Atto Secondo - Passato e presente

Atto Secondo:

Parte prima
"Passato e Presente"

Conobbi Dream anni orsono...
Quando ero rimasto solo con Cross, in quello spazio immenso.

Non avevo più né ricordi, né sentimenti.
Ero senz'anima...
Non comprendevo nemmeno le emozioni del mio amico e compagno di sventure. L'unica cosa che mi restava da fare era accasciarmi al suolo e osservare... Osservare l'immenso vuoto attorno, costernato dal medesimo colore bianco. Osservare Cross; mentre provava ad interagire c
on me, ed io non potevo fare di più che sparare qualche frase sconnessa da ogni tipo di riferimento emotivo. E, nonostante questo, mi sopportava ancora e cercava di aiutarmi come poteva. Ammetto che ammiravo la pazienza e le cure da lui riservatemi. Solo che non potevo essere di chissà quanta compagnia...
Mi pento molto di ciò...

Rimanemmo bloccati lì a lungo, nonostante i vari tentativi di Cross per uscirne. Poi ecco di colpo, egli arrivò. Durante la notte apparve, come una fiaccola nell'oscurità. Pareva essere una creatura mistica, angelica, divina. Si accorse subito del mio "problema" e si avvicinò a me, quasi incuriosito da ciò. Mi accarezzò la guancia, e subito sentì qualcosa in petto bruciarmi dopo tanto tempo. Lo avvertì anche lui e ne sorrise compiaciuto. Poi mi diede un bacio sulla fronte. Dolce, tenero... In quel momento persi coscienza e caddi a peso morto su di lui.

Il mattino dopo, mi risvegliai in un caldo letto candido, con lenzuola linde e profumate. Tutt'attorno vi era una stanza con pareti che variavano tra l'oro ed il bianco, con statue, vasi e girogori d'ogni tipo. Mi alzai confuso, non ricordavo minimamente di esserci finito in quel luogo. Pensavo di star impazzendo, magari stavo solo sognando. In un colpo ogni dubbio svanì quando vidi entrare quella creatura, sempre elegante e altezzosa: quasi al pari di un eroe greco che ritorna vittorioso dalla battaglia.
Mi sorrise dolcemente e si sedette sul letto accanto a me.

????: Finalmente ti sei svegliato... Qual è il tuo nome?

DS!Ink: Ink... Chi sei tu?

????: Io sono Dream, colui che ti ha salvato da quel postaccio.

DS!Ink: *sottovoce* ... Cross?

DS!Dream: Non ho capito, puoi ripetere?

DS!Ink: Cross... Quello che era con me... Dov'è ora?

DS!Dream: Oh... Beh quando sono ritornato per prenderlo era sparito. Ma non ti preoccupare... Ho già mandato qualcuno a cercarlo.

Mi sorrise teneramente, prendendomi la mano e baciandola. Riprovai nuovamente quel calore, era una sensazione così bella. Viso caldo, ardente... E poi un certo bum bum bum bum bum, proveniente dal petto... Sentivo come se, in un istante, il cuore mi fosse comparso e avesse iniziato battere all'impazzata per far sentire la sua presenza.

DS!Dream: Ora riposati. Più tardi sarà servito il pran-

DS!Ink: A-Aspetta...

Si voltò verso di me, con un volto quasi preoccupato. Mi prese le mani dolcemente, le accarezzò con le sue dita ossute in maniera candida e delicata.

DS!Dream: Ti serve qualcosa?

DS!Ink: N-No solo... Puoi restare qui? Ti prego.

DS!Dream: Come?

DS!Ink: S-Scusa è che... Non so nemmeno come- Io non... *Sospira*

DS!Dream: *ridacchia* Tranquillo... Rimarrei volentieri, ma ho del lavoro da sbrigare...

