Capitolo 14: Lame e Artigli (Seconda parte)
Mentre i due stavano tranquillamente discutendo, Rukio gli stava venendo incontro a grande velocità, rischiando di investirli.
- EH? C-CHE COS-
- PARBLEU! AFFERRA DRAPION!
Il Legnogeco, sotto il consiglio dell'amico, sollevò Drapion e lo lanciò di lato, facendolo finire esattamente alla sinistra del compagno cobra.
- CRAAA! ADESSO GLI DEVO RICUCIRE LE FERITE!
- PENSA A SPOSTARTI, CO****NE!
I due saltarono a lato, schivando il treno impazzito che stava deragliando sui binari. Nonostante l'improvvisa situazione, Kenji e Shinso riuscirono ad evitare di essere investiti.
- Fiuuu!
- C-che diavolo era? - Si chiese spaventata la lucertola verde.
Quando si voltarono verso la bestia umana, le loro espressioni erano combattute in un limbo tra il comico e l'imbarazzante: Rukio stava scappando a tutta velocità da una Weavile super furiosa, che stava cercando in ogni modo di tenere il passo del pokèmon Emanazione.
L'effetto che ebbe alla fine sulla Schiumorana fu di shock totale, mentre lo spadaccino ebbe una reazione più composta, quasi di noia.
- Seriamente... - disse il Grovyle mettendosi una mano sulla faccia.
- VIENI QUI, PALLA DI PELO! COMBATTI DA VERO KODAMON!
- (Porca miseria se mi arrabbio!) COME TE LO DEVO DIRE CHE NON NE HO ALCUNA INTENZIONE!
- GRAAAAAAAAAAAH! GELOSCHEGGIA!
- AGILITA'!
La felina stava facendo di tutto per colpire il piccolo licantropo con mosse di Ghiaccio per rallentarne i movimenti, mentre questo continuava a correre per tutta la sala per evitare gli attacchi della pokèmon Lamartigli.
- Shinso... - Chiese un disperato Kenji.
- O-oui?
- Il motivo per cui il capitano non combatte è... Come si chiama... Quale parola era?
- C-credo tu intenda "Galanteria"...
Al suono di quella parola, gli occhi del Grovyle si alzarono al cielo e la sua mano scivolò verso le guance, tirando le palpebre verso il basso.
Lui non aveva queste formalità, in cui il capo invece credeva fermamente, e francamente non le comprendeva: non si capacitava di quale forma di rispetto poteva essere il non combattere contro una femmina.
Se non volevi combattere contro di lei, non le stavi dando della debole? E dare della debole ad una femmina non era un insulto? Una mancanza di rispetto? Potevi semplicemente usare meno forza, invece di correre qua e la come un Dodrio con una Baccamodoro nello sfintere.
Queste erano le domande che affliggevano il pokèmon Legnogeco.
- Tutto ciò è ridicolo... - commentò infine.
- N-non riesco a controbattere su questo... - disse invece il suo compagno.
- (Quanto è insistente... Perché non ho accettato un'altra missione invece di venire qua? Cosa ho fatto di male... )
- NON MI SFUGGIRAI! PALLA OMBRA!
Weavile cercò di limitare i movimenti di Rukio mirando al terreno più avanti, per guidarlo verso un vicolo cieco dove sarebbe stato costretto a combattere.
Capendo l'idea della felina, però, il Riolu si girò verso di lei, fece un salto in aria e tirò una Forzasfera sul terreno. Sfruttando l'onda d'urto della mossa, riuscì a passarle dietro, per scappare nella direzione opposta.
- EH NO!
Di tutta risposta, la felina si voltò su se stessa di scatto per attaccare Rukio.
- SCAGLIAGELO!
Con quell'attacco, il pokèmon Lamartigli riuscì a colpirlo, nonostante il Riolu avesse tentato di girarsi e usare un'altra Protezione, come aveva fatto per tutto il piano. La mossa di tipo ghiaccio lo colpì in pieno, provocando un esplosione sul suo petto e graffiandogli parte della pancia.
- UAAARGH!
- PRESO!
A causa del duro colpo, il pokémon Emanazione si accasciò al suolo, senza potersi muovere a causa del dolore della ferita. Con la stessa rapidità con cui stava inseguendo il capitano del team Skyriders, Weavile gli saltò addosso, afferrandolo per il collo.
Per evitare di soffocare, il nostro capitano afferrò la mano della felina, e allentò la presa tanto quanto basti per respirare, senza eccedere.
- PARBLEU! CAPITANO!
- Dici che dobbiamo intervenire? - Chiese Kenji con noncuranza.
