Capitolo 19: Permafrost
Era appena calato il Sole e le prime stelle avevano timidamente iniziato a fare capolino nell'oscurità della notte, mentre Hope valicava le montagne che la separavano dal Picco del Cielo.
Dalla Grotta Egida aveva proseguito dritta senza mai fermarsi, senza mai accelerare, senza mai rallentare, come se qualcuno la comandasse, ma la verità era che i pensieri che le giravano per la testa l'avevano completamente estraniata dal resto del mondo.
L'unica sensazione che provava era quella di un freddo crescente che montava dentro di lei, sensazione che si faceva sempre più pesante e anche un po' dolorosa.
Iniziò perfino ad avere un po' di paura del suo stesso corpo, non sapendone praticamente nulla e non capendo come esso funzionasse. Trovava la cosa decisamente frustrante, ma d'altronde si era evoluta da appena cinque ore. Se il freddo non l'avrebbe uccisa prima, avrebbe capito cosa fare.
La Purificatrice proseguì lungo il ripido sentiero di montagna, sentiero che andò via via a restringersi sempre di più fino ad appena cinque metri di larghezza, costringendola a passare tra le pareti quasi verticali di una profonda gola.
Un senso di insicurezza la pervase, specie pensando al fatto che in quelle zone si aggirava una pericolosa banda criminale.
⟨⟨Che brutto passaggio⟩⟩ pensò, avventurandosi nella gola. ⟨⟨Un posto simile sarebbe perfetto per un-⟩⟩
Un improvviso suono simile ad un'esplosione interruppe il suo flusso di pensieri e dovette indietreggiare di un paio di passi per evitare un'enorme frana che le ostruì il passaggio.
⟨⟨Per un'imboscata... appunto...⟩⟩ finì, rendendosi immediatamente conto di essere caduta in una trappola.
Pochi istanti dopo, infatti, dalle pareti della gola scesero agilmente un Golem, un Poliwhirl ed un'enorme Machamp che le bloccarono la strada anche alle spalle.
Non pronta ad una lotta in quelle condizioni, nonostante fosse una Purificatrice contro tre normalissimi Pokémon, Hope si mise sulla difensiva, con il freddo che le attanagliava il corpo e la totale inconsapevolezza di cosa avrebbe potuto fare.
<<Ehi, Mac!>> fece il Poliwhirl al Machamp. <<Perché non l'hai spiaccicata come tutti gli altri?>>
<<Perché prima voglio capire che cazzo è>> rispose lui.
<<Bah. Sono ancora furioso di come abbiamo fallito l'attacco alla Gilda, Mac! Tutto perché Sparx se n'è accorto!>>
Hope ebbe un sussulto, ma preferì evitare di rivelare la sua identità almeno per il momento.
<<Poco importa, Poliwhirl. Ci rifaremo con questa ragazza... quando capiremo cos'è>>
<<Se ve lo dicessi non ci credereste...>> fece Hope, con calma.
<<No no. Non fare la timida. Dicci pure>>
<<Ero un'Eevee e non so in cosa mi sono evolu->>
<<Un'Eevee!?>> la interruppe lui, per poi scoppiare a ridere. <<Oh, ragazza! Voi Eevee sapete essere davvero fantasiosi, ma così è davvero troppo!>> schernì.
<<Sicuramente più di tua madre quando ha scelto il tuo nome>> ribattè la Purificatrice, con un sorriso beffardo.
<<Mph. Non è carino sbattere queste cose in faccia a un orfano, bellezza>> fece lui.
<<Mac!>> esclamò il Golem, sfregandosi i pugni. <<Abbiamo già perso fin troppo tempo con questa... cosa! Passiamo ai fatti?>>
<<Oh sì sì>> disse il Machamp, rivolgendosi poi <<Prima ti prendiamo tutto ciò che hai, e dopo ci... divertiamo un po', eh? Che ne dici, bellezza?>>
Con un fremito, Hope capì che non avrebbe avuto altra scelta se non combattere. C'era in gioco qualcosa di troppo prezioso per non farlo.
