Epilogo: Il Suono della Bellezza

Tutto sommato, Hope non si sentiva granché a disagio a girare per la Gilda e la città nella sua nuova forma. All'inizio, ovvero il giorno, per gli abitanti di Borgo Tesoro fu una cosa assurda, ma ben presto accettarono la Purificatrice per quel che era, anche dopo il suo discorso sull'ereditarietà dei poteri. I timori sicuramente non mancarono, ma ci avrebbero fatto l'abitudine.

Ripensò ancora a Loudred quando realizzò di aver effettivamente cacciato la figlia del Capitano dandole della sospetta: la sua espressione quando Cél garantì per lei fu impagabile, così come le sue continue scuse inchinato a terra come un suddito al cospetto della regina.

A proposito di Cél, la ragazzina era finalmente tornata a scuola. I suoi compagni parevano essere più attenti a lei, forse perché visti i poteri di Hope i sospetti che anche la Shinx fosse una Purificatrice si erano decisamente innalzati, tuttavia non ne sembravano intimoriti. Forse non sarebbe andata così male, dopotutto.

Eric e Kate dormivano ancora, nonostante fosse già tarda mattina, abbracciati l'uno all'altra esausti dalla notte che avevano appena passato, ma entrambi con un sorriso in volto. Ci sarebbe voluto poco per poter vedere i frutti di quella notte.

Infine, al Villaggio Shaymin, la Gilda era appena partita tra i ringraziamenti delle piccole folle. La spedizione, in un modo o nell'altro, era stata un vero e proprio successo e presto sarebbe diventata parte della delicata operazione di tracciamento degli Ingranaggi del Tempo.

Ray si voltò verso la folla festante, ovviamente in cerca di lei, ma prima di vederla Spencer gli rivolse la parola.

<<Mi dispiace che non sia andata con Elyssia>> gli disse.

L'Eevee, per nulla turbato, fece spallucce. <<Non importa. Non potevo rinunciare a me stesso per stare con lei>> rispose. <<E poi sono talmente affascinante che non faticherò di certo a trovare qualcuna più vicina e adatta a me, non trovi?>>

<<Se lo dici tu... Comunque, eccola lì>>

I due ragazzi guardarono la giovane Shaymin mentre si allontanavano sempre di più. L'espressione della ragazza era strana e spesso gettava ambigue occhiate al sorridente padre lì al suo fianco.

Il Purificatore distolse lo sguardo, tornando a concentrarsi sul cammino di fronte a loro. Ormai non poteva più avere ripensamenti.

<<Ray, come mai Elyssia sembra così... strana?>> domandò lo Zorua.

La risposta tardò un sacco prima di arrivare e fu comunque assai ambigua.

<<Avevo promesso che non l'avrei detto a Meredith... ma non avevo specificato che non l'avrei potuto dire ad Elyssia>>

<<Mph>> sbuffò Spencer, avendo capito. <<Non so se sia stata la scelta giusta>>

<<Prima o poi lo avrebbe scoperto da sola. È stato meglio così. Deciderà lei cosa farsene di quel che le ho detto>>

Il suo compagno di avventure annuì. <<Già. Non hai tutti i torti>>

<<Ad ogni modo>> fece Ray, divenendo improvvisamente allegro. <<Visto che ti sei buttato con me in quel precipizio, ti presenterò per bene a mia sorella. Vi organizzerò un appuntamento spet-tac-co-la-re!>>

<<Oh. Ti ringrazio Ray, ma...>> rispose lo Zorua. <<Ripensandoci, preferirei occuparmene da solo. Non voglio che venga influenzata da te>>

<<Eh? Ma dai! Senza di me non riusciresti nemmeno a dirle "ciao" per strada!>>

<<Risparmiami la tiriteria...>>

<<Ti sembro per caso tirchio?>> ribatté Ray, fraintendendo la frase dell'amico.

<<Non ho detto "tirchieria", ho detto... ah lasciamo perdere! E poi non abbiamo per caso un mese di punizione una volta tornati alla Gilda? Non sarebbe il momento migliore per organizzare appuntamenti>>

<<Fai anche due>> disse l'Eevee.