I due stavano assistendo alla scena e, nonostante i due non si mettessero in mezzo ai combattimenti del capitano solitamente, pensarono di intervenire per evitare il peggio.
- E ME LO CHIEDI ANCHE? ANDIAMO!
- F-FERMI!
Stranamente, Rukio ordinò ai compagni di rimanere nella propria posizione, rifiutando il loro aiuto.
- M-ma... capitano... - disse la Schiurana.
- Che ti salta in mente, capitano? - disse il Legnogeco.
Di tutta risposta, Weavile rafforzò la presa sul pokèmon Emanazione.
- NGH!
- Che c'è? Troppo orgoglioso per accettare aiuto dai tuoi compagni?
- NGH...N-no...
- Che delusione... Il Rakujitsu no Senshi messo alle strette da una femmina. Ed io che pensavo avessi un valore come un guerriero...
- E-eheh... P-provoca quanto vuoi. N-non ti metterò le mani addosso.
- Preferisci morire?
- N-non credo ti convenga uccidermi, - disse Rukio, sapendo perfettamente che quello scenario non conveniva alla felina.
- Tch! Vigliacco!
Ella tirò un pugno sull'indifeso licantropo.
- Seriamente... Tutti uguali voi esseri umani: siete dei rammolliti... Non sapete proprio cosa sia il divertimento.
- T-tu trovi divertente picchiarsi a sangue?
- Perché, te no?
- A-abbiamo visioni diverse, a quanto pare. M-magari tu e quella zucca vuota laggiù potreste andare d'accordo... - disse indicando lo spadaccino.
- Ehi.
- Bah, - fece Weavile in segno di disgusto, - quel tipo rettile è freddo come un sasso. Non riuscirebbe mai a scaldare l'ambiente.
- Tsè! Ha parlato il tipo lava incandescente, - commentò il Grovyle da bordo campo.
- Farò finta di non aver sentito... Torniamo a noi, - disse aumentando la presa, - sei una vergogna...Tutti ti reputano un Kodamon forte: colui che è riuscito a salvare il mondo intero da una catastrofe dalla quale nessun altro avrebbe avuto scampo. Ed ora sei qui, facendo appello a tutte le tue forze per difendere il tuo stupido orgoglio di merda. Sei patetico!
Come non capirla? La sua mentalità non era diversa da quella che ogni altro essere in quel mondo avrebbe pensato. Dopotutto, mio caro lettore, stiamo parlando di pokémon: creature potenti dalle sembianze bestiali, aggressivi e territoriali. Non era difficile stabilire quale categoria sarebbe potuta cadere nel maschio alfa, o semplicemente nella più rispettabile.
- U-un Kodamon forte, eh?
- Uh?
Tuttavia, la felina non stava parlando con un pokémon qualunque. Per essere precisi, non era neanche completamente questo. Per lui, il concetto di forza aveva un significato diverso, costruito grazie alle tante avventure affrontate.
- Cosa p-pensi che sia un Kodamon forte? U-uno che piega con il potere tutti quelli che gli s-stanno intorno?
Weavile non seguì il discorso di Rukio.
- Sembra che questa caduta ti abbia fatto sbattere forte la testa... Cos'altro può essere un Kodamon forte, eh?
- A-abbiamo dei concetti di f-forza diversi, allora. U-un Kodamon forte, - continuò il pokémon Emanazione, - non è colui che s-sfrutta in questo m-modo la sua forza. N-non è nemmeno uno che p-pensa da santo e pretendere di risolvere.... tutto senza la v-violenza: non s-sono un ingenuo che crede sia p-possibile risolv-vere tutto allo stesso modo...
- E allora? Per quale motivo ti fai tutti questi problemi?
- Un Kodamon forte, per me, è colui che è ha la forza di d-decidere cosa è g-giusto e cosa è s-sbagliato, e usa il suo potere per m-mantenere f-fede ai s-suoi v-voti. S-se non vuole usare le m-mani, non le userà. S-se vuole p-percorrere una v-via, lo f-farà. S-se vuole avere d-dei p-principi c-che r-ritiene giusti, m-manterrà quei v-voti fino all'ultimo! I-io non picchio le donne: ho preso questa d-decisione, u-umani o k-Kodamon, e n-non t-tornerò s-sulla m-mia idea! MAI E POI MAI! ARGH!
Weavile aumentò la presa.
- S-sei sleale per a-approf-fittart-ti cos-sì di m-me!
- E tu sei un illuso: tante belle parole in ogni occasione. Mi dai alla nausea: non accetto la predica da uno che è disposto ad abbandonare una vittoria per il suo stupido orgoglio!
- Eheheheheheh...
- Cos'hai da ridere?
