Capitolo 7 - Il Peso del Nulla

Quel giorno non c'era molta gente al Caffè di Spinda, ma i pochi lì presenti si godevano al loro meglio i loro minuti di relax. Sotto la gestione del vecchio Spinda, il Caffé stava vivendo uno dei suoi periodi più rigogliosi.

Hope sperava di potersi rilassare a sua volta dopo tutto ciò che le era successo, anche se improvvisamente ogni sguardo all'interno del locale si posò su di lei facendola sentire lievemente in imbarazzo.

<<Ehi, Hope!>> la salutò un Pachirisu. <<Sono un tuo grandissimo fan!>>

Lei forzò un sorrisino. <<Grazie!>>

Dovette ripetere la stessa procedura per tutti i Pokémon nel Caffé, finché non arrivò di fronte al bancone, dove Spinda la accolse con un bel sorriso.

<<Buongiorno, ragazza!>> esclamò.

<<Ciao, Spinda>>

Il Pokémon Macchipanda notò immediatamente che le condizioni della giovane non erano proprio delle migliori.

<<Giornataccia, Hope?>> le chiese.

Lei sospirò. <<Oggi in particolare sì. Ma è da una settimana che mi porto dietro un periodaccio...>>

<<Vuoi parlarne?>>

Quella confidenza era dovuta al fatto che da sempre Hope era una cliente abituale del Caffè. Non ci volle loro molto per diventare amici.

L'Eevee cromatica avrebbe voluto potergli rispondere in modo più completo, ma non poteva rivelargli il suo segreto.

<<Io e Roa abbiamo rotto>> gli disse semplicemente. <<E... beh... sono abbastanza scossa>>

<<Oh... capisco>> rispose Spinda. <<Ma non preoccuparti! Alla tua età di ragazze ne ho cambiate tante! Vedrai che qualcun altro saprà amarti>> la consolò.

Hope ridacchiò, non riuscendo a credere al passato da donnaiolo di Spinda, ma la sua espressione si fece nuovamente cupa.

<<Comunque>> continuò il Pokémon Macchipanda. <<Sì, ragazza. Sembra proprio che tu abbia bisogno di qualcosa di bello forte...>>

Lei lo guardò con occhi gelidi e rassegnati allo stesso tempo.

<<Fammi un frullato di Baccafrago, va'>> ordinò poi.

<<E va bene>> fece Spinda, prendendo gli ingredienti. <<Lo vuoi al->>

<<Analcolico>> lo interruppe lei, fredda.

<<Va bene, va bene... Volevo solo aiutare>>

Lei sospirò. <<Scusami... non sono dell'umore>>

<<Non preoccuparti. Capisco>>

Dopo appena un minuto, il barista porse all'Eevee un bicchiere in legno finemente levigato con una cannuccia di papiro.

<<Ecco a te>>

<<Grazie, Spinda>> rispose lei, iniziando a sorseggiare. Era buonissimo. <<Proprio quello che mi ci voleva>>

<<Ehi, Hope. Comunque...>> sussurrò il Pokémon Macchipanda, spingendosi in avanti sul bancone probabilmente facendosi notare più di quanto non avrebbe fatto parlando normalmente. <<Se ti interessa, qui ora è pieno di bei giovani. Molti sono anche esploratori! E sono sicuro che ognuno di loro abbia te come pensiero fisso in testa>>

<<Spinda!>> esclamò lei, stizzita, per poi calmarsi. <<Spinda... apprezzo la tua gentilezza e la tua premurosità, davvero. Però... sono venuta qui solo per dimenticarmi per un attimo di Roa e le esplorazioni. Voglio soltanto rilassarmi un po' e cercare di rimettermi in piedi>>

Allora Spinda le fece un sorriso amichevole e, sdraiandosi sul bancone, le posò una mano sulla spalla.

<<Ce la farai, Hope. Ti conosco da quando eri piccola piccola>> le disse. <<Ne hai passate di cotte e di crude durante la tua adolescenza, ma ne sei sempre uscita. Anche stavolta non sarà diverso>>

Già. Spinda non mentiva o esagerava affatto. Dopo le peripezie che aveva passato la sua famiglia, quando erano partiti per l'Universo o pensava che non sarebbero più tornati dallo scontro con Darkrai, poteva dire che aveva passato molto tempo in ansia.