<<Appunto. Ci penserò con comodo quando avremo finito. Tu intanto vedi di non fare scemenze>>

<<Come vuoi... Poi però non venire a piangere da me quando non saprai cosa fare con lei>>

Lo Zorua sospirò, ma era un sospiro dal tono divertito. Sembrava non gli importasse che lo aspettavano due mesi di punzione e per di più a stretto contatto con Ray.

Essendo umano, non si era mai sentito parecchio a suo agio da legare veramente con qualcuno all'infuori di Armaldo, il suo fu mentore. Era divenuto esploratore per cercare risposte, ma aveva cominciato a capire che da solo non sarebbe più andato tanto lontano. Forse avrebbe dovuto iniziare a cercare aiuto, e Ray era sicuramente il candidato ideale per partire e provare a stringere un legame.

Chi l'avrebbe mai detto?

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Due mesi dopo...

La Gilda era tornata in piena operatività, nuovamente piena di vita ed esploratori che passavano e partivano alla volta di mille avventure - tranne Ray e Spencer, relegati a fare le pulizie ovunque ci fosse bisogno e anche non... -.

Dopo il ritorno dalla spedizione, Sparx si curò di ripetere meglio il discorso già fatto dalla figlia maggiore alla città riguardo all'ereditarietà dei poteri. Dovevano capire che con loro a gestire tali poteri la città non aveva nulla da temere. Se non altro la gran parte dei Pokémon sembrava averlo capito e il poco malcontento che serpeggiava non avrebbe comunque potuto nulla contro la forza sia fisica che sociale dei Purificatori.

Almeno così il piccolo che sarebbe uscito dall'uovo amorevolmente curato da Kate ed Eric avrebbe vissuto in pace.

Era quasi il tramonto quando Hope rientrò esausta alla Gilda. Aveva lasciato da parte gli incarichi dati dalla struttura e stava indagando per conto suo insieme a Sophia per poter comprendere la verità. L'Evryeon mutò nel suo tipo preferito, il Ghiaccio, ed entrò nella stanza del padre, dove egli, insieme alla madre, stava sfogliando un grosso libro pieno di numeri.

Sparx alzò gli occhi verso la figlia non appena sentì aprire la porta, la quale le si richiuse da sola alle spalle.

<<Bentornata, Hope>> la salutò. <<Scoperto qualcosa oggi?>>

La Purificatrice negò con la testa. <<No... Sophia sta ripescando ogni documento, ogni libro, qualunque cosa possa riportarci alla civiltà perduta di Vioteran e la sua battaglia contro Arceus... ma... ancora nulla... Forse dovremmo esplorare ancora meglio il Deserto Folgore...>>

<<Capisco... E riguardo le Anomalie dei Dungeon, invece?>>

<<Non ne abbiamo riscontrate altre. Non so se esserne felice o meno...>>

<<Oh tesoro>> disse Yeaf, accarezzandola con una liana. <<State facendo ricerche già da due mesi e siete ancora al punto di partenza. Non è che tutta questa storia è stato solo un grosso malint->>

<<No, mamma!>> esclamò Hope, interrompendola bruscamente. <<Io ho parlato con Arceus! E se prima avevo qualche dubbio ora non lo ho più! C'è qualcosa che non quadra con tutta questa storia di noi Purificatori e non mi fermerò finché non capirò che cosa!>>

L'Evryeon era determinatissima a compiere la sua personale missione, tuttavia la sua famiglia aveva preso tutta quella situazione con estrema cautela. Nessuno di loro aveva una vera ragione di sospettare di Arceus e stavano attendendo sviluppi da Hope e Sophia. Sviluppi che però non erano mai arrivati e che, come stavano iniziando a pensare, probabilmente non sarebbero mai arrivati.

All'improvviso, come un lampo a ciel sereno, la porta della stanza si spalancò di colpo e immediatamente ciò venne seguito da un richiamo.

<<SPARX! YEAF!>>

Si trattava di Eric. Aveva quasi staccato la massiccia porta dai cardini e sul suo volto c'era un'agitazione che nessuno gli aveva mai visto prima addosso.

