sogni d'inverno
Soporifero solstizio d'inverno,
sogno bizzarro,
cantico della libera mente.
Giordano Bruno,
arso per il suo peccato:
ragion più che fede.
Mezzo busto ancor arde,
voce mozza chiamò:
“Tu che di scienza sei fatto, avvicinati.”
Il giubilo,
padre fondatore del pensier chiamò me,
poscia io esser il suo discendente.
Odi distintamente il suo proferir verbo:
“ Arso fui, ma ora son ilare,
voi uomini siete fedeli della scienza”
il mio volto bramava, pendevo dalla abbrustolita carne
“ Pretendi dialogo, mobilizza i tuoi pensieri.
Non star taciuto, esponi e criterizza”
io stetti immemore,
sospiro mi fu tolto,
mi sveglia con un nuovo spirito combattivo.
Voi messeri
Prestate orecchio e occhio,
Fidatevi della scienza e non del malocchio.
Molte figure si gettaron nell'ade per questo,
Miseri trogloditi che preferite false ipotesi
voi disturbate il loro riposo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top