Prologo

Benvenuti nel meraviglioso mondo dei pokemon!

Qua umani e Pokemon vivono in armonia condividendo le loro vite. Alcune persone meglio conosciute come allenatori, lottano con i loro Pokemon, crescendo e diventando inseparabili compagni! Ed è proprio il nostro caso! La storia che sta per essere raccontata ha come protagonista un giovane di nome Sam che sta per iniziare il suo viaggio come allenatore, in una regione lontana chiamata Sinnoh. Prima però di iniziare a raccontarvi questa storia, lasciate che torni indietro di 10 anni, al tempo in cui il giovane viveva ancora con la sua famiglia nella regione di Kanto.

Più precisamente a Biancavilla.

10 anni fa

<< Svegliati Sam! O farai tardi da tuo padre e dal professore Oak >>

<< mmh ancora dieci minuti mam... >>

<< WAAAAAA >> Gridò Sam lanciando le coperte in aria nella sua stanza.

Sam è un ragazzo di 6 anni che vuole diventare allenatore di Pokemon. Ha preso questa grande passione da suo padre, un professore di nome Eldric di fama internazionale. Sam il protagonista della nostra storia, è un ragazzo gentile dalla corporatura minuta, folti capelli marroni gli ricadono sul viso e sugli occhi verdi come quelli di sua madre nascondendo uno sguardo vivace e attento. Nella sua camera, una stanza molto grande, nella quale ci sono poster attaccati alle pareti raffiguranti battaglie Pokemon disputatesi in varie regioni, si nota la passione sfegatata del ragazzo che vuole in ogni modo avverare il suo sogno.

Varie magliette e pantaloni sono sparsi sul pavimento in parquet ben lucidato dalla mamma e dal loro Pokemon domestico, un simpatico Mr Mime di nome Lucy alla quale Sam vuole bene quasi come ad una sorella. Un letto a baldacchino a forma di Pokeball viene illuminato dalla candida luce del sole che, entra dalla grande finestra sulla parete accanto al letto, quasi come se volesse scompigliare ancora di più i capelli di Sam. Nella stanza ci sono una TV su un pregiato mobile in legno, all'interno del quale si scorgevano bambole Pokemon e delle console per giocare. Una sveglia a forma di Pikachu continuava a stridere in modo tanto forte da costringere il Mr Mime Lucy a creare dei muri invisibili intorno alla sua testa per proteggersi dal rumore.

<< È da 15 minuti che la tua sveglia continua a suonare, come puoi dormire con così tanto rumore? >>

Chiese la madre di Sam guardandolo mentre lui si affannava per alzarsi e vestirsi

<< Arriverai tardi comunque, tuo padre e il professor Oak ti aspettavano già un quarto d'ora fa >>

<< Come mai hai i capelli tutti scompigliati mamma? >> chiese lui

<< Diciamo che quella sveglia ha fatto un po' di casino. Lucy non l'ha presa molto bene ed ha iniziato a creare muri invisibili che ho preso in pieno >> Rispose la donna accomodandosi i capelli castani. Sam la osservò divertito, la donna indossava dei jeans strappati sulle ginocchia, delle converse e una t shirt bianca con il disegno di un Pikachu sorridente. La donna sembrava ancora una ragazzina, aveva dei capelli lunghi e mossi che dopo esserseli sistemati ripresero la normale piega riflettendo la luce del sole di una bellissima mattina di primavera. I suoi occhi verdi come quelli di Sam mostravano un grande amore verso i Pokemon e la sua famiglia. Lei era originaria di una regione lontana, la regione chiamata Sinnoh, aveva conosciuto il padre di Sam per una gara Pokemon, dove si esibiva con un Sylveon. Era molto brava nelle gare e aveva ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali ma quando conobbe Eldric, a Sinnoh in quel periodo per studiare la mitologia locale, si ritirò a vivere serenamente con lui nella regione di Kanto, dove avevano avuto Sam.