Appena concluse quella frase, la Lamartigli notò qualcosa sul corpo di Rukio: dalle spalle uscivano delle leggere strisce azzurre.
- Non mi sembra di averti detto che ti avrei lasciato vincere, - disse il Riolu in modo fluente, abbandonando la finta voce da strozzato.
- Cosa?
La felina sbiancò all'improvviso: dal piccolo licantropo sentì un'immenso potere fuoriuscire dal suo corpo come un fiume in piena, che la mise da uno stato di assoluto dominio in uno di terrore.
- Sei diventata più forte, lo ammetto: in altre occasioni mi sarebbero bastate le solite sfere, ma qui mi hai messo davvero alle strette... Sembra... che sia davvero nella situazione di dover fare qualcosa per sconfiggerti
- C-che stai facendo?!?!
- APRITI! GENSHIMON!
https://youtu.be/2aifSkeBjLw
Il corpo del piccolo licantropo fu fulminato da una fiamma blu-elettrico.
- Rakujitsudō: BLUE DUSK!
Il capitano del team Skyriders attivò la sua abilità Genshi, il Blue Dusk. Il calore emesso dal suo corpo che la felina dovette immediatamente staccarsi da lui. Un pokémon di tipo Ghiaccio non poteva sopportare tutto quel caldo.
- AHIA! SCOTTA!
Il piccolo licantropo posizionò le mani lungo il fianco destro, preparando il suo attacco.
- Quindi... tutto ciò era un tuo piano, eh? Finalmente!
Emise anche lei il suo Meisoku, emettendolo per cinque metri.
- FATTI SOTTO, ORYU-
Tuttavia, ella rimase sospesa a mezz'aria senza potersi muovere: l'aura svanì immediatamente senza preparare un attacco.
- (COSA!?!?!)
Ci riprovò di nuovo, ma il suo corpo non rispondeva.
- (P-PERCHE' CAZZO NON POSSO MUOVERMI!? MI FA MALE DA TUTTE LE PARTI! NEMMENO MI HA ATTACCATO!)
- Prima di venire qui... vi era un Golurk dominante sfinito sul terreno.
Weavile sbatté le palpebre confusa.
- I tuoi compagni sono entrambi di tipo Veleno. L'unica che avrebbe potuto affrontarla eri tu. Tu soltanto hai sprecato le energie. E ora che hai corso per tutto il dungeon per inseguirmi, sei sfinita.
La rabbia cavalcò la testa della felina. Tutta alla corsa fatta inutilmente per inseguire il piccolo licantropo, e lui che non contrattaccava mai.
- L'hai fatto... Apposta!
Il piano di Rukio era sempre stato fin dall'inizio uno solo: correre di qua e di là per raggiungere lo sfinimento e fare sentire allo stesso modo Weavile. In questo modo, avrebbe potuto ottenere più potere usando la sua abilità latente e mettere fuori gioco Weavile con un solo colpo.
- CHE TU SIA MALEDETTO, ORYUGO RUKIO!
Non finì in tempo la frase che Rukio era già addosso a lei, pronto a sferrare il suo attacco.
- Jinrō Kenpo.
Dalle mani d'azzurro brillante concentrò parte del suo Meisoku nel palmo della mano destra, e con quello fece la sua mossa.
- DRAGON PAW!
La mossa finale di Rukio: Dragon Paw. La felina fu sbalzata via, completamente investita da quella mossa. Ma, nonostante fosse stata presa in pieno, ella non sentiva alcun dolore, e la spinta era solo di tre metri.
- (Tch! Ridicolo! - pensò sorridendo la felina, - tutto sto casino per un colpetto da niente? E, oltretutto, hai rotto con me il tuo voto di non fare del male ad una femmina. Ho vinto io, mezza cartuccia!)
All'atterraggio, provò a rimettersi in posizione di combattimento, ma scivolo sul terreno: i piedi non funzionavano come voleva lei.
- (N-non sento le gambe!)
Esperta di combattimenti, riconobbe immediatamente i sintomi che l'avevano colpita.
- (Paralisi?! MI HA PARALIZZATO CON LA SUA MOSSA?! MA NON MI HA FATTO NIEN-)
Guardò in avanti, prima di sbattere la testa sul terreno. il piccolo licantropo stava tenendo con la mano sinistra sanguinante quella destra caricata di Meisoku. Non è vero che non l'aveva colpita, ma la verità era che non l'aveva toccata fisicamente. Ciò che l'aveva investita era la corrente d'aria generata dall'emissione di Meisoku. Era stato come se semplicemente l'aveva accarezzata con la sua aura, facendole ricevere l'effetto secondario della tecnica marziale.
