato che la parte destra del letto è vuota. Mi alzo e mi stiracchio per poi guardarmi intorno alla ricerca di mia moglie.
«Lils?»sento la porta del bagno sbattere e vedo la folta e riccia chioma rossa di mia moglie sbucare da dietro il muro.
«Buongiorno!»mi saluta sedendosi sul letto e venendomi incontro. Mi lascia un bacio a stampo sulle labbra a mi guarda con i suoi occhi verdi e un sorriso sul volto.
«'Giorno. Come va Harry lì dentro?»le chiedo sorridendo a mia volta. Amo parlare di lui perchè so che anche a lei fa più che piacere.
«È tutto ok li dentro. È ancora molto piccolo infondo ha solo un mese.»mi dice ma io la correggo.
«Un mese e otto giorni.»alza gli occhi al cielo e mi risponde:
«Si vabbè giù di lì. Inizio ad ingrassare...»mi confessa facendo sparire il sorriso.
«Sei sempre bellissima.»la rassicuro ma lei è seria.
«Non dirai così quando diventeró una balenottera azzurra!»sbuffa e si sdraia sul letto. Perchè è così insicura e pensa che è brutta?
«E allora? Sarai la mia balenottera azzurra. Perchè non capisci?»le chiedo.
«Cos'è che non capisco?»
«Che ti ameró sempre. E comunque, quando diventerai una "balenottera" sarai ancora più carina e dolce.»le dico e le lascio un bacio sul naso.
«Si e tu sarai ancora più cieco.»ride e si alza.
«Hai fame?»mi chiede e io scuoto la testa. Mi alzo anch'io e inizio a cambiarmi cosa che fa anche lei.
Siamo davanti allo specchio del bagno, lei è davanti a me e si sta mettendo il mascara mentre io sono alle prese con i miei capelli. È così bella mentre è impegnata.
«Lily?»la richiamo.
«Si?»
«Ci facciamo una foto?»le chiedo. Io che faccio foto con qualcuno...wow.
«Emh...va bene.»va nel salotto nella camera d'albergo e torna con un enorme macchina fotografica. Mi avvicino al suo viso e le dó un bacio sulla guancia e rimango attaccato mentre lei scatta la foto.
Guardo la macchina fotografica e vedo la foto muoversi mostrando il movimento che faccio io nel darle il bacio sulla guancia.
«È venuta benissimo.»dice sorridendo e io annuisco. Posiamo la macchinetta nella valigia e ci prepariamo a scendere di sotto per vederci con gli altri e fare la colazione prima di andarcene da qui.
Appena arriviamo al piano terra ci dirigiamo ad uno dei tavoli vuoti e lo avviciniamo a quelli più vicini così che quando arriveranno gli altri ci mettermo sulle sedie vicine.
«Eih James!»mi chiama una voce femminile alle mie spalle che mi sembra alquanto familiare. Mi volto e la vedo. Non ci posso credere...
«Ciao Teresa...»la saluto. Lei è una ragazza italiana che avevo conosciuto ad un camposcuola delle elementari in cui eravamo andati in Germania, luogo in cui c'erano anche lei e la sua scuola. Abbiamo continuato a vederci durante le vacanze estive, dato che era la solita meta dei miei e dei suoi genitori e ci siamo anche divertiti...
«Come stai? Da quanto tempo non ci vediamo!»mi strilla nell'orecchio mentre si china per abbracciarmi sbattendomi il suo seno sul viso.
«Sto bene e non ci vediamo dall'estate scorsa...»le spiego a denti stretti.
«Beh mi sembra passata una vita dall'ultima volta che noi abbiamo...hai capito no?»si mette le mani sulla bocca in un fare birichino.
«Si e...sono così scortese. Lily, lei è Teresa, una mia vecchia amica, Teresa lei è Lily, la mia ragazza»la rossa tira fuori il braccio da sotto il tavolo e gliela porge. La ragazza l'afferra e non puó non notare il brillocco che ha al dito.
«Wow! Che bell'anello! State per sposarvi?»chiede con una faccia più che irritata guardandomi.
«No, siamo già sposati e aspettiamo anche un bambino.»le spiega mia moglie a denti stretti incenerendola con lo sguardo.
«Sono così felice che ti sei fatto finalmente una vita con qualcuna che non sia...beh...una delle solite con cui andavi sempre.»ride la mora guardandomi.
«Si beh...diciamo che ce ne ho messo di tempo per conquistarla ma l'ho sempre voluta e ce l'ho fatta dopo sette lunghi anni.»le spiego.
«Che bello! Beh ci vediamo!»mi saluta con la mano e a Lily fa un cenno con la testa.
«Quindi non solo quelle di Hogwarts ti sei fatto, ho capito bene?»mi dice Lily quando anche l'ombra di Teresa è sparita.
«Lily ti prego non...»mi avvicino al suo viso che non mi guarda ed è senza espressione. Preferisco quando mi urla contro.
«Si lo so James. Va bene così»mi dice incrociando il suo sguardo di pietra con il mio.
«Eih ragazzi!»ci salutano i nostri amici mostrandosi dietro di noi.
«Ciao...»li salutiamo con scarso entusiasmo mentre si siedono. Non posso aspettare.
«Ragazzi potete scusarci?»chiedo e loro annuiscono tutti mentre io prendo Lily per il polso e andiamo fuori.
«Lily, parlami. Dimmi cosa non va.»la sprono e lei diventa una fiamma.
«Cosa non va? Non c'è niente che non va.»mi spiega incrociando le braccia, segno non buono.
«Avanti sputa fuori.»
«Va bene sputeró fuori. Ma non pensarti di avere una gratitudine nei tuoi confronti solo perchè ho conosciuto una delle tue tante avventure!»mi urla in faccia.
«Lo sai che sono stato con altre...»le spiego a bassa voce.
«Si ma non è bello per me conoscerle.»abbassa lo sguardo. Mi avvicino a lei e la prendo per le spalle abbassandomi alla sua altezza per guardarla.
«Ti prego perdonami.»le dico. Mi guarda scrutandomi nell'animo e mi dice:
«Ok.»
«E dai Lils perdonami. So che sono un coglione ma così mi sento anche peggio di quello che già so di ess...»poi mi accorgo di quello che veramente mi ha risposto e aggiungo«come hai detto?»
«Hai capito benissimo. Ti perdono»le prendo il viso tra le mani e la bacio dolcemente. La prendo in braccio cingendole la schiena e sollevandola su di me.
«James! Mettimi giù!»mi implora e la lascio andare.
«Ad Harry questi stritolamenti non fanno bene! Penserà che sono una discoteca e non una madre.»
«Scusami Harry!»dico inchinandomi davanti a lei e scoprendo la pancia di Lily per poi lasciarle un bacio sopra.
«James fa freddo!»mi dice arrossendo.
«Non penso che quei brividi siano venuti per il freddo...»ghigno divertito e lei mi da uno spintone amichevole sul fianco.
«Sei sempre il solito»mi dice e poi io le cingo le spalle con un braccio entrando nel bar. Sarà sempre una piccola con me.
*Spazio autrice*
Buonsalveee! Non vedevo l'ora di ripubblicare! Wiii
Povera Lily che ha dovuto passare questo capodanno senza bere! Vabbè ben presto avrà qualcun'altro con cui combattere e sarà anche peggio di un capodanno senza bere.
Se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina⭐️e un commento💬. Ciaooo
2387
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte bla bla bla...non me la ricordo più. Dolci o carbone?😋io dolci ma anche carbone😒
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top