A Biancavilla comprarono una bella casa che si apriva su un bellissimo soggiorno finemente arredato da quadri e mobili. Qua e là si vedevano delle fotografie di Sam e suo padre, una dove pescavano dei Magykarp, una dove mangiavano una Malasada (un dolce tipico della regione di Alola), poi molte altre raffiguranti i tre sempre insieme. Il soggiorno si snodava in tante altre stanze, un bagno rivestito con pallide piastrelle bianche risplendeva quando la luce del sole lo illuminava. Accanto al bagno c'era una stanza per gli ospiti con un letto matrimoniale e la lavanderia. Al piano superiore c'erano la camera di Sam, la stanza dei suoi genitori che veniva sempre sistemata dal Mr Mime Lucy, la quale adorava il profumo del detersivo con cui la mamma lavava le lenzuola ed era solita addormentarcisi sopra. Il letto matrimoniale sempre impeccabile aveva delle lenzuola bianche con ricami azzurri e accanto al letto sui comodini si intravedevano delle lampade e delle foto. Infine a chiudere il secondo piano c'era un altro bagno e un piccolo ripostiglio per le scope. Dal soggiorno era possibile uscire in giardino dove alcuni Vileplume e Sunflora, saltellavano felici alla luce del sole.

Era un piccolo angolo di paradiso che Sam condivideva con i suoi genitori in quel piccolo paesino.

<< Devo correre mamma! Lascia stare la colazione, chiederò al professor Oak se mi offre della spremuta >> Gridò Sam mentre si infilava la maglietta e correva giù per le scale uscendo in tutta fretta.

<< Ma ti avevo preparato i Toast che ti piacciono tanto! Dannazione sei sempre il solito ritardatario! >> Sbraitò la mamma ma, ormai Sam era già uscito in giardino e si avviava correndo verso il laboratorio del professore che distava qualche isolato.

L'aria tiepida di una classica giornata di metà primavera soffiava gentile sul volto di Sam, portando odore di fiori appena sbocciati. La città era piccola ma molto carina, le case in legno erano costeggiate da folta vegetazione rigogliosa, in primavera ed estate si potevano osservare tanti Pokemon di tipo erba oziare al sole. Sam si divertiva molto a giocare con loro, aveva un talento naturale con i Pokemon, riusciva a farseli amici anche se erano molto selvatici. Una caratteristica ereditata da entrambi i genitori a quanto si diceva.

Durante il tragitto il ragazzo notò che quella mattina c'era qualcosa di strano nell'aria, l'atmosfera era tesa, c'erano pochissime persone in giro e non riusciva a capirne il motivo. C'erano soltanto degli Oddish in un piccolo spiazzo intenti a giocare e a prendere il sole. Continuò a correre finché alla fine non ne comprese il motivo: davanti al laboratorio del professor Samuel Oak che si trovava piuttosto isolato rispetto al resto della cittadina, sorgeva infatti vicino ad un fiumiciattolo, su una piccola collinetta circondata dal bosco. L'edificio era piuttosto grande; le tegole rosse del tetto risaltavano sulla facciata giallo pallido dove si aprivano numerose finestre. Dalla parte posteriore del laboratorio svettava una pala eolica che forniva energia alla struttura. Il laboratorio si occupava di studiare i Pokemon e i loro comportamenti in habitat naturali, per questo offriva diversi ambienti, costruiti direttamente dal professor Oak, il quale aveva suddiviso la parte dietro del giardino in zone d'erba, di sabbia, di rocce per promuovere una buona iterazione tra i diversi tipi di creature e poterli osservare direttamente in natura.

Chissà perché quel giorno si affollava un gran numero di gente davanti al laboratorio, magari era di nuovo fuggito l'Onix che stavano studiando lui e suo padre, infatti quel giorno Sam si era offerto di aiutare i due scienziati proprio con quest'ultimo visto che si fidava solo del ragazzino e non si lasciava avvicinare da nessuno. Ma quando si avvicinò meglio notò che la folla era radunata intorno a due ragazze con i capelli a caschetto blu e quelle che sembravano delle strane tute spaziali grigie con una G stampata sul petto. Le due sbarravano la strada al laboratorio dando ordine a due Skuntank di tenere a distanza la folla.