In entrambi i casi, però, con lei c'era Roa. C'era sempre stato. E all'improvviso non c'era più.

Sospirò. Doveva abituarsi alla nuova situazione. Doveva seguire il consiglio di Spinda e farsi forza un'altra volta.

<<Grazie>> disse poi. <<Questo era quel che cercavo quando sono venuta qui>>

<<Figurati, ragazza>>

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Hope ignorava che proprio sopra la sua testa sua sorella Céline stava correndo affiancata ad una Growlithe.

La Shinx, come promesso, aveva mostrato Borgo Tesoro, di cui risparmio la descrizione, alla sua nuova futura amica.

<<Wow, Cél!>> esclamò Nalya.

<<Uh? Cél?>> mormorò la Pokémon Baleno.

<<Sì! Cél! È il tuo abbreviativo!>>

<<Lo so, lo so>> rispose Céline. <<È che... non mi avevi ancora chiamata così. Soltanto la mia famiglia lo fa>>

<<Oh! Che curiosa coincidenza! Non lo sapevo!>> fece la Growlithe. <<Però è fico! E profondo... Cél ricorda il cielo! Di giorno con il suo amichevole azzurro, di notte con le sue magnifiche stelle>>

La Shinx ridacchiò. Aveva capito che con Nalya a fianco probabilmente non si sarebbe annoiata nemmeno se lo avesse voluto.

<<Ah! Dicevo>> riprese quest'ultima. <<Borgo Tesoro è fantastica! E che vista che c'è dal Promontorio Sharpedo! Ci devono essere dei tramonti meravigliosi!>>

<<E non hai ancora visto nulla>> disse Céline. <<Adoro il Promontorio Sharpedo, ma questa città ha un posto speciale. Un posto che ha visto un sacco di storie e vicende, dove ogni Pokémon viene a cercare conforto quando ha bisogno di qualche attimo di solitudine>>

<<Uh uh! È per caso quella spiaggia che ho intravisto dal Promontorio?>> domandò Nalya, euforica.

Céline sospirò un po' delusa, avendo voluto lasciarle la suspence e farle una sorpresa, ma si rimise subito un bel sorriso.

<<Già! Proprio quella. Per noi di questa città è un posto davvero importante>> rispose. <<Seguimi! È proprio giù da questa strada>>

<<Non me lo faccio ripetere due volte!>>

In un'improvvisata gara di velocità, le due ragazze corsero verso la spiaggia. Vinse Nalya e neanche di poco, ma oltre che la sua innata velocità dovette ringraziare anche la sua curiosità di vedere bene quel luogo speciale.

Inutile dire che ne rimase immediatamente affascinata. Camminò lentamente sulla morbida sabbia dorata, lasciando che le accarezzasse le zampe in un caldo massaggio, mentre fissava le imponenti scogliere di roccia rossastra che si stagliavano dritte verso il cielo poste a circondare il mare blu cristallino.

<<Oh cielo...>> mormorò, estasiata.

<<Na... Nalya...>> ansimò Céline alle sue spalle, raggiungendola. <<Accidenti quanto corri...>>

<<Tutta mio padre>> si vantò la Growlithe. <<Ma chi se ne importa ora! Guarda quanto è bello qui!>>

<<Lo so... ci vivo>> ridacchiò la Shinx. <<E visto che anche tu vivrai qui in città, è importante farti conoscere questo luogo>>

Nalya iniziò a correre in cerchi rapida come un fulmine, sfiorando occasionalmente le onde che si infrangevano sul bagnasciuga, ridendo felice come non mai.

Si sarebbe trovata bene lì, a Borgo Tesoro. Se lo sentiva nel profondo del cuore.

⟨⟨E poi⟩⟩ pensò. ⟨⟨Cél è la prima amica che sono riuscita a farmi, ma so già che sarà la migliore⟩⟩

Mentre correva con una sensazione di libertà mai provata prima, il suo sguardo cadde sull'entrata di una caverna ai piedi della scogliera.

