E brucio,
lontano dagli occhi e dal fango
lontano dove solo le parole arrivano strisciando.

Arranco.

E brucio senza un sentimento
anche se lo sento che scalpita.
E brucio ma non lo do a vedere.
Sommerso.
Affranto.

Freddo fuoco che mi scalda.
Una mano gelida sulla pelle calda.

Gocce bollenti dai miei occhi stanchi.
Piango.

E brucio.

Quel calore,
l'ardore
l'eterno tormento.
Ora in eterno.
Attento.
Contento.

E brucio.

Seppur stanca, seppur lontana.
Seppur affranta.
E brucio come le foglie, come le canzoni
come libri dati alle fiamme.
Come apostrofi mancati in alcune conversazioni astratte.

E brucio.

Come l'incenso,
come il profumo intenso.

Un sentimento soffocante
che mi scalda senza soddisfarmi ma mi rende vivo.
È appagante.

Brucia come la sola cosa che sento,
brucia come la fiamma di un fiammifero spento.

E brucio. Come la cenere che torna alla terra.
Come la tempesta.
Come la quiete,
come l'assenza.