- (Capisco...)
La felina cadde all'indietro, senza possibilità di muoversi.
- (Hai vinto... di nuovo...)
Sbatté la testa sul pavimento, con un tonfo netto. Il pokémon Emanazione cadde a terra, interrompendo l'assalto. Ancora una volta, era riuscito a far valere la sua giustizia, in tutto e per tutto. Senza perdere tempo, prese la testa della felina, reclinandola verso l'alto per non fare complicazioni e controllandola di non averle danneggiato il corpo.
- (E' stato un azzardo ma a quanto pare ha funzionato), - disse Rukio tra sé e sé, avvicinandosi ai suoi, - (Almeno, per adesso non sarà un problema. Non ho idea di quanto durerà questa paralisi, ma dovrebbe durare abbastanza da permetterci di prendere il tesoro e tornare a Brusilia. Lo spero, almeno! N-non ho intenzione di subire la sua furia quando si sveglierà...) - concluse con un espressione impaurita.
- Tsè! Che merda, capitano, - commentò Kenji, - stavo davvero sperando con tutto il cuore che vi menaste sul serio...
- Parbleu! Ma se qualche secondo fa ti stavi preoccupando per la sua sorte!
- Cosa stai dicendo, froggy viscido? Se tu che tutto ad un tratto mi hai chiesto di lanciare Drapion...
- Per favore, - disse il capitano, cercando di fermarlo, - avrò anche disattivato il Blue Dusk, ma ciò non mi impedisce di martellarti la testa...
- M-ma capitano.... - disse con un tono intimorito il Grovyle.
- Fammi un favore: metti Weavile vicino agli altri due: dovrebbe rimanere così ancora per molto. Anche se l'ho solo paralizzata dovrebbe essere ancora stremata da prima: lasciale solo qualche Baccacedro e andiamocene, o potrebbero tentare di rubarci il tesoro.
- Tesoro? Oh già... eravamo qui per questo... - commentò lo spadaccino. Curioso di vedere quale oggetto delle meraviglie avesse sprecato in quel modo il suo tempo, il Legnogeco si guardò intorno.
- Però... Qui non c'è nulla che mi faccia pensare ad un tesoro.
- Uh?
Rukio guardò affondo, muovendo gli occhi per tutta la stanza: effettivamente, la sala era completamente vuota, dagli spazi vicino alle mura di pietra agli angoli nascosti del pavimento. Scartò subito l'ipotesi che fossero stati il team AWD ad agguantarlo per primi: infatti, se fosse successo questo, lui e i suoi compagni non avrebbero avuto il dispiacere di doversi occupare prima di loro e poi del suddetto.
- In effetti... non vedo niente qua che mi faccia pensare ad un tesoro. Però... Adesso che ci penso: prima Weavile stava sclerando che non riuscivano a risolvere un enigma. Che sia quella la chiave per trovare il tesoro?
- Che seccatura... Non ci avevo pensato.
- Mon dieu... Quando mai te pensi...
- Ehi. La chiudi mai quella bocca?
Il RIolu non badò all'ennesimo litigio che stava per nascere tra i due, ma si diresse verso il centro del piano, dove prima avevano trovato la pokèmon Lamartigli e i suoi scagnozzi.
Al centro di questo c'erano quattro pietre e uno strano disegno formato da un cerchio con una "K" inscritta all'interno, al cui esatto centro c'era un parallelepipedo di pietra. Evidentemente, prima che venisse il team Skyriders, il team AWD stava tentando di risolvere un qualche enigma per trovare il tesoro.
- (E' chiaro che devo mettere in ordine queste pietre sul disegno. Però, se così fosse, a quest'ora quei tre avrebbero già trovato il tesoro. Due sono le cose: o non hanno ancora trovato l'ordine corretto, o devo usare le pietre in un modo diverso. Dunque... Vediamo di metterci nei panni del popolo Aurōrum, - disse mettendosi la mano destra sotto il mento, - avrebbero preferito l'estinzione di un intera razza, piuttosto che lasciare i loro averi in mano a degli sconosciuti. E' da scartare l'ipotesi di un giochino semplice come ordinare delle pietre: sarebbe stato difficile, ma con la giusta quantità di tempo è un enigma risolvibile. La dimensione di queste pietre è quella di un cubo: questo disegno ha, vediamo... 1,2,3...)
Si mise a contare ogni singolo pezzetto del disegno, considerando sia la p che il cerchio.