<<Eric! Che succede?>> domandò Sparx, preoccupato.

<<L... L'uovo... si sta schiudendo! Presto, venite!>>

<<Che cosa->> mormorò il Luxray fin troppo sottovoce.

Hope e Yeaf non ebbero nemmeno il tempo di commentare che il loro padre di famiglia andò in escandescenza.

<<Hope, va' con Eric! Yeaf, vai a chiamare Céline! Io vado a prendere Ray!>> ordinò.

La Leafeon annuì. <<Fai in fretta>> gli raccomandò, prima di uscire di corsa con la figlia e l'Absol.

A quel punto anche Sparx corse, ma a cercare suo figlio, il quale stava pulendo con Spencer il gigantesco tavolo della mensa usando la propria coda come spolverino.

<<Salve, Capitano>> salutò lo Zorua.

<<Ray!>> esclamò il Purificatore, ignorando completamente il saluto.

<<Che c'è, pa'?>> domandò l'Eevee.

<<Devi venire con me! Ora!>>

<<Eh? Perché!? Che ho fatto stavol->>

<<Obbedisci e basta!>> lo interruppe bruscamente il padre.

<<Okok. Certo che hai un'aria davvero strana stasera...>> commentò Ray. <<Ma la punizione?>>

Sparx sospirò. <<La punizione è finita. Siete liberi>> dichiarò, facendo sorridere i due ragazzi. <<Ora però dobbiamo correre, Ray! L'uovo di zia Kate si sta schiudendo!>>

<<COSA!?>> urlò l'Eevee, facendo gli occhioni lucidi. <<Evvai! Sto per conoscere il mio cuginetto! O la mia cuginetta, chissà...>> disse mentre saltellava allegramente. <<Dai dai dai! A dopo, Spencer! Andiamo papà!>>

Senza dire altro i due Pokémon lasciarono la mensa, così come lasciarono impietrito Spencer, il quale non era nemmeno riuscito a salutare.

<<Beh.. a dopo, Ray. Grazie, Capitano...>> borbottò tra sé e sé.

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Con l'arrivo leggermente ritardatario di Sparx e Ray, tutta la famiglia era riunita a casa di Kate ed Eric, raggruppati all'ingresso a debita distanza dalla schiusa.

In mezzo alla coppia degli entusiasti futuri genitori, un uovo bianco con un motivo a pallini verdi si muoveva freneticamente vibrando, rotolandosi e all'occorrenza addirittura sollevandosi di qualche millimetro da terra.

<<Waaa...>> mormorò Ray, tentando di avvicinarsi.

<<Fermo>> lo bloccò Yeaf parlandogli davanti una liana. <<È meglio che i Pokémon quando nascono abbiano solo i genitori nelle vicinanze>>

<<Sono così emozionata...>> commentò Hope, con le gambe che le tremavano dalla gioia.

L'uovo si mosse ancora qualche istante, ma all'improvviso cessò ogni movimento, cadendo immobile su un lato. Tutti rimasero fermi a guardare ancora qualche istante, eppure l'uovo non accennò a muoversi ancora.

<<Uhm...>> fece Kate, sorridendo imbarazzata. <<Mi sa che... era un falso allarme. Scusateci>>

<<Però mi sembrava si stesse muovendo un po' troppo...>> aggiunse Eric.

L'Absol avvicinò lentamente una zampa all'uovo con l'intento di toccarlo, tuttavia quando ci arrivò vicino quest'ultimo ricominciò a reagire, stavolta crepandosi.

<<Ooooh>> mormorarono tutti in coro.

La superficie dell'uovo si continuò a riempire di tante piccole crepe, finché improvvisamente un corno nero non perforò il guscio, seguito da una zampetta bianca dai minuti artigli neri e poi da altre tre.

Con l'uovo ormai distrutto, il nascituro poté dunque uscire dall'involucro che lo aveva protetto durante quei due mesi; il minuto corpo di un Absol vide finalmente la luce.

