Sta accadendo tutto troppo in fretta!! Pt.1

Lei era li.

Una magnifica Pikachu dal sorriso smagliante, che mi fissava con un leggero rossore sulle guance.

Era davvero bellissima...

E ovviamente doveva accadere qualcosa...

SBANG.

Per pura bastardaggine, Alexander mi tirò una pallonata micidiale alla nuca facendomi finire a terra.

-Alex...-

-Si?- disse lui sghignazzando

-Tua Madre in Angolo Retto-

-Eh?- disse lui non avendo capito la battuta.

-Tua madre a pecora.- dissi io rialzandomi e scrollandomi la polvere di dosso.

-Ah-

-Ti sei fatto male?- mi chiese la Pikachu.

Da vicino era ancora più bella...

I suoi occhi ricordavano un cielo limpido e luminoso

In bocca aveva una di quelle caramelle sul bastoncino.

-No sto bene...- sorrisi timidamente.

Lei ricambiò il sorriso.

-Io sono Sabrine, piacere-

-Io sono Maxwell, il piacere è tutto mio-

-Prendi il tuo amico che vi offro qualcosa-

-Oho...Hai fatto colpo ragazzone- commentò Alex e mi diede una pacca sulla spalla.

Presi per il fazzoletto Alexander e lo portai al bar, dove ci aspettava Sabrine e due suoi amici, una curiosa Charmander di colore nera e blu vestita con una giacchetta bianca e con una collarina azzurro ghiaccio e un Riolu, vestito molto simile a me, ma i suoi vestiti erano stracciati e ai polsi portava dei curiosi bracciali e al collo aveva la classica collana dei leggendari.

-Maxwell e amico suo...loro sono Chalene, e Rio-

-Piacere!- sorrise elegantemente Chalene.

-Mph...Ciao-parlò in tutta la sua allegria Rio.

-Uh ciao bella bimba..Io sono Alexander Flamemagnus- disse in modo ridicolamente malizioso Alex, mentre si avvicinava a Chalene.

Lei lo spostò con la coda ridacchiando.

-Dovete sapere che Chalene è la Allieva di Xerneas, e Rio invece è il figlio di Lucario, uno dei più bei Pokémon maschi di tutta Auros!-esclamó Sabrine fangirlando.

-E anche uno dei più forti..-ribadì Rio

-Ehi che combinate baka?-chiese Laila avvicinandosi al bancone.

-Ciao Nee-Chan!- dissero in coro Sabrine e Chalene sorridendo.

Laila si sedette vicino a Rio e ordinò una bevanda alla Mela.

Parlammo per ore di come eravamo arrivati li, oppure di qualche nostra piccola disavventura del tipo "Ero andato a fare bisogni in mezzo alle fratte, ma non avevo fazzoletti con me, e mi sono dovuto pulire con le foglie, ma sfortunatamente (e ovviamente) era ortica".

-Vogliamo andare alla Festa dei Lumi di questa sera?- propose Sabrine.

-Oh si! Io vengo sicuramente! Voglio lanciare anche io una di quelle lanterne volanti!-disse Chalene.

-Io sono curiosa di vedere lanterna di Nonno!-ridacchiò Laila

-Nonno?- chiesi curioso di sapere l'identità del vecchio.

-Oh si,lo vedrai stasera-

-L'appuntamento è alle 20, non mancate- disse Rio andandosene.

-Okay, vieni Sabrine e anche tu Laila, ci prepariamo insieme per la fes-stava per finire di dire Chalene afferrando le zampine delle amiche, ma io la interruppi

-Aspetta!- scesi dallo sgabello e afferrai un quadrifoglio e lo regalai a Sabrine. -Per te...-

Lei arrossì e mi diede un bacino sulla guancia.

Ero peggio di un semaforo, da giallo son diventato rosso-chiappe-di-babbuino.

-A stasera...-disse andandosene.

-Scusami Amico... una domanda tecnica...-

-Dica.-

-Dove cavolo allogeremo?-

Oh cazzo.
Me ne ero completamente scordato.

