Capitolo 2: la lucertola e il rospo
- Tsè... che seccatura... Come è possibile che sia così in ritardo?
Centosettantesimo anno del Drago, ore 9.30. In mezzo ad una radura sconosciuta, a cavallo tra i Picchi Torreggianti e la Grotta Agevole, due figure sconosciute erano immerse in un verde spento, spazientendosi a causa di un effettivo ritardo di un terzo membro.
- Dannazione... Dove diavolo è finito?
- Che vuoi che ne sappia io? - disse la seconda figura, - Lo sai com'è... Forse avrà qualche Kriketot nella testa. Non è la prima volta che succede. Aspettiamo ancora un po'.
https://youtu.be/c96ldc0yeYI
(Ost peacefull street)
Il compagno si grattò la testa, annoiato dall'eccessiva quiete che stava passando.
- Abbiamo aspettato abbastanza... - disse, - aveva detto di trovarsi qua per il nuovo allenamento. Ma...
Alzò lo sguardo al cielo, con il viso di chi veramente non ce la faceva più.
- Ci sta veramente mettendo taaaaanto... per una semplice distrazione.
Mentre sorseggiava tè da una tazza di ceramica decorata con stemmi a fiore, il secondo pokémon si innervosì, sputando con veemenza la dolce bevanda.
- PFFFFFFFFFFFFFFF! P-p-parbleu! Allenamento!?! E' per questo che siamo qua?! Me ne ero completamente dimenticato!!
Non tutti gli esploratori del mondo Pokémon avevano una personalità consona e formata dal punto di vista dell'esperienza. Come un cavallo scuro, questi individui avevano dei comportamenti imprevedibili, che ben si allontanavano dall'affidabilità che dovrebbe avere un membro della Società Esplorativa.
Se ti dicessi adesso che, questi due pokémon, erano i compagni fidati del nostro protagonista Rukio, e quindi i nuovi membri del Team Skyriders, probabilmente non mi crederesti mai.
La lucertola verde con le foglie attaccate alle braccia si chiamava Kenji *: era un Grovyle praticante della Scherma Kodamon (*), l'arte del taglio e della spada, che eseguiva usando le foglie attaccate ai bracci, che occasionalmente impiegava anche per quegli sballi che tanto fanno arrabbiare i genitori.
Si scherza in realtà, ma invero aveva delle buone conoscenze nell'ambito dell'erboristeria, soprattutto nelle erbe rinvigorenti ed energizzanti.
- Seriamente, froggy? - disse il Legnogeco, - per quale altro motivo dovremmo essere qua?
- E-esplorare... un nuovo dungeon? - Rispose quello, distogliendo lo sguardo.
- Non attacca fare il finto tonto con me.
- Uff... Come vuoi...
La seconda figura prese dalla sua teiera di porcellana dell'altro liquido verdastro, versandoselo nella tazza.
- Parli tanto con quella bocca larga che ti ritrovi, ma sei sempre distratto... Non sapevo conoscessi Amnesia... Davvero: uno Slowpoke potrebbe esserne invidioso.
- Rilassati... Mon Dieu... Dovresti limitarti alle tue foglie, come oggetti taglienti. Nessuno si lamenterà se sono così disattento, no?
Nel mentre rispondeva al suo compagno, l'eccentrico sconosciuto rimise il suo set da té nella Borsa dell'Esploratore, l'accessorio dei team utilizzato per gli strumenti.
- Non mi sembra... che io ti dica qualcosa riguardo alla tua coltivazione di Baccakebia, o del fatto che debba sopportare le tue sinfonie notturne.
- Cosa?
- Non non non non... se ti conoscessi, troverei davvero difficile sopportarti. Sia lodato il nostro capitano!
Si mise le mani in preghiera, simulando una voce femminile.
- Quale buon anima ha il nostro capitano per sopportare tale babbuino senza cervello... tale bellimbusto senza classe... tale plebeo senza bon ton... tale-
Non fece in tempo a finire la frase che Kenji gli era già balzato addosso, puntando il suo Fendifoglia quasi a sfiorargli il collo. Il pokémon Legnogeco fu abbastanza egoista da questo punto di vista, se consideriamo il fatto che aveva iniziato lui la provocazione.
- Punto primo: tappati quella boccaccia se non vuoi diventare fertilizzante per le Baccakebia che odi così tanto.
Il suo compagno si paralizzò sul colpo.
- EGH!
- Secondo: rimandiamo i giochi a più tardi, e concentriamoci sul trovare Rukio. Non è da lui venire meno alle promesse.
