Capitolo 60
È passato un mese da quando siamo ritornati dalla luna di miele e dal loro tuor.
In ogni città abbiamo ricevuto una sorpresa diversa e sono state così dolci.
Ma quelle che mi sono più piaciute sono quella di Roma e quella di Bari.
Adesso però siamo tornati nella nostra quotidianità.
Riprendere a lavorare al Vanity Fair è stato fantastico e i colleghi mi hanno accolto con una piccola torta. Sono così contenta di lavorare qua.
Però da quando siamo ritornati, quello strano e misterioso è Federico.
Quando riceve una chiamata si allontana per non farmi sentire ed esce senza dirmi niente. Come se mi nascondesse qualcosa.
‹Non so niente Silvia› dice Ben bevendo il suo caffè
‹Impossibile, a te dice tutto› dico
‹Mi ha detto solo che aveva un appuntamento ma non so con chi› dice
‹Quindi ha un'altra?› domando
‹Ma no Silvia, è follemente innamorato di te e ha aspettato tanto per sposarti, non credo che rovini tutti, avrà qualche spiegazione› dice.
So che Federico non mi tradirebbe mai ma un po' di ansia e paura ce l'ho, non perché non mi fido di mio marito anzi di lui mi fido ciecamente sono delle altre che non mi fido.
Molte hanno gli ormoni impazziti e appena vedono un testosterone vanno fuori di testa e non capiscono più nulla. Non devo mai abbassare la guardia ma cercare controllare la mia gelosia.
‹Grazie Ben› dico
‹Prego, devo andare› dice alzandosi ma mentre lo fa gli cade qualcosa dalla tasca, sono più veloce di lui e lo raccolgo prima. Èd è una piccolina scatolina.
‹Benjamin Mascolo mi meraviglio di te› dico
Le sue guance vanno a fuoco.
Non avrei pensato che Sara gli potesse fare questo effetto. ‹Quando glielo proponerai?›
‹Stasera avevo intenzione di chiederglielo ma ho un po' di paura e se mi dice di no?›
‹Nah è innamorata di te quindi ti dirà di sì› dico
Gli consegno la scatolina
‹Non vuoi vederlo?›
‹Già so che sarà stupendo› dico però decido di guardarlo lo stesso. Ed è un piccolo anello argentato con tre perle colorate.
Ben paga sia il mio che il suo nonostante lo abbia pregato di non farlo ma ormai so che non devo discutere su questo argomento, sia se sto con Federico o Benjamin.
Poi all'uscita ci salutiamo e ognuno prende strade diverse.
Sono quasi arrivata alla traversa di casa quando dal lato opposto vedo Federico insieme ad una ragazza.
È giovane, bionda e con un rossetto rosso fuoco sulle labbra.
Devo chiamare tutte le forze per non andargli incontro e picchiarlo.
Mi giro tornando indietro e lo chiamo.
Adesso voglio vedere che cosa si inventerà.
Risponde al secondo squillo. ‹Amore mio› dice
‹Amore mio un corno, dove sei Federico?›
‹In giro, avevo delle cose da sbrigare› dice
Ma che bugiardo. ‹Ah delle cose, posso sapere quali cose?›
‹Ehm...ci vediamo?› domanda
‹Se mi dici quali sono le cose che hai fatto può darsi› dico
‹Dovevamo portare Serena in quel nuovo corso di canto, ricordi?› dice
‹Ti aspetto davanti casa› dico attaccando e mi dirigo verso casa mia. Lo vedo arrivare cinque minuti. ‹Te la sei presa veramente?› dice
‹Devo farmi bionda e mettermi il rossetto rosso la prossima volta che usciamo?› dico
‹Ovvio che no, perché dici questo?›
‹Ultimamente sei strano Federico› dico
Alza le spalle. ‹Non posso dirti niente›
‹Abbiamo già i segreti a distanza di un mese› dico
‹Andiamo Sery? Il mio amico non vede l'ora di conoscerti› dice.
Lo fulmino con lo sguardo prima di avviarmi.
Entriamo nel corso, ‹finalmente Fede› dice il ragazzo giungendo verso di noi e si salutano con il classico pugno. ‹Lei è Silvia, la mia fidanzata› mi presenta, ‹lei è Serena, la piccoletta›
‹Pronta per iniziare un nuovo inizio? Qua ti divertirai un botto› dice
‹Quanto ci faresti pagare?› dice
‹Sarebbe 50 ma visto che siete voi direi 70›
‹Davvero?› domando
‹Ma no scemo sto scherzando, 45› dice, ‹Allora ci vediamo lunedì per la prova?›
Serena ci guarda prima di rispondere poi quando noi annuiamo in segno di si, lei inizia a saltare per la stanza.
Salutiamo e ci avviamo verso casa. ‹Volete fare qualcosa?› domando
‹Dipende da cosa devi fare tu? Non devi vederti con nessuna bionda e rossetto rosso?›
Alza gli occhi al cielo. ‹Non devo vedermi con nessuna› dice
Non rispondo ed entro in casa.
Si sono arrabbiata con Federico, lo so non dovrei esserlo perché infondo non è successo nulla ma a me dà fastidio quando non mi dice e mi nasconde le cose.
Cavolo siamo marito e moglie e non dovrebbero esserci segreti o no?
Fede ha preparato il sugo per la pasta di stasera, devo ammettere che è parecchio migliorato. ‹Ti sei calmata?› domanda togliendosi la maglia.
Stronzo, l'ha fatto apposta.
‹Non mi seduci togliendoti la maglia alla Christian Grey› dico
Sorride e si avvicina.
‹Lo so ma io non sono lui, sono più romantico e so come seducerti› dice facendo scivolare la mano lungo il mio braccio facendomi venire i brividi, non per il freddo ma il piacere, poi le sue labbra sono lungo il mio collo e lentamente mi lascia una sfilza di baci. È una tortura piacevole.
‹Però smettiamola qua...per adesso› dice e si avvia verso il bagno lasciandomi in pieno di desidero.
Stupida parte innamorata.
Fede è ancora sotto la doccia quando il suo cellulare inizia a squillare e per sbaglio mi cade l'occhio e leggo il nome "Olga".
Non solo si vedono, lo chiama anche.
Conto fino a dieci per non cadere nella tentazione di risponderle e trattarla male.
Dopo cinque squilli smette di squillare.
‹Era il mio telefono quello che ha squillato?› domanda Fede uscendo dalla doccia.
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