Prologo: Un Giorno Speciale

<<Sparx! Sparx!>>

La voce di Yeaf riecheggiò nella piccola stanza da Capitano del Luxray.
Nonostante l'età che avanzava, la vitalità della Leafeon non si era minimamente spenta, così come la sua bellezza. Dopo la promozione di Sparx, era diventata praticamente come un secondo Capitano, su cui egli e i ragazzi facevano affidamento quanto ne facevano sul Luxray stesso.

<<Oh! Eccoti qua, Yeaf!>> rispose Sparx. <<Mi chiedevo che fine avessi fatto>>

<<C'è voluto più del previsto, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. È tutto pronto! Sarà una serata memorabile!>>

<<Ovvio che lo sarà, piccola. Sai bene quanto è importante questa data>>

<<Già...>> sospirò Yeaf, nostalgica. <<Esattamente dieci anni fa, tu, Kate ed Alex avete sconfitto Giratina e salvato tutti, mentre noi altri fermavamo i cloni del team Cobalto...>>

<<Ehi! Non parlare come se il tuo contributo fosse stato futile!>> esclamò il Luxray. <<Senza di te e tutti i nostri compagni le cose non sarebbero mai potute essere le stesse>> si interruppe un attimo, perdendosi nei suoi pensieri. <<Mi mancano, lo sai? Farei di tutto per rivederli... Alex, Emily, Zora, Chiara, Eliza...>>

<<Anche a me...>> mormorò lei. <<Almeno non abbiamo perso le tracce di tutti loro però!>>

Sparx ridacchiò. <<A proposito di Eric, sai che fine ha fatto? Vorrei chiedergli una cosa per la Gilda>>

<<No, Capitano>> scherzò Yeaf. <<So che era con Kate a svolgere una missione tosta, ma non so né dove siano né quando torneranno. Spero abbastanza presto per la festa!>>

<<Non preoccuparti per loro. Ray piuttosto->>

<<L'ho mandato al Giardino dei Meli a cercare qualche Mela Perfetta per la festa insieme a Ethan. Starà benone. Hope invece è con Roa a dare una mano per la festa, mentre Céline ha detto che voleva fare una sorpresa>> si affrettò a rispondere Yeaf.

<<Bene. Ottimo lavoro, piccola. Hai organizzato questa festa alla perfezione!>> si complimentò lui.

<<Come ogni anno>> ribattè lei facendo un occhiolino.

<<Sì sì. Come ogni anno, va bene>> le disse Sparx scherzosamente. <<Ora mi puoi fare un favore?>>

<<Certo. Dimmi>>

<<Chiama Chatot. Dobbiamo fargli sapere della nostra decisione>>

<<Oh sì!>> esclamò Yeaf, trattenendo una risata. <<Vado subito!>>

La Leafeon corse via dalla stanza e Sparx si sedette in attesa del suo ritorno.

Le cose non potevano andare meglio per la Gilda: in quei dieci anni con Sparx come Capitano gli apprendisti si sentivano molto più vicini a lui, sebbene quelli della vecchia squadra fossero stati tutti a poco a poco promossi e sostituiti da nuovi giovani.

Tra questi, c'era anche Ray, il figlio dodicenne di Sparx e Yeaf, il quale ce la metteva tutta per diventare un esploratore con i fiocchi, mostrando per di più un talento come pochi altri.

Se solo non fosse stato bravo quanto testardo...

Hope frattanto, ormai ventitreenne, aveva coronato il suo sogno di diventare un'esploratrice modello, nota a tutti come "l'ammazza-Draghi".

Certo, non che avesse mai ucciso qualcuno, ma grazie alla sua tecnica di tipo Folletto insegnatale dalla Sylveon Chiara, nessun Drago poteva tenerle testa.

Nel mentre, in gran segreto, alle volte si allenava con Kate per padroneggiare al meglio le sue doti da Purificatrice, che ancora doveva del tutto scoprire, di cui nessuno, tranne la sua famiglia, sapeva della loro esistenza.

E Céline, invece? La dolce e timida Shinx gemella di Ray? A Sparx sovvenne il ricordo della mattina di due anni prima, subito dopo che Ray si era iscritto alla Gilda...

》》》

Ray aveva appena lasciato la stanza di Sparx con un immenso furore, pronto ad andare subito a farsi conoscere dai suoi compagni e a cominciare l'addestramento.

Il Luxray fece per seguirlo e aiutarlo a presentarsi ai ragazzi, ma all'improvviso la testolina di Céline fece capolino da dietro lo stipite della porta.

<<Mmm... papà?>> mormorò la Shinx, uscendo poco a poco allo scoperto.