- L-L-L-LEVAMI DI DOSSO LA TUA FOGLIA!
Chiamala sfortuna o fortuna, l'unica cosa che era riuscita a terrorizzare seriamente fino a quel momento Shinso * era proprio l'indole aggressiva del suo carissimo compagno...
Non si presentava come un grande avventuriero: parlava a sproposito, non gli piaceva sporcarsi le mani e non voleva combattere. Se fosse stato per lui, sarebbe stato tutto il giorno steso su un telo da picnic, sorseggiando tè e sgranocchiando muffin alla Baccacrela, i suoi preferiti, godendosi la brezza tra le fronde degli alberi.
Era dunque il classico tipo tutto fumo e niente arrosto, devoto alla tranquillità e all'ozio più che al combattimento. Ma nonostante ciò, possedeva delle buone qualità: aveva conoscenze base mediche ed era in grado di usare il Meihari (*), uno strumento creato con la propria energia vitale che veniva utilizzato per cucire le ferite. Aveva un buon senso dell'orientamento ed era bravo con traduzioni di lingue antiche. In entrambe non era in un livello eccelso, ma era abbastanza per potersi guadagnare da vivere come esploratore.
Se non fosse stato per questo, però, molto probabilmente sarebbe riconosciuto solo per essere un gran chiacchierone. Se pensi che l'emicrania sia una cosa fastidiosa, vuol dire che non avevi ancora conosciuto lui.
- JE'SUS-CHRIST! A-Ammetto di aver esagerato con il mio discorsetto... ma caspita! Dammi il tempo di reagire, no?! - Disse puntando il dito molliccio verso il Grovyle, - se vogliamo collaborare come il capitano vorrebbe, dovresti smetterla di puntarmi le tue foglie addosso!
- E' l'unica cosa che mi trattiene dal picchiarti sul serio... froggy viscido, - disse lo spadaccino, incamminandosi verso una destinazione non definita.
Un sorriso malizioso comparve sul volto della ranocchia. Vide in quel piccolo sprazzo di tensione la possibilità per un ultimo tentativo.
- Mon dieu... - esordì, spavaldo, - Siamo una squadra e battibecchiamo manco fossimo Seviper e Zangoose! Davvero: la tua Baccakebia serve a qualcosa o hai intenzione di coltivare qualcosa di serio? Io propongo della Baccamilla. Ti farebbe tanto bene, sai?
La Baccakebia è un frutto che, se tenuta durante un attacco di tipo Veleno, ne riduce l'efficacia.
La Baccamilla, invece, se consumata, induce pesante sonnolenza. Essiccata può essere utilizzata nell'acqua calda per fare una camomilla dall'aroma dolce, i cui effetti non sono immediati come da fresca. E' la bacca preferita di Shinso, di cui non può farne a meno.
In risposta alla provocazione velata del suo compagno, il Legnogeco si girò di nuovo verso di lui, incupendo lo sguardo, come un leone in procinto di balzare addosso alla sua preda.
- Non ho capito... Questo è un tentativo di fare pace... o un altro modo per prendermi per il c**o?
- Cracracra! Indovina...
Non ci fu bisogno di ulteriori mezzi termini. I due si picchiarono a vicenda, tirando le foglie di uno e mordendo le braccia dell'altro. Più che un combattimento Pokémon, sembrava una zuffa tra gatti in calore che si stavano contendendo le grazie della micetta adocchiata. Per i non pratici: si definisce tale situazione come "imbarazzante".
Ti chiedo perdono in anticipo, mio caro lettore, per il fatto che ti tocchi leggere questo disdicevole spettacolo, ma purtroppo non sempre il narratore ha il pieno controllo dei personaggi e non sempre si evolvono come avrebbe programmato. Avevo provato più volte, quando avevo scritto questa storia, a reprimere questa loro natura litigiosa, ma ogni volta sembrava che fossero fatti per discutere ed azzuffarsi.
Alla fine sono arrivato ad accettare questo fatto: nemmeno un genitore riesce sempre a controllare il proprio figlio, soprattutto quando le emozioni prendono il sopravvento. Nonostante questi atteggiamenti infantili, però, i due erano in grado di sostenersi l'uno con l'altro, e volente o nolente nessuno dei due avrebbe potuto fare a meno del suo compagno: questo te lo posso dare, come sorta di garanzia.
Dopo qualche minuto di lotta senza criterio, il Grovyle e il Frogadier si staccarono l'uno dall'altro.