Sam li riconobbe perché erano Pokemon originari della regione di Sinnoh, sua mamma gli aveva parlato e mostrato un sacco di foto sui Pokemon di quella regione così lontana, erano davvero bellissimi. In particolare da sempre sognava di possedere un Chimchar. Iniziò a domandarsi però, cosa ci facessero lì quelle strane ragazze vestite in modo ancora più strano.

Mentre la gente spingeva per entrare le due davano ordine agli Skuntank che tenevano a bada la folla con potenti mosse di tipo veleno.

<< Maledizione state indietro o giuro che vi avveleno tutti! Come osate voi avvicinarvi al Team Ga.. >>

Non riuscì a finire la frase perché l'altra ragazza le scoccò una guardataccia molto eloquente per dirle di tenere la bocca chiusa. Lei arrossì e ordinò al suo Skuntank di allontanare la folla. Evidentemente non volevano che si sapesse chi fossero.

<< Devi tenere la bocca chiusa o passeremo un guaio. Sai cosa ha detto il capo no? Non voglio contraddirlo >> dichiarò lei con aria preoccupata

Il ragazzo approfittò della confusione, fece il giro dal cortile ed entrò dalla porta sul retro. Una volta dentro trovò suo padre intento a parlare con un uomo dai capelli Blu a spazzola, anche lui aveva quello strano completo grigio con una G sul davanti. Aveva il viso contorto dalla rabbia e sembrava stesse minacciando il padre.

<< Ti conviene non fare il furbo con me Eldric. Consegnamelo. Ho aspettato abbastanza e sai bene che la mia pazienza ha un limite. Tutto questo.... >> Fece un ampio gesto con la mano per indicare il laboratorio e i dintorni << ...presto non esisterà più. Nel mondo che io ho intenzione di creare e per farlo ho bisogno di quei documenti e dei risultati delle tue ricerche. Credevo condividessi il mio obiettivo >> l'uomo fissò il padre di Sam negli occhi. Eldric somigliava davvero molto al figlio, capelli ricci castani, volto asciutto e attento e dietro ai suoi occhiali i suoi occhi castani ebbero un guizzo quando videro il figlio che ascoltava la conversazione.

<< Cyrus credo che riprenderemo la conversazione in un altro momento e poi voglio presentarti mio figlio >> rispose lo scienziato accomodandosi il camice bianco con le mani

<< Vieni Sam, non avere paura >> con un gesto l'uomo tese la mano al figlio che si avvicinò guardando l'altro in modo titubante

<< Lui è Cyrus ci sta aiutando in una ricerca ed era qui per parlare con me ed Oak >> Cyrus scambiò un sorriso glaciale all'uomo

<< Certo, ovviamente. Piacere di averti conosciuto Sam, sembri un ragazzo molto interessante >> L'uomo squadrò il ragazzino con aria curiosa mostrando un sorriso forzato. Detto ciò si voltò e si avviò verso l'uscita. Mentre socchiudeva la porta si voltò indietro dicendo:

<< Ti concedo fino a questa sera per darmi quei risultati, dopodiché li prenderò con o senza il tuo permesso, sono stato chiaro? >> E sbattendo la porta con forza se ne uscì lasciando padre e figlio da soli nel laboratorio.

<< Devi perdonarmi per il disordine Sam, ti domanderai cosa è successo, il fatto è che l'Onix che stavamo studiando si è infuriato ed ha iniziato a scagliare rocce ovunque, così il professor Oak ha dovuto chiedere ad un Vileplume di addormentarlo con sonnifero. Sfortunatamente la gente ha sentito il trambusto e si è precipitata qua.....fortuna che è arrivato Cyrus con le sue amiche... >> L'uomo sembrava preoccupato e faticava a parlare

<< Chi era quell'uomo? E cosa voleva da te? Lui è uno scenziato? >> Domandò Sam guardando il padre in modo preoccupato. Non capì il motivo ma quell'uomo lo aveva scosso nel profondo