<<Ciao, Cél!>> la salutò lui con il suo abbreviativo inventato dal fratello. <<Ti serve qualcosa? Sei anche tu qui per iscriverti?>>

<<Ecco... a dire il vero... papà, posso parlarti?>> Sparx fece per rispondere, ma la piccola lo anticipò. <<Prometti che non mi odierai?>> fece, con un filo di voce.

<<Eh? Certo che non ti odierò, figlia mia! Non potrei mai farlo!>> esclamò Sparx, iniziando a chiedersi perché avrebbe dovuto. <<Ora dimmi tutto. Ti ascolto>>

Céline trasse un respiro profondo. <<Allora...>> cominciò, con un groppo alla gola. <<Io... non...>> si interruppe, ma dopo un sospiro riprese. <<Io non... beh... so che in famiglia siamo tutti così... che ci hai sempre detto di farlo... ma io... non voglio diventare un'esploratrice... iscrivermi alla Gilda...>> confessò con le lacrime agli occhi. <<Sento che non è la mia strada, ma allo stesso tempo non so nemmeno cosa voglio davvero... io... ti prego, non odiarmi per questo!>>

Il Luxray emise un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo non poteva vedere sua figlia piangere per quel motivo.

<<Ehi ehi, Cél. Stai tranquilla, io non voglio che tu diventi per forza un'esploratrice. Non ho mai obbligato Hope o Ray a farlo, né tanto meno lo farò con te>> la calmò, accucciandosi di fronte a lei. <<Sei ancora molto giovane e le possibilità che hai davanti sono infinite! Qualunque cosa tu decida di fare nella tua vita, io la accetterò>> disse, accarezzandole la testa. <<Sempre che... non sia qualcosa di cattivo...>> borbottò poi.

<<Di... dici sul serio, papà?>>

<<Certo, cucciolina. Sii libera di scegliere quel che vuoi. Basta solo che tu sia felice>> rispose lui.

Le diede un bacio sulla fronte, e lei gli si accoccolò sotto il suo possente busto.

<<Grazie, papà! Sei il migliore!>> esclamò la piccola, sorridendo da un lato all'altro del volto.

<<Per te questo ed altro, Cél>>

》》》

Ripensare a quel momento fece scappare a Sparx un sorrisetto.

La Shinx stava quindi continuando gli studi in attesa di scoprire la sua vocazione, ma si era comunque trasferita alla Gilda insieme alla sua famiglia dopo che la loro vecchia casa venne ceduta ad Eric e Kate.

Chissà cosa avrebbe deciso per il suo futuro...

<<Eccomi qui, Sparx>> gracchiò improvvisamente una voce.

L'oramai vecchio Chatot avanzò nella stanza saltellando debolmente seguito da Yeaf, la quale ridacchiava tra se e se.

<<Chatot>> salutò il Luxray. <<Dobbiamo farti una proposta che cambierà molte cose per la Gilda, ma soprattutto per i nostri esploratori>>

<<Oh. E di che si tratta?>> chiese il Pokémon Musicale.

Yeaf prese la parola. <<Io e Sparx abbiamo tirato giù due somme... e siamo giunti ad una conclusione riguardo la quota del 10% che spetta agli apprendisti che svolgono gli incarichi della Gilda appesi alle Bacheche: possiamo modificarla senza temere nulla>>

<<Per la precisione>> intervenne Sparx. <<Vogliamo aumentarla affinché reclute e non possano trarre maggiori benefici>>

<<Mmm... ho capito>> fece Chatot, pensieroso. <<Sì, in effetti possiamo anche pensare ad un aumento della quota. Metterla ad un 15 o anche ad un 20% se proprio vogliamo esager--->>

<<Chatot>> lo interruppe il Luxray con un sorriso. <<Io e Yeaf pensavamo ad un 50%>>

Chatot sgranò gli occhi, allibito.

<<SQUACK! No! Nonono! È impensabile! È troppo! Finiremo con il perderci!>>

<<Sbagliato!>> esclamò Yeaf. <<Ti abbiamo detto che abbiamo tirato giù le somme>>

Il Luxray annuì. <<Confermo. Le casse della Gilda sono piene grazie all'arrivo delle nuove reclute e ai lavori svolti negli anni da tutti gli esploratori passati da qui. Aumentare la quota che spetta a loro, anche se di così tanto, non arrecherà noi alcun danno e allo stesso tempo invoglierà gli esploratori stessi a lavorare ancora di più!>>

<<E nel caso le cose si mettessero male>> intervenne la Leafeon. <<Possiamo diminuire la quota al 40%, che comunque rappresenta una percentuale sempre ottima rispetto alla precedente e può permetterci di salvare la situazione>>

Conclusa la spiegazione, il Pokémon Musicale si voltò da un lato e chinò lievemente il capo.