- Che seccatura... - disse il Legnogeco, - per quanto divertenti non mi soddisfano affatto queste zuffe...
- Sei tu che l'hai proposto, Mon Dieu! Anf anf... Te l'avevo detto che era una pessima idea!
Le vene della testa dello spadaccino si inarcarono furenti.
- COSA?! MA SE SEI TU CHE HAI COMINCIATO!
- EXCUSE MOI?! SEI TU CHE HAI COMINCIATO, DRAGO MANCATO! IO HO SOLO CONTINUATO
- AH?!?!?!
Secondo queste premesse, di lì a poco sarebbe dovuta scoppiare un'altra rissa dal nulla, passando però alle maniere forti per riuscire a soddisfarsi l'un altro. Ciò non accadde, fortunatamente da un lato, ma sfortunatamente dall'altro.
- (Presto... p-presto! Devo trovare qualcuno!) anf... anf....
Una signorina dall'aspetto da roditore stava correndo a perdifiato per tutto il bosco, in una evidente ricerca di aiuto. Nel momento in cui arrivò vicino ai due, questi stavano per riprendersi a pugni. Noncurante della situazione, Pikachu fece appello a tutte le sue forze per richiamare la loro attenzione.
- E-EHIIII! VOI DUE! EHIII!!!
- CHE VUOI TU?!
Ella era talmente in ansia e affaticata che fece fatica a parlare.
- VI PREGO, AIUTATEM-MI!! VI PREG-GO! VENITE CON ME! E' SUCCESSA... UNA COSA ORRIBILE! AIUTATEMI VI PR-REGO!
Nonostante la richiesta di soccorso, i due non avevano intenzione di chiudere la faccenda in quel modo, talmente forte era la loro indole alle scazzottate.
- Uff. È passata in un brutto momento... Proprio ora che mi stavo divertendo... Puoi aspettare un po'?
- Non avevo ancora iniziato a fare sul serio e pretendi di divertirti? Mon dieu...
- V-vi scongiuro....
Il Frogadier guardò con sguardo inquieto il suo compagno Grovyle, sapendo che questi non avrebbe accettato di chiudere l'incontro con una semplice interruzione.
- Ehi Kenji... credo...
Sebbene a malincuore, il Legnogeco lasciò il petto della Schiumorana, conscio della priorità che spettava ai due eventi. Per riuscire a calmarsi e riuscire a svolgere il compito a mente lucida, fece un lungo respiro profondo, prima di rispondere alla topina elettrica.
- Tch... come volete. Facci strada, Pikachu: ci penseremo noi. E spero per te che sia importante...
Seguendo l'invito del Grovyle, non si dilungò in spiegazioni: iniziò a correre verso la direzione da cui era venuta, senza preoccuparsi di essere seguita. Per fortuna, Kenji e Shinso non facevano parte della categoria dei pokemon lenti, e riuscirono a tenere il passo con il topo elettrico.
- Anf...Anf...Anf... Parbleu! Ma perché la gente deve correre così? Non poteva andare più piano, ora che ha trovato soccorso? - disse sottovoce al proprio compagno.
- Zitto e cammina... Maledetto Froggy...
I pokémon arrivarono fino ad una tenuta in mezzo ad una prateria nel mezzo del tragitto tra Borgo Quieto e Brusilia. Ciò che li aspettava, era qualcosa di inusuale persino per loro. Un team di avventurieri di solito riceve richieste come salvare altri pokemon, trovare oggetti o tesori... Qualche volta anche arrestare quei "cattivoni" che fanno tanto paura. Questo, invece, usciva dai ranghi della normalità.
- P-P-PARBLEU!
- M-ma che diavolo...
https://youtu.be/eoaajiqf1Pc
(Ost mystery of fossils)
Quello che si ritrovarono davanti poteva essere paragonato a ciò che rimane dopo che uno tsunami era andato a sbattere contro una spiaggia con violenza. La tenuta era completamente distrutta, il recinto che la circondava completamente bruciato, il prato raso in vari punti del suolo.
La cosa più preoccupante e strana era l'innumerevole quantità di pozzanghere violacee sparse per il prato, le quali emettevano un odore nauseabondo. Sicuramente, se i tre pokémon avessero annusato a lungo la puzza emanata, sarebbero svenuti sul colpo.
- Blurp! Mi sto sentendo male... Jesus...
- Ma... quando è successo tutto questo?
