Parte 12

Siamo a metà febbraio, e nonostante qualche discussione qua e là, le cose tra me e Lauren vanno bene. Non si è più fatta nessuna, ha rifiutato metà scuola e passa più tempo con me che con il suo gruppo. Loro sembrano contenti che ci stiamo frequentando, ma i miei amici, Dinah compresa, sono sempre un po' insicuri e sospettosi. È mercoledì mattina ed io sto per addormentarmi sul banco. Non ho mai amato matematica e non ci ho mai capito nulla. Normani invece sembra un genio, capisce sempre tutto e prende sempre 8. Ma come diavolo fa? Io è già tanto se riesco a fare le equazioni di primo grado. Anche se a volte nemmeno quelle mi vengono.  Sono senza speranza. Suona la campanella ed io esulto piano,  mentre svogliatamente mi alzo e stiracchio.
<È davvero facile il nuovo argomento non credi?> dice la mia amica sorridente. La guardo sconcertata e anche un po' assonnata. Sta scherzando vero?
-Certo, facile come sopravvivere ad una caduta da un aereo, senza paracadute- ride scuotendo la testa. Ci dirigiamo verso l'aula di musica, oggi abbiamo un'esibizione di 2 minuti circa a testa. Per quanto mi piaccia cantare e suonare, non riesco a farlo in pubblico.
"Dove credi di andare?" Domanda una voce sexy dietro di me, dopo avermi abbracciata da dietro. Rido e strofino il capo vicino alla sua guancia in modo affettuoso.
-A lezione di musica, oggi abbiamo un'esibizione- dico scocciata. Alzo la testa per vedere i suoi occhi verdi guardarmi, poi, mi giro rimanendo nella sua presa e le lascio un bacio a stampo. 
"Buona fortuna allora" mi bacia la fronte. Normani ci guarda attentamente, anche se ha un piccolo sorriso sulle labbra.
-Mi servirà- sospiro.
"Andrai benissimo" mi da una pacca sul sedere e si allontana, entrando nell'aula di chimica. Sento le guance bruciare e credo di essere arrossita.
<Forza peperone innamorato andiamo> mi chiama la mia amica ridendo.
-Non sono innamorata- dico a bassa voce.
<Sì va beh, ed io non sto uscendo con Thomas, per favore> sbuffa e poi ride.
-Aspetta, tu cosa? Davvero?- finalmente.
<Ehm.. sì.. si è dichiarato sabato scorso..> inizio a saltellare per la felicità.
-Ditemi quando vi sposerete eh- la prendo in giro. Arrossisce e mi dà un pizzicotto. Entriamo in classe e ci mettiamo in fondo a tutto nelle ultime due sedie, sperando la prof non riesca ad arrivare fino a noi. Mentre l'aspettiamo, tutti ripassano la propria parte tranne me. Sono troppo impegnata a guardare lo sfondo del mio telefono. Ho ancora la foto che ho scattato a Lauren un mesetto fa e come sempre la trovo bellissima. Mi riscuoto quando sento i miei compagni alzarsi, segno che l'interrogazione ora ha inizio. I minuti passano, le persone da interrogare diminuiscono, il mio turno si avvicina. Per quanto conosca la canzone e gli accordi a memoria, ho un'ansia pazzesca. Non voglio sbagliare, non voglio stonare, non voglio avere vuoti di memoria. Normani guarda attentamente ogni performance, applaudendo ogni tanto. Dovete sapere che è molto pignola sul modo di cantare e suonare. Lei ama la perfezione. Mancano tre persone, poi c'è la mia amica e poi io. L'ansia sale. Ne mancano due, mi tremano le mani. Ora uno, tremano le gambe. Tocca a Normani, panico. La mia amica si alza con calma e si dirige in mezzo alla sala col suo violino. Quando inizia a suonare, una calma temporanea si impossessa di me. È una melodia tranquilla, forse un po' malinconica, ma davvero bella. Finisce dopo due minuti esatti e la realtà mi piomba addosso. Tocca a me. Panico. Panico.
<Sig. Camila? Manca lei> avverte tranquilla la prof Muzzini. Mi alzo con le gambe tremanti e mi dirigo verso il piano. Calma e sangue freddo mi ripeto. Sto per iniziare, quando bussano alla porta. Lauren si affaccia sorridendo e chiede alla prof se puo' guardare. Lei annuisce contenta e la mora entra, sorridendomi dolce. Mi fa un occhiolino ed io, per qualche insana ragione mi sento più tranquilla. Inizio a suonare l'introduzione di 'I'm in love with a monster' e poi inizio a cantare, con la mente occupata solo dalla canzone e dal volto di Lauren.
-Oh, she'll buy me a thorn before she'll buy me a rose
Be covered in dirt before I'm covered in gold
She's trying it on, yeah, she's taking me out
Say what you want but I won't never be told
Cause I'm in love with a monster

