Episodio 99

Il giorno seguente arrivò con una velocità sorprendente ma tutti si erano riposati a dovere. Jean Pierre fu il primo ad alzarsi all'alba, per potersi preparare meglio psicologicamente in vista della sua battaglia. Il cuore gli batteva parecchio forte e, mentre cercava di darsi una calmata, osservava le sue Pokeball, ricordandosi del bellissimo viaggio.

Non aveva la minima intenzione di perdere la prima sfida in quella competizione, ma l'ansia non gli lasciava spazio, inserendosi nel suo cuore con sempre più insistenza. Di punto in bianco decise di andare a farsi una passeggiata per schiarire le idee, prendendo ovviamente tutti i suoi oggetti. Gli altri dormivano ancora per cui nessuno si accorse di nulla. Lo stadio era ancora vuoto, idem per gli spalti.

La struttura avrebbe aperto da due ore a quella parte ma nessuna regola impediva ai partecipanti di poter entrare in arena anche solo per poter assimilare meglio la competizione. Ovviamente quel momento era rivolto solo agli allenatori che avevano passato la prima notte in attesa del proprio turno di lotta. Nel primo giorno, ossia nella inaugurazione, vi erano state 18 lotte, il giorno successivo ce ne sarebbero state di certo il doppio, per via dell'orario prolungato delle lotte alla lega. Ma, in ogni caso, nessuna libertà degli allenatori, o del pubblico, era limitata. Insomma, lo spazio di certo non mancava.

Il ragazzo raggiunse lo stadio, per poi sedersi al suo stesso posto, quasi come a voler contemplare il bellissimo spettacolo dell'alba per poter far scomparire quell'ansia perpetua e insopportabile che poteva dare fastidio a chiunque. Nessuno era immune all'ansia, la paura di poter sbagliare è comune sia all'essere umano, sia ai Pokemon in generale. Prese un bel respirò profondo per poi sorridere di determinazione, guardò la Pokeball che conteneva il suo primo membro della squadra, il suo Aegislash, compagno di avventure e di battaglie sempre più difficili.

Il ragazzo non aveva idea che si sarebbe scontrato contro una organizzazione che aveva come scopo la creazione di un mondo di bellezza, ma di certo forse era l'unico a non aver subito psicologicamente la vicissitudine degli eventi. Nonostante sembrasse molto maldestro e, a tratti, stupido, il suo sangue freddo gli faceva combattere ogni cosa senza scomporsi un attimo. Però in quel momento stava soffrendo di ansia, di paura per il futuro.

Secondo voi esiste una cura alla paura? Rinchiudersi dentro se stessi? No, non credo esista una cura ma esiste un modo per combatterla. Lottare fino alla fine. Credere sempre alle proprie capacità, può aiutare chiunque a raggiungere un senso di consapevolezza che lo spinge ad affrontare ogni singola difficoltà, sia nel bene, sia nel male. Gli eventi negativi influiscono sulla nostra vita in maniera determinante ma bisogna farli scomparire come neve al sole, sempre con determinazione e coraggio.

Chi affronta molte difficoltà, è in grado di capire tutto questo, è quello che sentiva proprio Jean Pierre che, dopo aver meditato sul significato di coraggio, aveva capito che doveva affrontare la paura proprio insieme ai suoi amici Pokemon. Non esistono cose perfette, non esistono eventi perfetti ma prima o poi la gloria ti aiuterà a evolverti, proprio come i Pokemon.

Jean tornò nella sua stanza, non di certo a dormire, solo a rilassarsi e, da quel momento passarono proprio le due ore che lo separavano dalla sua battaglia. In breve tempo il ragazzo si ritrovò nella sala d'attesa, mentre ogni suo dubbio era completamente sparito, lasciando solo spazio alla inimitabile determinazione.

Dopo circa una decina di minuti, fu finalmente il suo turno ed entrò nello stadio.

Presentatore: "SIAMO GIA' PRONTI ALLA SECONDA BATTAGLIA DEL SECONDO GIORNO DELLA LEGA POKEMON? SI SFIDERANNO JEAN PIERRE, RAGAZZO DI CASTEL VANITA' E ALEXANDER, PROVENIENTE DA PONTE MOSAICO!"

Il pubblico continuava a urlare e incitare entusiasta, erano pronti più che mai di poter vivere le lotte del secondo giorno di quella meravigliosa competizione. Non vedevano l'ora di assistere a lotte sempre più avvincenti e Jean Pierre capì li doveva accontentare. Ogni traccia di paura era svanita dal suo corpo, ora solo la voglia di vincere lo relegava alla mentalità.