- N-non lo so con precisione... Mi ero alzata normalmente come tutte le mattine. Oggi dovevamo fare la lezione all'aperto sulle mappe... Quella che vedete è la tenuta di legno che utilizziamo per queste occasioni... Volevo farli disegnare davanti ad un paesaggio da cui potessero prendere ispirazione... Alle otto siamo arrivati qui con tutto il materiale che ci serviva, e stavo facendo a loro una presentazione con gli aspetti più importanti... Come potete vedere ci sono matite, fogli e pergamene sparse ovunque...
Infatti, alcuni appunti erano rimasti tra le pozzanghere, altri invece erano completamente distrutti. Non sembravano rovinati da un eventuale combattimento, ma piuttosto sembrava che chiunque fosse passato di là si fosse divertito a strappare e bruciare i fogli sparsi, pergamene comprese.
- E... poi?
- Ad un certo punto, Sewaddle si è sentito male ed è svenuto a terra. I ragazzi si sono spaventati, mentre io ho provato a rianimarlo con un Tuonoshock. Ma... prima di poterlo fare... ho perso i sensi anche io! E... Sniff... q-quando m-mi s-sono svegliata... ERANO SPARTITI!!!! E-ERANO SPARITI TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!
La preoccupazione per i suoi studenti e la rabbia per non aver potuto fare niente per evitare tutto questo erano ciò che sporcava l'animo della povera Pikachu in quel momento. Esplose in un pianto disperato, sotto gli occhi del team Skyriders.
Le lacrime non davano cenno di fermarsi: il misto di emozioni che provava la stava tormentando visceralmente, come un Cubone rimasto orfano della propria madre. I due compagni non sapevano dove guardare, combattuti tra la tristezza per la povera maestra e la rabbia per un'azione tanto vile e disonesta quanto priva di senso.
Nell'aria si sentiva ancora aleggiare la Tossina usata per mettere fuori combattimento Pikachu e i piccoli pokémon, la qual mossa era talmente nauseabonda che distrasse Shinso e Kenji dalle emozioni del momento. Il Frogadier si mise ad osservare le pozzanghere: erano viola marcio, e fumavano per l'azione corrosiva sul prato. Forse era stata quello stesso potente veleno a bruciare il recinto di protezione tutt'intorno.
- Probabilmente è stato un Kodamon sempre a contatto con la spazzatura, - commentò la Schiumorana, - non è una Tossina qualunque... È molto potente: ne sento ancora l'odore sebbene sia passato tanto tempo. Mon dieu... È da quando siamo arrivati qui che mi sto sentendo male...
Dal momento in cui avevano messo piede in quel luogo, i due non avevano tolto la mano dal proprio naso, talmente forte era la puzza della pericolosa melma.
- Già... mi sto sentendo male anche io. Chiunque sia stato non si è trattenuto...
- Parbleu... Abbiamo una bella gatta da pelare qua. Ma... non sarà un problema! - Continuò, rivolgendosi alla maestra, - sei stata fortunata ad aver incontrato noi! Ti aiuteremo! Giusto Kenji?
Il Grovyle fece un sorriso beffardo, la sua reazione comune di fronte ad una nuova sfida.
- Ovviamente. Dovresti conoscermi... Non c'è neanche bisogno di dirlo.
- Allora è deciso!
Sempre rivolgendosi alla maestra, il Frogadier si voltò verso di lei completamente, cercando con il suo sguardo allegro e spensierato di rassicurare la povera insegnante.
- Demoiselle Pikachu: non sa niente che potrebbe aiutarci a trovare i colpevoli? Tipo qualcosa di insolito o un'idea di chi potrebbe aver fatto questo?
Pikachu cercò di rispondere bene, nonostante il pianto la limitasse.
- P-purtroppo... no... mi dispiace... non sono nemmeno in grado di potervi dare una mano... S-sono un fallimento come insegnante...
Era più forte di lei: la tristezza e la preoccupazione, misto al suo senso del dovere, stavano ledendo con ferocia lo spirito della piccola roditrice.
- N-nel momento del bisogno, non sono stata in grado di salvarli... non sono n-nemmeno s-s-tata in g-grado... d-di...
- STAI ZITTA!
Kenji non riuscì più a sopportare le lamentele della maestra. Se c'era una cosa che lo faceva arrabbiare, era quando altri pokémon piangevano più del dovuto, lasciandosi corrodere dalla disperazione invece di affrontare il problema.
L'urlo di richiamo fu talmente forte da spaventare la piccola pokémon e zittirla all'istante. Shinso era contrario a questa maniera maleducata del Grovyle di risolvere le situazioni, rompendola con prepotenza e aggressività.
