Parte 26
Sento qualcuno accarezzarmi una spalla, poi tutto il braccio fino alle mani e il percorso si inverte. Stendo le gambe essendo messa in posizione fetale e strofino il viso contro qualcosa di morbido, al tatto sembra pelle.
"So di eccitarti, ma provocarmi così mentre sei mezza addormentata mi sembra troppo" la sua voce roca mi sembra così vicina. Apro piano gli occhi e quello che mi trovo davanti mi spiazza. Ho il braccio sinistro piegato vicino alla mia pancia, il braccio destro intorno alla sua vita, la testa appoggiata sul suo seno nudo, le mie gambe ora sono intrecciate con le sue. Sento il suo respiro sul mio capo, le dita della sua mano destra continuano a lasciarmi lievi carezze. Resto per un momento persa, lo sguardo sul suo corpo, coperto a metà dal mio e dalle lenzuola.
-È successo davvero..- mormoro.
"Già" è tranquilla.
-È successo davvero- ripeto di nuovo a me stessa un po' più convinta.
"Camz, ti senti bene?" È preoccupata.
-È successo davvero!- esclamo euforica alzandomi di scatto. Mi volto e la guardo con un sorriso enorme.
-È successo davvero?- non riesco ancora a crederci. Mi sorride dolce, come quando si sorride ad un bambino che ha appena ricevuto il regalo che voleva.
"Sì, davvero" il suo sorriso scompare, lasciando spazio ad un'espressione indecifrabile. Mi guardo il corpo e solo ora ricordo di essere nuda anche io. Mi volto imbarazzata e mi ricopro con le coperte. La sento ridere e di conseguenza sorrido. Vorrei svegliarmi sempre così. Guardo l'orologio sul comodino ed esso segna le 20:30.
"Tra poco torna Ray.." lascia la frase in sospeso.
-Dovremmo farci una doccia e cucinare- finisco io. Sospira stanca e lentamente si alza, indossando una camicia da notte per coprirsi. Guardo ogni suo movimento incantata, rapita dalla delicatezza dei suoi gesti. Mi chiedo come una ragazza così possa essere anche altrettanto violenta. Scuoto la testa eliminando il cattivo pensiero e decido di seguirla. Non volendo sporcare i vestiti puliti, aspetto che Lauren entri in bagno per poi andare al suo seguito. Non mi piace quando le persone mi guardano nuda, mi sento a disagio. Non ho mai avuto tanta autostima di me stessa o per lo meno, me l'hanno fatta perdere. Non voglio che qualcuno resti schifato nel guardarmi e quindi mi copro più che posso. Anche se ultimamente ho notato di aver perso qualche chilo e mi guardo con una sorta di apprezzamento maggiore. Decido di mettermi nella vasca, così la riempio e ci entro. Passa poco tempo, lei arriva e si mette seduta dietro di me, facendomi poi appoggiare al suo seno. Le sue gambe sono aperte, facendomi venire a contatto con la sua intimità. Non ho mai fatto il bagno in questo modo, semmai a volte la doccia, ma sono due cose diverse. Mi sta baciando dolcemente il collo, con le mani accarezza le mie cosce e molto lentamente mi attira verso di lei sempre di più. Appoggio le mani sulle sue, portandone poi una sul mio seno sinistro e l'altra sull'interno coscia. Per quante volte lei mi possa toccare, sfiorare, guardare, parlare, per me è come se fosse sempre la prima volta. Sento brividi lungo la spina dorsale, la pelle d'oca sulle braccia, il cuore che piano piano accelera il suo battito. Succhia un punto sensibile della scapola sinistra e nel frattempo massaggia con la mano il mio seno. La sua intimità preme contro i miei glutei e in modo lento la sento alzarsi e abbassarsi. Credo si stia strusciando. Sento tocchi leggeri avvicinarsi alla mia apertura, il mio corpo freme. Un piccolo gemito esce dalla mia bocca quando le sue dita la toccano, un altro quando lentamente la penetrano e uno più alto degli altri quando mi morde il lobo dell'orecchio.
