Episodio 65
Elisio: "Salve a tutti, io sono Elisio il creatore dell'Holovox, nonché capo del team flare"
A quelle parole, tutti i presenti nella palestra rabbrividirono, i più sconvolti erano Platan e Luca, che stavano già facendo fatica a comprendere quello che stava succedendo. Purtroppo però la verità si stava già presentando ai loro occhi e non solo quella non avevano la benché minima idea di quello che il capo degli uomini in rosso stesse per rivelare.
Elisio: "A tutti i possessori dell'Holovox, ascoltatemi attentamente! Il team flare risveglierà l'arma suprema e il Pokemon leggendario Yveltal! ciò servirà per riportare il mondo alla sua bellezza originale. Solo il Team Flare sopravvivrà. Vi starete di certo domandando del perché io stia facendo tutto questo...beh questo mondo fa schifo! Rovinato dalle guerre e dalla gente senza scrupoli nelle questioni finanziarie e questa cosa mi da fastidio! I Pokemon? Per noi i Pokemon non sono altro che uno strumento da controllare e saranno perfetti per l'ascesa finale del mio piano e poi potremmo sbarazzarci anche di loro, ma... manca una cosa ancora"
Il cuore del ragazzo stava battendo a una velocità incredibile, continuando a sbattere nel petto tanto da poterlo udire, non riusciva a credere a quello che stava ascoltando, era come un incubo a occhi aperti, ma non sapeva che quello che stava per vedere...sarebbe stato anche peggio.
Elisio: "Figlio...so che mi stai ascoltando, il tuo puzzle ormai è completo, la memoria dev'essere tornata per intero, sai...volevo impedirlo, volevo ucciderti ma le tue abilità erano troppo forti perfino per i nostri Pokemon controllati ma adesso...ti farò venire da me... osserva"
Elisio si spostò mostrando una donna quasi semi nuda alla croce, si sentiva il suo respiro, respirava ancora ma una cosa era certa, Luca la riconobbe...era proprio sua madre. inutile dire che sgranò gli occhi incredulo, non riusciva nemmeno a pensare, aveva già incominciato a piangere. Elisio prese un coltellino e si avvicinò alla donna, puntandole il coltello alla gola.
Elisio: "Se non verrai potrai tranquillamente dire addio a tua madre, sarà un vero piacere ucciderla dopo così tanto tempo, vieni a fermarmi...sempre se ci riuscirai"
E il messaggio finì lì sotto lo guardò impietrito di tutti a quello che avevano assistito, le maggiori caserme di polizia iniziarono già a fare ricerche su ricerche ma nessuno sapeva dove si trovasse quel pazzo che aveva appena minacciato di uccidere una donna davanti al figlio, nel caso in cui stesse ascoltando e...era proprio così.
Luca aveva ascoltato tutto alla perfezione ancora non riusciva a metabolizzare tutto quello che aveva sentito, a momenti neanche il tocco di Serena riusciva a consolarlo...era sotto shock, il professore era incredulo, non poteva immaginare che quelle parole che erano state interpretate come un grido di battaglia per il futuro, non erano altre che parole di un pazzo che vuole riattivare l'arma suprema e far rivivere il Pokemon leggendario della distruzione.
Astra: "Yveltal non deve essere risvegliato, dobbiamo agire in fretta!"
Ma il ragazzo non la ascoltò...cadde in ginocchio sotto lo sguardo sconvolto di tutti, dopo tanto tempo...stava riprendendo a ricordare.
Un padre che gioca felice con il suo figlioletto
Elisio: "Oh issa! Ohhh Issa!"
Il neonato rideva mentre il suo genitore lo faceva "volare" grazie alle sue possenti braccia, si stava divertendo, era felicissimo
Elisio: "Devi studiare!"
Secondo ricordo momenti felici minori
Luca: "Si ho capito papà ma quando posso entrare nel team flare per aiutarti a costruire l'Holovox e imparare a lottare? Zia Akebia non vede l'ora di allenarmi"
Elisio: "Tra qualche anno, te l'ho già promesso ma ora devi studiare perché quando quel momento arriverà, tu dovrai essere pronto!"