<<E sia...>> si arrese. <<Il Capitano sei tu...>>

<<Perfetto!>> fece Sparx. <<Non te ne pentirai, fidati. Stasera annuncierò la novità!>>

》》》

<<È davvero necessario?>>

<<Sì, Kate. Lo è e lo sai. Ti chiedo solo qualche minuto>>

<<E va bene, Eric... basta che non ci faccia arrivare tardi per la festa>>

<<Scherzi? Nemmeno io voglio perdermela! Dai su! Cominciamo!>>

I due erano appena usciti totalmente indenni da una durissima missione di soccorso che avrebbe fatto impallidire dalla paura la gran parte degli esploratori.

Quei dieci anni parevano non avere avuto effetto su di loro: sempre lo stesso carattere, sempre lo stesso amore che provavano l'un per l'altra identico a quello del primo giorno, sempre la stessa corporatura... per entrambi.

Già, Kate ancora non si era evoluta, e la cosa era un mistero per tutti visto che avrebbe dovuto farlo come minimo cinque anni prima. Nemmeno i più noti dotti sapevano dove girarsi, sapendo che l'evoluzione richiede una certa età, ma anche un certo livello di forza, cosa che la Shinx sicuramente possedeva.

O almeno così si pensava, finché Eric non ebbe un'illuminazione, la quale si rivelò essere l'ipotesi più sensata e realistica: e se i poteri da Purificatrice di Kate, sempre usati e abusati, avessero "inibito" la sua forza da Pokémon normale impedendole di avere i corretti parametri per evolversi?

Riflettendoci, anche Sparx gli diede ragione. Lui, pur essendo un Purificatore, usava i suoi poteri solo per necessità e soprattutto li aveva scoperti anni dopo Kate, mentre la sorella quasi mai usava le sue normali abilità da Pokémon.

Così, venne stabilito che la giovane, per evolversi, avrebbe dovuto recuperare circa... sedici anni di allenamento, quindici come minimo, e ogni giorno ci pensava Eric ad allenarla senza permetterle di usare i suoi poteri.

<<E se non fosse questa la soluzione?>> mormorò improvvisamente la Shinx. <<E se... avessi proprio un problema fisico che mi impedisca di evolvermi? Se tutto questo fosse inutile e non mi evolverò mai?>>

<<Kate... ne abbiamo già parlato>> le rispose Eric, dolcemente. <<È l'unica cosa che possiamo fare. E poi, onestamente, non ho mai sentito parlare di "problemi fisici" che negano l'evoluzione ai Pokémon>>

<<Sì, ma mi alleno da anni ormai! Non sarebbe già dovuto... cambiare qualcosa? Non posso rimanere Shinx per sempre...>>

<<Non succederà>> la rassicurò lui. <<Tu ci tieni ad evolverti. Sai bene cosa comporterà questo: che non solo sarai ancora più forte... ma anche che finalmente potremo mettere su famiglia. Dobbiamo continuare ad allenarci, Kate. Senza perdere la speranza, ok?>>

Lei annuì, pensando alle parole che, per un'altra volta ancora, aveva udito, con una luce di determinazione nei suoi occhi.

<<Ok! Fatti sotto allora!>>

》》》

Con il Sole che si accingeva a sparire sotto al mare, Sparx e Yeaf fecero per uscire soddisfatti dalla stanza da Capitano dopo la discussione con Chatot, ma si trovarono il loro figlio dodicenne Ray corrergli incontro con foga.

<<Mamma! Papà!>> esclamò il giovane, emozionato e vivace come ogni volta che scopriva qualcosa di nuovo. <<Conoscete il Picco del Cielo? Ethan mi ha detto che è un posto bellissimo!>>

<<Ciao anche a te, Ray. Trovato tutto quello che ti avevo chiesto? Oh sì, bene bravo>> ironizzò Yeaf sull'esuberanza di Ray.