- (Cento blocchi in totale, contando anche questo in mezzo. Ho ventiquattro modi circa per disporre i cubi, senza contare che li devo posizionare su questa piattaforma. Quindi... Porca miseria! E' un calcolo lunghissimo! Ci vorrà una vita intera a trovare la giusta combinazione senza conoscerla! Forse quella del tempo non era la considerazione giusta da fare!) GRAAAAAAAAAH!
I due sentirono da lontano l'urlo del capitano.
- C-capitano?
- Lascialo perdere,- disse Kenji a Shinso, - probabilmente si starà scervellando per risolvere qualche enigma. Lo sai com'è con i pensieri il capitano: parla con lui solo se te lo chiede.
- Mercì. Per un attimo me ne ero scordato...
- Non c'è la posso fare! - Esclamò Rukio mettendosi le mani sulla testa, - uffaaaaaaaaaaaaaa!
Quando il Riolu si innervosiva, era solito alzare gli occhi al cielo con le mani dietro la testa e cercare una qualche risposta nel cielo.
Purtroppo, o forse per fortuna, non c'era una volta azzurra a cui ispirarsi in quel tempio, ma solo un enorme soffitto scavato nella montagna. Fu in quel momento, tuttavia, che il pokèmon Emanazione trovò l'ispirazione per risolvere l'indovinello: sul soffitto, lungo l'asse del disegno sul terreno, era presente un altro disegno a "K", completamente speculare al cerchio sul pavimento.
- (E quello?!?! Perché c'è anche una K sul soffitto?)
Rimase un po' con lo sguardo per aria a pensare, cercando di trovare la risposta a quella che era evidentemente la chiave per la riuscita dell'enigma. Evito di mettervi tutto il pensiero del suddetto per pietà nei tuoi confronti, mio caro lettore. Passarono i minuti, fino a quando i due compagni decisero di raggiungere il capitano e chiedere chiarimenti.
- Excuse moi, capitano. Lo so che sei molto impegnato, ma... Non riusciamo più ad aspettare!
- Il froggy stavolta ha ragione: potrebbero cominciare a seccarsi le mie foglie se non facciamo subito qualcosa!
Rukio non badò alle lamentele dei due. Anzi, si rivolse direttamente al Frogadier per chiedergli consiglio.
- Shinso
- Oui?
- Sei in grado di far fuoriuscire Meisoku tramite le tue copie?
- A-a cosa ti servirebbe? Non vorrai chiedermi di fare altri Mizubushin...
- Dipende se puoi fare quello che ti ho chiesto.
- Potrei, ma è molto faticoso...
- Non ho intenzione di ripetermi, per favore... Me ne dovrebbero bastare tre, che con te diventerebbero quattro Frogadier. Incrementa l'aura delle tue copie e cammina lentamente per il piano. Dimmi se noti qualcosa di strano.
- Uff... Mon dieu, cosa mi tocca fare... Mizu Ninpo: Mizubushin!
La Schiumorana creò altre 3 copie di se stesso, per eseguire l'ordine del capitano. Come richiesto, fece emanare a ciascuno dell'aura, in mododa permettere di illuminare pressoché gran parte della sala.
Le copie camminarono per un certo tratto, apparentemente non influenzando l'ambiente circostante.
Però, questa considerazione non era condivisa da Rukio, che nel frattempo stava osservando molto attentamente ogni singolo clone: notò che in alcuni punti le mattonelle sul pavimento riflettevano luce, mentre altre addirittura la deviavano. Un sorriso soddisfatto comparve sul volto del piccolo licantropo.
- Che hai, capitano? - chiese il Grovyle incuriosito.
- Ho capito come risolvere l'enigma. Shinso!
Questa volta senza rispondere, la ranocchia rispose al richiamo voltandosi verso il piccolo licantropo.
- Guarda le pietre ai tuoi piedi: alcune s'illuminano mentre altre deviano la luce. Raccoglile tutte e portamele qui. Kenji: dai una mano anche tu. Vieni con me!
- Ok.
Così facendo, i due seguirono gli ordini del capitano, raccogliendo tutte le pietre con gli attributi designati. Raccolsero in totale sessantatré pietre devianti e trentasei riflettenti. Quest'ultime avevano una forma cubica come quelle trovate da Weavile, mentre quelle devianti avevano una superficie irregolare, per la maggior parte trapezi e triangoli.
- Novantanove mattonelle: come previsto, direi. Adesso lasciate fare a me.
Rukio prese le mattonelle e le dispose intorno alla mattonella centrale. Quelle non riflettenti le dispose lungo la superficie della p e le restanti lungo la circonferenza del cerchio, mentre quelle riflettenti per riempire completamente il cerchio.
- Dovremmo esserci. Adesso fatevi da parte: cercherò di rilasciare abbastanza aura per illuminare tutta questa "K". Non potrò usufruire del Rakujitsudō, ma dovrebbe comunque bastare per illuminare.
