Luca (2021)
Mi chiamo Luca.
O meglio, così mi hanno chiamato i miei genitori, ed è il nome più bello che mai potessi ricevere.
Sono nato il 22 dicembre del 2000, nel primo anno del nuovo millennio, simbolo storico di un'assoluta rivoluzione.
Luca è un nome maschile, sebbene finisca con la "a", che in italiano rappresenta solitamente il genere femminile.
Credo vivamente che, glissando sui nomi composti, sia del tutto unico nel suo genere all'interno della lingua italiana, un po' come lo sono io all'interno della società.
Il mio nome deriva da "Lucas" o "Loukas" in greco, che significa "proveniente dalla Lucania", un'antica regione italiana, così come le mie origini apparenti.
A sua volta, la parola Lucania, ha un'etimologia incerta, un po' come la mia identità.
Le opzioni più accreditate sono "leukos" (o "lux" in latino) che significa bianco o luce, e "lykos", lupo.
Se da un lato ho sempre amato i canis lupus, e il destino ha fatto sì che il mio trovatello Kai sia un piccolo lupoide (un po' sproporzionato, ma comunque stupendo, anche in questo caso, come lo sono io), il lupo è allegoricamente simbolo di fedeltà, amore, attaccamento alla famiglia/branco, protezione, forza e abilità nel raggiungere i propri obiettivi.
Comunque sia, se Dante vede nella lupa l'avarizia, tutti comunemente ci facciamo l'"in bocca al lupo" per prosperare che tutto vada bene e di trovare accoglienza e sollievo in una situazione potenzialmente complicata.
Oltre al mio fototipo cadaverico, capace di fare invidia ai migliori riflettori cinematografici i primi giorni di sole intenso d'estate, il bianco e la luce, sono altrettanto ricorrenti all'interno della mia vita: il 22 dicembre è ufficialmente il giorno in cui, dopo il solstizio, le giornate iniziano ad allungarsi e, sebbene tutto ci sembri glaciale all'inizio, in quanto è appena arrivato il rigido inverno, con il tempo, l'aumento della luce diurna scioglierà il gelo e ci regalerà la nostra tanto attesa estate.
In poche parole, io, con la mia nascita, porto la luce.
Parlando proprio di questa, la luce bianca è l'unione di tutti, nessuno escluso, i colori dello spettro visibile e, se ne mancasse anche solo uno, non assumerebbe la sua identità e purezza.
La luce si comporta come me: io sono me stesso in tutte le mie sfaccettature, nessuna esclusa e perdo di valore mascherandone alcune.
La luce, se esageratamente troppa e nello stesso momento, può accecarci e causare danni irreversibili al nostro organismo.
Se invece dosata in giusta maniera, ci permette di esplorare la realtà e di scaldarci il cuore.
Le persone hanno talmente bisogno della luce bianca nella propria vita quotidiana, che tentano di simularla nelle loro abitazioni con lampadine quando non è possibile averla.
La luce bianca, infatti, è quella che proviene dal sole, quello che, anche quando non si vede, continua a scaldare con la propria energia tutti dall'altro lato del mondo, ininterrottamente.
Mentre vi "rivelo" che il buio è astratto e quindi non esiste materialmente (poiché è definito come "assenza di luce"), vi ricordo che la luce è un'onda elettromagnetica, misteriosa nella sua composizione (teoria corpuscolare/ondulatoria), ma che è essenzialmente energia pura e indispensabile per la vita di tutti.
Questa radiazione è elettromagnetica, un impulso rapidissimo, così veloce che ha un'unità di misura tutta per sé, e, al momento, è solo ipotetico il poter pensare di raggiungere una velocità così elevata in tutto l'universo conosciuto.
Anche se la luce che il sole emette è bianca pura, noi continueremo a percepirlo, con i nostri strumenti, di colore arancione.
Devo ammettere che, i colori associati al nome Luca, spesso sono proprio l'arancione e il giallo che sono rispettivamente i miei colori preferiti ora e di quando ero piccolo.
Devo aggiungere che il nonno che mi ha donato la mia corporatura e parte dei miei valori di vita si chiama proprio "Luciano": anche lui è "proveniente dalla Lucania", è energico e cadaverico.
In questo enorme e lungo parallelismo fatto di tanti colori diversi tutti messi insieme, questa è l'essenza di Luca: ambiguità, energia, calore e, semplicemente, luce.
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