Cambiò la sua posa da difensiva a fin troppo aggressiva, rilasciando involontariamente alcuni piccoli cristalli di ghiaccio dalle zampe anteriori.
<<Arrendetevi! Sono una Purificatrice! Non avete idea di che cosa sono in grado di fare (e nemmeno io...)!>> bluffò, facendo un ultimo tentativo per evitare lo scontro.
<<Come no! ADDOSSO, RAGAZZI!>> urlò il Machamp, scagliandosi verso la ragazza insieme ai suoi due compagni.
⟨⟨Speriamo bene...⟩⟩ si disse, concentrandosi.
Guidata dall'istinto, Hope rilasciò una Geloscheggia che rallentò la carica, dandole il tempo di riposizionarsi a lato del Machamp usando Attacco Rapido su Poliwrath.
⟨⟨Ghiaccio... come pensavo⟩⟩ riflettè la ragazza, venendo però colpita da una Sassata da parte del Golem.
Accusò pesantemente il colpo che le risultò superefficace, dandole la conferma che effettivamente era diventata di tipo Ghiaccio.
Intanto, il freddo nel suo corpo accellerò vertiginosamente la sua velocità di accumulo, peggiorando drasticamente le sue condizioni.
⟨⟨Che... mi sta succedendo...?⟩⟩
Tuttavia, non aveva tempo di riflettere. Doveva agire.
Saltò per evitare un Colpobasso e contrattaccò con un improvvisato Geloraggio che congelò le due braccia destre di Mac mentre preparava un doppio Megapugno.
Colto alla sprovvista dall'improvviso peso del blocco di ghiaccio che gli avvolgeva le braccia, il Machamp cadde a terra imprecando.
Nel mentre, Golem si lanciò verso Hope con Rotolamento, venendo giustamente prontamente schivato, ma quando il Pokémon Megatone impattò con la parete della montagna, cadde una piccola frana che distrasse Hope e le costò un Dinamipugno da parte di Poliwrath.
La Purificatrice rotolò rovinosamente a terra a qualche metro di distanza e quando, a fatica, si rialzò, le girava la testa al punto di perdere la cognizione del tempo e dello spazio.
Rimase tuttavia abbastanza lucida per vedere Mac liberarsi dal ghiaccio grazie a Troppoforte, vedendo anche le sue già massicce dimensioni aumentare ulteriormente.
<<Ugh...>> mormorò, in preda alla confusione.
L'unica sensazione che la teneva attaccata alla realtà era lo spietato freddo che era diventato talmente opprimente che Hope temette davvero di morire.
"E tu saresti una Purificatrice?" le parve di capire, tra il freddo e la confusione.
<<Io... sono... ngh...>> mormorò ancora.
Il freddo divenne gelo. Gelo che le scorreva in ogni angolo del suo corpo, in ogni vena, gelo che doveva assolutamente espellere.
<<STO ARRIVANDO, BELLEZZA!>> urlò Mac, lanciandosi verso Hope inerme.
Ma lei non poteva più trattenere la bufera dentro di lei.
Hope venne improvvisamente avvolta da una sfera di ghiaccio trasparente, eppure completamente inattaccabile, e quando il Machamp si schiantò su di essa venne respinto dalla forza del suo stesso urto, mentre il corpo della Purificatrice si illuminò di una fiamma azzurra che muoveva il suo pelo come una forte corrente di vento.
I tre avversari indietreggiarono di un passo, interdetti, poi la ragazza si liberò della sfera e rilasciò una gigantesca onda di ghiaccio che li congelò tutti dalla vita in giù, immobilizzandoli del tutto.
Tutti gli sforzi fatti per liberarsi dalla gelida morsa furono completamente vani: quel ghiaccio era apparentemente indistruttibile.