Sparx sorrise divertito, ma preferì rispondere al figlio, il quale ignorò totalmente il commento della madre. <<Sì, ne abbiamo sentito parlare in passato. Era una meta estremamente popolare tra gli esploratori non appena venne riaperta la strada per il villaggio Shaymin situato ai suoi piedi>>

<<E così fu per molti anni a venire>> continuò la Leafeon. <<Ma alla fine sempre meno esploratori partirono per il Picco del Cielo, anche perché erano perlopiù attratti dal "leggendario tesoro che fa impallidire tutti gli altri", che tutti coloro che lo hanno trovato hanno solo potuto vederlo, senza nemmeno poi poterlo portare via>>

<<Forte!>> esclamò Ray. <<E come sono questi Shaymin? Ci siete mai stati? Avete visto il tesoro?>>

<<Non lo sappiamo, no e no>> rispose velocemente il Luxray. <<Potevamo anche andarci, ma diciamo che... avevamo altri... pensieri per la testa>> fece, rievocando principalmente Groudon e Darkrai. <<E ora sono Capitano, quindi la situazione cambia poco alla fin fine>>

<<Ho un'idea!>> proclamò il giovane, facendo un saltello. <<Organizziamo una spedizione!>>

Il Luxray sospirò rassegnato. <<No, Ray. Non possiamo>>

<<E perché no? Andiamo a trovare questo tesoro!>>

<<Che non esiste...>> puntualizzò Yeaf. <<Ray... posso anche dirtelo: si tratta della meravigliosa vista che si gode dalla vetta. Null'altro>>

<<Non ci credo!>> esclamò Ray. <<Un tesoro in grado di far impallidire tutti gli altri... non può essere solo una vista! Sono sicuro che c'è di più su quel monte! Qualcosa che nessuno ha ancora scoperto e che dobbiamo scoprire noi!>>

<<Non cercare di convincermi, Ray>> fece Sparx, duro. <<E comunque non c'è nulla di nuovo da scoprire al Picco del Cielo. Di questo puoi starne certo. Quindi, niente spedizione, chiaro? Non sprecheremo tempo e risorse per nulla>>

La cosa non scoraggiò minimamente il giovane Eevee, sul cui volto si formò un'espressione fortemente determinata.

<<Allora ci andrò da solo!>>

<<Non se ne parla, signorino Raymond!>> ribattè immediatamente Yeaf. <<Il Picco del Cielo non è tutto così bello e ospitale come sembra: una decina di esploratori inesperti con la tua stessa idea ci hanno rimesso LA VITA in questi ultimi decenni, tutti non per colpa dei Pokémon che lo abitano, bensì del freddo, dei crepacci e delle frane! Senza una guida esperta ed un equipaggiamento di tutto punto non ce la farai mai! Pertanto levati questa follia dalla testa!>>

Sparx ammorbidì il suo sguardo, sapendo che quello scatto d'ira era dovuto solamente alla preoccupazione fondata della Leafeon.

<<È solo per il tuo bene, Ray>> disse poi con calma. <<Quando poi un giorno sarai più grande ed esperto potrai andare, e so che manca poco a quel giorno. Sei un esploratore formidabile per la tua età, probabilmente perfino migliore di quanto lo fossi io all'epoca. Datti da fare e vedrai che sarai sulla vetta del Picco del Cielo in men che non si dica!>>

Purtroppo, il testardo Eevee non recepì perfettamente il messaggio.

<<Bah>> mormorò, voltandosi e andandosene verso la porta. <<Va bene... niente Picco del Cielo... guastafeste>> l'ultima parola venne appena sussurrata e appena recepita da Yeaf, la quale però non reagì.

Non appena Ray uscì dalla stanza, i due genitori si scambiarono uno sguardo malinconico. Odiavano essere duri con i propri figli, ma alle volte l'alternativa era solo quella.

<<È inutile>> commentò Yeaf. <<Ray è troppo testardo>>

<<Già. Chissà da chi ha preso...>> fece Sparx, gettando un'occhiata divertita proprio dritta all'amata.

<<Spiritosone... Ad ogni modo, sai che questa storia del Picco non finirà qui, vero?>>

<<Ne ero certo fin da quando ha cominciato a parlarne>> rispose lui. <<Ci riproverà, questo è sicuro>>

<<Solitamente non sono io quella protettiva con i figli, ma avendo a che fare con un tipo come Ray... Non andrà da solo veramente, no...?>> domandò la Leafeon con timore.

Il Luxray ci mise qualche secondo a rispondere.

<<Non lo so>> mentì poi, senza essere neppure troppo convincente. <<Non lo so davvero>>

Yeaf sospirò, posando il suo sguardo smeraldino altrove.

<<Speriamo bene...>> mormorò, volgendosi di nuovo al compagno. <<Vado a cercare Chimecho. Vedo se ha bisogno di aiuto con le pizze>>

<<Vai, Yeaf. Io invece aspetterò Eric. Devo parlargli. Intanto tra poco mi farò un giro in città a vedere se è tutto a posto>>

Dopo che Alex aveva lasciato lei le indicazioni per la ricetta, Yeaf si rese conto che preparare una pizza nel mondo Pokémon era molto più arduo del previsto: dove trovare gli ingredienti principali come la farina e i pomodori?