Friends say I'm stupid and I'm out of my mind
But without you, girl, I'd bored all the time
No, I don't really care for the same conversation
Got everything I need, and I'd rather be chasing
Chasing love, with a monster

I'm in love (I'm in love)
I'm in love (I'm in love)
I'm in love with a monster
I'm in love (I'm in love)
I'm in love (I'm in love)
I'm in love with a monster
I'm in love with a monster- concludo. Per tutto il tempo non ho fatto altro che guardare quei bellissimi occhi verdi, che scrutavano ogni mio movimento. Non so se qualcuno conosce la canzone, ma ho sostituito 'he' con 'she' e 'boy' con 'girl'. Sento silenzio tombale e facendomi prendere dall'ansia, rimango immobile e inizio a far tremare la gamba destra. Poco dopo sento un applauso e noto con sollievo che anche Normani sta battendo le mani sorridente. Sposto insicura il mio sguardo su Lauren, che mi sorride rassicurante.
-Ehm.. prof posso andare in bagno?- chiedo, anche se non devo andarci sul serio. Lei annuisce dopo avermi fatto i complimenti ed io esco rapida rossa dall'imbarazzo. Una volta fuori mi appoggio al muro e prendo un gran respiro. Sento poi una porta chiudersi e dei passi leggeri venire verso di me.
"Sei stata bravissima" mi abbrafccia. Amo quando è dolce e tranquilla, amo quel senso di tepore e protezione che sento quando sono tra le sue braccia.
-Me la sono cavata perché c'eri tu- le dico all'orecchio. La sento sorridere.
"Ad ogni modo, devo tornare in classe perché sono fuori da quasi 3 minuti e almeno che non abbia la vescica grande quanto un lago, è già da un po' che sono fuori" rido insieme a lei e poi le lascio un leggero bacio sulle labbra. -Ci vediamo in mensa?- domando.
"Si, ma.. potrebbero venire anche i miei amici? È da un po' che non mangio con loro e so che le tue guardie del corpo non ti lascerebbero venire con me al nostro tavolo" è un po' insicura e mi piace vedere questa parte di lei. Non è forte e spietata come tutti credono, anzi, è piuttosto fragile.
-Non devi neanche chiederlo, non c'è problema- le sorrido. A me di loro non importa più di tanto, mi basta stare con lei. Mi scompiglia i capelli e torna in classe ed io faccio lo stesso.

...