Luca: "Effettivamente non mi posso presentare come una persona stupida davanti alla tua organizzazione benefica, mi metto subito a lavoro!"
Il tempo passava
Akebia: "Bene Luca, oggi la zia ti insegnerà a lottare, poi potrai dare il tuo aiuto giù in laboratorio"
Luca: "Perfetto! oggi come iniziamo?"
Akebia: "Oggi impareremo la compatibilità tra i tipi"
Le lezioni aumentavano di giorno in giorno, ma era troppo per un bambino così piccolo iniziava ad essere troppo
Luca: "Zia...uff...possiamo fare una pausa?"
Akebia: "Cosa c'è? batti la fiacca?! DOPO HAI ANCHE GLI ALTRI ALLENAMENTI CON GLI ALTRI COMANDANTI E IN PIU' DOVRAI LAVORARE IN LABORATORIO!"
Luca: "SI OK ma non urlare!"
La madre si stava iniziando a preoccupare
"Elisio non credi che adesso si stia un tantino esagerando? E' solo un bambino"
Elisio: "E' per questo che si deve già dar da fare così presto, così si abituerà in fretta!"
"Ma..."
La donna provò a replicare ma uno schiaffo la fece tacere totalmente
Elisio: "Ho detto che va bene così! HAI CAPITO E NON OSARE MAI PIU' CONTRADDIRMI!"
"V-Va bene"
La donna si zittì, aveva già provato altre volte a chiedere di abbassare l'intensità degli allenamenti ma, dopo una spiegazione veloce, provava ad accettare quello che stava succedendo ma questa volta aveva provato a insisteremai più grande fu quell'errore, che segnò sempre di più la vita del povero Luca.
Altro ricordo...altro trauma
Martynia: "Forza! Ti devi allenare di più! Non vorrai mica deludere tua madre!"
Luca: "P-Per favore...p-posso fare una pausa?
Questo sembrava un ricordo molto più nel passato, nonostante ogni tanto i ricordi si formavano a casa, capitava di ritrovare qualche ricordo del passato, questo quando ancora il bambino era ancora più o meno all'inizio, ma sempre massacrato di allenamenti.
Suo padre lo guardava dalla finestra, era davvero fiero di suo figlio, stava diventando la perfetta arma perfetta del team flare. Vinceva lotte su lotte, tornei su tornei, tutta l'organizzazione era fiera di lui ma tutto quel carico non andava bene per quel bambino, lui voleva solo godersi l'affetto dei Pokemon che gli erano stati regalati dagli stessi uomini in rosso.
Altro ricordo, altro momento, un'altra data.
Un giorno il bambino si ritrovò a salvare un Pokemon cucciolo dalla strada, inutile dire che quello fu un altro errore
Bromelia: "Hai davvero salvato un Pokemon così debole?! Sei proprio un fallito!"
Luca: "M-Ma io"
Bromelia: "Osi pure contraddirmi?! NON SOLO FAI SCHIFO DURANTE GLI ALLENAMENTI E RISCHI DI ADDORMENTARTI IN LABORATORIO MA MI CONTRADDICI PURE? NON CAPISCO PERCHE' IL CAPO CONTINUI A LASCIARTI VIVO! PER ME POTRESTI ANCHE MORIRE!"
Dicendo queste parole, tirò un calcio al cucciolo di Litleo già ferito e lo uccise all'istante, il bambino sgranò gli occhi e gli batteva fortissimo il cuore finché non si beccò anche lui un calcio che lo fece piegare dal dolore.
Rivide tutto...soprattutto il cimitero dei Pokemon morti, con la voce in Acrom che continuava a dirgli che era un peccato che lui non fosse nato con la capacità di capire i Pokemon altrimenti tutte quelle povere creature si sarebbero salvate, inutile dire che fu l'ennesimo pugno a quei ricordi così orribili, il che lo facevano soffrire ancora di più.
Solo perché non voleva allenarsi così tanto, da grande talento venne sconosciuto, risultando come un essere inutile, non dedito al sacrificio la loro politica era quella. Tutto quello portò suo padre a prenderlo a cinghiate.