<< Diciamo che in certo senso anche lui è un " ricercatore " >> l'uomo formulò la parola come se cercasse il termine migliore per definirlo ma sembrava non essere convinto nemmeno lui

<< L'ho aiutato anni fa per una ricerca su dei miti nella regione di Sinnoh e in questi giorni mi ha ricontattato. Proviene anche lui come tua madre dalla regione di Sinnoh e si trovava qua per....sbrigare degli affari e perché ci ha aiutato a portare avanti delle ricerche fornendoci fondi>> proseguì l'uomo formulando l'ultima frase come se avesse ingoiato il veleno di un Paras

<< Cosa ci faceva quell'uomo qua? >> Interruppe il professor Oak di ritorno dal paese << Gli abitanti del paese mi hanno quasi minacciato di morte se un altro Pokemon oserà creare altri danni in paese. Evidentemente non hanno a cuore l'esito delle mie ricerche ne hanno fede nella scienza >> replicò l'uomo passandosi una mano tra i capelli castani.

Il professore era un uomo di mezza età molto simpatico a dire il vero, oltre a svolgere ricerche era incaricato di supervisionare i nuovi giovani allenatori e fornirgli un Pokemon iniziale. Nella regione di Kanto erano ripettivamente: Bulbasaur, di tipo erba, Squirtle di tipo acqua e Charmander di tipo fuoco. Il preferito di Sam era ovviamente Charmander. Il ragazzo aveva un debole per i tipi fuoco.

Oak aveva sempre un sorriso radioso dietro al suo immancabile camice da laboratorio. Indossava una maglietta rossa, dei pantaloni marroni e un paio di mocassini. Stranamente però quel giorno sembrava non avere voglia di sorridere.

<< Eldric che cosa vuole quell'uomo da te? Non mi dirai che ancora tu... >> domandò all'altro scienziato

<< Non è questo il momento migliore per parlarne Samuel >> replicò l'uomo << Perché non porti Sam a vedere come sta Onix? C'è da dare da mangiare anche agli Psyduck. Noi riprenderemo il discorso più tardi >> i due si scambiarono un'occhiata molto seria

<< Ma certo vieni Sam, andiamo a dare da mangiare agli Psyduck, a loro non piace aspettare, gli fa venire il mal di testa. Come tutto del resto >> dichiarò con un sorriso

<< Papà e tu? >> chiese Sam con aria preoccupata al padre

<< Stai tranquillo figliolo, ci vediamo più tardi a casa, vai con il professore, più tardi ceneremo insieme con la mamma. Ho bisogno di raccontarvi una cosa >> Detto ciò con un sorriso stentato prese ad armeggiare con i suoi strumenti sulla scrivania e si immerse nel suo lavoro.

Sam lo osservò finché non uscì sul retro dell'edificio insieme ad Oak il quale vedendolo preoccupato replicò

<< Stai tranquillo ragazzo. Vedrai che se la caverà, tuo padre è un ottimo professore e un uomo davvero coraggioso e brillante, non si lascerà mettere i piedi in testa da nessuno >> Lo disse con un certo tono dubbioso e ripensò al volto minaccioso di quell'uomo dai capelli Blu.

Fortunatamente Sam fu troppo preso dai Pokemon per preoccuparsi troppo e i due passarono la giornata fino ad ora di cena giocando e catalogando diversi tipi di Psyduck. Ne era giunto anche un'esemplare davvero rarissimo, infatti la sua pelle era azzurra, invece di gialla. Sam lo aveva soprannominato Blue e i due erano molto affiatati. Si accorsero dello scorrere del tempo solo quando il sole ormai stava calando oltre l'orizzonte e iniziava a gettare ombre sul laboratorio e sulla città. Il fiumiciattolo che costeggiava il laboratorio si tinse di rosso con i suoi riflessi e i Pokemon che vi nuotavano iniziavano a ritirarsi per la notte. Sam e Oak stavano sistemando i vari esemplari per la notte quando la collina fu sconvolta da una esplosione. Una nuvola di fumo enorme si levò dal laboratorio.