"Vieni per me Camila, vieni per me" sussurra piano. La sua voce roca e bassa mi fa salire ancora di più l'eccitazione che sto provando. Non credo mi sia mai capitata una cosa del genere. Il mio respiro accelera, i suoi movimenti aumentano, la stretta sul mio seno si fa più forte e i baci delicati di qualche secondo fa, vengono sostituiti da morsi leggermente dolorosi. Stringo le sue cosce ormai prossima all'orgasmo.
"Dillo, dillo che stai per venire" mi lecca l'orecchio, il collo, succhia il lobo. Mi farà diventare pazza, lo so. Sento una bellissima sensazione invadermi il basso ventre, i muscoli che piano piano si irrigidiscono.
-S-sto.. pe-r.. oddio..- vengo tra ansimi e gemiti, la sua intimità che non cessa il movimento, come se avesse bisogno di più attenzioni. Nonostante sia provata, mi volto, tolgo il tappo che blocca l'acqua e aspetto che questa scenda. Lauren mi guarda con occhi desiderosi, vogliosi, tanto che sento il suo sguardo bruciare su di me. Mi abbasso lentamente, i miei occhi a contatto con i suoi.
-È il tuo turno- sibilo davanti alla sua entrata. Sussulta sentendo il mio respiro su di essa e geme di sorpresa, quando succhio il clitoride. Nel mentre infilo un dito e inizio a muoverlo abbastanza velocemente. Il suo respiro diventa irregolare, spinge il suo corpo contro la mia bocca, stringe i miei capelli con forza.
"No-n f-fermar-ti.. p-più velo-ce" è ap limite. Succhio ancora più forte il piccolo muscolo, mentre aggiungo un secondo dito nella sua apertura. Viene pochi secondi dopo, gemendo e imprecando dal piacere. Mi risale la voglia solo a sentirla urlare per mano mia. Tolgo lentamente le mie dita da lei, le succhio e poi lecco per intero la sua intimità.
'Tu.. tu sarai la mia rovina.." dice affannata. Le sorrido e mi sdraio su di lei, facendo aderire completamente i nostri corpi. Le bacio quella labbra morbide e leggermente rovinate dai morsi, quelle labbra che mi mancavano da morire, quelle labbra che vorrei sul mio corpo ogni giorno. Quelle labbra di cui non mi stancherò così facilmente. Riprendiamo fiato, prendiamo la doccia situata sopra la vasca e finalmente ci laviamo in modo decente. Dopo esserci asciugate e vestite andiamo in cucina. Prepariamo la pasta ai funghi, la carne e mettiamo la frutta a tavola. Di Ray nessuna traccia.
-Sei sicura che torni a quest'ora?- chiedendo non vedendo nessuno. Lei annuisce convinta.
"Avrà trovato traffico" dice alzando le spalle. Guardo i messaggi inviati da mia madre, ormai sono due giorni che non torno a casa e che non le parlo. Un po' mi manca casa mia. Le dico che sto bene e che probabilmente tornerò domani, blocco il telefono e lo metto in tasca.
"Non le parli ancora?" Mi guarda comprensiva e leggermente triste. Annuisco e sospiro. Forse sto esagerando, ma non sopporto chi mente o chi dice cose così orribili. Figuriamoci viverci. Lauren mi attira a sé e mi abbraccia forte. Il suo corpo è caldo, il suo profumo al cocco mi da' alla testa.
"Andrà tutto bene" mi sussurra all'orecchio. Non rispondo. Si stacca lievemente da me e posa la sua fronte sulla mia.
"Sono qui con te capito? Non sei da sola" non sono sola. L'attiro a me per il collo e la bacio dolcemente. Mi attira a sé per i fianchi, i movimenti sono lenti e pieni di sentimento. Non avrei mai immaginato di arrivare fino a qui con lei. Sentiamo la porta di casa aprirsi e chiudersi, la voce della mia ex ragazza annuncia il suo ritorno. Siamo così impegnate a baciarci, però, che non ci accorgiamo di un'altra presenza.
<Scusate il ritardo, ma ho incontra..- mio dio anche in cucina?> sentiamo Ray ridere. Ci stacchiamo e voltiamo lo sguardo nella sua direzione. Mi si gelano le vene nel vedere la figura di fianco a lei. Perché è venuta? Come reagirà? Mi manca l'aria.
-M-mamma?-
Domandina per voi :3
Quanti anni avete? C:
Spero la storia continui a piacervi u.u
-A
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