Un visitatore sconosciuto
Sono passati alcuni giorni da quando Sam e i suoi amici hanno affrontato quella strana tempesta e sono stati aggrediti dallo stormo di Murkrow; tuttavia, dopo essersi riposati a dovere insieme ai loro Pokemon i nostri eroi si sono rimessi in viaggio verso la prima palestra ma molte domande attanagliano la mente dei nostri protagonisti, soprattutto la strana cabina blu vista precipitare dal cielo.
Dopo l'incidente l'agente Jenny insieme ad alcuni addetti e ad allenatori esperti hanno sistemato la radura bloccata da numerosi alberi caduti e calmato i Murkrow che adesso è di nuovo agibile e i ragazzi la percorrono, tuttavia, ancora scossi dall'accaduto. Molti rami abbattuti dall'impeto della tempesta sono ancora sul sentiero, senza però impedire il transito.
<< Sembra che sia passata una mandria di Tauros infuriati >> esclama Selina osservando la radura che si presenta, se pur risistemata, molto in caos, numerosi rami sono sparsi in giro, insieme a foglie e pezzi di legno. Alcuni alberi sono caduti lasciando pezzi di legno spezzati al suolo. Riemergono dei Pokemon, come qualche sporadico Oddish che si aggira curioso per il sentiero sorridendo ai nostri amici.
<< Facciamo rotta verso Giubilopoli? In fondo per arrivare a Mineropoli e affrontare la prima medaglia dobbiamo passarci per forza >> Chiese Simon passandosi la mano tra i capelli biondi
<< La vedo difficile per via di quella strana cosa caduta dal cielo. Gran parte del percorso che collega Giubilopoli a Mineropoli è chiuso dall'agente Jenny. >> Ribadì la ragazza mentre trangugiava una barretta di cioccolata dallo zaino.
<< Tuttavia dobbiamo passarci per forza, dobbiamo arrivare alla palestra io e Sam>> Ribadì il biondo fissando la ragazza
<< Hey Sam, tutto bene? Perché sei così taciturno? >> Domandò Selina avvicinandosi e prendendo sottobraccio il ragazzo che se ne stava serio, mentre percorreva il sentiero che avrebbe condotto i tre verso Giubilopoli << Hey >> Sam si ritrovò a fissare Selina negli occhi e arrossì un po' << beh, non so come spiegarlo ma, sono rimasto molto scosso dall'accaduto, sento che c'è qualcosa di grosso che sta per abbattersi su Sinnoh>> replicò serio Sam cercando di non mostrare alla ragazza che era arrossito dalla troppa vicinanza.
<< Stai tranquillo Sam, anche noi siamo piuttosto scossi >> intervenne Simon poggiando una mano sulla spalla destra di Sam << Non tenerti tutto dentro, ti capiamo bene. Chissà cosa diamine era quell'affare precipitato dal cielo...ancora non ci credo. Hey ma...aspettate un attimo, dove stanno andando quei Pokemon? >> si interruppe lui fissando diversi esemplari che poco lontano da loro si avviavano formando grossi gruppi e procedendo a zig zag tra gli alberi.
Tutto intorno a loro notarono i tre, si stavano radunando numerose specie di Pokemon, molti Pokemon volanti, Starly e la sua evoluzione Staravia, Pokemon passeri dal verso ridente arrivavano appollaiandosi su alberi e rocce li vicini. I loro colori grigio sul corpo e con dettagli neri e bianchi su ali, volto e coda li facevano risaltare insieme al loro canto mostrandoli come eccezionalmente docili.
<< Normalmente gli Staravia non sono un po' più scontrosi o mi sbaglio? >> Domandò Simon
<< Già è davvero strano ma non è tutto, guardate là >> Indicò con un dito la ragazza un punto in mezzo agli alberi nel quale stavano confluendo anche Bidoof, ovvero Pokemon castoro dalla pelliccia marrone, in genere molto pacifici che vivono in branchi.
Ma la cosa strana è che stavano arrivando anche numerosi Budew insieme alla sua linea evolutiva Roselia e Roserade, Pokemon di tipo erba, Budew somiglia ad un bocciolo verde mentre le sue evoluzioni, Roselia, il piccolo Pokemon dal corpo verde chiaro e con le due rose al posto delle mani di colore rosso e blu e Roserade, ultimo stadio evolutivo di Budew, il quale si riconosce facilmente dal suo stile, infatti il Pokemon se pur simile a Roselia, mostra un aspetto molto più decorativo, come se indossasse una maschera e anch'esso al posto delle mani possiede delle rose che si differenziano dai Roselia per il fatto che possiedono tre boccioli, invece che uno come quest'ultimo.
Ma non era finita qui, insieme a loro stavano arrivando anche degli Shinx, piccoli Pokemon che ricordano dei piccoli felini simili a leoncini dai colori vivaci, azzurro sulla testa e le zampe anteriori mentre intorno al collo e sulle zampe posteriori e sulla coda di colore nero. Gli occhi, la punta delle orecchie e della coda sono di un brillante giallo. In genere questo Pokemon come la sua linea evolutiva è famoso per essere piuttosto aggressivo anche se preferisce evitare il combattimento diretto emettendo scariche elettriche dal pelo ed accecando il nemico prima di attaccarlo. Invece in quel momento si stavano radunando tutti insieme, alcuni di loro notarono i ragazzi avevano preso alcune cose che portavano in bocca, come gli Shinx e i Bidoof che portavano in bocca piccoli oggetti. Alcuni avevano delle Baccarancia, altri portavano funghi e rami in mano, come alcuni esemplari di Roselia.
I ragazzi incuriositi dalla scena deviarono dal sentiero e si addentrarono nel bosco che circonda Giubilopoli, il quale oltre alle innumerevoli specie di piante e alberi che vi vivono, ospitava piccoli ruscelli gorgoglianti.