Arbitro: "Come da regolamento per gli scontri di qualificazione, potrete usare solo un Pokemon e lo scontro si concluderà quando uno dei due non sarà più in grado di lottare"

Alexander: "Questo scontro lo vincerò io! Vai Magnezone! E' il tuo momento!"

Jean Pierre: "Ho intenzione di proseguire il mio percorso per la lega Pokemon, con il mio primo compagno! Vai Aegislash!"

Entrambi i Pokemon fecero il loro ingresso in campo, Jean Pierre aveva proprio deciso di incominciare con il suo primo compagno.

Il suo avversario aveva mandato in campo un Magnezone. Il corpo di questo Pokemon ha l'aspetto sia di una navicella spaziale, sia di una parabola, sia di un'antenna satellitare. Il suo corpo, che è di colore grigio-azzurro, ha agli estremi due piccole sfere dove sono posti due dei suoi tre occhi e due viti inclinate verso dietro.

In testa ha come una specie di antenna gialla che trasmette e riceve segnali. L'ultimo occhio è posto in mezzo alla fronte e la sua pupilla è di un rosso molto acceso. Il corpo poi è diviso da una sporgenza circolare che lo fa assomigliare sempre più ad un disco volante. Come mani ha tre calamite colorate di nero.

Arbitro: "Lo scontro può incominciare"

Alexander: "Magnezone, fulmine!"

Il Pokemon magnetico iniziò senza contenersi, scagliando un potentissimo fulmine in direzione del Pokemon acciaio-spettro

Jean Pierre: "Aegislash! Scudo Reale!"

Il Pokemon Spadareale innalzò una barriera che lo protesse dall'attacco dell'avversario. Il ragazzo proveniente da Ponte Mosaico, aveva incominciato subito con le maniere forti, scagliando un violentissimo fulmine che però non aveva sortito alcun effetto per via della barriera innalzata da Jean.

Jean Pierre: "E' il momento di passare al contrattacco! Palla Ombra!"

Il Pokemon spettro scagliò una delle sue mosse più potenti che riuscì a colpire il bersaglio, facendolo indietreggiare. Aveva subito pressoché pochi danni e era tutto intenzionato a far pagare il colpo appena subito. La lotta entrò subito nel vivo, con il pubblico che acclamava sempre di più una lotta fino all'ultimo colpo. Alexander riuscì a contrattaccare con Cannonflash ma il Pokemon Spadareale evitò nuovamente e contrattaccò ancora una volta con Palla Ombra. Poteva sempre contare su quella mossa.

Nell'ultimo attacco però Alexander riuscì a lanciare un ordine in tempo e l'attacco venne completamente annullato con fulmine, creando anche una discreta esplosione.

Jean Pierre: "Spadasolenne!"

L'Acciaio spettro estrasse la sua lama e si scagliò contro il nemico. Sarebbe stato un attacco superefficace a piena potenza.

Alexander: "Fulmine, presto!"

Il Pokemon magnetico cerò disperatamente di scagliare fulmine per poter fermare l'offensiva nemica ma sembrava davvero tutto inutile, non era possibile fermarlo. L'unica soluzione era quella di contenere i danni.

Alexander: "Riflesso! So che puoi usarlo in tempo!"

Proprio nel momento nell'impatto, il Pokemon elettro-acciaio riuscì a fermare l'avanzata dell'avversario con il riflesso attivato all'ultimo secondo, riuscendo anche a far indietreggiare l'Aegislash. L'unico problema è, che dopo quella mossa, il Pokemon magnetico si ritrovò confuso, dando l'opportunità per una ulteriore ripartenza. Nemmeno il ragazzo di Castel Vanità riuscì a capire ma ne doveva approfittare a tutti i costi.

Jean Pierre: "Vai con Palla Ombra!"

Il Pokemon spadareale scagliò la sua mossa, inutile dire che andò a segno, riuscendo a colpire nettamente il Pokemon magnetico ma non era ancora finita per lui. Jean Pierre fece attaccare nuovamente il suo Pokemon, e stavolta per l'acciaio-elettro non ci fu più nulla da fare. Era esausto

Arbitro: "Magnezone non è più in grado di combattere, il vincitore è Aegislash e la vittoria va a Jean Pierre!"

Il Pubblico acclamò il vincitore con gioia.

Commentatore: "INCREDIBILE! ABBIAMO ASSISTITO A UNA BELLISSIMA LOTTA TRA DUE TIPI ACCIAIO!"

Jean andò a stringere la mano al suo avversario per poi tornare dagli amici. Sentiva come se si fosse liberato da quel peso rappresentato da quella prima lotta alla lega Pokemon. Ora si sentiva decisamente meglio.

