Capitolo 38

‹Tu e Fede lo avete fatto?› urla Martina al telefono
‹Si› dico
‹Dove e quando? Voglio sapere tutto› domanda
‹Non posso dirtelo quando ci vediamo? Qua c'è mio padre e...›
‹No›
Sbuffo, ‹in macchina dal ritorno da spoleto›
‹In macchina davvero?›
‹Si, è stato bellissimo, come va da quelle parti?›
‹Bene, ieri Benjamin ed Emanuela hanno avuto un incontro e dovevi vederli ... erano imbarazzatissimi, non sapevano doveva guardare›
‹Poveri› dico
‹E oggi hanno un appuntamento›
‹Allora è seria la cosa›
‹Silvia mi serve il telefono› dice urla mio padre dal basso
Alzo gli occhi al celo, ‹Martina ti saluto, qua non si può parlare al telefono liberamente›
‹Vado anch'io, devo uscire con your brother quindi mi devo preparare›
‹Buona uscita› e chiudo la chiamata.
Consegno il telefono a mio padre e raggiungo Fede in camera, impegnato a scrivere qualcosa. ‹Che fai?› dico
Lo nasconde sotto un libro, ‹sorpresa›
‹Mmh mi piacciono le tue sorprese› dico baciandolo
‹Benjamin ed Emanuela sembrano che escano insieme›
‹Fantastico, stanno bene insiem› dice e mi spinge contro il suo letto, ‹allora cosa si prova dopo averlo fatto?›
‹Mmmh da ripetere›
‹Adesso non corriamo› dice.
Sentiamo suonare il campanello e scendo ad aprire ritrovandomi la fidanzata di mio padre sulla porta. ‹Cerco tuo padre› dice
‹Di là, è al telefono però› dico
‹Lo aspetto, devo parlargli›
La faccio entrare e lei inizia a scrutare la casa, ‹cerchi qualcosa?› domando
Nega con la testa sorridendomi. Chissà cosa è successo tra di loro? E speriamo che non finisca anche tra di loro
Quando mio padre la vede non rimane colpito come se la stesse aspettando. ‹Andiamo a parlare nel mio ufficio› dice e si chiudono per quasi un'ora.
Vado a sentire lungo la porta, ‹Silvia no,è maleducazione origliare›
‹Shh non sento nulla› dico
Passano un'altra ora e loro sono ancora nello studio, ‹e se l'ha ucciso?› dico
‹Ma no Silvia che tragica› dice
Finalmente escono, ‹tutto bene?› chiedo
Mio padre annuisce e la accompagna alla porta
‹Quindi non siete tornati assieme?› domando una volta uscita
‹Divorziamo› dice
‹Ah un secondo divorzio› mi lascio scappare
‹Forse sposarmi non fa per me› dice
‹Potresti dirglielo te a tua madre visto che scendete›
Se ha in mente di rimettersi con mia madre se lo scorda. Adriano mi sta iniziando ad essere simpatico e la fa felice.
‹Non ho nessuna intenzione di ritornare con lei, poi sta bene con il suo fidanzato, proprio adesso che....› ma si interrompe
‹Proprio adesso cosa?› dico. Evidentemente mi stava per dire qualcosa
‹Non sono io che devo dirtelo› dice e va al piano superiore
‹Odio quando non mi dite le cose› dico.

***


Io e Federico stiamo aspettando il treno per Nettuno ma è ovviamente in ritardo di 10 minuti. ‹Come passiamo il tempo?› dice
‹Facciamoci un giro per la stazione› propongo.
Ma durante il giro cinque ragazzine ci fermano per farsi la foto con Fede. ‹Se avete finito noi continuiamo il nostro giro› dico.
Mi guardano male, poi ritornano a toccare Fede. Sbuffo nervosamente
‹Abbiamo il treno e se lo prendiamo è colpa vostra›
‹Ha ragione ragazze›
‹Ritornerete però a Roma?›
‹Certo, presto› dice e finalmente soli, ‹che hai? Non ti sei mai comportata così quando ci fermano› dice
‹Dipende dalle fan, e poi queste stavano rompendo troppo, non facevano altro che toccarti›
‹Non ci credo, sei gelosa?›
‹Mi ha dato fastidio tutto qua› dico
‹Non si tratta solo di questo però, c'è altro?›
Non rispondo, ‹sei preoccupata di quello che ti dirà tua madre?›
Annuisco
‹Se è una cosa brutta?›
‹Per me sarà bella›
"È in arrivo il treno per Nettuno al binario 14" comunica l'altoparlante.
Mostriamo i nostri biglietti al controllore poi saliamo sul nostro treno, in un posto a due
‹Qualunque cosa dirà brutta o bella sappi che io starò sempre con te›.

Scendiamo dal treno alle 13:15 poi ci incamminiamo verso casa. Mangio a casa loro e poi nel pomeriggio vado a salutare mamma.
‹Fede ti degni di pensare un attimo alle fan, si aspettano una diretta›
‹Facciamola adesso›
‹Intanto io vado da mia madre› dico ed esco.
Mia madre mi accoglie troppo di buon umore e a me mette a disagio. ‹Devo parlarti›
‹Anch'io› dice
‹Papà divorzia›
‹Sono incinta›
Rimango scioccata da quelle due parole, non le do neanche il tempo di raccontarmi la storia che me dirigo verso casa.
Entrano nella casa dei ragazzi dove sono nel bel mezzo della diretta, ‹non vi interrompo› e corro nella stanza di Federico.
Non ci credo che sia incinta di un altro uomo.
Bussano alla porta, ‹ehi tutto bene? Era così brutta la notizia?›
‹Aspetta solo un figlio da un altro uomo. Fantastico avrò un fratellino che gioià› dico. Sono sarcastica ovviamente.
‹Non sei contenta?›
‹Non si vede? Sprizzo gioia da tutti i pori› domando
‹Non sarà così tragico, tua madre non si dimenticherà di te›
‹Non mi piace l'idea... com'è andata la diretta?›
‹Bene finché non sei entrata tu come una furia, tutte erano preoccupate come lo ero io›
‹Ecco ti sto rovinando anche la carriera› dico
‹Solo perché sei entrata in casa nervosamente?›
‹Si, perché adesso le tue fan penseranno che non ti faccio felice...›
‹Silvia tu mi fai felice› dice. e mi bacia.
I suoi baci sono la mia medicina di quando sono triste, non ne potrò mai fare a meno.




***


‹Si chiama Federico Rossi ed è il cantante del duo Benji e Fede› dice un mio amico

Federico Rossi? Non mi è nuovo questo nome, è come se lo conoscessi prima,
‹Avete una sua foto?› domando
‹Quante ne vuoi, il ragazzo ama particolarmente l'obiettivo›
La prendo una e la osservo, e si ha una faccia molto conosciuta.
A un tratto ho un flashback e ricordo tutto di quella sera...
Lancio la foto, ‹si è sistemato bene il signorino, ha fama e ragazze ai suoi piedi›
‹E ha una fidanzata, una certa Silvia Dorato, diciott'anni› e mi mostra una loro foto
‹Interessante› dico
‹Che hai in mente?›
Lo scoprirete più avanti› dico saltando sulla mia moto e metto in moto, ‹ma non sparite avrò bisogno anche di voi› poi parto.
A noi due, Federico Rossi.

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