<<EHI, CÉL!>> gridò alla Shinx dall'altra parte della spiaggia. <<COS'È QUESTO POSTO?>>

Prima di rispondere, la Pokémon Baleno fece una corsetta per raggiungere l'amica.

<<Questa? È la Grotta Marina>> spiegò, una volta al fianco della Growlithe. <<È un Dungeon semplicissimo di appena quattro piani. Mi ci aveva portato mia madre per insegnarmi le basi della lotta>>

<<Oh! Un Dungeon>> fece Nalya. <<E ti è piaciuto?>>

Céline scosse la testa. <<No... te l'ho detto che non voglio fare l'esploratrice. Non fa per me... perché odio combattere>>

<<Mmmmmm. E perché lo odi? Hai qualche nobile ideale che ti impedisce di ferire gli altri?>>

La Shinx non ci pensò un solo secondo prima di rispondere.

<<No. Ho semplicemente paura>> fu il brutale e onesto responso. <<Non conosco i miei limiti e ho timore di scoprirli. Inoltre, l'esplorare, cercare l'avventura, diventare forte... non è questo quel che voglio. Sono destinata a fare altro, ma qui... non so davvero come poter essere importante... se non essendo un'esploratrice...>> mormorò poi.

<<Come fai ad avere paura>> insistette Nalya. <<Se non conosci i tuoi limiti? È di ciò che va oltre te che devi aver paura, non di quel che potrebbe essere alla tua portata!>> esclamò, ma con gentilezza. <<Senti, facciamo una cosetta. Chiamiamolo... esperimento>> disse poi.

<<Cioè?>>

<<Combattiamo. Io e te. Ora>> fece la Growlithe, calma.

<<Co... Cosa!? No! Non voglio combattere! Tanto meno contro di te, Nalya!>>

<<Non preoccuparti. Nemmeno io sono una combattente! Sarà come un gioco! Anzi... tecnicamente la "lotta" tra ragazzini lo è... ma non importa! Giusto per vedere quanto sei forte!>>

<<NON sono forte!>> marcò la Shinx. <<E non mi interessa neppure esserlo>>

<<Giuro che non ti farò del male! Anzi! Ti lascio perfino la prima mossa!>>

Céline sospirò rassegnata. Se c'era una cosa che aveva già capito della sua nuova amica, era che se aveva qualcosa in mente sarebbe stato impossibile farla desistere.

<<Va bene>> mormorò.

<<Davvero?>>

<<Sì... ma che sia veramente solo un gioco>>

<<Puoi fidarti di me, Cél!>>

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩


Fu solo grazie a Ray se, dopo appena dieci minuti dall'essersi praticamente persi, il trio di ragazzi riuscì ad uscire dalla Grotta di Cristallo, con tutto lo stupore di Spencer.

⟨⟨Persi? No. Per Ray non lo siamo mai stati⟩⟩ si disse lo Zorua. ⟨⟨Mentre io facevo tutto il possibile per orientarmi, lui aveva sempre saputo dove fossimo esattamente. È stato sorprendentemente abile, ma è meglio tenere la bocca chiusa. Chissà che potrebbe accadere se qualcuno lo complimentasse⟩⟩

<<Wow, Ray!>> esclamò Elyssia. <<Ce l'abbiamo fatta! Tutto grazie a te!>>

L'Eevee gongolò, fingendo un'aria indifferente. <<Sì sì. Modestamente. Non fosse stato per me chissà quanto ci avremmo messo ad uscire. O se saremmo usciti...>> si atteggiò. <<Ah, se solo tutti gli altri apprendisti della Gilda qui presenti avessero effettivamente talento... Allora si che le cose sarebbero semplici>>

⟨⟨Per l'appunto. Bisognava tacere⟩⟩ si ripetè Spencer, alzando gli occhi.

<<Guarda che ti ho visto, Spencer!>> fece Ray, beffardo. <<Avrai pensato: "Ma quanto è stato bravo! Un giorno voglio essere come lui! Chi altri saprebbe raggiungere l'Ovest Nord Ovest passando dall'Est, se non il grande Raymond?">>

Lo Zorua iniziò a spazientirsi, ma decise di assecondarlo con l'unico scopo di metterlo a tacere una volta per tutte.

