Episodio 51

Con molta facilità riuscirono ad abbandonare Temperopoli, proprio un attimo prima che fosse diramato un posto di blocco per impedire a tutti i residenti della città di farsi prendere dal panico. Nessuno dei tre viaggiatori aveva l'anima in pace, ognuno dei loro cuori era come un terremoto, battevano a una velocità incredibile, completamente abbandonati all'ansia di quello che dovevano passare. Luca e Serena erano sempre più preoccupati, poteva riaccadere la stessa cosa successa nel loro primo incontro con gli uomini in rosso, si auguravano di non incontrare Acrom, Tierno e Trovato forse per un loro sesto senso. Il team Flare si stava facendo sempre più pericoloso e, alla loro copertura "saltata", li abitanti di Kalos stavano iniziando ad avere paura.

Il deserto era più vicino di quanto si aspettassero, si erano preparati anche al caldo che avrebbero dovuto sopportare ma dovevano agire in fretta, per poter prendere di sorpresa il nemico e abbatterlo facilmente, nonostante la ferocia dei loro Pokemon controllati e al sentimento che dovevano sopportare, nel caso uno di essi fosse morto dopo la liberazione.

Il controllo degli uomini in rosso, spingeva i Pokemon a combattere anche oltre la morte, anche quando avevano subito danni inimmaginabili a cui nessun Pokemon, anche quello più forte, sarebbe potuto resistere. Erano degli Zombie, dei morti viventi, spesso strappati dalle loro famiglie solo per servire un futuro utopico che, però, si stava proprio per realizzare.

Dopo circa una mezz'oretta si iniziò a intravedere la centrale elettrica, una immensa struttura probabilmente sotterranea, poiché in superficie vi era la struttura principale

Serena: "A quanto pare siamo arrivati..."

Luca: "Non ci tocca che trovare l'entrata... ho come la sensazione che ci aspetterà una dura battaglia..."

Shana: "Non possiamo più tirarci indietro"

I tre annuirono a vicenda e iniziarono ad avvicinarsi alla centrale, fecero appena in tempo ad accorgersi che, davanti alla porta "d'ingresso", vi era appostata una recluta dei suddetto team dei vestiti in rosso.

Recluta: "Ma che palle...perché devo rimanere qui?! Uff..."

A quanto pare quella recluta era appostata per impedire eventuali disturbi ma, al contrario dei suoi colleghi, sembrava stupido, impacciato, completamente contrariato a rimanere a fare il posto di guardia.

Shana: "e adesso come facciamo?"

Chiese a bassa voce la ragazza dai capelli castano scuro, la sua domanda era logica, sarebbe stato un bel problema...
Improvvisamente però, l'holovox della recluta suonò e i tre riuscirono a origliare la conversazione senza farsi scoprire.

Recluta: "Davvero? Posso tornare in base? Perfetto! Arrivo!"

Contro ogni singola possibilità, la recluta era stata richiamata per tornare alla base, il ciò era anche molto strano perché stavano ancora continuando a rubare l'energia elettrica da Luminopoli.

La recluta fece uscire un Talonflame da una Pokémon, era evidentemente controllato, e si alzò in volo in direzione della loro base segreta.

Luca: "È una trappola...non ha senso tutto questo"

Serena: "Dici che ci stanno aspettando"

Lui annuì, aveva una tale preoccupazione da fargli battere il cuore a una velocità folle, evidentemente loro già sapevano che gli uomini in rosso li stessero aspettando, ancora più probabile che fossero stati loro a organizzare quell'incontro.

Shana: "Non ci resta che entrare"

Luca: "Che mossa stupida che stiamo per fare"

Serena: "Rimpiangiamo qualcosa?"

Luca: "Nah"

Si fecero coraggio ed entrarono nella centrale senza, apparentemente essere visti, la struttura si formava con una lunga rampa di scale che portava verso il basso. I tre si misero a correre finché non capitarono vicino a una stanza con dei versi lamentosi, si affacciarono a una finestra li vicino e, solo allora, poterono notare la quantità di persone imbavagliate, ferite e imprigionate dal Team Flare.

Decisero di lasciar perdere, non prima di aver dato una speranza a quelle povere persone, facendosi vedere. I membri della centrale capirono subito e cercarono di intimare ai ragazzini di fermarsi, che non era un posto per loro ma ormai era tutto inutile, la missione andava svolta.

Ormai il loro obiettivo era vicino, di conseguenza anche la trappola che non tardò ad arrivare.

Recluta: "Ma guarda finalmente siete arrivati"

Gli si parò davanti una recluta, ormai era ovvio che li stessero aspettando ma per quale motivo? per sbarazzarsi di loro più facilmente? Si, era questa la risposta più logica.

Luca: "Alla fine ci stavate proprio aspettando"

Recluta: "Si, ma non per il motivo che credi te, abbiamo una proposta da farti, ti accompagno dal nostro comandante, così ne potrai parlare pacificamente"

Serena: "Cosa vi fa credere che vi seguiremo?"

Recluta: "La nostra parola, potete fidarvi"

Luca rimase in silenzio, non era indeciso sul da farsi ma sulla pericolosità di quella proposta, sentiva che avrebbe scoperto qualcosa di più sul proprio passato e non poteva perderne l'occasione. Serena guardò il ragazzo, sapeva quale sarebbe stata la sua scelta e lo avrebbe seguito.

Luca: "Va bene vacci strada"

La recluta sorrise e iniziarono a camminare, raggiungendo una impalcatura che avrebbe portato direttamente al generatore di elettricità, dove avrebbero trovato uno dei generali del Team Flare. I tre si fecero coraggio e lo raggiunsero.