Eric e Kate guardarono la loro piccola creatura con le lacrime agli occhi. Ce l'avevano fatta.

<<È... è una femmina...>> dichiarò Eric tra le lacrime commosse.

Un tenero sorriso si prostrò sui volti del resto della famiglia. Tra tutti Yeaf stava piangendo quasi come se fosse disperata da quanto era commossa e cercando appoggio dal suo compagno, ma il tutto in silenzio per non disturbare troppo la piccola.

Fu però molto difficile rimanere zitti nel momento in cui la neonata aprì lentamente gli occhi: mentre il suo occhio destro era del rosso delle normali iridi di un Absol, il sinistro era di un acceso viola ametista, rendendo di fatto la piccola un'esemplare pressoché unico.

I presenti rimasero strabiliati da quella vista. Era semplicemente favolosa, al punto di lasciare senza parole i suoi osservatori, ma di voler far loro urlare qualunque cosa. In qualche modo da essi non volò alcun commento ad alta voce, se non meravigliati sussurri tra di loro.

Nel mentre, la neonata Absol si alzò maldestramente sulle quattro zampe, incrociando infine lo sguardo dei suoi genitori. Sorrise, aprendo la bocca per emettere un suono che però risultò solo in un forte respiro senza voce.

Eric e Kate non ci fecero molto caso e quest'ultima andò immediatamente in lacrime ad abbracciare la figlia.

<<Benvenuta al mondo, Ivris...>> le disse con dolcezza, rivelando il suo nome per la prima volta.

Il suo compagno si accoccolò insieme a lei e alla sua piccola Ivris, senza riuscire a smettere di lacrimare. Quest'ultima doveva avere già capito chi fossero i suoi genitori, a giudicare da come si strofinava sulla peluria di entrambi, il tutto senza ancora emettere il benché minimo verso.

Tra il resto della famiglia iniziò a prendere piede una strana sensazione, ma Sparx fu il primo a farlo effettivamente notare.

<<Qualcosa non quadra...>> fece, avanzando di un passo.

Il Luxray aveva ragione, e di quello se ne stavano accorgendo anche i due neo genitori.

<<Perché non...>> mormorò Kate. <<Non fa versi...? I neonati li fanno, no...?>>

<<Certo. Non ricordi che casino ha fatto Ray non appena era uscito dall'uovo?>> rispose suo fratello.

<<Io?>> domandò l'Eevee preso in causa, non venendo però considerato.

<<Però... sembra stia bene... cammina maldestramente ma è normale... sembra sveglia...>> continuò Eric, preoccupato. <<Allora... perché... non...?>>

<<No... No non mi piace! Non mi piace per niente!>> esclamò la Luxio, alzandosi di scatto e attirando la curiosa attenzione della figlioletta. <<Ha un occhio strano, non fa versi... deve avere qualcosa! Dobbiamo farla vedere da qualcuno!>>

Il clima si fece teso, cosa che pareva non importare alla solare Ivris che continuava a cercare l'affetto del padre mentre si guardava intorno con i suoi occhietti vispi, puntando specie il Sole che lentamente si stava tuffando nel mare. La gioia si stava tramutando in timore che la piccola potesse essere in pericolo di vita per una qualunque ragione. Kate non poteva permettersi di perdere ciò a cui aveva lavorato per tutto quel tempo e di soffrire ancora.

<<Il... Il mio ex maestro, il professor Farfetch'd >> intervenne Hope. <<Lui ha studiato molto l'anatomia dei Pokémon. Forse può aiutarci>>

<<Davvero?>> commentò Ray. <<Allora quel tizio non serviva solo a farmi dormire sul banco! Andiamo da lui e salviamo la nostra cuginetta!>> esclamò, alzando una zampa come se avesse dovuto guidare una carica.

<<Non è il momento di scherzare, Ray!>> lo rimproverò Sparx.

<<Ma ha ragione>> disse Kate, prendendo poi delicatamente la figlia per la collottola. <<Muoviamosci>> esortò, andando verso l'uscita.

<<Vi guido io!>> si offrì l'Evryeon, uscendo per prima.