<<Sì, Raymond. Sei stato bravo e te lo dico sinceramente! Ho avuto solo che da imparare da questa esperienza e in fondo te ne sono pure grato, ma SMETTILA di atteggiarti COSÌ!>>

L'altro ridacchiò, mentre Elyssia aveva l'espressione di chi vuole sparire sottoterra dall'imbarazzo.

<<E va bene. Tanto quel che volevo l'ho ottenuto. Dei complimenti da Spencer. Rari come la neve nel deserto!>>

<<Ehm... piuttosto...>> mormorò la Shaymin per uscire da quella situazione assai disagiante. <<Ora che grazie alla scorciatoia di Spencer siamo qui, significa che potremmo arrivare al mio villaggio appena poco dopo il tramonto, se ci muoviamo>>

<<Uuuuh! Bene bene!>> esclamò Ray. <<Non perdiamo altro tempo allora! Troviamo un punto tranquillo, mangiamo velocemente qualcosa e poi ripartiamo. In marcia!>> praticamente ordinò, portandosi in testa al gruppo senza nemmeno sapere dove andare.

La ragazza rise delicatamente. <<Meglio raggiungerlo>> disse, affiancandosi a lui, per tutta la gioia del giovane esploratore.

Spencer partì pochi secondi dopo di loro, senza nemmeno preoccuparsi di accelerare il passo per non rimanere indietro, pensando agli avvenimenti della giornata.

⟨⟨Che dovrei fare con lui?⟩⟩ si chiese, riferendosi a Ray. ⟨⟨È un esploratore pressoché perfetto e un altrettanto pericoloso combattente. Però un ego così smisurato non l'avevo mai visto prima! Non come sua sorella...⟩⟩ sospirò, portando un'immagine della tenera Shinx nella sua mente. ⟨⟨Ma per quanto mi piaccia o no, gli ordini sono ordini. E li eseguirò anche stavolta...⟩⟩

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Nalya, senza difficoltà alcuna, schivò una carica di Céline potenziata da Scintilla, che negli attimi successivi, nella testa della Growlithe, perse l'appellativo di "carica" e venne definita più "passeggiata a fianco di un'amica".

La lotta improvvisata tra la Pokémon di Elettro e quella di Fuoco proseguiva da cinque minuti, ma nessuna delle due ragazze aveva ancora inflitto un danno all'altra. La prima perché non era in grado di farlo, l'altra per pietà nei confronti dell'avversaria.

⟨⟨Non mentiva affatto quando diceva di non voler combattere e non esserne capace⟩⟩ pensò. <<Ergh... Cél. In una lotta Pokémon si presuppone che tu colpisca il tuo avversario...>> le disse, con un sorriso tirato.

<<Ce la sto mettendo tutta>> rispose l'altra, caricando un'altra Scintilla.

⟨⟨E va bene, Nalya⟩⟩ continuò la Growlithe. ⟨⟨Fatti un po' di coraggio e lasciati colpire...⟩⟩

Céline attaccò con Scintilla e Nalya finse di contrattaccare, avendo però l'unico intento di farsi prendere dalla mossa nel modo peggiore possibile. Chiuse gli occhi... e venne centrata in pieno da un colpo che, in altre circostanze, avrebbe mandato un qualunque normale Pokémon a terra, ma Nalya indietreggiò di appena pochi centimetri.

<<Che... cosa!?>> fece, spalancando nuovamente gli occhi. ⟨⟨Non... non mi ha fatto praticamente nulla! Ma mi ha presa in pieno petto! È veramente questa la sua forza...?⟩⟩

<<OK! Basta così!>> esclamò Cél, rilassando ogni suo muscolo. <<Non ho intenzione di andare oltre! Odio davvero combattere, anche se è per gioco! Non è certamente combattendo che troverò la mia strada!>>

<<Ma siamo Pokémon, Cél! È nella nostra natura combattere! Non possiamo sottrarci a questo!>> rispose Nalya, con tono fin duro.