Non avevamo neanche una fottuta moneta d'Oro, ed eravamo nella città più prestigiosa di tutto il Mondo Pokémon...e anche la più costosa.

Così inizio una disperata ricerca di 10 min. per una casa.
Chiedemmo a quasi ¼ della popolazione di Auros se aveva una stanza/casa/cassonetto da offrirci,chiedemmo anche a un piccolo Jigglypuff di ospitarci nello scantinato, ma lui voleva che lo pagassimo in caramelle, peccato che le caramelle ad Auros costano più del mio Outfit e quello di Alex messo insieme.
Eravamo disperati, finchè non ci imbattemmo nel leggendario Team Eeveelutions da Auros, una delle più grandi e famose squadre d'esplorazione del Mondo Pokémon, e ci proposero di venire ad abitare nella loro Gilda per un po di tempo, finché non avremmo trovati i soldi con cui pagare una vera casa.

Ci dirigemmo verso il tendone,un enorme lenzuolo variopinto, diviso in più parti e ognuna delle quali era rappresentato un dettaglio di ognuna delle eeveelutions, e sul vialetto ci erano Totem raffiguranti diversi Pokémon ma alla vetta c'era sempre una evoluzione di Eevee.

Stavo per entrare, quando ebbi una strana sensazione...
Sentì come se qualcuno mi avesse toccato la spalla, come se !i volesse dare una pacca rassicurante.
Mi voltai credendo che fosse Alex, ma mi sbagliai.

Non c'era nessuno.

E Alex era già entrato,era impossibile che fosse stato lui.

Un brivido di paura mi scese lungo la schiena, ed entrai con la paura, in fondo al cuore di trovarmi un Fantasma davanti.

Una "gentilissima" Flareon ci guidò fino alla nostra stanza, e non erano solo due letti di paglia! C'era pure n'a fonte strana probabilmente che serviva per bere (Adesso per questo profondo ragionamento voglio il premio Nobel).

-Ehi Max, che ne dici se ci facciamo un sonnellino?-propose Alex.

-Umh...Si dai- dissi io e ci allungammo nei rispettivi letti.

Ma forse per me era meglio che non dormivo...

Feci uno strano sogno, ero in quella che sembrava la Vecchia Auros, quella che fu quasi distrutta da una terribile guerra.
Davanti a me c'era un piccolo Axew...Aveva una strana espressione sulla faccia...era un misto tra tristezza e tra rabbia, e aveva degli enormi lacrimoni...

Poi mi resi conto de il perché...

Abbassai lo sguardo e vidi una Axew, femmina, con gli occhi sofferenti e immersi in una pozza di sangue, ed era li, immobile, ad aspettare che la sua vita si spenga.

-Io giuro Artemide...- l'axew iniziò a parlare -IO AMMAZZERÒ QUEL BASTARDO! PER TE, E SOLO PER TE ARTEMIDE!-

Le lacrime si sciolsero sul suo viso, improvvisando una coreografia sui suoi lineamenti, mentre sul volto dell'altro pokèmon, la bocca si mosse e uscirono, con un leggero sussurro, queste parole..

-Ti amo Axe...-

E la sua vita si spense.

Questo paesaggio di morte, mi fece piangere, davvero, cercai di parlare con Axe, ma lui non poteva sentirmi, era solo un sogno.

Axe estrasse dal terreno un'ascia dorata enorme e se la infilò nella fodera.

Poi si rivolse a due Pokémon che non avevo notato...
Un'Emolga e un Excadrill.

-Suicune,Entei e Raikou sono pronti?-

-Si Axe, possiamo andare-disse cupamente la Emolga.

I tre ragazzi arrivarono ai confini ormai distrutti di Auros, dove li aspettavano i tre cani leggendari, completi di armatura....e ferite.

Axe si sistemò su Raikou, Emolga su Suicune e Excadrill su Entei.