<<Ehi, Mac! Che sta succedendo!?>> fece Poliwrath, terrorizzato.
<<Non... non lo so...>>
<<Vi avevo avvertiti>> fece invece Hope, con il suo corpo ancora fiammante in quell'inquietante fiamma azzurra. <<Io sono Hope, figlia di Sparx... e sono una Purificatrice. Vi pentirete di aver attaccato la mia famiglia e me!>>
Detto ciò, sotto la superficie del ghiaccio si formarono delle sorte braccia di neve che iniziarono a ruotare vorticosamente, sferzando gli avversari, mentre una violentissima grandinata cominciò ad abbattersi impietosa sulla zona ghiacciata.
I tre malviventi urlarono di dolore, probabilmente il più forte mai provato in vita loro, infine il ghiaccio che li intrappolava esplose di colpo, scagliandoli sulle pareti della montagna e facendo perdere loro i sensi immediatamente.
Rapida com'era iniziata, la battaglia si era conclusa, anche se nessuno, nemmeno Hope, aveva capito come.
La Purificatrice emise un altro mugolio. Finalmente si era liberata del freddo, ma null'altro lo aveva rimpiazzato, lasciandola vuota.
Senza più energia alcuna, si lasciò scivolare a terra, per poi cadere in un profondo sonno...
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
Hope si risvegliò in quello che a prima vista le sembrò un sontuoso palazzo intriso di un'intensa luce quasi abbagliante.
Intorno a lei c'erano altissime mura e colonne, le quali reggevano un soffitto decorato con ogni sorta di disegno, mentre il pavimento era composto da una liscia lastra azzurra riflettente.
Per essere un sogno, era fin troppo reale visto che la Purificatrice poteva vedere se stessa perfettamente riflessa nel pavimento. Tra l'altro, vide che i suoi occhi e la sua perla sulla fronte non erano più azzurro ghiaccio, ma di un intenso rosso fuoco.
Sospirò, avendo momentaneamente rinunciato a capire cosa stesse succedendo all'interno del suo corpo e preferì continuare a guardarsi intorno.
Si trovava indubbiamente in un lungo corridoio che pareva portare verso una sala più grande dove vedeva delle enormi finestre.
Confusa, la ragazza camminò in avanti, lasciandosi affascinare dai dipinti sulle mura ritraenti vari Pokémon, di cui la gran parte Leggendari, arrivando infine grossa stanza, dove la accolse una gigantesca vetrata che raffigurava nientedimeno che Arceus, il quale sembrava osservarla con i suoi gelidi occhi di vetro.
Hope rabbrividì a quella vista, poi un'improvvisa voce alle sue spalle la fece perfino sobbalzare.
<<Benvenuta, Hope>> disse la voce, potente, solenne, eppure gentile, che avrebbe rassicurato chiunque.
Perfino la Purificatrice subito si calmò, ma soltanto per un istante, poi si girò a vedere chi aveva parlato.
Arceus era lì. Era lì che la fissava con un'innaturale sguardo tra il cordiale e il severo che la fece sentire piccola piccola.
Tutta la rabbia che Hope aveva in serbo per Arceus era sparita di colpo, lasciando spazio ad un forte senso di disagio.
<<Io e te dobbiamo parlare>> disse ancora il Pokémon Primevo.
La Purificatrice non rispose, atterrita dalla presenza del tutto inaspettata del suo nuovo nemico. Si costrinse a calmarsi, o perlomeno, a mostrarsi il più calma e risoluta possibile. D'altronde si trovava in un sogno, quindi non si sarebbe potuto andare oltre le parole. Giusto?
<<Prego. Mettiti comoda>> la invitò Arceus, indicandole un comodo cuscino viola a destra della Purificatrice.
Quest'ultima non si mosse, guardando prima il cuscino e poi il Misterioso.