Si trattava di una donna dai capelli arancioni, vestito rosso con strisce bianche e una gonna rossa molto corta, grandi scarponi e calze gialle ed, infine uno strano paio di occhiali.

???: "Benvenuti, il mio nome è Akebia e sono uno dei comandanti del Team Flare"

Luca: "Che proposta mi volete fare?"

Akebia: "Come siamo precipitosi beh è sempre stata una tua dote naturale da bambino"

Luca: "DI COSA STAI PARLANDO?"

Akebia: "Sempre scontroso...ma anche tanto debole, lo sei sempre stato e in questo momento ci stai perfino creando dei problemi è davvero incredibile"

Luca stava perdendo la pazienza, come era possibile che lei lo conoscesse? Perché tutti i membri degli uomini in rosso lo conoscevano? Lui dentro di sé conosceva già la risponda ma non lo voleva accettare, ci doveva essere qualcosa sotto, era l'unica soluzione.

Akebia: "Pensavamo davvero che tu avessi perso la memoria per sempre, a quanto pare tua madre ci ha chiaramente mentito"

Luca: "Cosa c'entra mia madre in questo momento? Vai al sodio una volta per tutte, mi stai facendo saltare i nervi!"

La comandante del Team Flare sorrise, aspettandosi quella domanda, era pronta a rivelare la verità, una verità che ormai non sembrava troppo lontana, una verità quasi scontata.

Akebia: "Tua madre faceva parte del Team Flare"

Bastarono queste parole per far zittire i tre invitati, tutti e tre con gli occhi spalancati, il ragazzo si sentì tremare tutto il corpo, non immaginava che la verità fosse così tagliente, il suo destino era proprio collegato a quella organizzazione che stava mandando nel caos una intera regione. Un qualcosa di difficile da digerire che lo stava mandando nel caos.

Luca: "No...Non è vero...stai mentendo, non è possibile!"

Akebia: "Mi vuoi dire che tua madre non è la famosa Primula, la famosa corritrice di formula Rhyhorn?"

Ormai era una certezza, ormai neanche più negare l'evidenza bastava, quella era la completa verità ma il peggio doveva ancora venire, tutta la verità non era ancora stata svelata.

Akebia: "Beh tua madre non era una semplice recluta a dire la verità ma era la moglie del nostro capo, insomma tuo padre è vivo"

Fu un altro duro colpo per l'allenatore, forse ancora più pesante del precedente, sua madre gli aveva sempre mentito...forse per proteggerlo? probabile ma resta il fatto che gli ha mentito per tutto quel tempo, facendogli credere che suo padre fosse morto.

Luca: "Il vostro obiettivo...era quello di non farmi recuperare la memoria perché mi state dicendo questo?"

Era in evidente stato di confusione, quella verità lo aveva letteralmente ucciso nell'anima, quasi perdendo la voglia di vivere, sentendosi in parte responsabile di tutto quello che stava accadendo

Akebia: "E' semplice, noi vogliamo che ritorni nel nostro team, Luca del Team Flare"

Serena e Shana erano evidentemente scosse, la prima soprattutto però i ricordi del ragazzo avevano un senso in quel momento, forse qualcosa ancora nascondeva qualche punto di domanda, loro che in passato lo volevano morto, ma ora che gli stanno causando problemi, sono pronti a riaccoglierlo, tutto ciò dopo avergli mandato la testa in confusione.

Una strategia di confusione, era questo l'obiettivo degli uomini in rosso ma, a quanto pare, avevano sottovalutato la situazione o meglio la volevano sottovalutare

Luca: "Ve...ve lo potete anche scordare, io non ci penso proprio a fare una cosa del genere, non mi unirò mai a voi"

Quelle parole pronunciate con evidente confusione, non sortirono effetto negativo alla Comandante che, contro ogni logica...sorrise per poi scoppiare in una risata isterica, facendo uscire un Mighytena da una pokeball.

Akebia: "Sei così prevedibile non pensavo che fossi così stupido da rifiutare la mia scelta ma a quanto pare mi sbagliavo...beh a quanto pare non ci rimane altra scelta"

Serena: "È inutile! Conosciamo il punto debole dei vostri Pokémon controllati! Non siete più un problema per noi!"

La Comandante del team Flare scoppiò in un'altra risata malefica, stava ridendo proprio di gusto.

Akebia: "Ormai non usiamo più quegli inutili collari"

Luca: "Ma come è possibile che li stiate controllando?!"

La donna in rosso scoppiò in un'ulteriore risata isterica, come se fosse impazzita ma invece era completamente lucida, sapeva quello che stava facendo...

Akebia: "È semplice...il controllo mentale è dentro di loro!"

Tutti e tre i presenti spalancarono gli occhi, come era mai immaginabile una cosa del genere? Erano riusciti a eliminare una loro debolezza con un metodo ancora più subdolo.

Akebia: "Dovreste vedere le vostre in facce in questo momento, ormai nessuno ci può fermare!"

Shana: "C-Come è possibile?!"

Luca: "Non lo so...maledizione"

La Comandante schioccò le dita e alcune reclute circondarono i tre, bloccando la via di uscita.

Luca: "Maledetta!"

Akebia: "Pensi davvero che io sia stupida? Ormai è arrivato il momento della vostra sconfitta e della vostra morte!"

Il Pokemon di tipo buio ringhiava talmente tanto da far uscire un quantità di saliva dalla bocca, le reclute che li circondavano ridevano e fecero uscire vari Croagunk, Scraggy e altri Pokemon tutti controllati. Nessuno di loro sembrava avere un collare, indice che anche loro erano controllati dall'interno. Cosa sarebbe successo? Una battaglia impossibile stava per avere inizio...

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