Luca: "Bella lotta Jean Pierre"

Jean Pierre: "Ci ho messo tutto me stesso, anche se ho avuto molta fortuna"

Davide: "Perché dici questo?"

Jean Pierre: "Non capisco perché quel Magnezone è rimasto stordito all'improvviso"

Manuel: "Ma in ogni caso avevi comunque un netto vantaggio, quindi io non mi preoccuperei più di tanto"

Jean Pierre annuì per poi rilassarsi dopo essere andato a far controllare il suo amato Pokemon. Al prossimo turno, mancavano quindici lotte, poi sarebbe stato il turno di Lana. La ragazza sapeva che c'era ancora tempo ma era oltre modo nervosa. Nemmeno il tentativo da parte di Alex fu utile, quindi ce la doveva fare con tutte le sue forze.

Passò circa mezza giornata e finalmente arrivò il suo momento di andare nella sala d'attesa. La ragazza aveva già deciso il Pokemon che l'avrebbe accompagnata nell'inizio del suo percorso alla lega Pokemon ma aveva ancora il cuore a mille. Non riusciva a contenerlo ma doveva. Dopo circa altri dieci minuti, fu finalmente il suo turno di entrare in campo.

Commentatore: "LA GIORNATA NON E' INFINITA GIUSTO?! ECCO A VOI I PROSSIMI AVVERSARI! LANA, PROVENIENTE DA ALTORIPOLI E ALEXIS, PROVENIENTE DA CROMLEBURGO!"

Il pubblico continuò sempre più a esultare, ormai è dalla mattina inoltrata che assistevano a combattimenti su combattimenti e non sembravano per nulla stanchi, come macchine pronte ad assistere a tutto. Assistere a un pubblico del genere, poteva sicuramente portare a un'ansia perenne, unita alla paura di perdere facevano l'accoppiata vincente per eccellenza. Serve una preparazione psicologica di alto livello per poter combattere contro le proprie paure, quando esse si dimostrazione più forti del solito.

Entrambi i contendenti si posizionarono ai loro posti, era arrivato il momento di lottare. Come da normale amministrazione, entrò il giudice per poter osservare la lotta e determinarne vittoria e sconfitta.

Arbitro: "Lo scontro si concluderà quando uno dei due Pokemon mandati in campo non sarà più in grado di lottare. Questa sfida varrà la qualificazione alla prossima fase della lega Pokemon. Potete mandare in campo i vostri Pokemon."

Lana: "Ok Hydreigon! è il tuo momento!"

Alexis: "Salamence è il tuo momento!"

Entrambi i Pokemon degli allenatori fecero il loro ingresso in campo. Sotto sorpresa del pubblico, due Pokemon drago avrebbero lottato dando sfogo a tutte le loro abilità.

Hydreigon è un Pokemon che ricorda un'Idra. Hydreigon ha dei tentacoli neri sulla schiena. Sul collo c'è un collare rosa simile a un fiore, che si apre dalla sua testa. La testa principale è di un blu scuro e i suoi occhi di color rosso mattone.

Le mani, anch'esse nere, ospitano una testa ciascuno, che tuttavia non hanno il cervello; anche queste mani sono blu con degli occhi neri. Ci sono piccoli collari all'interno delle mani di Hydreigon. Sono presenti due linee rosa nella parte inferiore del corpo. I suoi piedi non hanno artigli, ma hanno una forma biforcuta, come se non si fossero formati completamente.

Anche la coda mostra una striscia rosa con un batuffolo nero alla sua estremità.

Salamence è un grosso drago quadrupede dal lungo collo, dalla testa allungata e con pelle azzurra tendente al verde, le zampe risultano essere tozze con tre artigli bianchi ciascuna, la parte anteriore del collo invece è rossa, anche la lunga coda conica e le zampe hanno una parte rossa, ma in questo caso è la parte inferiore, sul capo invece sono presenti due creste a mezzaluna rosse e tre spuntoni dello stesso colore della pelle su entrambi i lati della testa.

La mascella è argentata, probabilmente a causa di un residuo del guscio di Shelgon, anche sulla pancia vi è quello che sembra essere un residuo di questo guscio, in quanto essa è coperta da tre grosse piastre verticali argentate in cui quella centrale è leggermente più lunga delle altre.

Salamence ha anche piccole zanne e stretti occhi bianchi con la pupilla a fessura, ma la sua parte più caratteristica sono le enormi ali rosse a forma di ascia che ha sulla schiena.

Davanti alla bellezza dei due draghi, si stava per consumare un altissimo scontro con la forza più immensa di sempre. Solo il destino sapeva chi avrebbe passato quel turno di battaglia ma che spettacolo si doveva ancora palesare?

Lo scontro dei draghi era incominciato.

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