Quella che doveva essere una sera da ricordare per sempre avrebbe potuto anche trasformarsi nel peggior incubo di sempre. Tutto dipendeva da come avrebbe risposto il professore. Con il cuore in gola, la famiglia, sotto gli sguardi incuriositi dei passanti, portò la piccola dall'abitazione del luminare, situata verso sud nella piazza centrale a pochi passi dal Dojo Marowak.

Ivris venne posata a terra, ed ella non fece altro che continuare a guardarsi intorno con un'aria meravigliata e gli occhi pieni di curiosità. Sarebbe stato uno spettacolo bellissimo, se solo al posto di quei rauchi sospiri che uscivano dalla sua bocca ci fossero stati dei versetti da normale cucciola.

<<O Cielo, o cielo...>> continuava a ripetere Kate, abbracciata al suo compagno.

<<Andrà tutto bene, amore... Andrà tutto bene...>> le ripeteva lui, in risposta.

La dura e coraggiosa Luxio stava tremando come una foglia, fissando la figlia come se da un momento all'altro avesse dovuto stramazzare a terra agonizzante.

Hope fece per bussare, ma ancora prima di sollevare la zampa la porta della casa si aprì. Il professor Farfetch'd aveva notato l'intero nucleo familiare dalla finestra e, visto che erano fermi lì, aveva intuito che lo stessero cercando.

<<Uhm... Buonasera, Capitano e famiglia>> salutò cordialmente. <<Posso esservi d'aiuto?>>

<<Ci scusi per la tarda ora, professore, ma abbiamo bisogno di un suo parere>> rispose l'Evryeon.

In breve, gli spiegò la strana situazione con la cuginetta appena nata e il Pokémon Selvanatra annuì, facendo ruotare freneticamente il gambo che teneva con l'ala sinistra.

<<Ho capito. Lasciatemi Ivris per qualche minuto per farle qualche test. Non preoccupatevi, non le farò il minimo male; si tratta di cose semplici>> disse.

<<Va bene... contiamo su di lei>> fece Kate, riprendendo la cucciola posandola sull'uscio dell'abitazione.

Lì Farfetch'd tese le ali verso la giovane paziente, lasciando che quest'ultima le annusasse e analizzasse per qualche istante, per poi afferrarla delicatamente e portarla in casa. Fu sorpreso di notare come l'Absol non sembrasse minimamente spaventata, ma probabilmente era solo perché era ancora troppo confusa dalla appena avvenuta nascita.

Fuori, intanto, l'aria si era fatta decisamente tesa. Cél giaceva a terra, tremando e nascondendosi il volto tra le zampe anteriori, sentendo tutta la negatività che la circondava. Al suo fianco, Ray cercava inutilmente di tranquillizzarla e di sdrammatizzare un minimo. Nemmeno l'intervento di Hope poté fare qualcosa per placare la paura della giovane Shinx.

Sparx e Yeaf, invece, tentavano di stare vicini ad Eric e Kate, anche se tra tutti e due soltanto la seconda sembrava essere davvero terrorizzata. Il suo compagno era teso, ma manteneva un atteggiamento calmo e razionale che lo portava a credere che sua figlia stesse bene più di quanto lo potesse portare a credere il contrario.

<<È... È questa la mia punizione...?>> mormorò Kate, con montante disperazione. <<Per tutti i crimini che ho commesso... sono condannata a questo? A perdere i miei cari e soffrire e ad illudermi che poi... tutto possa... andare bene... e poi... invece...>> farfugliò. <<È QUESTO QUEL CHE MI MERITO?>> urlò poi, con la voce rotta dal pianto. <<SOLO COSÌ QUEI POKÉMON AVRANNO PACE?>>

<<Kate, calmati!>> esclamò autoritariamente Yeaf. <<Non è da te lasciarti andare in questo modo! Non c'è alcuna punzione e vedrai che il professore saprà trovare una spiegazione!>>

Proprio quest'ultimo spalancò improvvisamente la porta della sua casa. Sul suo volto c'era un'espressione seria che non rassicurò molto i presenti.