<< Seguiamoli senza farci vedere >> replicò piano Simon nascosto dietro ad un albero insieme ai suoi amici
<< Ehm.. >> replicò Sam facendo segno all'altro di guardare alla sua destra dove alcuni Roselia li fissarono per qualche attimo curiosi, dopodiché proseguirono come nulla fosse.
<< Non mi pare ci calcolino molto o mi sbaglio? Non credo siano interessati a noi >> Intervenne Selina << Possiamo seguirli tranquillamente senza timore di essere scoperti >> la ragazza si avviò insieme ai Roselia sempre più in profondità nel bosco seguita a ruota dagli altri due.
Dopo un po' di tempo che camminavano, saltando rami ed evitando buchi sul terreno che probabilmente erano la tana di qualche Pokemon, giunsero ad una strana radura dove stavano convergendo un numero molto più massiccio di creature, c'erano persino degli Onix, gigantesche catene di rocce grigie con spine rocciose sopra la testa i quali procedevano al centro della radura, come cercassero di proteggere qualcuno. O qualcosa.
Avvicinandosi meglio i ragazzi rimasero stupiti nel notare che un cratere sorgeva al centro della piccola radura e al centro del cratere vi era una cabina telefonica blu completamente in fumo. La cabina sdraiata su un lato emetteva fumo e strani rumori che, evidentemente attirava i Pokemon.
<< Avete visto? Ci sono anche degli Onix, quelli non sono proprio amichevoli, che ci fanno qua? E quella cabina non dirmi che è la stessa che abbiamo visto precipitare dal cielo? >> Replicò Selina sconvolta...
<< Non c'è dubbio, è proprio quella, voglio vedere cosa c'è al suo interno, cosa diamine è quell'affare >> disse divertito Simon correndo via in direzione della cabina.
<< Hey maledetto idiota! Se gli Onix ci attaccano come pensi che ce la caviamo? Sembrano esemplari molto forti >> ma parlò invano perché il giovane era già lontano << speriamo ti schiaccino la testa >> borbottò arrabbiata la giovane mentre con Sam inseguivano il ragazzo.
Avvicinandosi alla cabina notarono che il cratere prodotto dall'impatto della cabina aveva bruciato diverse parti della piccola radura e i Pokemon erano accorsi a spegnere l'incendio.
<< Oniiiix!! >> Brontolò un Onix in modo guardingo osservando i giovani i quali si fermarono impietriti ad osservarlo
<< buono bello, non siamo una minaccia, vogliamo aiutarvi a capire cosa sia successo >> spiegò Sam parlando con voce gentile alla gigantesca colonna di roccia che li osservava
<< non hai paura? >> chiese Simon
<< No, ne ho accudito uno per anni nella regione di Kanto, sono Pokemon dalla natura gentile in fondo, bisogna solo saperli prendere >> Il ragazzo si avvicinò a piccoli passi e con sorpresa dei suoi amici accarezzò un fianco della creatura << che succede? Puoi dirmelo? >>
<< Oniiixxx! Oniiixx! >> dichiarò l'animale facendo cenno con la testa verso la cabina << vuoi che ci avviciniamo e controlliamo cosa succede? >> Chiese il ragazzo al Pokemon il quale annuì
<< e se esplodesse? Non voglio morire >> borbottò tra i denti l'altro ragazzo preoccupato
<< non fare la femminuccia >> lo canzonò l'amica << avviciniamoci cauti, questi Pokemon sono qua perché stanno proteggendo la loro radura e aiutando qualcuno, hai visto quanta roba hanno ammassato davanti alla cabina? >> fece notare lei e infatti dinanzi alla cabina i Pokemon stavano depositando, bacche, funghi e minerali ricavati dalle rocce dei dintorni.
<< Mi domando come mai abbiano ammassato tutta questa roba davanti alla cabina >> Chiese Simon agli altri due << Non sarà mica che... >>
Ma non riuscì a finire la frase che la porta della cabina si spalancò e ne emerse a fatica quello che sembrava un ragazzo sulla trentina, indossava una giacca marrone molto singolare, una camicia bianca e un farfallino dello stesso colore della giacca. I pantaloni e le scarpe entrambi neri, facevano pendant con i segni evidenti di bruciature che portava sulla giacca e sul viso. L'uomo infatti aveva metà viso ricoperto di fuligine, i capelli dritti che fumavano, facendo intendere che avevano da poco smesso di andare a fuoco e diversi segni di bruciature anche su giacca e camicia.
<< Vi ringrazio molto simpatiche creature per queste cose che mi avete portato. Siete piuttosto singolari effettivamente >> dichiarò lo strano ragazzo << non ho mai visto niente come voi e sai che sono un po' più vecchio di quello che sembro >>
I ragazzi rimasero a guardarlo raccogliere qualche bacca prima che visibilmente confusi si schiarissero la voce.
<< hey potrebbe essere un alieno, non dargli confidenza >> replicò Sam
<< O magari potrebbe essere un operaio che si occupa della manutenzione delle cabine telefoniche >> sbottò l'altro ragazzo guardando l'amico.
Lo strano tipo si voltò di scatto mentre pur evidentemente non gradendo il cibo, addentava delle bacche lasciate dai Pokemon.
<< Oh...Salve! Si...salve, ehm... >> il ragazzo gesticolando si strinse le mani davanti al petto e poi indicò la cabina semibruciata << io mi sono schiantato, devo aver intercettato una frattura dello spazio tempo che non sono riuscito ad evitare, era piuttosto potente in realtà, qualcosa di mai visto e ci sono caduto dentro. Prima che diciate qualsiasi cosa, per quanto le vostre menti stentino a capirlo, si sono un alieno, si ho una cabina nave più grande all'interno. Non abbiamo tempo di affrontare tutta l'ansia, lo stress e la sorpresa nel vedere certe cose. Ho gentilmente chiesto a queste creature di aiutarmi e sono accorsi subito. Sono molto gentili ma avrei necessità di qualche aiuto un po' più...manuale ecco. >> raccontò l'uomo.