<< Dannazione! Cosa diamine starà succedendo? Ed Eldric?! >> urlò spaventato Oak

<< PAPA'!! >> Gridò Sam e si precipitò verso il laboratorio

<< NO FERMO! È PERICOLOSO SAM! TORNA INDIETRO >> cercò invano di fermarlo l'uomo ma ormai Sam era arrivato già quasi al laboratorio che era in fiamme. Entrò da una finestra e si fece largo tra le fiamme e alcune parti del soffitto crollate.

<< PAPA'! DOVE SEI! RISPONDIMI! >> Gridò disperato il giovane

<< S...Sam sono qua >> Con un filo di voce Eldric chiamò il figlio. L'uomo era rimasto coinvolto nel crollo di alcune parti del soffitto e al momento aveva un piede incastrato. Sam si precipitò da lui e con tutta la forza che aveva in corpo cercò di liberarlo tirando la trave che alla fine scivolò di lato con fragore.

<< Andiamo via papà! Cos'è successo?! >> replico il bambino con le lacrime agli occhi

<< No figliolo, ho il piede rotto e non riesco a muovermi. Devi ascoltarmi bene, devi prenderti cura della mamma >> spiegò lui tossendo a causa del fumo

<< Che stai dicendo?! >> Sam iniziò a piangere << Andrò a cercare aiuto vedrai che usciremo insieme >>

<< Certo! Vi aiuterò io! >> Replicò una voce alle spalle dei due. Sam si voltò e notò che a parlare era stato Cyrus, l'uomo che aveva incontrato quella mattina.

<< Davvero un peccato che un uomo così talentuoso debba morire insieme a suo figlio. Per cui te lo ripeterò ancora una volta. Dove si trovano i risultati dei tuoi esperimenti? DOVE HAI NASCOSTO IL PROTOTIPO?! DOVE SI TROVA QUEL POTERE?! >> Gridò con il volto contorto dalla rabbia

<< Figliolo >> L'uomo prese tra le sue mani quelle del figlio << Tu sei il mio più grande tesoro, non aver paura, tutto quello che ho fatto l'ho fatto per te, tu sei speciale, non sei come gli altri, in te c'è qualcosa di davvero speciale, un grande potere. Diventerai un grande allenatore di Pokemon, ne sono convinto, abbi cura della mamma per me >> baciò il figlio mentre piangeva dalla paura e tossiva a causa del fumo.

<< Oh che scena commuovente! HOUNDOOM! >> Il blu gridò e subito un Houndoom, un Pokemon simile ad un cane ma con delle lunghe corna ricurve comparve ringhiando dal fuoco.

<< Non temere figliolo, non devi avere paura >> L'uomo con la poca forza rimastagli riuscì a tirare fuori dalla Pokeball un Abra e per tutta risposta Cyrus scoppiò a ridere.

<< Cosa pensi di fare con quello contro il mio Houndoom? Cosa pensi di fare mettendoti contro l'uomo che cambierà il mondo? >> dichiarò con gesta teatrali l'uomo << Houndoom! Lanciafiamme! >> Subito il Pokemon scagliò dalla bocca un potente getto di fiamme ma prima che potesse raggiungere Sam e suo padre l'Abra si avvolse intorno a Sam e usando la mossa Teletrasporto scomparve portando con sé il ragazzo mentre l'intero laboratorio era avvolto dalle fiamme.

Sam fu portato abbastanza lontano dall'Abra del padre, su una collina dove trovò ad aspettarlo la mamma con il professor Oak con un ultimo gesto disperato tentò invano di gettarsi di nuovo nell'edificio ma sua mamma lo strinse forte e il ragazzo dopo poco svenne a causa del troppo fumo inalato.

Dopo quella sera Sam fu ricoverato in ospedale e sua madre per evitare ulteriori traumi al ragazzo, dopo il suo risveglio e la sua dimissione dall'ospedale, si trasferì insieme a lui nella regione di Sinnoh, dove vivevano i nonni materni.

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