Tuttavia, riconoscendo il valore delle sue intenzioni, lasciò che il suo compagno si occupasse di raddrizzare il debole spirito di quella.
- PER QUANTO ANCORA HAI INTENZIONE DI FRIGNARE? PENSI CHE PIANGERE AIUTERA' I TUOI ALUNNI A TROVARE LA STRADA DI CASA?! EH?! RIPRENDITI!
La Pikachu, a fatica, cercò di trattenere le lacrime il più possibile. La strigliata l'aveva scossa dal profondo dell'animo e, per la paura di fare innervosire più del dovuto quell'enorme lucertola verde, si chiuse la bocca come se fosse cucita, cercando di non far uscire il benché minimo suono. Il Legnogeco era arrabbiato, ma al tempo stesso i suoi occhi non erano taglienti: più che volerla attaccare, sembrava ben altro il suo intento.
- Mon Dieu... Sei un gran maleducato... lo sai? - commentò Shinso, avvicinandosi alla piccola maestra - era proprio necessario urlare in quel modo davanti ad una signorina? Potevi dirlo in un altro modo...
La ranocchia si abbassò verso di lei, poggiandole la mano sulla spalla destra.
- Quello che intendeva il mio... acceso compagno... è che, in questo momento, piangere non la aiuterà a ritrovare i suoi cuccioli. Una maestra... dovrebbe essere un punto di riferimento verso i suoi studenti. No? Se è in grado di insegnare la bellezza dell'acqua che scorre o del volo leggiadro di un Butterfree che ha poco da vivere mostrando le sue sincere emozioni... non deve essere strano per lei insegnare la paura se è spaventata.
Era il completo opposto della ruggente tigre che l'aveva addentata, e ancora più opposto di quello che quel pokémon dalla pelle viscida sembrava solitamente. Una voce calda e profonda, ma innocente e leggera al tempo stesso; delle parole serie, ma dolci come il miele. Entrambe le versioni risuonarono insieme, in unico monito che aveva l'intento di darle forza. "Andrà tutto bene": questo i due esploratori stavano cercando di comunicare alla Pikachu.
- E' quello che ho detto, ranocchia di m***da.
- Non tutti sono in grado di comprendere i tuoi modi, sai? - Disse, rialzandosi, - Dovresti essere meno diretto e soprattutto più comprensivo.
Si girò di nuovo verso la signorina, con un sorriso solare.
- Perdoni il mio compagno. Ha un cuore gentile quando vuole, ma è molto grezzo! Non ha nulla di cui preoccuparsi! Parola mia: ritroveremo i piccoli e li riporteremo a casa. Ok? Glielo promettiamo.
- Non hai bisogno di piangere inutilmente, - riprese l'ammonitore, - devi essere forte per i tuoi studenti. Alzati e continua ad andare avanti. Al resto...
Iniziò a camminare. Non c'era tempo da perdere.
- Ci pensiamo noi. Andiamo, - disse rivolgendosi al compagno, - Il capitano può aspettare.
- Trés Bien! Molto meglio, - disse il Frogadier, mettendosi le mani dietro la testa e seguendolo.
La forza del Legnogeco e la gentilezza della Schiumorana risuonarono nella sua anima come una goccia d'acqua al centro di un lago: rimase immobilizzata a bocca aperta, talmente tanta era la confusione del tramutarsi della paura in rispetto. Non poteva rimanere con le mani in mano: non dopo la risolutezza di due esploratori che avevano già deciso di darle una mano con tutto loro stessi. Capì che era inutile continuare a piangere.
- S-sniff... V-va bene... - disse asciugandosi le lacrime, - M-mi fido di voi... G-grazie mille. S-se posso darvi una mano...
Kenji si rivolse a lei facendole notare il miglioramento, come un padre che dopo la sgridata al figlio voleva complimentarsi con lui per aver corretto i propri errori.
- Già va meglio, - disse sorridendo, - Se ci vuoi dare una mano... potresti spargere la voce a Borgo Quieto. Lo so che sarà difficile per i genitori, ma forse ci potrebbero dare una mano e dare qualche indizio. Fai del tuo meglio.
- Ok! - Rispose quella, - contate su di me!
- Tienici al corrente! - Disse il Frogadier, - Noi intanto torniamo in base a preparare il tutto per la missione!
Il Grovyle non comprese per quale motivo dovessero tornare in base a Brusilia, in un primo momento.
