II

Questa mattina il cielo è scuro.
Probabilmente perché non è ancora sorto del tutto il sole.

Vi sono molte nuvole grigiastre, e a Est si intravede qualche raggio pallido.

Mi guardo allo specchio e noto delle profonde occhiaia violacee.
Questa notte ho dormito sì e no quattro ore, e fino a 'sta sera tardi non vedrò il letto.

Lavoro anche in un locale, la sera, tutte le sere, e due mattine alla settimana inizio alle sei a lavorare al bar, mentre altre due alle sette, e due alle otto.

Il martedì è il giorno che inizia alle sei, quindi sono in piedi dalle cinque.

Poco importa, oggi potrò finalmente parlare di nuovo con Andrea.

Sistemo in fretta i capelli castani e abbastanza corti, passando una mano tra il ciuffo per tirarlo indietro, quindi il mio sguardo cade su una vecchia polaroid infilata tra lo specchio e la sua cornice.
Ritrae me e mia madre un po' di anni fa.
Ho un sacco di polaroid sparse per tutta casa, infatti amavo fare le foto con essa.
Sono tutte allegre, ma in realtà mi mettono più che altro malinconia.

Arrivato al lavoro vedo il ragazzo già all'opera, mentre sistema i bicchieri puliti.

Appena mi vede noto l'improvviso nervosismo. Muove di continuo le sopracciglia, gli occhi roteano in cerca di qualunque cosa che possa impegnarlo, così da portare l'attenzione su qualcosa che non sia me, e tocca tutto ciò che trova in giro, spostandola di posizione, per quanto il lavoro risulti inutile.

Adoro l'idea di scatenare in lui tale soggezione.
È sempre più interessante che essergli indifferente.

Gli occhi scuri sono continuamente puntati verso il basso, e i capelli neri e sbarazzini gli coprono il viso. Sono abbastanza lisci, ma piuttosto ribelli.

Per tutta la mattinata tento l'impossibile pur di farmi notare, arrivando a dargli qualche spinta leggere, assicurandomi che sembri casuale.
Niente, si ritrae stringendo le spalle, quasi come se fosse sua la colpa.

Non capisco cos'abbia quel ragazzo, né da dove nasca la sua insicurezza.

Aspetto quindi la chiusura, in quanto la pausa pranzo l'abbiamo in orari diversi.

Corro nel retro dove, ancora una volta, lui si è già tolto il grembiule e si sta cambiando la camicia.

Ha le spalle larghe e delle belle braccia.
Il contrario di me, insomma, che seppure sono forte, i miei muscoli non si notano.

Mi avvicino dietro di lui e lo chiamo:«Andrea».
Non si volta neanche.
«Perché te ne sei andato così l'altro giorno?», continuo con un sorrisetto stampato in volto.

«Mi hai dato fastidio», dice atono dopo una pausa.

Gli vado di fianco e fisso i miei occhi nocciola su di lui, che distoglie lo sguardo.

«Ma io volevo solo parlare un po' con te!» esclamo divertito.

Non raggiungo nemmeno la sua spalla.

«Per favore», bisbiglia, e sembra seriamente turbato, «voglio solo essere lasciato in pace».

Mentre dice questo si volta verso di me, e mi balena alla mente un'idea divertente.
Con uno scatto avvicino il mio viso al suo e lascio congiungere le nostre labbra, mentre con la mano destra lo tengo vicino a me.

Il bacio dura solo un istante, poiché lui si stacca subito, e porta il dorso della mano alla bocca, mentre col viso corrucciato e gli occhi sbarrati fissa un punto sul pavimento.

Certamente non se l'aspettava, e subito dopo aver socchiuso gli occhi si allontana e se ne va.

Non so se ho fatto una cosa intelligente. Anzi, so che non lo è, ma adoro stupire la gente facendo cose che non si aspetterebbero mai. È il modo migliore per attirare la loro attenzione e costringerli a pensare continuamente a te e a quello che hai fatto.
Un po' come dichiararsi a qualcuno cantando una canzone, è ovvio che non verrai mai ricambiato, ma stai certo che per la figuraccia fatta si ricorderà sempre di te.

In verità, non so quali siano i suoi gusti, nonostante non l'abbia visto rivolgere uno sguardo ad una ragazza neppure una volta, ma non mi interessano più di tanto le conseguenze.
Se anche si dovesse sapere che ho baciato un uomo, non cambierebbe nulla.

Io non sono gay.
Neppure etero.
So che può sembrare un paradosso, ma io non faccio distinzione di genere alcuna.
Sono attratto dalla persona.
Non dal suo sesso.
E sono fortemente attratto da Andrea Ragone.

Ehilà!!
Vi è piaciuto il capitolo?? Commentate e fatemi sapere se ci sono errori, perché ci tengo a migliorare
DamnArtist

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