<< frattura nello spazio tempo...non dirmi che... >> ma Sam si interruppe vedendo i suoi amici indicare qualcosa.
<< ehm... >> i tre rimasero a fissarlo mentre una piccola fiammella si riaccendeva sui capelli del tipo << ti vanno a fuoco i capelli >> indicò la ragazza.
L'uomo iniziò a scorrazzare qua e là per cercare di spegnersi i capelli lanciando gridolini di dolore e terrore, finché non mise la testa in un ruscello poco lontano.
<< Acqua! Si! È una delle mie cose preferite dopo l'aria. E non soltanto perché entrambe sono composte da ossigeno. >> raccontò mentre i ragazzi lo fissavano straniti.
<< possiamo sapere chi sei? >> Domando Sam.
<< Potete chiamarmi Dottore. È alquanto evidente che ci troviamo su una terra alternativa, io provengo da un'altra dimensione >> l'uomo spiegò un po' come stavano le cose ai tre ragazzi, rassicurandoli e chiedendogli dettagli del mondo dove era precipitato. I tre parlarono nel dettaglio di come gli uomini vivessero in quel mondo in armonia con i Pokemon, gli spiegarono molte cose e il dottore sembrò molto colpito quando gli venne mostrato il funzionamento di una Pokeball.
<< Interessante! >> il dottore tirò fuori dal taschino della giacca quella che sembrava una penna multicolore e la puntò verso la sfera. L'oggetto produsse un po' di suoni e lui lo esaminò << davvero incredibile! In pratica queste sfere, sono in grado di interagire con la struttura di questi "Pokemon" che vengono convertiti in energia e rimpiccioliti al loro interno. Ma non è un po' troppo...ingiusto rinchiuderli lì dentro? >> domandò ai ragazzi
<< Beh, no, a loro piace, poi serve per proteggerli in caso di attacco da altri Pokemon o per farli riposare. Non ci stanno sempre, solo il tempo necessario. >> Dichiarò Sam che improvvisamente notò che veniva fissato dal Dottore << qualcosa non va? >>
<< Affatto! Ho notato che sei molto intelligente e che questa terra sembra molto sviluppata anche tecnologicamente, ne sono davvero lieto. Poi queste creature sono bellissime >> dichiarò mentre accarezzava un Bidoof che ricambiò sfregando la testa contro la sua mano
<< Ragazzi tutto bellissimo, ci siamo presentati ma credo che dobbiamo andarcene da qui e rimandare le spiegazioni a più tardi, sta arrivando la notte e ho visto delle torce in quella direzione >> dichiarò Simon indicando un punto oltre il ruscello il quale raccontò al Dottore che molta gente era sulle sue tracce e che dovevano allontanarsi in fretta.
<< Oh dannazione! Ok andiamo ma prima >> l'uomo puntò l'aggeggio contro la cabina che iniziò ad apparire e scomparire finché non sparì del tutto davanti agli occhi stupefatti dei ragazzi
<< quella è la chiave della tua navicella? >> chiese Selina
<< oh questa? >> chiese il dottore indicando l'oggetto << no in realtà è un cacciavite sonico, ha molti utilizzi ed oltre ad essere molto utile nel caso devi avvitare un mobile velocemente, può analizzare aria, elementi, Dna, interagire con meccanismi e tante altre cose. È davvero molto utile >>
<< Un cacciavite che? >> Sbottò il biondo guardando il dottore << Poi dove hai spedito la tua nave? >> chiese lui
<< oh tranquilli, si è allontanata, ci vorrà del tempo per ripararla, può autoripararsi in genere ma passare da un universo ad un altro è dispendioso e ha rovinato molto il Tardis. Per questo mi sono fatto portare quei minerali dai Pokemon e li ho messi via insieme alle bacche, per sistemarla. Tuttavia ci vorrà qualche giorno prima che possa ripartire >>
<< Ragazzi andiamocene in fretta, stanno arrivando >> dichiarò agitata Selina
I ragazzi iniziarono a correre per il bosco ormai quasi al buio, il sole aveva ormai terminato la sua corsa gettandosi dietro il Monte Corona. Le ombre si allungavano sempre di più intorno ai quattro che correvano in direzione di Giubilopoli. Ad un tratto il dottore inciampò e sbatté contro un ramo lo stinco. Per impedirgli di urlare gli bloccarono la bocca in due. Infine i ragazzi giunsero alle porte di Giubilopoli dove cercarono rifugio nel centro Pokemon.
<< Fammi capire >> Domandò Sam << Ripari la tua cabina con le bacche? >> replicò guardando l'uomo il quale zoppicando arrancava dietro ai ragazzi.
<< No ovviamente, i minerali una volta fusi, mi serviranno per riparare alcune componenti o non sarà in grado di autoripararsi, quel meccanismo sembra essersi distrutto quasi del tutto. Non basteranno mai solo quelli, ho bisogno di parti meccaniche. >> Spiegò il ragazzo fermandosi a riprendere fiato.
<< La tua nave è più grande all'interno...come è possibile? >> Chiese curioso Sam.
<< Questa è una storia lunga, diciamo che è un qualcosa di molto raro come tecnologia >> annaspò lui.
<< E perché proprio a forma di cabina blu? Dove siamo a Galar? >> domandò ironico Simon come se si aspettasse che davvero l'altro sapesse di cosa stesse parlando.
<< bhe è molto bella ovviamente ma, vi spiegherò tutto quando ci saremmo riposati >> Replicò il Dottore.
