Domande scomode 2
-ho avuto un problema a casa- dissi in fretta
-io.. sono stato a letto con una tipa.
Per poco non mi strozzavo col panino, presi subito un bicchiere d'acqua senza farmi notare da nessuno del gruppo. Pensavo stesse spifferando tutto ai quattro venti, stavo per prenderlo a sprangate in faccia.
Per la prima volta dopo avermi accompagnata a casa mi guardò in faccia, era scosso. Vidi anche la faccia di Shawn, notò subito che qualcosa non andava e fu anche l'unico.
-va bene- rispose senza aggiungere altro.
Da quel momento tutto parlavano della splendida serata passata e nessuno azzardò a dire una parola su quello che successe fra Logan e Shawn.
Loro si guardavano di sottecchi lanciandosi frecciatine ad ogni battuta, ogni parola era detta apposta per attaccarsi senza farlo notare a nessuno, ma io lo capivo che non si stavano a genio.
****
Dopo pranzo andai dritta al mio armadietto, ormai i corridoi erano vuoti, mi piaceva stare da sola nei corridoi deserti, potevo fare ciò che volevo.
Riposai i miei libri e richiusi l'anta.
Cadde un foglietto per terra, mi voltai ma non vidi nessuno, né conoscevo la scrittura, ' so dov'eri ieri sera'.
Solo io e Logan sapevano dov'eravamo ieri sera, nessuno poteva saperlo.
Il panico si impossessò della mia mente e pensai a chi avesse potuto vederci insieme. Feci una lista di tutti i sospettati, stavo diventando pazza, dovevo dirlo a qualcuno, a Logan, dovevo avvisare Logan del bigliettino.
Marlena? No impossibile andò via prima di me.
Shawn? Andò via con Marlena.
Gli amici di Logan? Nah.
La mia mente vagava,vagava e vagava ancora senza ottenere nessuna risposta, dovevo dirlo a Logan.
Presi il cellulare e gli scrissi un messaggio.
Messaggio a Logan:
Devo parlarti, é urgente.
La risposta arrivò subito, ci incontrammo ai giardinetti della scuola.
Il mio cuore batteva all'impazzata come se stesse per uscirmi dal petto. Lui mi guardò, aveva un'aria preoccupata. Mi avvicinai e subito si catapultò verso di me.
-cos'hai da dirmi?- disse strusciandosi le mani sudate
-ho trovato questo nel mio armadietto.
Me lo strappò dalle mani e lo lesse una due volte, poi me lo restituí.
-che significa?
-che qualcuno ci ha visti?
-no impossibile-rispose.
-se fosse stato impossibile, questo bigliettino nel mio armadietto non c'era.
-giusto.
-quanta intelligenza in una sola persona-dissi ironicamente sbattendomi la mano in fronte.
Mi guardò un po' furioso.
-non guardarmi cosí-dissi.
Mi puntò un dito contro.
-é tutta colpa tua, se non fosse stato per te, per le tue cazzate non sarebbe successo nulla e io non sarei mai venuto con te!
-allora avresti dovuto lasciarmi per strada da sola!
-tu sei impazzita, sei pazza.
-allora dillo che volevi stare lì con me, dillo che ti sei spostato da solo dalla poltrona e sei venuto nel mio letto, cosciente di quello che stavi facendo. Avanti Logan, ammettilo.
Calò un silenzio assordante fra di noi, per un attimo sperai che mi rispondesse, che dicesse si, volevo dormire con te, ma quello che disse dopo furono parole amare, secche, buie.
-mi facevi solo pena.
-ciao Logan.
Non provò a fermarmi, sentivo i suoi occhi su di me spenti come i miei sentimenti.
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