Siamo seduti tutti ad un tavolo al lato dell'enorme sala ed io sto mangiando un misero piatto d'insalata e pomodori. Sì, sono ancora intenta a dimagrire. Voglio piacermi e voglio davvero piacere a lei. Cayley e Normani stanno parlando del nuovo CD di Justin, Luke, Jarvis e Jonathan si stanno scusando con Thomas per averlo tenuto fermo e picchiato, mentre il mio amico li guarda di sottecchi non sapendo se si possa fidare o no. Lauren guarda la scena sorridente mentre addenta il suo hot-dog, che una parte di me vorrebbe mangiare. Stanca di quell'insulsa insalata, smetto di mangiare e mi appoggio alla sua spalla.
"Ehi, tutto okay?" Domanda appena finisce il panino. Faccio di sì con la testa, anche se non so se effettivamente sia tutto okay. Stanno tutti parlando e chiacchierando, quando una figura minuta dai capelli neri si avvicina a noi.
<E-ehm.. sto cercando Camila> ha la voce bassa e sottile, sembra impaurita.
-Sono io- non mi sposto, le sorrido solamente. Le tremano le mani, segno che è nervosa.
<Ecco.. potrei parlarti in privato?> sospiro stanca. Lauren mette il suo braccio intorno alle mie spalle e strnge un po' troppo la presa. Sarà gelosa?
-Non puoi dirmi qui?- scuote la testa insicura.
-Ho solo due minuti contati che dopo devo ripassare- la avverto. Le bacio una guancia e saluto gli altri. Andiamo nella prima aula libera e una volta lì mi fermo. Sembra leggermente più rilassata, ma le mani tremano ancora.
-Avanti, dimmi- uso un tono gentile, non voglio essere scortese.
<Ecco.. volevo chiederti chi fosse la ragazza che era con te> come?
-Quale tra le tante?- faccio la finta tonta.
<Quella a cui eri appoggiata- calma, mantieni la calma.
-Perché me lo chiedi? Davvero non lo sai?- sono infastidita e sorpresa.
<Ehm, no, mi sono trasferita una settimana fa qui, quindi so solo vagamente chi siano le persone 'famose'> è imbarazzata. Wow, sono tra le persone famose.
-Perché non l'hai chiesto a lei?- non capisco proprio.
<Mi hanno detto che non è molto socievole e mi guardava abbastanza male> non hai torto.
-Beh, mi spiace ma non parlo in nome di altre persone- ha gli occhi tristi.
<Dimmi solo chi è, non voglio sapere altro> devo? Sbuffo.
-Si chiama Lauren- sorride. Non mi dire che..
<È impegnata?> appunto.
-Sì, mi dispiace- non è vero, non voglio la conosca. Si rattrista, ma si riprende subito.
<È una cosa seria?> non la lascerò mettere in mezzo.
-Per ora sì- mi guarda confusa.
<Siete davvero molto amiche per sapere queste cose> scherza?
-Veramente la mia migliore amica sa molte più cose di me di quante ne sappia io, e se vuoi saperlo lo sa tutta la scuola con chi è impegnata- sgrana gli occhi. Ma da dove viene? È normalissima come cosa, o almeno, qua è normale. <Ah.. ehm.. ti scoccia dirmi chi è> non mi piace questa conversazione.
-Credo che non ti riguardi- tanto però verrà a saperlo comunque.
<Non farò nulla, voglio solo sapere chi è la fortunata> non mi fido. Ha un'aria strana, tanto.
-Io-
<Sì tu, chi è?> mi sembra di parlare con Normani.
-No, intendevo dire che lei sta con me- sbianca.
<Ah..>
-È tutto okay tranquilla, non stiamo insieme ufficialmente- sorride per qualche secondo. Non dovevo dirlo? Sto andando in panico.
<È tutto okay, ciao> e se ne va. Ho un bruttissimo presentimento. Ritorno in mensa, ma mi accorgo che si sta svuotando. A fatica ritrovo il mio gruppo e Lauren è seduta ed imbronciata.
-Ciao ragazzi, a dopo- li saluto e vado da lei. Mi guarda un po' male, poi schiocca la lingua contro il palato. È nervosa.
-Che hai?- si acciglia.
"Avevi detto due minuti, ne sono passati cinque" ecco, lo sapevo.
-Abbiamo parlato e basta, non è successo nulla, mi spiace averci messo tanto- devo dirglielo?
"Non ti credo, sei agitata, quindi è successo qualcosa" si sta innervosendo. Non mi crede?
-Come scusa? Sono io qui che non dovrebbe fidarsi, non tu- mi guarda malissimo.
"Allora che ci fai qui? Se non ti fidi è inutile che resti qui" l'ha davvero detto? Seriamente?
-Non ho detto di non fidarmi, sei tu che non ti fidi di me. Hai proprio ragione, che ci faccio qui? Ciao- me ne vado a passo veloce. Si alza di scatto dalla sedia e mi cammina dietro.
"Scusa, non volevo, ti prego fermati" urla per la confusione. Mi fermo.
-Voleva sapere se eri occupata perché ci voleva provare con te! Contenta ora?- sono delusa. Ci conosciamo da sei mesi e lei pensa ancora che il possa mentirle? Dopo tutto quello che mi ha fatto passare? Sono io che dovrei essere preoccupata, non lei.
"Ah.." rimane di sasso.
-Infatti. Ora mi levo di torno, non mi vuoi giusto? Vai da lei se ti va, ti starà aspettando- sbotto acida. Prende il mio viso tra le mani e lo attira verso il suo, baciandomi piano. Devo ancora abituarmi a questi scatti.
"Mi dispiace. Non lo pensavo davvero quello che ho detto. Voglio te e di quella non mi importa niente" sussurra sulle mie labbra. Odio guardarla negli occhi. La rabbia sbiadisce, ma non se ne va.
-Per quanto tu sia gelosa devi fidarti di me- le dico seria. Annuisce e mi ribacia ancora, in modo leggermente più aggressivo.
"Non dovevi ripassare?"
-No era una scusa per tornare prima da te- mi morde l'orecchio ed io salto leggermente.
<Ehm ehm> sobbalziamo.
<Dobbiamo andare> dice Thomas imbarazzato. Sorrido prima a lui e poi a occhi verdi, che dopo avermi baciato una guancia raggiunge Cayley poco più avanti di noi.
<Tutto okay?> chiede preoccupato. Sospiro e gli racconto di quel che mi ha detto la ragazza dai capelli neri. Sia acciglia alla fine del racconto.
<Stà attenta> annuisco. Lo so che devo fare attenzione, non mi sembra abbia lasciato perdere.
-Ho paura Thomas- confesso. Sì, ho paura. Per quanto possa volermi fidare, non posso cancellare il mod in cui passava da una ragazza ad un'altra. E se la ragazza sconosciuta la conquistasse? Se fosse migliore di me? Ok, calma.
<Posso capirti, sai? Hai sopportato l'inferno prima di avere una possibilità, mentre lei è appena arrivata e vuole rubarti la ragazza che ami. Che guaio> sospira. Aspetta, io non ho mai detto di amarla. Ho detto che mi piace molto, ma amarla no. Ancora no.
-Non la amo, mi piace solamente tanto, non sono ancora a quel livello- gli rispondo un po' confusa. Trattiene una risata e poi borbotta qualcosa divertito.
-Parli tu che sei cotto di Normani- arrossisce e si zittisce.
-Ecco, appunto- rido. Entriamo nell'aula di fisica e credo che non ne uscirò viva.

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