Per fortuna Eric le diede una consistente mano. Sotto suo consiglio, i pomodori vennero sostituiti dalle Bacchemodoro, mentre per la farina si utilizzò quella di castagne, molto comuni alla Foresta Mezzanotte a sud della regione.

Il risultato non fu affatto male, peccato che entrambi gli ingredienti fossero piuttosto duri da trovare. Il primo perché le Bacchemodoro erano rarissime e la loro crescita molto lenta, il secondo perché raggiungere  la Foresta Mezzanotte richiedeva almeno due giorni di cammino, a meno che non si volasse.

Entrambi i problemi vennero risolti rispettivamente con una piantagione di Bacchemodoro e l'acquisto a peso d'oro di castagne a coloro che le avrebbero portate alla Gilda, cosa molto gradita dagli esploratori che volevano qualche soldo in più.

Per il resto non ci furono altre complicazioni, in quanto la lievitazione avveniva in modo totalmente naturale e i condimenti erano poi a pura improvvisazione.

<<A dopo allora!>> salutò Yeaf, uscendo dalla stanza.

》》》

<<Bah>>

Il lamento di Ray arrivò dritto alle orecchie di Ethan, il Treecko tredicenne suo compagno di Gilda nonché migliore amico.

<<Non dirmi che ci hai provato davvero>> gli disse.

<<Mi aspettavo che essendo mio padre...>> rispose lui.

<<Io te lo avevo detto subito: non l'avresti convinto>>

Ray sospirò, ma non era per nulla rassegnato. <<Dobbiamo andarci!>>

<<Non da soli, Ray. È troppo rischioso>>

<<Eddai! Sembri i miei genitori!>>

<<Sei... senza speranza>> mormorò Ethan.

All'improvviso, dalle scale la voce di Craig, un pigro Numel anch'egli apprendista, chiamò.

<<Ehi, Ray! Tua sorella ti cerca!>> esclamò, con fare svogliato. <<È davanti al cancello della Gilda che ti aspetta!>>

《Cél? Che vorrà da me?》si chiese l'Eevee. <<Dille che arrivo!>> rispose poi.

<<Ok!>>

Ray si prese qualche secondo di silenzio, pensando a sua sorella. Nonostante tutto, i due si volevano molto bene ed erano stranamente legati per essere due gemelli. Non avevano (quasi) mai seriamente litigato in tutta la loro vita.

Scosse la testa, tornando a concentrarsi sul Picco.

<<Devo andare, Ethan. Ma sappi che andrò su quel monte in un baleno!>>

<<Certamente, Ray>> fece il Treecko, palesemente ironico.

<<Ehi! Dopotutto sono il miglior esploratore della Gilda, no?>>

<<E anche il più borioso>> si intromise una seria voce maschile. <<Possibile che tu debba essere sempre così egocentrico, irresponsabile e pesante?>>

L'Eevee si voltò, fissando con disprezzo il Pokémon che aveva parlato.

<<Spencer...>> sibilò tra i denti. <<Nessuno stava parlando con te. Tanto meno io>>

Il Pokémon in questione era molto probabilmente il più misterioso della regione, in quanto nessuno fino a un paio d'anni prima aveva mai visto un Pokémon della sua specie e nessuno aveva ancora idea da dove fosse venuto.

Soltanto Eric riuscì ad identificarlo poiché proveniente da un mondo dove oramai i Pokémon non erano più esclusivi di una sola regione: uno Zorua.

Era un quindicenne solitario e generalmente silenzioso. Non aveva legato con nessuno in particolare, anche se le ragazze erano attratte dal suo fascino oscuro e tenebroso, ma tra lui e Ray non tirava affatto aria buona.

<<Lo so>> fece il Pokémon di tipo Buio. <<Però non ho potuto fare a meno di sentire il tuo bel discorsetto... e dannazione se sei cocciuto>>

<<Non sono affari tuoi, Spencer!>> ribattè l'Eevee. <<Ringrazia che mia sorella mi sta cercando, altrimenti mi fermerei ben volentieri qui con te!>>

<<A fare cosa?>> lo sfottè l'altro.

Il giovane non rispose.

<<Ray...>> bisbigliò Ethan, preoccupato per come sarebbe potuta finire la situazione.

<<Io vado>> disse Ray, nascondendo la furia quanto possibile e incamminandosi verso le scale.

《Che tipo odioso. Arriva da chissà dove, non lo vuole nemmeno dire e si permette pure di fare il grande con me! Ma giuro che un giorno lo affronterò... e gliela farò vedere io a quello Zorua!》

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