Si avvicinò piano, mi sussurrò all'orecchio dolci parole, con quella voce bassa, ma un po' lieve.
"Appena finito torno subito da te, ok?" Poi mi rivolse uno sguardo, attendendo una mia risposta. Annuii lentamente, facendo coincidere le nostre visuali.
Poi fu lui a rompere la coesione tra i nostri occhi; sorrise, baciandomi la guancia, ed uscì dalla stanza così come era comparso: dal nulla, senza che nessuno avesse mai richiesto la sua presenza.

Col tempo finimmo per avvicinarci molto l'uno all'altra. Le risate allegre, le occhiate fugaci, la fiducia reciproca...
Non ci volle molto prima di cadere perdutamente tra le sue braccia, considerando la mia condizione.
Il mio cuore era vuoto, gli serviva qualcosa per essere colmato; e all'epoca l'unica cosa che fosse in grado di farlo era lui... La sua aura, i suoi poteri.
Mi fecero sentire bene.
Mi diedero l'illusione di stare finalmente meglio.

Ma non ero l'unico ad aver scoperto quello che mi stava accadendo.
Anch'egli lo aveva colto... Eccome se l'aveva percepito. Non so, forse c'entrava con i suoi poteri.
Però non faceva nulla, si lasciava desiderare. Si mostrava prezioso e indispensabile per vivere, era divenuto l'ultima goccia d'acqua in mezzo al deserto più arido. Aspettava solo che fossi abbastanza pronto, prima di poter fare qualcosa.

Intanto mi prese sotto la sua ala, mi unii a lui per combattere il fratello... E purtroppo anche Cross. A malincuore fui messo in conflitto col mio stesso compagno di "cella". Più affrontavo gli scontri, più mi sentivo in colpa...
Ma d'improvviso ritornavo in me. Infondo se combattevo, lo facevo anche per fargli riprendere il senno. Era lui quello ammattito e condizionato... Forse...

E andai avanti giorni interi con questa condizione... Mesi... Primavere...

Poi qualcosa stava cambiando, in una giornata di primavera si avvicinò a me con la sua solita eleganza, mi prese delicatamente il mento con le dita e mi alzò verso di lui. Mi ammirò qualche secondo, con quei suoi occhi giallastri che mi stavano sbranando il corpo, ma anche l'anima.

DS!Dream: Raggiungimi nelle mie stanze, questa sera

Mi lasciò un bacio velato sulla guancia, allontanandosi verso la porta e chiudendola sonoramente. A quanto pare aveva fretta: era impaziente, più del solito. Non aveva mai fatto così prima d'ora...

DS!Blue: Così... te ed il capo~

DS!Ink: mh?!

DS!Blue: Non l'hai capito?

DS!Ink: Capire cosa?

DS!Blue: Giusto, tu non sei abituato a queste cose. Allora buona serata~

Roteai gli occhi verso l'alto. Presi un foglio e mi misi a disegnare.
Mi aiutava farlo...
Mi ha sempre aiutato...
Anche con Cross. Egli raccontava ed io provavo a capire attraverso al disegno.
Serviva anche a tirare fuori alcuni pensieri... Ed in quel momento tra la marea di ricordi, lapsus e altro, finii per fare un ritratto di quel "angelo maledetto".

La sera non tardò ad arrivare e, quando l'ultimo raggio di sole abbandonò la terra, attraversai la porta della sua stanza. Sembrava deserta. Mi guardai attorno fino a quando la sua voce non smorzò il tutto.

DS!Dream: Da questa parte.

Proveniva dal terrazzo sulla camera, la cui porta era aperta ed entrava uno spiffero che faceva danzare le tende.
Non furono necessari avvertimenti, si accorse subito di me. Era seduto su un tavolino, apparecchiato per due, illuminato da una candela e accompagnato da un vaso con un piccolo narciso giallo. Mi sorrise.
Una smorfia dolce, amorevole.

DS!Dream: Prego, siediti!

Feci come mi aveva detto e mi sedetti davanti a lui.