<<Capitano>> fece, rivolto a Sparx.

<<Sì?>>

<<Che ha mia figlia!?>> intervenne Kate. <<Perché è così!?>>

<<Kate...>> mormorò Sparx. <<Sentiamo che ha da dire>>

<<Dicevo>> riprese Farfetch'd. <<Capitano, lei è in grado di vedere attraverso pareti sottili, giusto?>> chiese.

Il Purificatore annuì. <<Certo>>

<<Bene. Crede di essere capace di vedere attraverso... un Pokémon? Ho un dubbio e solo lei può aiutarmi a confermarlo>>

<<Ahm... Non ci ho mai provato, ma credo proprio di sì...>> rispose il Capitano, un po' schifato al pensiero di dover osservare delle interiora o simili.

<<Perfetto. Allora mi segua>>

I due Pokémon sparirono dentro l'abitazione, lasciando nuovamente tutti gli altri in attesa. Non era rassicurante il fatto che il professore avesse fatto una richiesta simile accennando ad "un dubbio".

Fortunatamente per la loro salute mentale, l'attesa durò appena poco più di un paio di minuti, passato il quale Sparx uscì dalla porta con Ivris che gli camminava goffamente a fianco.

<<Ivris!>> esclamò Kate, correndo a prenderla e riportandola tra la stretta sua e di Eric.

Tuttavia lo sguardo di Sparx spezzò quell'attimo di contentezza. Chissà che cosa aveva visto dentro la piccola.

Prima che glielo potessero chiedere, Farfetch'd si fece vedere e sollevò un'ala per richiamare l'attenzione e intimare al silenzio.

<<Allora, innanzitutto voglio immediatamente dirvi di non preoccuparvi. Fisicamente Ivris è perfettamente in forma. Nonostante l'eterocromia porti molto spesso a problemi di vista, ci vede bene da entrambi gli occhi. Inoltre sembra senta normalmente, i suoi movimenti sono a posto e si direbbe pure una piccola molto sveglia e vispa. Sicuramente crescerà bene>> dichiarò.

Un profondo sospirò di sollievo si levò dalla famiglia in attesa. Perfino Céline stava sorridendo in seguito alla notizia. Kate ed Eric strinsero amorevolmente la figlia, sollevati più di chiunque altro.

Ma ancora, Sparx non reagì, rimanendo con la stessa espressione di quando era uscito insieme alla piccola Absol e fissando il suolo.

<<Però...>> fece il professore. <<Una cosa che non va c'è. Niente che possa ucciderla, ma che la influenzerà per il resto della sua vita...>>

<<C... Cosa...?>> mormorò Kate.

<<Pareva anche a me molto strano che non facesse versi>> continuò il luminare. <<Per questo ho chiesto l'aiuto del Capitano per poter osservare l'interno della sua gola. Purtroppo, ciò che il Capitano ha visto ha confermato quel che temevo...
È rarissimo che accada una cosa del genere: durante la formazione all'interno dell'uovo qualcosa è andato storto e la bimba è nata con una lesione alla laringe, l'organo che ci permette di parlare. Non ci sono emorragie e la piccola non sembra provare dolore, questo perché la laringe si deve essere adattata a tale forma, ma purtroppo in queste condizioni è inutilizzabile>>

Eric sgranò gli occhi. <<Ma allora...>> mormorò, realizzando la situazione.

<<Mi dispiace davvero dirvelo così, ma per quanto sia perfettamente in salute... vostra figlia non sarà mai in grado di parlare...>>

<<Oh Arceus>> si lasciò sfuggire Yeaf, posandosi una zampa sulla bocca.

Fu un duro colpo per la famiglia della piccola Absol, la quale, ancora troppo giovane per capire, continuava a sorridere ed emettere mute risatine guardando il mondo e i Pokémon che la circondavano con i suoi occhi diversificati tra loro. Era così innocente, così carina, ma il mondo che tanto pareva amare non avrebbe mai potuto udire la sua voce, comunque essa fosse.

Sparx sospirò, andando ad unirsi alla sorella. <<Mi spiace, ragazzi...>> sussurrò loro.