-Sapete dove dobbiamo andare...Nell'Arena delle Rovine Maledette, è li che mi aspetta-

I tre partirono, veloci come il vento.

Il viaggio durò giorni probabilmente, ma quei giorni nel mio sogno passavano come secondi, si avvicinavano sempre di più alle Rovine Maledette...

Il cielo si scuri, la terra era arida e di un colore rosso scuro, l'aria era irrespirabile, sentivo un odore di marcio...Carne putrefatta.

Avevo sentito parlare di questo luogo...

Alcuni dicono che se poggi l'orecchio tra le fessure del terreno potrai sentire le anime sofferenti che sono morte li...O in caso fossi meno fortunato... ci sarà un demone pronto a mangiartelo.

Tornando al sogno..

I Tre erano arrivati sulla soglia del Cratere.

I cani leggendari se ne andarono, lasciando soli Axe e i suoi amici.

-E adesso come ci arriviamo all'Arena?-disse indicando una costruzione al centro del Cratere, su una montagnola.

-Io lo so come- e detto questo Axe si buttò nel vuoto.

I due volevano seguirlo ma degli strani Pokémon, Sableye per la precisione, iniziarono ad attaccarli, e loro furono costretti a combattere per sopravvivere.

Intanto Axe era andato in una picchiata diagonale spettacolare, però a quella velocità si sarebbe schiantato, e per di più stavano arrivando visite.

Una Specie di Moltres nero si era piombato su Axe, e lui per poco non si schiantò, ma fortunatamente riuscì a domare il Moltres.

E risalirono su fino sopra l'arena, e da lì Axe lasciò la presa cadendo proprio nel punto giusto...

MA...

Qualcosa di orribile si stava formando al centro dell'arena..

Una Nube nera, rivestita di un armatura del medesimo colore e con rifiniture argentee, dagli occhi rossi come il sangue e dalle sembianze equine.

Faceva paura,
davvero,
era un MOSTRO.

Quando gli sguardi degli sfidanti si incrociarono, senti una cupa voce, uscire dal casco del Mostro..

-Ti è piaciuta la mia sorpresa, Eroe?-

-Il tuo sangue ripagherà quello versato da coloro che hanno combattuto contro di te...- ringhiò Axe mentre estraeva l'Ascia Dorata dalla Fodera.

-Prova a battermi, mocciosetto- e detto questo uscirono due mani dalla schiena del Mostro e un di queste, impugnava una spada, una lama nera affilatissima, il cui aspetto era preoccupante.

Iniziò un feroce scontro tra i due, tante erano le imprecazioni, le ferite e il sangue che schizzava ovunque.

Non era mai Axe il primo ad attaccare, era sempre il suo mostruoso avversario che cercava di attaccarlo e ferirlo gravemente, in qualche modo.

Parata.

Affondo.

Parata.

Fendente.

Era questo il ritmo della lotta, era qualcosa di davvero entusiasmante.

A volte le mosse venivano fuse insieme a quelle della scherma.

Tipo un Dragobolide con un Fendente. E così via...

A volte quello spregevole essere nero ricorreva al gioco sporco per riottenere un po di terreno durante la lotta...

Tutto sembrava a favore di Axe, ma inaspettatamente, l'Ombra (Come la chiamo io)
riusci a ribaltare la situazione a suo favore...

Disarmò Axe,
Prese al volo l'ascia, e usando le mani spezzò a metà l'impugnatura.

Axe rimane sorpreso, e quando L'Ombra lanciò i resti della sua arma aurea, lui corse a riprenderli...

Ma cosa doveva farci con dei resti?

Ma lui ebbe un lampo di genio, prese la lama ormai spezzata alla giuntura e la indossò sui denti, ricordando molto l'aspetto di un Haxorus.

"Adesso capisco il soprannome Axe Zanna D'Oro..."

Ma improvvisamente....

Continua nel prossimo capitolo...

Dedicato a Mattia di Pietro e a Satoru Iwata, il creatore della Nintendo...

Riposa in pace, e grazie per la splendida infanzia...♡

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