DS!Dream: *Prende una bottiglia di vino e versa nel bicchiere* Immagino che tu non abbia ancora cenato, quindi ho pensato a provvedere al tutto. Vuoi?

DS!Ink: *nega* Grazie, ma non sono un grande amante dell'alcool.

DS!Dream: Oh, che vuoi che sia un sorso?! 

Me ne versò effettivamente un sorso di quella sostanza carmina nel bicchiere. La bevvi lentamente nel giro di tutta la sera. Come già detto, non ero un grande bevitore. La cena era squisita. La serata era magnifica. Ed il tutto sarebbe dovuto finire con una fetta di torta.

DS!Dream: Allora?! Che ne pensi?

DS!Ink: È tutto così... Incantevole!

DS!Dream: E la torta?

DS!Ink: È molto buona

DS!Dream: Sei sicuro?

DS!Ink: Credo... perché?

DS!Dream: Non lo so... Credo manchi qualcosa.

DS!Ink: Del tipo?

Al posto di rispondere, subito si alzò. Si avvicinò a me con quella sua andatura elegante e lenta, che mi immobilizzò in un istante. Le sue calzature erano abbastanza rumorose e risuonavano quasi come le lancette di un orologio, ma in maniera più solenne e rumorosa, pari solo ad alcune campane. Degluttii, non capendo cosa volesse fare. Mi alzò il viso: in qualche modo mi ritrovai in piedi davanti a lui, a guardarlo dritto negli occhi gialli, con le sue mani sul mio bacino.

DS!Dream: Penso che manchi un po' di gusto... Vediamo se riesco a risolvere così...

Senza lasciarmi il tempo di aprire bocca, mi baciò semplicemente. Si staccò poco dopo leccandomi "le labbra".

DS!Dream: mhh~ ecco il gusto che cercavo~

In un colpo divenni arcobaleno. Mi aprì dolcemente la bocca, accarezzò la parte inferiore, mentre mi perdevo lentamente nelle due luci gialle nelle sue orbite. Riprese un altro bacio, più strano questa volta: le nostre lingue si intrecciarono più volte, era rude e vorace. Capì solo in quel momento la sua "fame" ed il gusto che gli mancava. Chiusi gli occhi, lasciandomi trasportare dalla sua danza e intrappolato nella sua ipnosi.

Sentii, però, che un qualcosa muoversi. Avvertii che sulle mie braccia passava un oggetto delicato: un nastro di seta, che si intrecciava tra i miei polsi in un aureo fiocco. Poi giunsero due mani: una a tenere quella sorta di pacchetto; l'altra invece si spingeva più in là, verso il mio fondoschiena. Il suo corpo continuava a ridurre la distanza, ed il mio, per la sorpresa, si spostava più sul tavolo fino a salirci sopra direttamente.

Seguirono altri baci, dolci o voraci lui non notava la differenza; poi giunsero i morsi, i suoi marchi che lasciava per segnare il suo territorio. Inseguito ci spostammo: tavolo, balcone, muro...
E finalmente il letto, dove presero il via le vere danze. Mi strappò via gli abiti d'intralcio, fatta eccezione dei guanti ancora legati nel nastro.
Si tolse la camicia e...

Si tolse la camicia e-

Non ricordai più nulla di quel giorno.

Strano, no?

Si pensa che la prima volta sia indimenticabile...

Eppure io non mi ricordavo nient'altro...

Non... Non mi ricordavo il piacere...

L'emozione...

Il cuore che batteva...

Il brivido...

Nulla...

Assolutamente nulla...

Se mi avessero raccontato all'epoca tutto questo, non avrei compreso...

Secondo narratore: DS!Ink

Continua...

Sono tornata.
Probabilmente sparirò di nuovo.
Il tempo sta scarseggiando parecchio, però almeno ora c'è un capitolo.

Spero sia stato di vostro gradimento e alla prossima.

Angela 💜Hanji

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