Elisio: "COME TI PERMETTI DI DELUDERMI COSI' RIFIUTO?"
Luca: "S-Scusa p-pap"
Altra cinghiata, tanto dolore.
Elisio: "STAI ZITTO! NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLE TUE SCUSE! SEI SOLO SPAZZATURA!"
Altra cinghiata...ennesimo dolore lancinante alla schiena ormai rossa del bambino
Elisio: "Domani lo uccidiamo ok?! Non me ne frega nulla!"
Reclute: "Signor si signore!"
Ma quella eliminazione non sarebbe mai avvenuta. Sua madre, dopo esser stata avvisata che dopo l'uccisione di Luca, avrebbero provato a fare altri eredi, magari con molta più spina dorsale, decise di scappare durante la notte con il figlio lasciando una lettera di addio al marito.
La donna si diresse subito all'ospedale, dove le dissero che oltre alle ferite, aveva ricevuto anche un fortissimo danno cerebrale che fece perdere a Luca, la sua memoria.
Altri ricordi si stamparono sulla mente del ragazzo, la madre si trasferì insieme al bambino in un'altra regione, dove vissero per molti anni per far calmare le acque e per rifarsi una vita. Quello che rimase del fanciullo, non era che una specie di bozzolo, era diventato molto taciturno per via della sua mancanza di memoria.
Non si divertiva con altri bambini, andava a scuola a imparare le nozioni di base dei Pokemon ma era come se lui le sapesse già, quella era l'unica cosa che gli era rimasta dalla sua nefasta esperienza, cosa che lui non la sapeva spiegare.
Il rifarsi una vita ebbe esito positivo e così, dopo anni e anni, si trasferirono nuovamente a Kalos, la madre era ormai convinta che le acque si fossero calmate, tanto da mandare tranquillamente il figlio in un viaggio per la regione, ma si sbagliava e l'incubo era tornato più forte di prima
Luca si riprese ansimando, sempre tra le sue lacrime e da un abbraccio di Serena
Serena: "Hai recuperato la memoria?"
Luca: "Si...ora conosco il mio passato appena sarà finita tutta questa storia te lo racconterò"
Alex: "Ora però dobbiamo trovare Elisio, dove lo possiamo cercare?"
Platan: "Potremmo provare proprio al suo caffè a Luminopoli, non ci rimane altra scelta"
Luca: "Penso anche io che sia una buona idea ma prima dobbiamo fare un salto al centro Pokemon per far curare Greninja e Delphox"
Astra: "Su questo abbiamo la soluzione"
Arrivarono un Blissey e un Musharna.
Astra: "Usate curardore"
I due Pokemon della Capopalestra andarono k.o per permettere a Greninja e Delphox di recuperare tutte le ferite e gran parte delle energie. Ormai il momento era arrivato, era il momento di partire per Luminopoli.
Platan: "Forza all'elicottero!"
Luca e Serena fecero tornare i loro rispettivi Pokemon nelle Pokeball e si diressero verso l'elicottero, nel mentre la Capopalestra di tipo psico aveva solo un compito da fare per il momento, per cui mandò un messaggio mentale ad altre persone grazie ai due Meowstic.
Astra: "E' il momento di entrare in azione"
Tutti coloro a cui era stato mandato il messaggio sorrisero, era arrivato il loro momento per entrare in azione, per liberare una volta per tutte la regione di Kalos.
L'elicottero partì in direzione di Luminopoli, nel mezzo aleggiava un silenzio pressoché naturale per la circostanza, molti cercavano di recepire il messaggio che avevano avuto, come se si stessero preparando psicologicamente per una battaglia che poteva davvero finire nel peggiore dei modi. Solo Alex era quello più concentrato, intento a mandare uno specifico messaggio a delle persone.
Molti sarebbero stati coinvolti in quella battaglia, ma chi precisamente?