Kenji e Shinso si allontanarono. Nel mentre, Rukio caricò quanta più aura possibile per risolvere l'enigma.
- GRUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
La luce prodotta dal Meisoku del piccolo licantropo venne riflessa dal cerchio, che la rifletté verso l'alto. La "K" sul soffitto venne completamente illuminata e, riflettendo a sua volta, creò una colonna di luce nel punto d'interesse. Passarono cinque secondi dopo questo avvenimento: l'area intorno alla piattaforma tremò, come se si stesse muovendo.
- C-che succede? - fece Kenji.
- CRAAAAA! QUI CROLLA TUTTO!
-STATE INDIETRO!
Dalla sagome della K si alzò una colonna di pietra, fino a metà dell'altezza del piano. Dentro ad essa, tra le mattonelle, c'era un forziere rosso scarlatto, senza serratura, con i contorni dorati.
- I-il tesoro! C-CE L'ABBIAMO FATTA! HOURRA!
- Alleluja... - continuò il Grovyle, - finalmente potremmo dire che questo dungeon è servito a qualcosa...
- P-posso aprirlo io, s'il vous plaît?
- Certo, fai pure! Dopotutto, è una delle tue gioie, no?
-Il Leggendario tesoro Aurōrum... Chissà di cosa si tratta! Cosa sarà mai? Gioielli? Un'arma antica? Un idolo d'oro? Uuhuhuhuhuh!
La Schiumorana aprì il tanto agognato forziere. Una luce dorata si fece spazio tra gli occhi del team Skyriders, ed invase tutto il piano venti del Tempio del Fauno.
La luminosità derivata era talmente abbagliante che lasciò il Frogadier paralizzato dallo stupore.
- WAAAAAAAA!!
Tuttavia, il team rimase abbastanza deluso da ciò che trovò dentro. Era difficile essere contenti di aver aperto un forziere in un dungeon quando l'oggetto che vi trovi dentro è abbastanza comune, senza considerare le aspettative del team.
Il più shockato fu Shinso, che nonostante era un fan di questi oggetti, non poté non esserne deluso.
- N-NON PUO' ESSERE! C'EST INACCEPTABLE!
Dentro al forziere, c'erano dieci Galadoro, un oggetto di alto valore che si poteva vendere a 2000 Koda l'una, ma quasi comune nel reperirlo.
Rukio fece un sospiro profondo e si fermò a riflettere, mentre Kenji esordì con un commento del tutto privo di rabbia e nervosismo.
- Cioè, fatemi capire: abbiamo fatto tutta questa strada, giusto?
- O-oui...
- Abbiamo esplorato sto dungeon in putrefazione che tra un po' ci casca addosso, giusto?
- Oui...
- E QUESTO E' IL FOT******SIMO TESORO CHE CI RITROVIAMO? MA SCHERZIAMO?!
Nemmeno in quel momento il Riolu badò alle lamentele dei suoi compagni.
- Beh... Se non vi interessa così tanto, non è un problema: LO PRENDEREMO NOI!
https://youtu.be/LSoli0hsba4
La delusione del team Skyriders era stata tale che, nel mentre, non si erano accorti che Weavile aveva recuperato le forze.
Il combattimento con Rukio, non essendoci praticamente stato, non l'aveva resa così debole da non recuperare la paralisi del Senkeiken, ed il tempo passato a risolvere l'enigma aveva permesso alla felina di riprendersi completamente, anche grazie alle bacche lasciate dal team Skyriders.
Dopo essersi ripresa, aveva liberato la bocca di Arbok dal blocco di ghiaccio, permettendogli di liberarsi usando le sue tossine per sciogliere il resto. Mentre i nostri compagni erano distratti, il pokèmon Cobra, completamente libero, aveva sputato dal suo stomaco un Arraffasfera, poichè era in grado di mantenere degli strumenti dentro di se senza pericolo di digestione.
- ARRAFFASFERA: ATTIVAZIONE! - gridò con ardore Weavile.
- EXCUSE MOI??
L'Arraffasfera prese le dieci galadoro, e anche gli strumenti rimanenti nella borsa di Shinso, impedendo così a loro di controbattere.
- EHI VOI, - esclamò Kenji, - NON ME NE FREGA NIENTE DI QUELLE SCIARPE, MA SONO NOSTRE!
- Le vuoi o non le vuoi? - commentò il piccolo licantropo.
- ŌRYUGŌ RUKIŌ! QUESTA E' LA TUA PUNIZIONE PER NON AVERMI PRESO SUL SERIO! AHAHAH!