I quattro, entrarono in città: in effetti era davvero una città moderna Giubilopoli, vi erano numerosi palazzi ed edifici moderni, la tecnologia e lo stile non a caso le avevano fatto guadagnare il titolo di città più moderna della regione di Sinnoh. Un susseguirsi di persone ed auto saltò subito all'occhio dei quattro.
<< Accidenti, davvero molto caotica come città >> Esclamò il dottore
<< E per di più ci vorrà una vita per arrivare il centro Pokemon senza conoscere la città. Abbiamo le mappe ma non sarà affatto semplice comunque considerando quanto è grande >> Spiegò la ragazza
<< Invece no >> Intervenne Sam che osservava la città pensoso << ci vivono i miei nonni qua, ci sono venuto molte volte da quando vivo a Sinnoh. Vi faccio strada io, potremmo fermarci anche da loro dopo essere passati dal centro Pokemon >>
<< Notevole >> Osservò il Dottore mentre si incamminavano per la città << Che cos'è una malasada? >>
<< Un dolce tipico della regione di Alola >> spiegò la ragazza << sono molto buone, vuoi fermarti a prenderne una? >>
<< Mmh...no, preferisco vedere se c'è dell'altro, diciamo che ho un genere tutto mio >> spiegò l'uomo sistemandosi il farfallino
<< Essendo alieno non è che mangi cose particolari? Tipo ti nutri di persone e via dicendo? >> lo guardò scherzoso Simon
<< Ma no, che dici, soltanto che i miei gusti culinari sono molto complessi. In questa realtà per quanto sia normale, ci sono molte cose differenti, prima tra tutte la cucina. Sembrerebbe che voi abbiate molti piatti che io non conosco e sai che sono con gli umani da molto, molto tempo e adoro la loro cucina >> raccontò loro l'uomo
<< beh ha senso, ogni posto ha le sue caratteristiche no? >> sorrise Selina
<< Dottore >> chiese Sam << hai notato quegli squarci nel cielo, sopra al monte? Sono come quelli gli squarci da dove sei uscito? >>
L'uomo si fermò ad osservare serio << Si, stavo giusto per arrivarci. Quelle sono fratture nello spazio tempo, non sappiamo dove conducano e nemmeno come mai siano originate ma posso dirvi che non sono naturali. Per esserne davvero sicuro, dovrei avvicinarmi ed analizzarle >>
<< Non sono naturali? >> chiese il ragazzo ricordando delle conversazioni che aveva origliato tra suo padre e alcuni colleghi. Gli aveva sentito dire che alcuni squarci non naturali si aprivano nel cielo per opera di qualcosa, qualcosa di potente. Forse un Pokemon? Quale Pokemon poteva essere tanto forte?
<< Ovviamente non lo sono. In natura è raro che ciò avvenga e deve esserci qualcosa o qualcuno di estremamente potente >> Spiegò il dottore fissando serio e preoccupato il monte contornato da enormi fratture spazio temporali.
<< Forse un Pokemon >> sbottò Simon
<< I Pokemon possono fare cose simili? >> domandò l'alieno sorpreso
<< No, non tutti, la maggior parte sono gentili e i loro poteri non sono tanto estesi. Ma esistono Pokemon stando alle leggende talmente potenti da essere considerati divinità. In questa regione, si pensa che il monte sia la dimora dei creatori dell'intero mondo Pokemon >> Raccontò Sam
<< Creatori eh... >> il dottore preso dalla montagna, rischiò di essere investito.
<< Direi che i Machamp sono nati per fare i vigili urbani. Gli viene naturale >> Dichiarò Selina sorridente
<< Beh con quattro braccia ci riusciresti anche tu >> borbottò Simon alla giovane la quale si voltò urtata a guardare il biondo << cosa vuoi insinuare? Vuoi che ti spacchi la faccia? >> gridò lei
<< Smettetela, siamo quasi arrivati >> Intervenne Sam notando che, intanto il dottore continuava a guardare allegro quelle che per lui dovevano essere stranezze e notò che non era affatto stupito di molte cose, l'uomo si abituava in fretta. Raccoglieva campioni con quello strano aggeggio che lui chiamava cacciavite sonico e li esaminava sorridendo. Sam pensò che l'uomo fosse davvero...beh, ovviamente strano, lo osservò fermarsi a fare il mimo insieme ad un artista di strada con il suo Mr Mime. L'uomo aveva del talento per capire le persone e i Pokemon, entrava facilmente in sintonia.
<< Mr Mime! >>
<< Si lo so come si fa il gioco della fune ok? >> dichiarò lui guardando il Pokemon
<< Mime! >>
<< Tu la fai meglio? Ma fammi il piacere! Guarda che classe >> con orgoglio l'alieno si mise in mostra mentre mimava di tirare una corda. Per tutta risposta il Pokemon seccato gli sbatté un muro invisibile in faccia e lo allontanò
<< Interessante notare che quel Pokemon possiede poteri mentali molto sviluppati, non potevate dirmelo prima? >> sbottò lui osservando i ragazzi che ridevano a crepapelle
<< E perché rovinarsi una scena del genere? >> Sbottò Simon con le lacrime
Più avanti, Sam dichiarò che erano vicini al centro Pokemon e dopo essere passati per un mercato dove si vendevano molte cose, tra cui il dottore si fissò di voler provare dei pop corn abbrustoliti da un charmender, i tre e lo strano individuo giunsero dinanzi al centro Pokemon.
L'edificio si mostrava come una grande costruzione squadrata, il tetto arancione chiaro brillava alle ultime luci del sole facendo risaltare la Pokeball dipinta sul lato frontale del tetto. L'edificio aveva delle pareti grigio chiaro; la porta scorrevole in vetro, si stava richiudendo alle spalle di alcuni allenatori che si apprestavano a prestare le cure ai loro Pokemon e a passare lì la notte prima di proseguire.