<<Non fa nulla. Davvero>> rispose la Luxio. Nonostante le lacrime, le era tornato il sorriso. <<Ciò che più volevo al mondo era crescere un figlio con Eric, ed ora eccolo qua. Abbiamo atteso anni, finché il mio sogno non è diventato realtà. Non mi importa se Ivris non potrà parlare... La cosa più importante è che stia bene e che io ed Eric potremmo crescerla. E giuro che faremo sempre tutto il possibile per far vivere a nostra figlia una vita dignitosa>>

La presa di posizione della Purificatrice colse di sorpresa perfino il suo compagno, ma poi poté non potè che annuire con convinzione. <<Sì. Lo faremo>>

<<E noi vi aiuteremo!>> esclamò Yeaf, cingendo Sparx con una liana.

<<Insegnerò alla mia cuginetta tuuuuutto tutto tutto su come conquistare un ragazzo!>> intervenne Ray.

<<Ray... ti prego>> mormorò Hope, un po' imbarazzata. <<Noi tutti come famiglia aiuteremo come potremo, giusto?>>

<<Certo che sì!>> ribatté il Capitano rivolgendosi poi a Farfetch'd. <<Professore, quanto le dobbiamo per stasera?>>

Il Pokémon Selvanatra allungò la sua ala libera e richiuse tutte le punte tranne una e agitandola in segno di diniego.

<<Assolutamente nulla. Consideratelo semplicemente un favore da parte mia>> rispose. <<Avete fatto molto per noi. È giusto ed un onore per me poter finalmente ricambiare un minimo. Ora vi aspetta un compito delicato, ma sono sicuro che riuscirete a fare le scelte giuste. Vi auguro buona fortuna per tutto>>

<<Ne è sicuro, professore? Per noi i soldi non sono un problema>> provò ad insistere il Luxray.

<<Capitano, non si preoccupi per me. Sto già bene così>>

<<Professore>>

Eric lasciò momentaneamente andare la neonata figlia per poter raggiungere il luminare e ringraziarlo faccia a faccia.

<<Se proprio non vuole accettare i nostri soldi, almeno accetti i miei e di Kate più sentiti ringraziamenti>> gli disse. <<Eravamo davvero preoccupati per nostra figlia. Siamo lieti di sapere che potrà vivere, anche se sarà muta. Faremo del nostro meglio>>

L'Absol tese una zampa verso Farfetch'd ed egli gliela strinse con l'ala.

<<Di niente, Eric. Qualunque cosa vi serva non esitate a contattarmi>> fece il Selvanatra, sorridendo. <<Tu e Kate crescete Ivris con cura, mi raccomando>>

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Dopo gli ultimi ringraziamenti al professore e al resto della famiglia per il supporto, Kate ed Eric tornarono a casa, dove poterono finalmente rimanere da soli con la loro bambina.

Durante il tragitto in molti avevano fermato la nota coppia vedendo la piccola, ma i due avevano sempre cercato di tagliare corto, cercando invece un po' di tranquillità dopo una sera tanto turbolenta.

Ancora non se l'erano sentita di far camminare Ivris dalla casa del professore fino alla propria, pertanto Eric l'aveva portata per la collottola. La posò infine sul pavimento, dove la muta Absol barcollò inferma sulle sue zampette non abituate a muoversi.

<<E anche questa è fatta...>> mormorò Kate, sospirando. <<Sono così felice... ancora non mi sembra vero>>

<<Anch'io, tesoro>> rispose Eric. I due si abbracciarono, guardando la loro figlia esplorare ogni angolo della casa. <<Guardala... è così bella>>

<<Già... sono sollevata da sapere che quell'occhio viola non sia nulla di grave. Le dà davvero un certo fascino>>

<<Però è comunque strano. Non è che in qualche modo possa essere... collegato ai suoi poteri da Purificatrice?>> azzardò l'Absol.