- (Non si smentisce mai quella gatta...)
- VAI ARBOK!
Il pokémon Cobra vomitò un Evadisfera, e, nel mentre, ingoiò tutti gli strumenti rubati. Shinso provò a raggiungere il team AWD, ma erano troppo lontani per impedire l'attivazione dell'Evadisfera.
- EVADISFERA: ATTIVAZIONE! CI VEDIAMO, PERDENTI! AHAHAHAHAHA.
Il team rivale si diede alla fuga, con il tesoro tanto sudato del team Skyriders. Rimasero con un pugno di mosche in mano, senza alcuna consolazione. In quel momento così orribile, Kenji diede sfogo a tutta la sua rabbia.
- MERDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'!
La sua rabbia era talmente espressiva che intorno a lui sembravano divampare fiamme rossastre.
- PICCOLI VERMIIIIIIIIIIIIIIII! E' COLPA TUA CAPITANO, - si rivolse poi a Rukio, afferrandolo per il collo - DOVEVI COMBATTERE CONTRO WEAVILE E RIDURLA IN BRICIOLE! SE NON FOSSE PER IL TUO "GALATEO", A QUEST'ORA NON SAREMO QUI SENZA NIENTE TRA LE MANI!
Il capitano non stava badando all'accaduto e nemmeno alla sfuriata del Grovyle: nemmeno dopo essere stato afferrato aveva distolto lo sguardo dal forziere preso da Shinso.
- Porca miseria... Quei tre sono dei veri idioti...
- NO, SEI TU L'IDIOTA!
- Datti una calmata, per favore, - rispose finalmente il piccolo licantropo, voltando finalmente la faccia verso di lui - capisco la tua rabbia, ed è questo il motivo che mi sta trattenendo dal fracassarti di botte. Non metterti al livello di stupidità di quelli.
- INTANTO SI SONO FREGATI IL TESORO, QUEGLI IDIOTI!
- Quello non era il vero tesoro.
La frase pronunciata da Rukio fu talmente assurda da placare l'ira di Kenji e fargli mollare la presa.
- Eh?
Il Riolu atterrò in piedi, facendo come se nulla fosse.
- Non crederò mai che gli Aurōrum si siano disturbati tanto per nascondere delle Galadoro, - disse il pokémon Emanazione mentre stava esaminando l'incavo della colonna da cui avevano preso il forziere, - e, infatti, avevo ragione! Eheh...
Nell'incavo della colonna, a sostegno della tesi del Riolu, c'era un pannello nascosto, che nascondeva un secondo forziere di legno.
Il compagno verde rimase in silenzio con la faccia da ebete, in un misto tra imbarazzo per aver insultato a caso il capo e per essersi arrabbiato così tanto, mentre Shinso ritrovò negli occhi la luce.
- C-CHE STAI DICENDO CAPITANO? C-CI PRENDI IN GIRO?!?!? CHER DIEU! UN ALTRO FORZIERE! APRILO APRILO APRILO APRILO APRILOOOOO!
- E CALMATI!
- S-si capitano, - disse Shinso, annuendo come un cagnolino. Rukio aprì il forziere di legno senza romperlo. Dentro trovò un oggetto curioso: una strana bacca dallo stampo a stella come un cacciavite, con delle nervature sui suoi lati dalle sfumature dorate. Sembrava un oggetto prezioso, ma a primo impatto non fece così tanta scena.
- E... questa sarebbe? - Chiese Kenji incredulo.
- Sembrerebbe una bacca, almeno credo... Non ne ho mai viste di così nella mia carriera da esploratore, - commentò il Riolu.
- Mi rallegra il fatto che non abbiano preso il vero tesoro ma... è una bacca... Che seccatura...
- Excuse moi, - esordì il Frogadier, - Forse ho una mezza idea su cosa possa essere. Dovrei avercela sul mio abecedario nella tasca delle mappe. Vediamo... Eccolo!
Dalla borsa tirò fuori una specie di manuale contenente informazioni sulle bacche. Shinso era solito girare con varie enciclopedie tascabili per avere sempre una qualche informazione su cose insolite incontrate sul suo cammino.
- Vediamo.. cerchiamo una bacca dalla pelle verde con un taglio "a stella"... Baccapera no, baccamelon no... Baccaenigma non è nemmeno verde... Oh. Baccambola. Ma... Non ha venature gialle. Che sia una qualche mutazione?
- Forse è un antenato, cerca bene!
- Vediamo: "Aumenta una statistica a caso se il Kodamon che la tiene si trova in difficoltà. Ha un sapore equilibrato, ottimo per macedonie. E' una bacca che resiste a qualunque cambio di temperatura, e può sopravvivere millenni prima di appassire. Il suo antenato..."