<< Siamo arrivati? >> Domandò il dottore osservando l'edificio << sembra molto accogliente >>
<< Si, questo è il centro Pokemon. Qua si prestano cure ai Pokemon e ci sono alloggi per gli allenatori. >> Spiegò Selina mentre i quattro entravano all'interno dell'edificio.
All'interno il centro Pokemon si apriva mostrando un banco di accettazione, intorno al quale diversi computer offrivano servizi di base agli allenatori, tra cui la possibilità di effettuare video chiamate o inviare Pokemon al professore. Grandi schermi appesi sopra il bancone comunicavano agli allenatori di ritirare i propri Pokemon dopo essere stati rimessi in sesto dall'infermiera Joy con il suo fido Pokemon Chansey, usato dall'infermiera proprio per i suoi sviluppati poteri curativi. Il pavimento si componeva in un mosaico di una Pokeball che, centrale, conduceva dall'entrata al bancone. Il resto del pavimento in lastre arancioni più grandi faceva risaltare il mosaico centrale. L'edificio si snodava su alcuni piani, infatti come spiegato poco prima, ospitava camere e stanze utilizzabili dagli allenatori che passavano di lì.
Al lato destro del bancone un sofisticato macchinario di colore grigio con un computer centrale dal quale si snodavano lunghi tubi grigi, era circondato da diversi allenatori.
<< che cos'è quello? >> Indicò incuriosito il dottore puntando contro il cacciavite sonico per scansionarlo
<< Oh quello dici? >> rispose Simon << La macchina per gli scambi. Serve per scambiare Pokemon tra gli allenatori >>
<< Interessante...anche se ancora fatico a capire quello che mi avete detto poco fa riguardo alle lotte Pokemon. Un po' crudele farli combattere tra loro non credete? >> Dichiarò l'uomo tirando in avanti ed accomodando le sue bretelle rosse.
<< Beh...dipende. A loro piace, permette non solo di sfogarsi ma anche di maturare esperienza e questo permette ai Pokemon di evolversi >> spiegò Sam mentre tirava fuori la Pokeball del suo Chimchar << Esci fuori amico, così ti presento al dottore >>
Dalla sfera uscì la graziosa scimmietta di fuoco che con fare assonnato si limitò a sbadigliare e a grattarsi con fare tenero il musetto.
<< Lui è il Dottore, salutalo >> spiegò Sam accarezzando il piccolino e facendo segno verso l'altro
<< Chim-Chimchar! >> Dichiarò con un sorriso il piccolo Pokemon sorridendo al dottore il quale accarezzò molto volentieri il piccolino e sembrò anche molto gradire i suoi grattini sotto la gola.
<< Sei davvero bellissimo! >> esclamò l'uomo
<< Char! >> dichiarò contento lui
<< Preferisci che ti gratti la gola? >> chiese il Dottore << ok perfetto >>
<< Fammi capire, questa cosa l'avevo notata anche prima ma mi era passata di mente, tu puoi capire i Pokemon? >> Chiesero sorpresi in coro i tre
<< Ovviamente, oltre a comprendere gran parte dei linguaggi la mia specie è anche telepatica, per me è davvero semplice comprenderli >> disse disinvolto come se fosse la cosa più normale del mondo
<< Assurdo >> esclamò Simon passandosi la mano tra i capelli << sembra strambo ma è in gamba >> bisbigliò il ragazzo all'orecchio di Selina
<< Ti ho sentito biondino >> dichiarò l'uomo continuando ad accarezzare il Pokemon voltato di spalle.
<< Credo sia il momento di presentarti anche i nostri i Pokemon >> dissero i due lanciando le loro sfere e mostrando i loro due amici
<< Turtwig! >> esclamò felice il Pokemon tartaruga
<< Pi-Piplup! >> rispose di rimando il piccolo pinguino azzurro
<< Salutate entrambi il nostro nuovo amico, il Dottore >> disse Sam ai due che sorridenti si lanciarono sull'uomo che sembrava un po' a disagio.
<< M...molto bene, no! Il farfallino non si tira con il becco piccolino! Lo so che potrebbe starti bene ma preferisco tenerlo io. E no, non puoi assaggiare le mie bretelle >> L'uomo cercava di divincolarsi di dosso i tre mostriciattoli quando fu interrotto dall'infermiera Joy.
<< Salve ragazzi! Posso esservi utile? >> Chiese la ragazza in tono gentile osservando i quattro
<< Si, buonasera infermiera Joy, stiamo cercando una stanza per poterci riposare una notte, è disponibile una stanza? >> Domandò Simon
<< Fatemi controllare un attimo...Si! Ne sono rimaste solo quattro. In questi giorni siamo davvero pieni di allenatori >> spiegò lei sistemandosi il camice bianco.
La ragazza, dal sorriso gentile, aveva dei capelli rosa raccolti in due crocchie sulla testa coronata da un berretto bianco con il classico simbolo "+" rosa. Il suo vestito rosa era coperto dal camice bianco tipico da infermiera.
<< Chansey! >> Salutò con affetto l'aiutante dell'infermiera. Il Pokemon che aiutava la donna, come spiegato in precedenza, aveva spiccate abilità curative, era piuttosto dolce dall'aspetto, anche lei indossava un camice bianco e un cappellino dello stesso colore. La simpatica aiutante era piuttosto tondeggiante, di colore rosa, con il corpo che ricorda la forma di un uovo. Sulla testa escrescenze anch'esse rosa ricordano vagamente dei capelli. Sul marsupio nell'addome, tutti i Chansey posseggono un uovo che custodiscono con grande cura.
<< Buona sera a lei >> dichiarò con un sorriso il Dottore alla donna
La donna lo guardò sorpresa notando i segni evidenti di bruciature che l'uomo aveva addosso.