<<Oh beh. Come vuoi>> fece lui, con calma, camminando lentamente fino a pararsi davanti a lei. <<Il tuo corpo sta dormendo ora. Ho portato qui il tuo spirito affinché possiamo parlare. Anche tu puoi parlare, nel caso non l'avessi capito, Hope>>
<<Che cos'hai in mente?>> domandò allora Hope, fredda. <<Perché sono qui? Qual è il tuo piano stavolta?>>
<<Calmati, Hope>> rispose lui, con tranquillità. <<Capisco tutte le tue domande e i tuoi dubbi e sono qui per darvi delle risposte>>
<<Dammi una ragione per cui dovrei fidarmi di te>>
<<Te ne potrei dare migliaia, tra cui che vi ho creati per proteggere questo mondo e vi ho sempre sostenuti come ho potuto. Senza contare che senza di me il mondo ora sarebbe solo una landa desolata distrutta dalla furia di un Pokémon creato dalla follia degli umani>>
<<Hai ucciso Vioteran>> sibilò Hope.
<<Era un traditore, come Darkrai>>
<<Hai ucciso la sua gente!>>
<<LUI LI HA UCCISI!>> tuonò Arceus, lasciando un silenzio riempito da un potentissimo rimbombo. <<Anche se non posso negare che sia stata pure colpa mia. Avrei dovuto impedirglielo>> sospirò.
<<Sono stanca delle bugie!>> esclamò Hope. <<Cosa è successo a Vioteran? Cosa siamo noi Purificatori per te!?>>
Arceus distolse lo sguardo dalla Purificatrice, guardando poi verso l'alto.
<<Vioteran doveva essere il capostipite di una stirpe di Pokémon dai poteri superiori a quelli di chiunque altro, ovvero, i Purificatori>> iniziò. <<Il vostro compito è proteggere il mondo da coloro che vogliono distruggerlo, mutarlo a loro piacimento, come all'epoca, quindicimila anni fa, fece Kyogre e come dieci anni fa fece Darkrai. Vioteran eseguì il suo compito egregiamente, come ben sai. Poi, però, capendo le sue potenzialità, volle di più e cominciò a cercare ogni modo per accrescere il suo già immenso potere, finché non perse il lume della ragione e iniziò a predicare e cospirare contro di me, ma quando capì che stava rimanendo inascoltato... allora distrusse tutto ciò che lo circondava>>
<<Ammettendo che sia vero>> lo interruppe Hope, per niente convinta. <<Come mai non sei intervenuto?>>
<<Lo sai che non posso. Avrei potuto provare a sottrargli i poteri, ma non potevo rischiare di perdere a quel modo l'unico Purificatore esistente>>
<<Però poi nulla però ti ha vietato di ucciderlo, vero?>>
<<Ho dovuto farlo. Vioteran nella sua follia pensava che il massacro da lui compiuto fosse colpa mia, quindi decise di attaccarmi per poter prendere il mio posto e cancellare tutto ciò che avevo creato intorno ai Purificatori. L'ho ucciso e ho intrappolato la sua anima affinché non potesse vagare per i sogni a spargere la sua parola ad altri>>
<<E perché avresti dovuto? Un Purificatore non può ucciderti, giusto? O forse forse temevi la sua "vera forma", eh?>>
Sorprendentemente, il Pokémon Primevo annuì. <<Hai colto il segno, Hope. Quella che tu chiami "vera forma"... era qualcosa che non avevo calcolato>>
La Purificatrice spalancò gli occhi stupita da quella risposta e attese ulteriori spiegazioni.