Platan: "Arriveremo a Luminopoli in una ventina di minuti, se volete riposate"
Luca: "Non ne abbiamo bisogno, dobbiamo mantenere la concentrazione"
Lo disse con un tono e uno sguardo molto serio, tanto da far preoccupare Serena. Appena il ragazzo si accorse dello sguardo dell'amata, si sciolse in un breve sorriso per poi abbracciarla, per far sentire meglio lei e se stesso.
Serena: "Sicuro di stare bene?"
Luca: "Adesso lo sono, non ti preoccupare anzi...grazie"
La ragazza dai lunghi capelli castano chiaro sorrise e si strinse, lui ricambio e rimasero abbracciati fino a Luminopoli, dove atterrarono in un tetto vicino alla palestra, in una zona di atterraggio lontana comunque dal caffè di Elisio, dopo chiamata dello stesso Lem, il quale sapeva della situazione e che li poteva aiutare.
Inutile dire che i ragazzi e il professore rimasero piuttosto interdetti ma Lem era Lem, ci si poteva tranquillamente fidare e quella tattica si poteva rivelare davvero vincente. Appena scesi dall'elicottero, davanti a loro non c'era solo Lem, ma anche altre vecchie conoscenze.
Daniel: "Ma salve!"
Laura: "Come va?"
Jean pierre: "CI si rivede eh?"
Lana: "Forse non in circostanze così felice ma comunque ci siamo ritrovati eh?
Manuel: "E il nostro gruppo è di nuovo al completo!"
Luca: "Ma cosa ci fate qui tutti?!"
Laura: "Questo lo dovresti chiedere a Alex, è lui che ha organizzato tutto"
Alex: "E' piuttosto semplice, tutto è partito dalla chiamata in cui annunciavano la manomissione della centrale elettrica da parte del team Flare, nel momento in cui prendemmo strade differenti questo problema non c'era ancora e noi eravamo già arrivati a Luminopoli in completa tranquillità, iniziando già a prendere strade differenti"
Daniel: "Nel momento in cui è stata annunciata la manomissione, eravamo sicuri che voi tre sareste andati sicuramente a fermare il team Flare, quindi non ce ne siamo preoccupati, anzi ne abbiamo approfittato per rimanere in contatto e iniziare ad allenarci sul serio"
Jean Pierre: "Eravamo più o meno tutti nei pressi di Luminopoli, qualcosa ci diceva che la capitale c'entrasse qualcosa in tutto questo e infatti non avevamo torto"
Alex: "In breve ho avvertito tutti che li avremmo raggiunti, poi ho indicato loro il luogo, dopo che ci era stato consigliato da Lem"
Lem: "E' stata una sorpresa anche per me ricevere così tante visite all'improvviso, ma adesso dobbiamo agire, non c'è dubbio che il caffè sia il nascondiglio segreto degli uomini in rosso, bazzicano sempre da quelle parti, sicuri di non essere visti ma niente sfugge agli occhi del Capopalestra di Luminopoli!"
Laura: "Luca tu hai già recuperato tutta la memoria vero?"
Il ragazzo annuì, era ancora mezzo sconvolto ma si doveva fare coraggio, perché lo avrebbe aspettato una missione davvero difficile.
Luca: "L'unico problema adesso sono le debolezze"
Jean Pierre: "Alex ci ha aggiornati di tutto, dal nuovo metodo di controllo mentale al fatto che quei bastardi potrebbero avere qualche Pokemon leggendario"
Lem: "Di che controllo mentale state parlando"
In breve raccontarono al Capopalestra in cosa consisteva il controllo mentale interno e che solo un Mega Lucario era in grado di eliminare
Lem: "Ah è tutto qui? prendete questo allora"
Il Capopalestra porse ai ragazzi una specie di meccanismo con due antenne
Lem: "Con questo potrete scannerizzare l'aura di Mega Lucario per liberare tutti i Pokemon dal controllo mentale"
Serena: "Era quello che ci serviva, ora muoviamoci abbiamo parlato fin troppo, non abbiamo tempo da perdere"
Tutti annuirono e si diressero verso il nascondiglio del team flare, il dispositivo ricevuto dal Capopalestra rappresentava una nuova speranza per quella missione, la battaglia più grande stava per avere inizio...
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