<< Tutto apposto? >> chiese lei << Come mai quelle bruciature sui vestiti? >>
<< Sa com'è >> esclamò lui gesticolando con le mani incrociate << a noi allevatori di Pokemon capita spesso di imbatterci in qualche Pokemon selvatico un po' violento >>
<< Allenatori >> Lo corresse Simon mollandogli una gomitata sul fianco << Allevatori è un'altra cosa >>
<< Da noi li chiamiamo anche così, sa io vengo da fuori non sono di qui >> dichiarò come se nulla fosse.
<< Prendiamo le chiavi e gradiremmo riposarci >> Interruppe Selina << Possiamo mangiare anche qualcosa? >>
<< Ma certo! Sistematevi pure nella stanza numero 5 in fondo al corridoio a sinistra e servitevi pure nelle cucine. >> Esclamò la donna osservando incuriosita l'uomo mentre i quattro e i loro Pokemon si avviavano verso la stanza.
<< Che strano... >> bisbigliò lei
<< Sei completamente impazzito? >> Esclamò Simon << Vuoi forse che chiami l'agente Jenny? Meglio rimanere anonimi. Si sa che è stato visto qualcuno nel bosco vicino a quella tua cabina azzurra. Non devi attirare l'attenzione >>
<< Stai tranquillo, so quello che faccio ragazzo, mi hai preso per un dilettante? >> borbottò offeso lui.
<< Ci conviene sistemarci, mangiare qualcosa e dormire. Domani andremo dai miei nonni. Sono più fuori mano e saremo lontani da occhi indiscreti >> spiegò Sam mentre, entrato nella camera scelse un letto accanto alla finestra che dava sul giardino e ci gettò sopra lo zaino.
<< Ottima idea, così potrò anche riparare il Tardis in santa pace. Ma prima che ce ne andiamo ragazzi, dobbiamo procurarci i materiali necessari per sistemarli >> osservò il dottore.
<< E dove li troviamo? >> sbottò Selina.
<< Alla Pokekron S P A >> Intervenne Sam sdraiato sul letto << Non è lontana da qui, inoltre è un'azienda che produce i Pokekron. Dovremmo passarci, so che li danno agli allenatori, sono apparecchi elettronici molto utili con tantissime funzioni, potrebbero farci comodo. Nel mentre potremmo anche andare nel magazzino con un po' di fortuna e prendere qualcosa >>
<< Ottimo! E come ci andiamo nel magazzino? >> Chiese l'alieno dubbioso.
<< Non è sorvegliato è sul retro dell'edificio e c'è soltanto una telecamera. Puoi spegnerla? >> domandò il ragazzo il quale ricevette un segno d'assenso con la testa.
<< Dovremmo rubare? Non potremmo chiederli i pezzi che mi servono? >> Domandò il Dottore guardando i tre ragazzi.
<< Non ce li darebbero. E anche se lo facessero attireremmo l'attenzione e non possiamo permettercelo. Hanno organizzato delle squadre di ricognizione con molti Pokemon per cercarti dottore. Dobbiamo stare attenti >> ribadì seria Selina << Propongo domani all'alba di andare intanto a recuperare i materiali che servono >>
<< E dove ce li mettiamo scusa? >> Domandò scettico il biondo.
<< Oh tranquilli, proprio come ho una nave più grande all'interno anche le mie tasche lo sono. Prenderò il necessario >> Spiegò l'alieno.
<< Fantastico >> Esclamò Sam << Ma dobbiamo andare in piena notte se vogliamo avere una possibilità e non vogliamo essere visti. Andremo io e il Dottore, meglio non andare tutti insieme, se qualcuno entrasse e non ci trovasse sarebbe sospetto. Vi sta bene? >>
I tre fecero un segno d'assenso con la testa mentre riflettevano.
<< Ci serve un modo per comunicare però. La Pokekron Spa è qui vicino, non è lontano e si vede molto bene da qui >> Fece cenno il ragazzo il quale dalla finestra indicò loro l'edificio. La costruzione sorgeva a pochi metri di distanza dal centro Pokemon, un isolato. L'edificio aveva un aspetto particolare, sorgeva su più piani, al piano terra dove vi erano due entrate, era costruito in mattoni pitturati di azzurro. Sopra l'entrata sorgeva la targa che riportava il nome " Pokekron Spa ". I piani superiori invece, erano costruiti in semplici mattoni di pietra i quali si alternavano a grandi vetrate per diversi piani, prima di culminare in un tetto con una grande terrazza che permetteva la vista di gran parte della città. Inutile dire però che saltava agli occhi per gli accostamenti di colore un po' troppo particolari.
<< Capisco. Sarebbe quello eh? >> Domandò pensoso il dottore
<< Hanno dei gusti un po' scadenti quelli che lo hanno costruito >> borbottò stizzito Simon mentre prendeva in braccio il suo Turtwig e insieme si sdraiavano sul letto
<< Andiamo a dormire per ora, verso le quattro del mattino vi sveglierò ed avviserò. Dottore non farti pregare per svegliarti ok? >> Guardò sorridendo Sam
<< Tranquillo Sam >> L'uomo fece l'occhiolino al giovane
I quattro si sistemarono ed andarono a dormire aspettando che la città si svuotasse e che all'interno del centro Pokemon calasse il silenzio e, così fu.
Qualche ora più tardi Sam sgattaiolò fuori dal letto e svegliò il dottore il quale nonostante russasse appena Sam lo toccò scattò in piedi. Il dottore dette ai ragazzi delle cuffie che aveva preparato apposta per loro, spiegandogli che avrebbero potuto rimanere in contatto. Simon e Selina sarebbero rimasti a controllare la zona dalla finestra, mentre i due avrebbero cercato i materiali necessari sul retro dell'edificio.
Sam e il dottore insieme a Chimchar, sgattaiolarono fuori dal centro Pokemon stando attenti a non essere visti. Uscirono dal retro, perché l'entrata principale aveva la video sorveglianza sempre in funzione. I due si avviarono guardandosi intorno verso l'edificio, godendosi una sferzata di aria fresca, in una notte limpida. La città era deserta, non si sentiva anima viva, se non qualche sporadico ululato di qualche Growlithe che guaiva in lontananza.