<<I Pokémon sono creature meravigliose e imprevedibili. Non avrei mai immaginato che infondere tale potere in loro avrebbe potuto scatenare una tale reazione del loro corpo se sottoposto a speciali condizioni>> spiegò. <<La vera forma è qualcosa che trascende completamente il concetto di Pokémon stesso, più di quanto un Purificatore già non faccia. Nel corso dei millenni ho avuto modo di osservarla e comprenderla, e ho capito che un Purificatore in grado di padroneggiare al massimo delle potenzialità la sua vera forma basicamente non ha limiti, nemmeno quelli che gli sono stati imposti>>
<<Quindi... la vera forma è davvero in grado di ferirti...>>
<<Ti sto dicendo tutto questo solo per farti capire che mi fido ciecamente di te e la tua famiglia, Hope, e per dirti che non sono tuo nemico. Non sono nemico di nessuno>> disse Arceus. <<Per rispondere alla tua domanda di prima, voi Purificatori siete la mia più grande creazione, superiori a qualunque altra forma di vita nell'intero Universo. Siete stati fatti per proteggere l'equilibrio del mondo laddove io non posso farlo e per salvaguardarne la pace. Non siete miei servitori, ma lo siete degli abitanti di tutto il mondo e, come loro, avete il diritto del libero arbitrio. Siete mossi solo dal vostro cuore puro e dal vostro giudizio. Non siete pedine di niente e nessuno, tantomeno mie>>
Hope cominciò a dubitare sulla veridicità della storia di Vioteran, tuttavia, durò solo un attimo finché non ricordò cos'era successo quel pomeriggio stesso.
<<Quindi se la storia che ho letto è falsa alla Grotta Egida è falsa...>> mormorò, per poi lasciare che il disagio si trasformasse in furia. <<Perché la mia amica Sophia ci ha quasi rimesso la vita?! Mi stai dicendo che è quasi morta per... per una menzogna?! Perché arrivare a tanto per proteggere una bugia?!>>
<<Proprio per evitare episodi come questo in cui la vostra fiducia in me vacilla per colpa delle falsità dette da quel traditore!>>
<<Ah ma davvero? Falsità? No perché mi sembra che Regigigas parlasse di una certa "Verità" quando mi ha attaccata... o sbaglio, eh?>>
Arceus si ammutolì e dopo pochi secondi senza proferire parola, Hope fece un sorrisetto.
<<Ho detto forse qualcosa che non va?>> schernì. <<Ora che farai? Ucciderai Sophia come hai fatto con tutti i sostenitori di Vioteran? Oh. Fossi in te non lo farei!>>
Il Pokémon Primevo sospirò, abbassando lo sguardo. Il suo reale stato d'animo era indecifrabile.
<<Non torcerò un pelo alla tua amica o a chiunque altro. Non ne ho motivo>> disse. <<Ti ho detto tutto quello che avevo da dire. Non so che altro fare per convincerti che non sono tuo nemico e che non ho nulla da nascondere, ma sono convinto che un giorno capirai le mie ragioni e sarà come se niente di tutto ciò sia mai successo>>
A quelle parole Hope sbuffò sonoramente dalle narici, esalando una piccola nuvoletta di caldo fumo.
<<Non le torcerai un pelo? Né a lei né a nessun altro?>> chiese retoricamente. <<Augurati che sia vero, altrimenti giuro su tutto ciò che mi è più caro che capirò come funzionano i miei nuovi poteri, capirò come usare la mia vera forma, verrò qui di persona e nei secoli a venire di te rimarrà solo un vago ricordo!>>
<<Farò finta di non aver sentito tali insolenze>> ribattè Arceus, non nascondendo una nota di irritazione. <<Ora vai. Sono curioso di sapere quanto te cosa sei in grado di fare. Svegliati tranquillamente: i tre malviventi che ti hanno attaccata sono fuggiti a gambe levate anche se stavi dormendo>>
Il sontuoso palazzo e tutta la luce si fecero di parte, lasciando lentamente spazio all'oscurità impedendo ad Hope di fare qualunque cosa. Finché, di nuovo, non perse i sensi.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
<<Ngh...>>
Con un mugolio, Hope riaprì i suoi occhi ora rosso fiammante come la sua perla sulla fronte.