<<Perché non lo abbiamo mai voluto!>> ribattè la Shinx. <<Quel che voglio davvero, il mio sogno, è quello di poter trovare la mia via senza il bisogno di lottare... ma questo non vuol dire che non combatterò. Certo, non combatterò contro altri Pokémon, bensì sarà una lotta... come dire... figurata? E per assurdo, potrebbe essere ancora più difficile di una vera...>> mormorò.

La Growlithe ammorbidì il suo sguardo, pentendosi immediatamente di quel che aveva detto.

<<Hai ragione... scusami>> le disse. <<Avrei dovuto immaginarlo...
Io non... penso prima di parlare. È per questo che non ho mai avuto nessuno...>> sospirò, trattenendo delle lacrime, ma fallendo. <<Ora la nostra amicizia sarà già finita... e sarà colpa mia. Di nuovo. Ancora una volta...>>

Nemmeno Céline, però, voleva perdere quella Pokémon, e il solo pensiero di spezzare quell'amicizia che sembrava così bella la fece sobbalzare.

<<No, Nalya! Non è finito nulla!>> la tranquillizzò. <<È giusto avere opinioni differenti. Certo, la mia va sicuramente contro la nostra stessa natura... ma la cosa non mi spaventa. Sento che è la cosa giusta per me, per il mio futuro. E nessuno potrà farmi cambiare idea!>>

<<Cél...>> fece Nalya, ricominciando a sorridere. <<Credo che, tra tutti gli eroi e gli esploratori che abbiamo, tu ora sia la Pokémon che ammiro di più. Hai una determinazione che supera quella di chiunque altro. Lo sento dal tuo odore, ora più che mai>>

Per mettere le cose in chiaro, i Growlithe sono Pokémon dall'olfatto sviluppatissimo, talmente potente che sono in grado di odorare perfino le emozioni.

La Shinx ricambiò il sorriso, felice di sentirsi finalmente compresa. <<Grazie. È esattamente quel che volevo sentirmi dire>> disse. <<E... ecco... sono lieta di averti conosciuta, Nalya>>

<<Anch'io, Cél>> rispose lei, assumendo improvvisamente un atteggiamento giocoso come se non fosse successo assolutamente nulla. <<E ora... rendiamo memorabile questo pomeriggio!>>

⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩

Il tempo trascorse per tutti. Per Céline e Nalya a giocare insieme, per Kate ed Eric ad adempire alle loro missioni, per Sparx e Yeaf ad organizzare la spedizione al Picco del Cielo, mentre per Ray, Spencer ed Elyssia a raggiungerlo.

Il piccolo gruppo aveva risparmiato un sacco di tempo e, dopo un rapido pranzo, non aveva perso un secondo prima di rimettersi in cammino. Principalmente perché Ray non vedeva l'ora di arrivare alla sua tanto agognata destinazione.

Erano i primi minuti del tramonto, quando, all'improvviso, Elyssia si fermò di colpo con un'espressione terrorizzata in volto.

<<No... non è possibile...>> mormorò.

<<Elyssia! Che succede?>> domandò Spencer, preoccupato e guardingo.

<<C'è qualche cattivone da stendere?>> diede corda Ray, scrutando i dintorni.

<<No, NO! Nulla di tutto questo!>> esclamò la ragazza. <<Non sentite? Non ci avete fatto caso?>>

I due esploratori si rilassarono, iniziando a percepire l'ambiente circostante in modo differente.

Regnava il silenzio più totale. Non un fruscio di foglie tra gli alberi o i cespugli, non un minimo fischio dell'aria che scorre tra i tronchi.

<<C'è qualcosa di strano...>> mormorò lo Zorua.

<<L'aria è... strana. Pesante>> aggiunse l'Eevee.

Una foglia si staccò da un albero, cadendo lentamente verso il terreno con un movimento esattamente verticale, come se fosse stata un sasso mollato dalla mano di qualcuno e lasciato cadere.