Attraversarono la strada, con Chimchar sulla spalla del suo allenatore. La luce dei lampioni produceva un effetto piuttosto inquietante con le ombre, allungandole e proiettandole sulla strada.
<< Mi sento un ladro >> bisbigliò il dottore al giovane
<< shhh, non preoccuparti, dai che ci siamo >> rispose a bassa voce l'altro
Dopo aver percorso l'isolato ed aver costeggiato la strada i due giunsero dinanzi alla Pokekron Spa. L'edificio dai colori dubbiosi, svettava dinanzi a loro.
<< pss! >> chiamò Sam facendo cenno all'altro di seguirlo sul retro, il quale obbedì e lo seguì a ruota
<< Selina, Simon, tutto tranquillo? >> Domandò il ragazzo premendo le dita sull'auricolare
<< Tutto apposto, nessuno in vista >> rispose la voce della ragazza
Perfetto, pensò Sam. Giunti sul retro il Dottore estrasse il cacciavite sonico e disattivò la telecamera di sorveglianza, poi allo stesso modo puntò il congegno sull'interruttore di apertura delle saracinesche che si aprirono con un cigolio.
Sentendo il rumore i due rimasero guardinghi guardandosi in giro sperando che nessuno se ne accorgesse.
Il Dottore aprì le saracinesche quel tanto che bastava per farli entrare dopo di che, le bloccò con un " bizz " del suo cacciavite.
Entrando i due, si imbatterono in quello che era un grande magazzino stipato di scatoloni e scaffali. Tutti quanti ordinati per nome.
Girando in fretta all'interno dell'edificio i due si diressero negli scaffali guardando in giro quando notarono una targhetta con la dicitura " materiali elettronici e cip ".
Sam fece segno con la mano all'altro il quale leggendo la targhetta fece un sorriso compiaciuto. Dopo aver esaminato il contenuto di un paio di scatole se le svuotò tranquillamente come nulla fosse nelle tasche della giacca. Con la stessa naturalezza con la quale si travasa un liquido in un contenitore più grande. La cosa bella fu che, le tasche non sembravano nemmeno piene. Meravigliato il giovane fece cenno all'uomo di procedere ma furono bloccati da un rumore.
<< Blink Bliiink >>
I due si bloccarono ad ascoltare
<< Bliiink >>
Ascoltando meglio il suono sembrava un lamento più che un rumore. Scambiandosi un'occhiata i due decisero di avvicinarsi e in una scatola dall'altro lato del magazzino, accanto ad un muletto, trovarono un Klink, un piccolo Pokemon formato da ingranaggi metallici che se ne stava sdraiato sulla scatola lamentandosi. Era evidentemente ferito.
<< che ci fa qui un Klink? Non è nemmeno di questa regione >> bisbigliò il giovane avvicinandosi a lui e rassicurandolo con una carezza
<< Un altro Pokemon? >> chiese piano l'altro
<< Esatto. Questo è un piccolo Pokemon ingranaggio ma non è autoctono della regione. Viene da una regione lontana chiamata Unima. Probabilmente qualcuno lo ha abbandonato dentro la scatola. Maledetti. Sembra anche ferito >> spiegò all'altro Sam
Il Dottore prese in mano il piccolo ingranaggio impaurito ed estrasse il suo cacciavite sonico. Puntandoglielo emisero entrambi degli strani suoni, prima il piccolo emise un piccolo grido di dolore, poi sembrò migliorare la sua espressione e il Pokemon sorrise al dottore, il quale lo accarezzò.
<< Ragazzi, dovete andarvene, una guardia sta facendo il giro per venire a controllare il magazzino >> Parlò Simon dall'auricolare.
I due insieme al piccolo Pokemon si affrettarono ad uscire dall'edificio. Il piccolo Pokemon di tipo acciaio sembrava molto felice e un piccolo sorriso sorgeva su entrambe le bocche nei due ingranaggi che lo formavano.
Dopo essere usciti il dottore richiuse le saracinesche e si nascosero dietro un cassonetto dell'immondizia aspettando che arrivasse la guardia.
Giunta sul posto la guardia, sollevandosi il berretto si grattò la testa.
<< Avrei giurato di aver sentito un rumore...Bho, vabbè. Per quello che mi danno come stipendio non posso preoccuparmi di tutto >> si lamentò.
Sam e il Dottore facendo il giro dall'altro lato dell'edificio corsero a rotta di collo per la strada, stando attenti a non fare rumore e a non essere osservati da qualche casa. Tornati al centro Pokemon, rientrarono dal retro, dove trovarono Sam e Selina ad aspettarli contenti. I due compiaciuti dell'operazione spiegarono ai due ragazzi quello che avevano preso e poi mostrarono il piccolo Klink trovato nel magazzino.
<< Che ci faceva questo piccolino li dentro? >> chiese arrabbiata Selina
<< Forse era stato abbandonato nella scatola da qualcuno. Il Dottore lo ha anche guarito con quel suo strano coso...era ferito >> Raccontò pacato Sam dopo che i quattro tornarono nella loro stanza.
<< Kliiink >> Sorrise felice il piccolo al Dottore
<< Sembra che tu gli piaccia Dottore >> dissero in contemporanea i tre ragazzi all'uomo
<< Anche lui mi piace >> gli sorrise lui
<< Perché non gli chiedi se vuole venire con te? >> Chiese Selina
<< Venire con me? Non credo che... >> Ma fu interrotto perché il piccolo ingranaggio ruotò felice all'idea fluttuando intorno all'alieno.