Si sentiva frastornata e confusa, però perfettamente in forze. Il freddo se n'era andato. In compenso, però, dentro di se aveva iniziato a sentire un gran caldo, per quanto assolutamente non opprimente come il freddo.
Con un sospiro, Hope si alzò sulle sue gambe e realizzò che era l'alba. Aveva dormito tutta la notte.
Sbarrò gli occhi, realizzando anche un'altra cosa ben più grave. Si poggiò una zampa sulla bocca per trattenere un gridolino, non ritraendola nemmeno quando si accorse che era quasi rovente.
Quando un minimo si calmò, la poggiò nuovamente a terra, senza però perdere la sua espressione sconvolta.
<<Ho minacciato Arceus->> mormorò. <<Ho - Minacciato - Arceus!>> ripetè, lentamente, per poi scoppiare a ridere in una risata divertita e nervosa allo stesso tempo. <<Ho minacciato Arceus! Arceus!>> esclamò, rimanendo infine inebetita. <<Cazzo>>
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
Passati i minuti, durante i quali Hope cercò di levarsi dalla testa ogni pensiero riguardante Arceus, la ragazza tornò a concentrarsi sulla sua missione, ovvero raggiungere il Picco del Cielo.
Davanti a lei, la frana causata da Mac e i suoi scagnozzi era, ovviamente, ancora lì. Non era molto grossa, tuttavia ostruiva il passaggio e andava rimossa o scavalcata.
La Purificatrice optò per la prima opzione, pensando di approfittarne per studiare i suoi poteri.
Ragionò: appena evoluta i suoi occhi e la sua perla erano azzurri e lei era di tipo Ghiaccio, mentre in quel momento erano rossi e sentiva caldo. Non le fu difficile concludere che era diventata un tipo Fuoco, anche se non si capacitava di come fosse possibile.
Comunque, avrebbe potuto sfruttare la cosa a suo vantaggio. Concentrandosi intensamente sul suo obbiettivo, Hope diede sfogo alle sue energie per scagliare una potente Fuocobomba sulla frana.
BOOM!
Con una forte quanto soddisfacente esplosione, la Fuocobomba riuscì ad aprire un varco sufficientemente largo per permettere ad Hope di passare.
Nel contempo, in seguito all'attacco, il calore nel corpo aumentò.
⟨⟨Prima Ghiaccio, ora Fuoco... che correlazione hanno questi due elementi? Almeno quelli di Vioteran avevano un minimo di senso assieme...⟩⟩ pensò, non trovando un nesso con quei due elementi altamente contrastanti.
C'era inoltre il fattore "caldo che aumenta con gli attacchi", cosa che funzionava esattamente come il freddo di prima, a pensarci bene.
Hope tentò un altro attacco, stavolta un Lanciafiamme, e finito di eseguirlo sentì come un incendio ardere dentro di lei. Attaccó ancora un po' di volte e l'incendio divenne un inferno sempre più potente e caldo ad ogni attacco.
Il potere dentro di lei era cresciuto a dismisura e doveva trovare uno sfogo, sfogo come quello che aveva causato il freddo quando era diventato troppo intenso per restare contenuto, ma se la Purificatrice l'avesse rilasciato avrebbe rischiato di perdere nuovamente i sensi.
Doveva trovare un altro modo per liberarsi del calore, senza però scatenare una mossa come quella di tipo Ghiaccio.
Alla fine, concentrandosi immensamente, riuscì a dare sfogo al potere... sotto forma di una Scarica elettrica, la quale dissipò il caldo e le diede invece la sensazione di aver una tempesta dentro di se.
Anche se non poteva vederlo, i suoi occhi e la sua perla erano diventati di un colore giallo intenso.
Cominciando ad intuire il funzionamento dei suoi nuovi poteri, Hope mosse la testa, lasciando che le ossa del suo collo scricchiolassero.
<<Ci sarà da divertirsi...>> disse, non nascondendo una leggera eccitazione.