<<Non è pesante>> realizzò Spencer, spalancando gli occhi. <<È ferma! L'aria è completamente immobile!>>

<<Esattamente! Ed è terribile!>> disse Elyssia. <<Siamo a mezz'ora di cammino dal villaggio. Significa che il vento si è fermato in un'area ancora più estesa!>>

<<Le cose si fanno interessanti>> fece Ray. <<A questi punti è ovvio che è opera di qualche supercattivone con un qualche superpiano supermalvagio. Non vedo l'ora di trovarlo e conciarlo per le feste!>> esclamò, ma sorridendo emozionato.

<<Porta rispetto per Elyssia e la sua gente!>> lo rimproverò Spencer. <<Non è un gioco! Si tratta di qualcosa di estremamente preoccupante e che può solo peggiorare!>>

<<Non manco di rispetto a nessuno, papà! Ho solo detto che voglio battermi con il cattivone che ha fermato il vento e salvare tutti>> rispose lui.

<<Co... comunque stiano le cose...>> disse la Shaymin. <<Vi prego... raggiungiamo il mio villaggio, mandate quel rapporto... e dite alla Gilda di sbrigarsi!>>

<<Elyssia ha ragione>> concluse lo Zorua, gettando un'occhiataccia al compagno di avventura. <<Basta discutere, basta teorie. Facci strada per il villaggio, Elyssia>>

<<S... sì...>> balbettò lei, scossa, riprendendo il cammino.

Il Pokémon Illusione la seguì a debita distanza, ma fermò Ray prima che lo superasse e si affiancasse alla Shaymin come suo solito.

<<Tu. Aspetta un secondo>> gli disse.

<<Che diamine vuoi? Non dovevamo muoverci?>>

<<Prima dobbiamo parlare>> sibilò tra i denti, cercando di calmarsi. <<Ascolta. Ti propongo una... non ci credo che sto per dirlo davvero... "tregua">>

<<Cioè dovrei smetterla di prenderti in giro ogni volta che posso?>> lo provocò l'altro.

<<Esattamente>> rispose lo Zorua, faticando a mantenere un atteggiamento tranquillo. <<È per il bene della missione. Che ti piaccia o meno, dobbiamo collaborare, Ray>>

<<Collaborare? Questa missione potevo portarla a termine anche da solo! Non so perché mio padre abbia deciso di farmi portare anche te!>>

<<Non me ne frega un cazzo di cosa ne pensi!>> esclamò Spencer, sebbene avesse voluto urlare. <<Per la cronaca, tuo padre è il Capitano e tu sei comunque un apprendista! Non sei sopra a nessuno!>>

<<Lo so lo so... uff>> sbuffò Ray. <<Senti, anche se sono il migliore apprendista, so la mia posizione. Faccio il mio lavoro, proprio come te, e lo porto sempre a termine! Come lo svolgo poi lo decido io>> fece. <<Comunque, se la cosa delle prese in giro e tutto ti dà così tanto fastidio da impedirti di lavorare, allora mi diventi veramente un peso!>> esclamò, per poi sospirare. <<E va bene. Farò il possibile>>

Lo Zorua scosse la testa. <<Non proprio quello che è volevo... ma è qualcosa, se non altro...>> disse, per poi sospirare a sua volta. <<Su, raggiungiamo Elyssia e cerchiamo di arrivare al villaggio in fretta. Questa aria mi mette a disagio. È troppo assurdo>>

<<Già... ma se vivessi nella mia famiglia, cosa che fortunatamente non è successa, penso non ti stupirebbe più nulla>>

Iniziò a quel modo la "tregua" pattuita tra i due esploratori. Inutile dire che non sarebbe stata come l'aveva desiderata Spencer, ma quest'ultimo sapeva che, trattandosi di Ray, non avrebbe potuto pretendere di più.

Nel mentre però, nelle menti di entrambi gli esploratori c'era una sola domanda: come venire a capo del mistero del vento? L'Eevee era sempre più convinto che fosse opera di qualcuno, mentre lo Zorua pensava ancora ad altre cause.

Nessuno dei due, tuttavia, aveva idee più approfondite.

La soluzione del mistero del vento era ancora lontana, ma l'indagine era appena iniziata.

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