<< Direi che gradisce molto. Dai, fallo venire con te e usa questa >> Dichiarò Selina porgendo una Pokeball al Dottore
<< Una Pokeball...volete davvero che...? >> balbettò lui
<< Chiediglielo se vuole venire con te, lascia decidere lui >> affermò sorridendo Simon
Il Dottore avvicinandosi al piccolo ingranaggio gli domandò se voleva venire con lui e lui, in tutta risposta si limitò a far ruotare felice i suoi due ingranaggi.
<< Direi che è un si bello e buono. Dai coraggio fallo entrare nella Pokeball, basterà che gliela poggi addosso >> spiegò Sam
Il Dottore dubbioso lo fece il Pokemon fu risucchiato nella ball che iniziò a vibrare finché alla fine il classico suono " Blink" dichiarò che era stato catturato con successo.
<< Per farlo uscire ti basta lanciarla >> Spiegò Sam << So che non vuoi tenercelo ma tieni sempre con te la sua ball anche se poi non ce lo tieni. Potrebbe tornarti utile >>
L'uomo contento annuì.
L'indomani mattina dopo essersi riposati ed aver fatto colazione, salutarono l'infermiera Joy e si avviarono fuori città verso l'abitazione dei nonni di Sam i quali avevano una bella casetta con giardino appena fuori città, in un'area tranquilla ai piedi di un piccolo stagno costeggiata dal verde degli alberi. La casetta in legno, aveva uno stile grazioso; ricordava una baita di montagna, vasi di fiori ornavano le finestre e un leggero odore di vernice fresca indicava che il nonno aveva appena pitturato la ringhiera.
I quattro suonarono ma non rispose nessuno, così Sam che aveva la chiave, entrò in casa e una volta sul giardino nel retro, il Dottore insieme ai ragazzi si misero a risistemare la sua navicella. Il Dottore la chiamò e lei si materializzò proprio nel giardino.
Gli interni erano ben curati, su alcuni scaffali si vedevano foto di loro insieme alla famiglia di Sam. C'era anche suo padre.
Sam vedendola si rabbuiò ma il Dottore gli sorrise e posandogli una mano sulla spalla gli disse<< tutto apposto ragazzo? >>
Sam si limitò ad annuire posando la foto sullo scaffale in cucina.
<< I tuoi nonni sicuri che non se la prendano per essergli entrati in casa così? >> chiese il Dottore a Sam
<< Ma no, sono sicuramente fuori, probabilmente andavano a vedere uno spettacolo a Cuoripoli. Torneranno o in serata o domani. Mi hanno dato loro la chiave poi, dicendo di venire quando voglio >> dichiarò lui.
Dopo molte ore, i quattro stanchi per le riparazioni al Tardis, si sedettero in giardino, osservando i loro Pokemon giocare felici. Il Piccolo Klink sembrava molto contento di avere compagnia e giocava felice.
<< Grazie anche all'aiuto di Klink abbiamo sistemato la nave. Questo quindi è un addio? >> Domandarono i tre all'uomo
<< No affatto! Mi incuriosisce molto questo mondo e ci sono tante cose che non comprendo, voglio risolvere il mistero dietro quei varchi nel cielo, per cui rimarrò finché non avrò trovato la causa. Ci terremo in contatto con questi >> L'uomo porse ai giovani degli apparecchi simili a degli orologi. I Pokekron.
<< E questi? Li hai rubati nel magazzino? >> Domandò Simon perplesso
<< Affatto. Questa mattina prima che vi svegliaste sono tornato alla sede ed ho parlato con il proprietario della Pokekron il quale alla fine ha deciso di regalarmi questi Pokekron per me e per voi >> Dichiarò l'alieno con un sorriso. << Su provateli >>
I tre se li misero al polso, Sam prese quello rosso, Simon Blu e Selina prese quello verde.
<< Sono bellissimi >> Esclamarono i tre all'unisono
<< E non solo. Li ho modificati, adesso potete anche chiamarmi quando volete, scannerizzare proprio come fa il mio cacciavite e inviarmi dati. Stessa cosa posso fare io. Così condivideremo i dettagli su tutto quello che scopriremo >> Sorrise l'uomo ai ragazzi << credo però che ora sia arrivato il momento di avviarmi. Quei varchi sono pericolosi, ed ogni momento che rimangono lì non sappiamo cosa può succedere o cosa può arrivare >> Spiegò improvvisamente serio lui
I quattro squadrarono gli squarci nel cielo rimanendo qualche minuto in silenzio preoccupati.
<< Dottore >> Interruppe il silenzio Simon
<< Dimmi >> intervenne lui senza distogliere lo sguardo dal cielo
<< Ti dispiacerebbe darci un passaggio fino a Mineropoli? La strada è bloccata per colpa tua e noi dobbiamo andare ad affrontare la prima palestra >> il ragazzo passandosi la mano tra i capelli sorrise all'alieno il quale si limitò a sorridergli.
<< Ma certo, saltate a bordo! >> E alla detta di quelle parole, la cabina si schiuse facendo intravedere quando fosse enorme al suo interno << devo avvertirvi però che non è ancora del tutto stabile, mancano ancora dei pezzi che...onestamente non so come fare proprio >>spiegò preoccupato guardando i ragazzi
Dopo qualche momento di silenzio riprese << Ma ora non pensiamoci, salite a bordo, vi porto a fare un giro! >> Detto ciò i quattro sparirono nel Tardis.
Eccoci alla fine di questo capitolo! Abbiamo visto giungere il Dottore che a quanto pare si è schiantato con il Tardis contro una delle spaccature dimensionali. Vi starete chiedendo perché ciò è avvenuto e come è possibile. Questa storia fa parte di un omniverso comprendente mie storie. Quindi quando questi varchi si sono aperti, ovviamente poi capirete come, vedrete anche come è stato possibile collegare più universi e mondi così lontani. Spero vi sia piaciuto! Alla prossima!
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