<<Non lo so>> fece la Luxio. <<Lo scopriremo quando riuscirà a tirare fuori i suoi poteri. Chissà che cosa sarà in grado di fare la mia bambina...>>

All'improvviso, i neo genitori notarono che la piccola stava piangendo. Non se ne erano accorti poiché il suo pianto era completamente silenzioso, a parte per il suono dei suoi profondi e irregolari respiri.

Doveva essere affamata, poiché i cuccioli di Pokémon andrebbero nutriti poco dopo la schiusa dell'uovo, preferibilmente con Gomme adatte per poter iniziare a sviluppare l'apprendimento e la crescita intellettiva il prima possibile.

<<Oh no! Presi dalla preoccupazione ci siamo dimenticati di darle da mangiare!>> esclamò Kate. <<Eric, prendi qualche Gommanera e dagliele! Io intanto mi libero dell'uovo rotto>>

<<Subito!>>

L'Absol prese le Gommenere che qualche giorno prima avevano preventivamente comprato insieme a delle Gommegialle. Non potendo prevedere la specie del nascituro avevano fatto scorta di entrambe.

Ne portò un piccolo cesto con dentro tre Gomme alla piccola piangente, appoggiandoglielo di fianco.

<<Ehi, Ivris>> le disse, sussurrando con voce calma. <<Guarda che ti ho portato>>

La neonata si voltò verso il cesto di Gomme, annusando l'aria cercando di identificare l'odore emanato da quelle tre strane gelatine nere. Smise di piangere. Sembravano appetitose abbastanza da poter soddisfare i suoi istinti primari.

Si avvicinò lentamente e si appoggiò al cesto, finendo per rovesciarlo e spargere le Gomme a terra e rischiando di cadere lei stessa.

<<Tranquilla, piccolina>> la tranquillizzò Eric, porgendole una Gomma. <<Tieni, mangia. È buona>>

Ivris si abbassò e prese la Gommanera tra le sue piccole fauci, masticandola lentamente e assaporando il sapore da essa rilasciata. Sorrise, soddisfatta dal sapore, e aprì la bocca probabilmente per provare ad emettere un versetto soddisfatto, che però risultò essere solo uno smorzato sospiro.

Troppo piccola per rendersene conto, non ci diede il minimo peso e procedette a mangiare anche le altre due Gomme.

<<Ecco, così. Brava, Ivris>> le disse il padre, abbracciandola.

La cucciola si accoccolò tra le zampe del padre, aprendo e chiudendo i suoi occhietti lottando contro la stanchezza. Alla fine, fece un silenzioso sbadiglio e si lasciò andare ad una profonda dormita a stomaco pieno.

Eric sorrise intenerito da quella scena. Senza dire una parola, la afferrò delicatamente per la collottola e posò la piccola dormiente nel letto dove era nata, che intanto Kate aveva pulito dai cocci dell'uovo.

La Luxio si strinse al suo compagno davanti alla piccola acciambellata sul letto di paglia. Non c'erano parole per descrivere quanto quella palla di pelo bianca alta poco più di una ventina di centimetri avesse reso felice la coppia.

Non sarebbe stato facile crescere normalmente una Pokémon senza l'uso della parola, non tanto per la difficoltà nell'educarla, quanto più per permetterle di vivere nel modo migliore possibile. Purtroppo in quel mondo non esisteva qualcosa tipo la lingua dei segni, cosa invece presente in quello di Eric.

In qualche modo, tuttavia, ci sarebbero riusciti. Potevano sempre contare sull'aiuto della loro famiglia o di chiunque altro, data la loro benevola fama. Non sarebbero sicuramente rimasti soli in quella delicata missione.

La coppia però ignorò momentaneamente quei pensieri e ogni problema e complicazione da essi scaturito. In quel momento era importante solo assicurarsi di farla crescere in salute e in un ambiente felice, proprio come erano loro.

Si baciarono, gli occhi pieni di gioia e lucidi da un commosso e inconsolabile pianto, illuminati dalle stelle e cullati dal suono del mare.

Un altro capitolo della loro storia si era chiuso, ma uno nuovo se ne era appena aperto.

Cosa ci sarebbe stato scritto, era un mistero che solo il tempo avrebbe potuto svelare...

~Fine

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