Nelle ore successive, la ragazza continuò ad esercitarsi in autonomia, realizzando alla fine di avere un potenziale immenso che, una volta allenato e approfondito, sarebbe potuto diventare pressoché imbattibile.
Hope era diventata in grado di modificare il proprio tipo a suo piacimento, però non limitandosi soltanto a quattro o poco più, bensì, a tutti i tipi esistenti, Folletto compreso, ad esclusione del tipo Lotta, tipo che per quanto si sforzasse non riusciva ad ottenere.
Una volta acquisito un tipo, la Purificatrice diventava di tale tipo e solo di quello, sbloccando alcune mosse basiche del tipo selezionato, anche se con l'allenamento ne avrebbe sicuramente imparate di più complesse.
Inoltre, a parte il colore degli occhi e della perla, con alcuni tipi anche il suo corpo subiva delle mutazioni: il tipo Acciaio, ad esempio, tramutava i due ciuffi a forma d'ala dietro le sue ginocchia in taglienti lame, oltre che fornirla di un luccicante corpetto in metallo che le proteggeva il corpo dal collo alla coda escludendo le zampe, mentre il tipo Acqua le rendeva la coda simile a quella di un Vaporeon e probabilmente le avrebbe pure dato la possibilità di resistere molto a lungo sott'acqua.
Tuttavia, i cambiamenti maggiori si manifestavano con i tipi Roccia, Volante, Coleottero, Drago e Spettro.
Il tipo Roccia ricopriva il suo intero corpo di una corazza rocciosa, che lasciava liberi solo il volto e le zampe, nella quale Hope poteva ritirarsi a formare una palla di pietra.
Il tipo Volante le forniva un paio di grosse ali simili a quelle di un angelo, mentre il Coleottero gliene faceva uscire quattro simili a quelle dei Ledyba, ma bianche. Anche il tipo Drago le donava delle grandi ali completamente blu dai bordi rossi, tuttavia erano talmente pesanti che si domandò come esse avrebbero potuto sorreggerla in volo.
Il tipo Spettro, infine, come è facilmente intuibile, rendeva il suo corpo incorporeo, permettendole di passare attraverso ogni parete.
Tuttavia, ogni volta che cambiava tipo e attaccava, Hope sentiva una potenza smisurata legata al tipo scelto - la gelida bufera per il tipo Ghiaccio, l'ardente incendio per il tipo Fuoco e così via... - crescere dentro di lei ad ogni attacco, ma essa cresceva molto più lentamente mentre era a riposo.
Capì dunque che restare a lungo in un certo tipo le avrebbe fornito via via tanta forza da scatenare una mossa dalla potenza immensa come quella che aveva usato contro i tre malviventi, e anche che entrare in battaglia accellerasse enormemente tale processo, costringendola a rilasciare il potere o a cambiare tipo per via di quanto esso diventava opprimente.
Hope si disse che rilasciare il potere sarebbe sempre stata l'ultima opzione; data la sua potenza, poi avrebbe perso la capacità di combattere nel caso la battaglia si fosse prolungata ulteriormente.
A proposito di ciò, visti gli effetti e visto che era una nuova mossa, Hope decise di chiamare Permafrost la sua "supermossa" di tipo Ghiaccio.
<<Dovrei trovare un nome anche alla mia... specie, però>> mormorò, indecisa sul da farsi. <<Forse zio Eric avrà qualche idea...>>
La Purificatrice cambiò il suo tipo a Volante, liberando le sue angeliche ali bianche e spalancandole al massimo della loro ampiezza.
<<E ora... vediamo se mi ricordo qualcosa su quello che zia Kate mi ha detto riguardo a come fa a volare...>>
Dopo qualche incerto tentativo e un paio di cadute, Hope riuscì a stabilizzarsi poco sopra a terra, per poi spiccare uno scoordinato e basso volo verso il Picco del Cielo.
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