- Missione?
- Excuse moi? Seriamente? Che altro dovrebbe essere? - Disse quello, spalancando le braccia al cielo, - Si tratta di rapimento: credi davvero che siano nascosti nei dintorni?
- Ehi ehi... sei tu quello che dice cose senza senso...
Kenji afferrò uno dei fogli inzuppati di melma, tenendolo per il lato pulito.
- Se troviamo degli indizi qua intorno non credo dovremmo cercare a lungo... Come fai a dire che tutto ciò richiede l'esplorazione di un dungeon?
La Schiumorana si mise una mano sulla testa, in risposta all'ingenuità del suo compagno.
- Mon dieu... usa il cervello una volta ogni tanto! Hanno rapito degli innocenti piccoli pokémon utilizzando potenti tossine; hanno scompigliato tutta la classe, come se fosse divertente spaventare chi avrebbe trovato questo cumulo di macerie; hanno lasciato qua Pikachu: hanno risparmiato un testimone che, nonostante molto parzialmente, ha un'idea di quello che è successo qui! È chiaro che, chiunque gli abbia rapiti, voleva che qualcuno li trovasse e ci avrà lasciato, quindi, sicuramente un indizio per trovarli. Penso che dobbiamo dare per scontato di trovare qualcosa, e prepararci il resto. Senza contare che non sappiamo dove gli abbiano portati... E se ci tendessero un imboscata ipoteticamente? Non possiamo iniziare senza i dovuti preparativi. Non sei d'accordo?
https://youtu.be/nRhCWZZFRVA
Attorno al Legnogeco si formarono degli uccelletti gialli disegnati a scarabocchio, sinonimo della confusione più totale nei confronti del lungo monologo.
- Mi sono... perso. Per me parli troppo...
- Mon dieu... Ancora non capisco perché ti porto appresso...
- Veramente... sei tu che mi stai appiccicato.
- EXCUSE MOI??!
- Lascia perdere... Andiamo a fare i preparativi. Anzi.
Kenji cambiò idea all'ultimo. È un tipo a cui non piace parlare tanto, ma non esattamente uno stupido.
- Io rimarrò con Pikachu. Se siamo in due a cercare indizi faremo prima. Se noi del GIP non siamo in grado di cercare indizi...
Shinso tirò un sospiro di sollievo.
- Qualcosa di intelligente l'hai detto alla fine... Va bene. Allora rimani qui. Entro un'ora dovrei riuscire ad arrivare a Borgo Quieto con tutto il materiale. Non ti preoccupare: li riporteremo qui! puoi contare su di noi! - Disse infine rivolgendosi anche a Pikachu.
- Andiamo, donna. Iniziamo da qui velocemente e poi chiederemo al villaggio.
Centosettantesimo anno del drago, ore 9.45.
- G-grazie! A-andiamo!
I tre pokémon si separarono, scolpendo il primo cardine di quello che sarebbe stato l'inizio delle Cronache dell'Oricalco.
*********NOTE DELL'AUTORE*********
- Explaining:
1) I Kodama sono degli spiriti dei boschi nel folkore giapponese identificati come l'eco in una foresta. Si dice che, se viene tagliato un albero abitato da un Kodama, l'artefice verrà maledetto per il resto della sua vita. Nella storia, i Pokémon si identificano tra di loro come Kodamon, ovvero come i guardiani della foresta e, per analogia, della natura. Ho trovato necessario la creazione di questo termine per via della natura della parola Pokémon, che è l'abbreviazione di Pocket Monster, ovvero mostro tascabili. Questo termine ha senso nel mondo dove pokémon e umani coesistono, ma non in un mondo di soli pokémon.
- Legenda:
Kenji (剣兒): Figlio della Spada, Sword Child.
Kodamon: Abbrieviazione di Kodama Monster.
Shinso (心操): Manipola-cuori, Heart-Manipulator.
Meihari (命針): ago della vita.
- FAQ:
- Curiosità:
Il nome di Shinso non è stato deciso in ispirazione ad Hitoshi Shinso di Boku no Hero accademia all'inizio, ma da un cambiamento di Shichō, che vuol dire "maestro". Sicchè il personaggio è ispirato ad un pokemon che combatte come un ninja, ho pensato che fosse un nome carino. Tuttavia, dopo che il personaggio sopracitato è venuto alla luce, ho deciso di tenergli quel significato di Manipola-Cuori, perché si addice di più alle fattezze del personaggio, di cui non aggiungo altro per evitare spoiler non necessari.
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