Si fermò a quest'ultima riga: quello che lesse lo lasciò di stucco.
- JESUS CHRIST! NON CI CREDO! Q-Q-QUESTA... QUESTA E' LA LEGGENDARIA BACCAPENDRA!
Il Grovyle sobbalzò a sentire quel nome.
- COSA? M-MI PRENDI IN GIRO?! QUESTA E' LA BACCAPENDRA?!
Rukio, non essendo nato in quel mondo, non aveva idea dello stupore dei suoi compagni.
-Uhm...E' così rara da farvi stupire?
- CERTO! - esclamarono in coro.
- Ehi ehi ehi! D-datemi tregua! Spiegatemi un po': cosa c'è di così speciale in questa bacca?
-E-E' una bacca leggendaria, - iniziò a spiegare Shinso, - si dice che nell'antichità venisse usata per curare ogni malattia o ferita possibilie. Era un oggetto con un potere assurdo: chi possedeva un suo raccolto aveva un prestigio insormontabile nei confronti degli altri clan! Ma un giorno, quasi per volere divino, la leggenda narra che una tempesta distrusse tutti i raccolti esistenti, e quelle già raccolte furono consumate dalle famiglie che le avevano già. E quindi, queste bacche andarono perse per sempre. Ma... Chi l'avrebbe mai detto che un popolo noto per la sua cupidigia avrebbe nascosto come tesoro l'ultima Baccapendra rimanente? Avranno pensato ai posteri?
- No, - commentò duro Rukio, - per me volevano un qualcosa per avere egemonia sugli altri. Una bacca che cura tutti i malanni: mi sembra perfetta per in popolo come quello Aurōrum.
- Eheh.. sinceramente non mi interessa, - disse Kenji, - l'importante è che, questa volta, il tesoro su cui abbiamo messo le mani è fantastico. E del resto, quelle mezzecartucce se ne sono andati credendo di avere un tesoro tra le mani. Non potrei essere più contento! Vado di tre boccali stasera: mi voglio rovinare!
- Mon dieu... sei un ubriacone...
- Eh dai... se avessi in mente come me la faccia che farà Weavile quando lo scoprirà, festeggeresti anche tu.
- Sono curioso di sapere che faccia farà... - commentò il piccolo licantropo.
- Farà tipo così: " BRUTTI INSOLENTI! COME OSATE PRENDERVI GIOCO DI MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!" - Urlò Shinso facendone una caricatura.
Gli altri due non poterono fare a meno di ridere a crepapelle: persino il serissimo Rukio si abbandonò ad una risata Stettero un paio di secondi in questo modo, dopodiché, decisero che era ora di andare.
- Ottimo lavoro, ragazzi: anche questa volta abbiamo concluso la missione nel migliore dei modi possibili. Sono convinto che molta gente sarà contenta della nostra impresa. Se ci mettiamo a coltivare questa bacca, l'intero GIK ne gioirà parecchio, così come il nostro team d'esploratori. Prima però, dobbiamo fare una cosa importante, - disse il capitano mettendo davanti a se la mano destra.
- Cracra! E' da tanto che non lo facciamo!
- Beh, la maggior parte delle volte sono da ricovero, quindi è normale...
- Eheheh... Non dico mai di no ai festeggiamenti. Quando vuoi, capitano.
Il trio misero le proprie mani l'una sopra le altre, in attesa di fare un enorme ola.
- TEAM SKYRIDERS! - Esclamò Rukio, - MISSIONE COMPIUTAAAAAAAA!
- YEAHHHHHHHHHHHHHHH!!
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Centosettantesimo anno del drago. Luogo: sconosciuto. Ora: sconosciuta. Un pokémon sinistro osservava a lume di candela delle mappe di Dungeon.
- Hai fatto come ti ho detto? - Disse rivolgendosi al compagno col mantello.
- Come hai richiesto tu. La banda Deathmetal ha abboccato, come da copione...
- Bene... daremo una scossetta al team Skyriders, questa volta. Sono sicuro che il maestro sarà molto contento del nostro operato. E' un peccato che non potrò vedere le loro facce...
- Bah... Avrei preferito esserci io là.
- Non è ancora il tuo momento, amico mio. Pazienta: presto ognuno potrà recitare la sua parte, e sono così volenterosi di entrare in scena che non abbiamo nemmeno il bisogno di pagarli. Ahhh... Adoro questo piano! Spero proprio di potermi divertire...
**** Note dell'Autore****
Il pendra di Baccapendra è ispirato a Pendragon, cognome del re Artù.
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